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venerdì 30 dicembre 2011

Alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici dà l'esempio l'Alleanza Renault-Nissan: leader mondiale nella produzione di veicoli elettrici


Alleanza Renault-Nissan porta i veicoli al COP17 sui cambiamenti climatici
Nissan LEAF in vendita in Sud Africa nel 2013
Per la prima volta una flotta di veicoli di serie 100% elettrici percorrerà le strade del continente africano. In occasione della Conferenza COP17 verranno effettuati i primi test drive pubblici di TWIZY
Per la prima volta in assoluto, una flotta di veicoli di serie a zero emissioni percorrerà le strade dell’Africa.
Una dozzina di auto elettriche dell’Alleanza Renault-Nissan mostrerà i benefici del trasporto eco-sostenibile fornendo servizi navetta a zero emissioni durante l'utilizzo per i delegati alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che avrà luogo a Durban in Sud Africa dal 28 novembre al 9 dicembre. La 17ª Conferenza delle Parti (meglio nota come COP17) mira a "portare le concentrazioni di gas serra a un livello tale da evitare che l’uomo interferisca con il sistema climatico".
I veicoli elettrici, che possono essere ricaricati con fonti di energia rinnovabili come l'energia solare ed eolica, giocheranno un ruolo fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi della COP17 e nel ridurre l'impatto dei cambiamenti climatici.
L'Alleanza Renault-Nissan è leader mondiale nella tecnologia dei veicoli elettrici ed è l’unico gruppo automobilistico mondiale ad offrire un’ampia gamma di veicoli elettrici non alimentati a benzina o gasolio. L'Alleanza Renault-Nissan prevede di vendere 1,5 milioni di veicoli a emissioni zero entro il 2016.
Nissan ha già venduto più di 20.000 LEAF su tre continenti, il che la rende l’auto elettrica più diffusa al mondo. Renault sta introducendo sul mercato fra fine 2011 e l’inizio del 2012 la furgonetta commerciale KANGOO Z.E., la berlina familiare FLUENCE Z.E. e il biposto urbano TWIZY, cui seguirà nel secondo semestre 2012 la berlina compatta ZOE.
Al COP17, l'Alleanza offrirà l’opportunità di effettuare i test drive di Renault TWIZY, un veicolo divertente da guidare che si ricarica con una tradizionale presa di corrente. In occasione della Conferenza COP17 verranno effettuati i primi test drive pubblici di TWIZY, un antidoto contro l'inquinamento dell’aria e acustico che affligge alcune delle più grandi città del mondo. I test drive di Twizy avranno luogo presso il Moses Mabhida Stadium durante tutta la conferenza.
Durante il COP17, l’Alleanza permetterà, inoltre, di conoscere da vicino la tanto acclamata Nissan LEAF, nominata Auto dell'Anno 2011, e della berlina elegante Renault FLUENCE Z.E. Entrambe le vetture fungeranno da navette per i delegati della Conferenza e saranno disponibili anche per effettuare test drive.
Durante la Conferenza chiunque potrà iscriversi per effettuare i test drive, presso lo stand dell'Alleanza presso l’Expo Climate Change Response nei pressi del Durban International Convention Center. Il percorso dei test drive partirà dall’Expo per arrivare al leggendario Moses Mabhida Stadium per poi fare ritorno.
Il Sud Africa mira a diventare leader del continente africano nella produzione di energia pulita. Il Paese spera di costruire una delle più grandi centrali di energia solare del mondo, uno sforzo ambizioso che farebbe aumentare l'accesso all'energia elettrica e contemporaneamente ridurre la dipendenza della regione dai combustibili fossili. Specchi giganti e pannelli solari ricoprirebbero la provincia di Northern Cape, che fa parte del 3 per cento delle regioni più soleggiate al mondo.
“L'Alleanza Renault-Nissan plaude ciò che il Sud Africa e tutte le nazioni rappresentate al COP17 stanno facendo per ridurre le minacce al nostro ambiente e alla qualità di vita a causa del riscaldamento globale", ha detto Hideaki Watanabe, vice presidente della Business Unit Zero Emission di Nissan, e direttore generale del Zero Emission Business dell’Alleanza Renault-Nissan.
"L'Alleanza vuole far parte della soluzione per una società sostenibile. I nostri veicoli elettrici - che non consumano benzina o gasolio - offrono una soluzione reale e conveniente per ridurre drasticamente le emissioni di CO2 ".
Nissan ha annunciato che commercializzerà Nissan LEAF in Sud Africa nel 2013, se avranno successo i colloqui tra il governo e l'industria automobilistica sulla creazione di una infrastruttura di ricarica e l'introduzione di incentivi al cliente.

Renault Kangoo Z.E. è “International Van of the Year 2012”

Giuria conquistata e convinta dalle virtù 'Zero Emissioni' della furgonetta

La furgonetta 100% elettrica di Renault a Bruxelles ha vinto il premio attribuito da una giuria composta da 22 giornalisti europei, specialisti dei veicoli commerciali. Primissima volta che un veicolo elettrico ottiene questo titolo, trionfando sulle numerose versioni termiche concorrenti


Con 104 punti sui 168 possibili, Kangoo Z.E. ha ottenuto l’ambìto premio di “Van of The Year 2012”, distaccando Iveco Daily, Fiat Ducato e VW Caddy. Il Trofeo è stato consegnato a Jean-Marie Hurtiger, direttore della Divisione Veicoli Commerciali di Renault, durante la serata di apertura della 14° edizione del Salone internazionale “Trailer”, in Belgio.
«Con Kangoo Z.E., Renault rende accessibile la proposta elettrica agli utenti di furgonette in Europa, offrendo un contributo essenziale all’ambiente, una delle maggiori problematiche attuali nel trasporto merci su gomma» ha sottolineato Pieter Wieman, presidente della giuria.
«Questo premio ricompensa il lavoro delle donne e degli uomini di Renault, impegnati da anni nel progetto Kangoo Z.E., uno dei quattro veicoli elettrici di Renault - ha spiegato Jean-Marie Hurtiger -. Tutti i settori dell’azienda hanno partecipato a questa avventura: dalla progettazione, allo stabilimento di Maubeuge, senza dimenticare la divisione commerciale. Tutti hanno raccolto la sfida con successo, dimostrando determinazione, creatività ma soprattutto uno splendido spirito di squadra, che dà oggi i suoi frutti».
Renault, numero 1 nei veicoli commerciali in Europa, dal 1998, ha ampliato la sua gamma di veicoli commerciali con Kangoo Z.E., versione elettrica di Kangoo Express. È la 1° furgonetta al 100% elettrica, integralmente realizzata da un costruttore in un sito produttivo.
Grazie alla disposizione della batteria sotto il pianale, Kangoo Z.E. conserva le stesse capacità di carico e le stesse dimensioni della versione termica. Kangoo Z.E. è declinata in 2 lunghezze e 3 versioni: Kangoo Z.E., Kangoo Z.E. Maxi 2 posti, Kangoo Z.E. Maxi 5 posti, tutte realizzate sulle stesse linee del Kangoo termico, anch’esso prodotto nel sito francese MCA di Maubeuge. Questa diversità consente di rispondere alle molteplici esigenze dei clienti professionali, con un volume utile compreso tra 3 e 4,6 m3, e la possibilità di trasportare merci o passeggeri.
Kangoo Z.E., primissimo veicolo della gamma Renault Z.E., ha fatto il suo debutto in Francia nelle concessionarie Renault il 28 ottobre. Accessibile, in Europa, a partire da 20.000 € (+IVA) (incentivi fiscali esclusi), il prezzo di Kangoo Z.E. scende a 15.000 € (+IVA) in Francia, grazie all’eco-bonus governativo di 5.000 €. La batteria sarà noleggiata a partire da 72 €/mese (+IVA) per 36 mesi e 10.000 km/anno.
In Italia, a partire dal 1° dicembre 2011, Kangoo Z.E. sarà ordinabile in tutta la Rete Renault.
In Francia, il bilancio completo di emissioni di CO2 dal pozzo alla ruota, prendendo in considerazione anche le emissioni corrispondenti alla produzione energetica, si rivela particolarmente favorevole al veicolo elettrico, con un totale di appena 12 g/km di CO2. Per la giuria del Van of the Year, questo contributo alla riduzione del CO2 è considerato ancora più importante, per una furgonetta progettata per una produzione di serie.
Il premio “International Van of the Year 2012” viene a coronare la serie di premi già ottenuti da Kangoo Z.E. in Europa. Infatti, dopo il titolo di “Van of the Year 2012”, che gli è stato attribuito in Danimarca da una giuria di giornalisti dell’auto, e quello di “Fleet Transport Green Commercial 2012”, assegnatogli da una giuria di esperti dei Fleet Transport Awards, Kangoo Z.E. si aggiudica oggi il suo 3° trofeo.

Il punto della situazione a suggello del primo anno della Nissan Leaf

IL NUMERO UNO DELL'ALLEANZA FRANCO-GIAPPONESE
Ghosn: «Avanti tutta sull'elettrico, Renault-Nissan sono già leader mondiali»
Vendute oltre 20.000 Leaf a batteria e presto una citycar pulita in collaborazione con Smart

Avanti così, a tutta trazione elettrica! Nissan continua nella sua strategia dell’auto elettrica: «abbiamo già venduto 20.000 Leaf e ad oggi è l’elettrica più diffusa al mondo. Questo è solo l’inizio…», le parole di Carlos Ghosn, presidente della Casa giapponese, registrate al 42° Tokyo Motor Show.

Il Nissan Green Program d’altronde per il 2016 prevede: 1,5 milioni di elettriche (Nissan più l’alleato Renault) e gamma di 4 veicoli a batterie, compresa una piccola citycar, il cui design potrebbe partire dalla Pivo 3 e condividere la tecnologia con la Smart elettrica, grazie alla collaborazione attiva tra le due case (tra Nissan-Renault e Daimler c’è uno scambio azionario del 3,1%). Anche in termini d’incremento dell’autonomia (per la Leaf oggi quella dichiarata è di 175 km), la strategia è chiara: «non possiamo aumentare la capacità perché altrimenti i prezzi di listino salirebbero. Stiamo quindi lavorando al miglioramento dell’aerodinamica, alla riduzione del peso, attraverso l’uso di plastiche più leggere e su una migliore efficienza del condizionatore, l’impianto che più di ogni altro elemento riduce rapidamente le autonomie di auto elettrica», ha spiegato Minoru Shinohara, capo della ricerca Nissan.

Resta il problema del prezzo. Su questo Carlos Ghosn è chiaro: «la Leaf è oggi prodotta in Giappone e il caro yen ne penalizza l’esportazione verso Europa e Usa; quando sarà costruita direttamente in quelle aree, i listini potrebbero scendere almeno di un 20% circa». Una valutazione della moneta che preoccupa il presidente Nissan: «o il governo interviene sullo yen oppure è inevitabile che l’industria automobilistica decida di spostare la produzione fuori dal Giappone». Nel frattempo comunque la Casa di Yokohama è l’industria giapponese più in crescita con vendite che a fine anno dovrebbero registrare un aumento superiore al 10% (nei primi 10 mesi dell’anno in Europa ha un +15,8%, in Italia +20,8%) e con un obiettivo di raggiungere nel 2020 il 10% del mercato globale.

Veicolo commerciale leggero elettrico in sperimentazione per Volkswagen


Caddy Elektro Maxi: la versione elettrica del furgoncino Volkswagen fa “capolino” sul mercato.
Peccato che arrivi fra più di un anno con la Golf a trazione elettrica.




Nell’ormai irrefrenabile corsa verso la mobilità elettrica anche la Volkswagen Veicoli Commerciali, timidamente, inizia a saggiare il sentiment del mercato.

E’ il caso dei quattro Caddy Elektro Maxi che lo scorso 2 dicembre sono stati consegnati rispettivamente al Municipio di Hannover, a Stadtwerke Hannover AG (utility fornitrice d’energia: elettricità, gas, acqua), a Deutsche Messe AG (ente organizzatore della Fiera di Hannover) e all’impresa di costruzioni GBH. La simbolica “consegna delle chiavi” (vedi foto d’apertura) è avvenuta alla presenza di Wolfgang Schreiber, Presidente del CdA VW Veicoli Commerciali,Rudolf Krebs AD della divisione veicoli elettrici del Gruppo Volkswagen, Stephan Weil, sindacodi Hannover, Michael G. Feist, CEO di Stadtwerke Hannover AG, Ernst Raue, membro del CdAdi Deutsche Messe AG e Dieter Cordes, AD di GBH. I quattro partner avranno la possibilità di provare i Caddy a trazione elettrica per i prossimi due anni. I veicoli saranno utilizzati per le consegne in ambito urbano.


CADDY ELEKTRO MAXI




Presentato in anteprima alla Fiera industriale di Hannover, “Hannover Messe” (4 – 8 aprile 2011), il Caddy Elektro Maxi, azionato da un motore elettrico da 85 kW, è in grado di raggiungere una velocità massima di 120 km/h. Alimentato con batterie agli ioni di litio di ultima generazione il veicolo elettrico della Casa di Wolfsburg ha un’autonomia dichiarata di 110 chilometri. Laportata massima è di 500 kg per un volume di carico di 4,2 metricubi. Il lancio vero e proprio sul mercato dovrebbe avvenire entro il 2013.




Tesla Model S: sono aperte le prenotazioni, annunciate le caratteristiche di allestimento e i tempi di commercializzazione.


Tesla Model S: è l'auto elettrica che manca. In Europa nel 2013.


Tesla Motors, azienda statunitense specializzata nella realizzazione di auto elettriche, sta per immettere sul mercato la nuova Tesla Model S 2012, una berlina elettrica davvero all’avanguardia.
Quando si parla di auto elettriche, ci si aspetta grossi vantaggi in termini di consumi ed emissioni, ma uno scarso livello di prestazioni. Tesla Model S cerca di sfatare questo tabù: i quattro allestimenti possibili offrono prestazioni via via crescenti, ma già il modello base, con una batteria agli ioni di litio da 40 kWh, raggiunge la velocità massima di 177 km/h, e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 6.5 secondi, con un’autonomia media di circa 250 km. Gli allestimenti successivi si differenziano per capacità della batteria: la Model S 60 kWh ha una velocità massima di 193 km/h, un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 5.9 secondi, e un’autonomia di 370 km; con la batteria da 85 kWh si raggiungono invece i 200 km/h, con un’accelerazione 0-100 in 5.6 secondi, e un’autonomia che sale a 483 km. Il top della gamma, sia per prestazioni che per equipaggiamenti, è la Model S Performance, che vanta un’accelerazione 0-100 in 4.5 secondi, con un utilizzo particolare di materiali in fibra di carbonio e un assetto molto più sportivo. A tutto questo si aggiunge un design da vera vettura sportiva: assetto ribassato, forme allungate, linee aerodinamiche, piglio aggressivo, abitacolo tecnologicamente avanzato. La distribuzione nelle concessionarie sarà avviata il prossimo autunno. I prezzi partono da 49.900 dollari per la versione base con batteria da 40 kWh, per poi aumentare di 10.000 dollari ad ogni allestimento: 59.900 dollari per la Model S 60 kWh, 69.900 per quella da 85 kWh, e infine 79.900 per la Model S Performance.

Per una Roadster che se ne va, ecco una berlina ormai pronta. La Tesla Model S, 3 volumi della Casa statunitense, sta finalmente per essere commercializzata e in attesa di vederla negli autosaloni (per ora unicamente del Nord America) ne è stato comunicato il prezzo: 49.900 dollari, al netto degli incentivi statali (pari a 7.500 dollari). Promessa mantenuta dunque, in quanto già nel 2009 si prospettava tale prezzo. La Tesla Model S, in commercio a partire dalla prossima estate, sarà disponibile in 3 configurazioni: 40, 60 e 85 kWh, a seconda del tipo di batteria scelto.
La prima permette di percorrere 257 chilometri a una velocità di 88,5 km/h (55 miglia), di accelerare da 0 a 96 km/h (60 miglia orarie) in 6,5 secondi e di raggiungere la velocità massima di 177 km/h. Per il pacco batterie la garanzia sarà di 100.000 miglia (160.000 km) o di 8 anni. Sarà disponibile solo a partire dal prossimo inverno
La Tesla Model S 60 kWh, in commercio dall’autunno 2012, costerà 10.000 dollari in più del modello base e permetterà di percorrere al massimo 370 km, di passare da 0 a 96 km/h in 5,9 secondie di raggiungere i 193 km/h. Le batterie avranno una garanzia di 125.000 miglia (200.000 km).
La prima Tesla Model S ad arrivare nelle concessionarie sarà però la 85 kWh, con autonomia di circa 483 chilometri, in grado di accelerare da 0 a 96 km/h in 5,6 secondi e con la quale si potrà sfrecciare (certamente non su strade pubbliche) fino a 201 km/h. Si potrà infine optare per la versione Performance, ancora più prestante: accelerazione in 4,4 secondi e velocità massima di 209 km/h. Quest’ultima offre anche un’equipaggiamento da vera berlina di lusso: sedili in Alcantara, particolari in fibra di carbonio, cerchi da 21”, sospensioni attive. Per queste 2 versioni i prezzi di partenza saranno rispettivamente di 69.900 e 79.900 dollari con garanzia per le batterie di 8 anni e chilometraggio illimitato.

Diseconomie ed esternalità negative da smog: la mobilità elettrica è parte consistente della risposta


Smog, 27 miliardi di euro il valore economico perso per problemi mobilità inefficiente ed insalubre Rapporto Luiss, per le famiglie il trasporto individuale costa 170 miliardi all'anno

Fonte: Ansa

Il costo economico del tempo perso a causa dei problemi legati alla mobilità urbana e allo smog si può stimare in Italia fino a 27 miliardi di euro, otto dei quali nella sola capitale. E' quanto emerge nel rapporto "Scenari e opzioni per una mobilità sostenibile - un rapporto per Roma Capitale", redatto dalla Luiss in collaborazione con Formiche.
Per il report, il tempo perso a causa dei problemi legati alla mobilità urbana si traduce in una perdita economica, e senza tenere in considerazione l'impatto ambientale e sulla salute dei cittadini e in un'area urbana come Roma il valore potrebbe arrivare a quasi 8 miliardi. Il Libro bianco 2011 - si legge nel rapporto - identifica ''nelle aree urbane il contesto entro cui sperimentare soluzioni innovative'' per la mobilità con ''l'obiettivo di dimezzare entro il 2030, e successivamente eliminare entro il 2050, l'uso delle autovetture con carburanti tradizionali nei trasporti urbani''. Inoltre si intende ''introdurre entro il 2030 un sistema di logistica urbana a zero emissioni di CO2''.
Il costo annuale sostenuto dalle famiglie per il trasporto individuale - afferma lo studio - ammonta a circa 170 miliardi di euro (di cui 50 miliardi sotto forma di tassazione) a fronte di un costo totale per il trasporto collettivo di circa 10 miliardi. A livello internazionale, Londra rappresenta una delle realtà più avanzate per le autovetture a trazione elettrica, Parigi punta alla diffusione di un sistema di car sharing elettrico su larga scala, per Berlino la mobilità elettrica si lega all'opportunità di favorire la crescita economica tedesca.


Ohikia: io vado a "Sole" e ci faccio tutto!! Appuntamento a fine 2012.



Arriverà alla fine dell'anno il pannello solare che produce caldo, freddo ed energia elettrica in piena autonomia: brevetto italiano

C'è sempre un modo migliore e meno costoso per fare le cose meglio.

Fonte principale. Per approfondire: applicazioni e funzionamento
L'idea a Francesco Negrisolo è nata proprio con la classica illuminazione improvvisa, quella dell'eureka di Archimede. Ma da quando gli è piovuta nella testa ha continuato a svilupparsi, mese dopo mese e anno dopo anno, fino a coinvolgere altre persone che hanno cominciato a crederci come lui, fino a diventare un progetto e poi un prototipo, a convincerlo a lasciare il proprio lavoro per dedicarsi quasi solo al suo sviluppo fondando una società, fino a trovare il sostegno dei "business angels", gli angeli degli imprenditori che hanno deciso di finanziare la sua impresa e rischiare con lui. E adesso l'idea di Francesco Negrisolo sta per diventare un prodotto pronto per il mercato.
Quello che ha inventato è un nuovo sistema per sfruttare l'energia solare, un pannello capace di concentrare i raggi della nostra stella per arrivare a temperature molto più alte di quelle dei normali pannelli per la produzione di acqua calda. Però senza i complicati sistemi di cui hanno bisogno gli impianti del solare termodinamico tradizionale, quelli con i grandi specchi parabolici che seguono la posizione del sole e riflettono tutti i raggi verso un unico punto dove c'è una cisterna da portare a oltre 300 °C. Il calore assorbito dal pannello potrà poi facilmente essere trasformato in acqua calda per il riscaldamento e per lavarsi, in freddo per gli impianti di condizionamento, in energia elettrica. Meglio ancora, avrà un sistema di immagazzinamento che renderà ogni impianto completamente autonomo. Un palazzo, una villetta, una piccola impresa quando monteranno questo sistema non avranno, in teoria, nemmeno bisogno di allacciarsi alla rete elettrica e potranno davvero fare tutto da sé.
Quando Negrisolo ha cominciato a pensarci aveva da poco lasciato Pirelli Cavi, dove si occupava di progettare fibre e amplificatori ottici, forte di un'esperienza fatta alla Stet sempre dedicandosi a cercare di realizzare il miglior hardware per la trasmissione di segnali. Il suo mestiere era diventata la progettazione di impianti di energia per grandi aziende come Eni ed Enel.
Ed è proprio dall'unione di tutte queste esperienze, racconta, che è nata l'idea del nuovo sistema, capace di trasformare un pannello che assomiglia moltissimo a quelli tradizionali termici in un piccolo impianto di solare termodinamico. Invece di scaldare una miscela di acqua fino a 80-100 °C, infatti, la temperatura del liquido che circola nel pannello può arrivare anche a 250 °C. «La luce viene in un certo senso raddrizzata, grazie a un sistema di specchi, ma non solo, ci sono tanti principi che lavorano insieme. Diciamo che il risultato è un sistema capace di catturare la luce ovunque sia il sole senza bisogno di inseguirlo con sistemi meccanici che spostino il pannello», racconta. E il pannello, proprio come quelli termici tradizionali, è in grado di raccogliere anche l'energia diffusa, quella delle giornate nuvolose, e non solo la luce diretta.
Accanto a lui siedono Maria Cristina Rosso, project manager della società che hanno fondato insieme dopo essersi conosciuti lavorando in Pirelli, e Roberto Campagnola, il loro "business angel". Anche Maria Cristina Rosso, ingegnere come Negrisolo, ha lasciato quello che stava facendo per credere in questa avventura «perché mi piacciono le sfide, la tecnologia e il futuro». È lei che ha scelto di chiamare la loro start up Ohikia, una parola greca che indica la casa, ma anche nel senso della propria famiglia e della propria stirpe: qualcosa che è destinato a durare e ad essere solido, insomma. Campagnola arriva da quel gruppo di scout delle nuove idee imprenditoriali che si sono dati il nome di Italian Angels for Growth: 89 soci che abbracciano quasi tutta l'Italia e che, quando trovano un progetto valido, decidono di aiutarlo a crescere investendo direttamente i propri soldi. In questo caso Campagnola è proprio entrato a far parte della nuova società.
Ma cosa succede al calore raccolto dai nuovi pannelli, che più correttamente vengono chiamati "collettori solari"? Qui c'è la seconda novità. Il calore viene immagazzinato in una "batteria termica" che ha le dimensioni di un grosso frigorifero. Le batterie di questo genere esistono già, non le ha inventate Negrisolo. Lui però ha trovato una miscela molto semplice del liquido con cui funzionano che può lavorare bene tra 100 e 200 °C.
Un particolare del pannello: la luce viene raddrizzata da un sistema capace di catturare la luce ovunque sia il sole senza bisogno di inseguirlo con sistemi meccanici che spostino il pannello. Il pannello è in grado di raccogliere anche l'energia diffusa, quella delle giornate nuvolose, e non solo la luce diretta.

Le batterie termiche, come i pannelli, sono un sistema modulare: a seconda delle esigenze ciascuno può scegliere quante installarne. Per una famiglia, una dovrebbe essere sufficiente: meno di 2 metri cubi di batteria possono accumulare energia termica pari a 75 kWh. «Per l'uso domestico limiteremo anche la temperatura a 160 °C. Ma la cosa più importante è che la nostra batteria si può adattare facilmente a diverse temperature di utilizzo».

Questo, spiega l'ingegnere, è un po' il cuore del sistema Ohikia. Perché è da qui che parte il vero sfruttamento dell'energia assorbita. Il primo uso è ovviamente quello del riscaldamento: non solo quello domestico, ma anche il riscaldamento che può servire a laboratori o piccole industrie come i birrifici o gli impianti di essicazione, per esempio. Oppure il calore può essere trasferito a un "chiller", ossia un apparecchio che trasforma il caldo in freddo, per rifornire impianti di condizionamento oppure frigoriferi grandi e piccoli, come quelli di un supermercato. Infine, il calore può passare a un generatore di corrente elettrica. Ma non un generatore tradizionale, né una turbina «che si romperebbe in fretta e avrebbe comunque un'efficienza bassissima». Ohikia si è rivolta a un partner specializzato nei sistemi di generazione per mettere a punto una versione particolare di un generatore che lavora con gas che si espandono a pressione costante.
Così ha ottenuto un apparecchio capace di funzionare con basse differenze di temperatura, aumentando l'efficienza. In più, quando si produce energia elettrica c'è una parte di calore residuo che può essere ancora sfruttata per riscaldare o raffreddare. E per rendere il sistema davvero completamente autonomo, il generatore di corrente è previsto con una sua batteria di accumulo che consenta di non farlo partire solo perché si accende una lampadina nella casa.
Alla fine sembra un sistema piuttosto complicato e che rischia di diventare costoso. Ma non è così. «Prima ci siamo preoccupati di trovare le migliori soluzioni, senza preoccuparci dei costi. Poi però abbiamo pensato alla realizzazione industriale e alla fine è tutto fatto in maniera molto semplice, con molta meccanica e poca elettronica e materiali di uso comune», spiega Negrisolo. E il costo è attorno ai 13 centesimi di euro per chilowatt, quasi la metà di un impianto fotovoltaico e all'incirca il costo dell'energia di un grande impianto di solare termodinamico. Ma il vero miracolo che il sistema Ohikia promette di realizzare è quello di poter fare tutto, calore, freddo, energia elettrica, e per tante esigenze diverse, dallo chalet di montagna alla piccola industria. Basta aumentare il numero di pannelli, i moduli delle batterie, la dimensione del generatore e chiunque potrà farsi tutta l'energia che gli serve.


IL GREEN CHE PIACE AGLI ANGELI
I business angel di Italian Angels for Growth investono su Ohikia, innovativa tecnologia per il solare termodinamico sviluppata in Italia

Italian Angels for Growth, (IAG, http://www.italianangels.net) il principale gruppo italiano di business angel, annuncia la chiusura di un nuovo investimento da parte di un gruppo di propri soci in una start-up italiana del cleantech.
Si tratta di Ohikia, azienda lombarda di Sesto San Giovanni, che ottiene un primo investimento seed da 340 mila euro, che saranno indirizzati allo sviluppo del prodotto.
L’investimento segue a ruota quello annunciato da IAG la scorsa settimana in On-Sun Systems, altra
azienda startup del cleantech, settore che, grazie ai passi avanti fatti negli ultimi anni nella ricerca e
sviluppo di nuove soluzioni, vede ora il moltiplicarsi di validi e innovativi progetti d’impresa e riesce a
attirare sempre più capitali.

OHIKIA
Ohikia è un nuovo sistema per la generazione di energia da fonti rinnovabili che rientra nella categoria del "solare termodinamico” (detto anche CSP – Concentrating Solar Power), in grado di convertire l'energia solare in energia termica a un livello di temperatura sufficientemente elevato da generare vapore industriale, energia termica o essere convertita in energia elettrica.
Rispetto alle soluzioni similari già presenti sul mercato, l'impianto Ohikia introduce alcune importanti innovazioni a livello di materiali utilizzati e design industriale che rendono il sistema completo, capace di maggiore efficienza energetica e maggiore scalabilità, cioè adatto e conveniente in applicazioni sia domestiche che industriali.
Roberto Campagnola, business angel IAG che ha gestito l’operazione in Ohikia, sintetizza così le ragioni dell’investimento.
"La soluzione Ohikia è estremamente interessante perchè, nel campo del solare termodinamico a media temperatura, si rivolge a un segmento di mercato, quello residenziale e delle piccole e medie imprese, oggi non coperto da alcuna soluzione. Ohikia ha concepito un sistema compatto e stabile, che deriva da un serio lavoro di ricerca e sperimentazione durato quasi 5 anni; inoltre, ha un rapporto costo/prestazioni decisamente superiore rispetto alle soluzioni di fotovoltaico o di solare termodinamico a media temperatura attualmente in commercio. L'obiettivo di mercato è fine 2012".

Cliccare qui per approfondire le applicazioni e il funzionamento.

Alcuni spunti di scenario:
- I Paesi maggiormente impegnati nel solare termodinamico sono USA e Spagna, mentre l’Italia è rimasta frenata nello sviluppo di questo tipo di tecnologia, per cause anche normative, ma recupera il gap grazie a una filiera industriale completa e molto fermento tecnologico
- Nel corso del 2010 la potenza installata in impianti solari termodinamici (anche chiamati CSP – Concentrated Solar Power) si è ulteriormente ampliata sino a raggiungere quota 987 MW, contro i 655 MW della fine del 2009. Una crescita di oltre il 50% favorita da una maggiore efficienza tecnologica
- Lo sviluppo di soluzioni e d’innovazione tecnologica CSP si è sempre focalizzata su impianti di
grandi dimensioni, ma recentemente si è cominciato a parlare di mini CSP per utenza residenziale e PMI. Nel nostro Paese, normative comunitarie e obblighi di legge (vedi da ultimo Decreto 28/11 sugli obblighi d’integrazione delle rinnovabili negli edifici) favoriscono la crescita della domanda.Ohikia realizza un innovativo sistema solare termodinamico distribuito per applicazioni domestiche ed industriali. L'impianto si basa su due elementi principali: un sistema di "accumulo" basato sull'utilizzo di materiali a cambiamento di fase fisica (Phase Change Materials) e collettori solari a concentrazione che sfruttano principi ottici brevettati di multi-rifrazione, e quindi non necessitano di sistema di tracking. Il sistema è in grado di convertire l'energia solare in energia termica a un livello di temperatura sufficientemente elevato da generare vapore industriale, energia termica o essere convertita in energia elettrica.Sede: Sesto San Giovanni, Italia.
Settore: CleanTech.
Data investimento: Luglio 2011.
Tipo di investimento: Seed.
Ammontare investito dai soci IAG: € 240.000.

Fonti MIP – Solar Energy Report, Anest, Assolterm IAG

Italian Angels for Growth, associazione indipendente no-profit nata nel 2007, conta 90 business angel accomunati dallo scopo di supportare e finanziare progetti industriali in fase early stage che presentino un alto contenuto di innovazione e potenziale di crescita. Attraverso gli investimenti dei propri soci, IAG sostiene l’imprenditorialità, l’innovazione e la ricerca nel nostro Paese e in Europa contribuendo a favorire uno sviluppo sostenibile nel lungo termine.

I soci IAG realizzano investimenti da €300.000 a €800.000 destinati a startup innovative italiane ed estere, grazie alla composizione e all’alta esperienza internazionale della maggior parte dei suoi membri.
A oggi, IAG ha esaminato un deal flow di oltre 1200 opportunità d’investimento e circa trenta proposte sono state selezionate dai soci per l’investimento. Gli investimenti già effettuati da soci IAG sono complessivamente quattordici (in undici società, tre delle quali hanno ricevuto un doppio round d’investimento) e ammontano a circa 4 milioni di euro.

http://www.italianangels.net

Smart ED 2012: in arrivo in autunno, in ritardo di sei mesi

Sei mesi di riflessione in più per raggiungere migliori livelli di qualità: nulla si improvvisa.

Daimler si prepara a rinnovare la smart fortwo electric drive, terza generazione. Ma il nuovo veicolo elettrico non arriverà nei tempi previsti (primavera 2012), secondo i nuovi rapporti. La questione ha a che fare con le batterie litio-ioni le cui celle sono fabbricate da Li-Tec. Un portavoce di Daimler ha detto ad Automotive News che "non ci sono problemi tecnici o di qualità con le batterie, ma non vogliamo fare compromessi sulla salvaguardia della qualità. Ecco perché stiamo accettando di ritardare il lancio della versione elettrica". Li-Tec è una joint venture tra Daimler e Evonic. Un'altra joint venture fra Evonic e Daimler, l'Accumotive Deutsche, è responsabile della costruzione dei pacchi.
In precedenza, Daimler aveva detto che la nuova Smart ED sarebbe stata lanciata nella primavera del 2012, ma questo ritardo rinvia il lancio a settembre.
Nel frattempo, per fortuna, le alternative già pronte sul mercato non mancano.

Mobilità elettrica: le iniziative del Trentino-Alto Adige, Toscana e Lombardia


MOBILITÀ ELETTRICA APPLICATA IN ITALIA: SEMPRE PIÙ NUOVI SEGNALI NEL NUOVO ANNO.

Un disegno organico a livello nazionale sulla mobilità elettrica entrerà nell'agenda del Governo Monti impegnato per lo sviluppo economico sostenibile e a zero emissioni del Paese?


Vedi anche:
Una strategia per i veicoli elettrici anche in Italia
Veicoli ecologici, incentivi regionali In Friuli: 2000 euro


Trentino-Alto Adige/SuedtirolTrentino: in Commissione contributi eco-veicoli
Negli ultimi quattro anni investiti dalla Provincia 35 milioni

I nuovi criteri per l'acquisto di veicoli a basso impatto ambientale e la modifica dell'alimentazione con carburanti meno inquinanti sono stati oggi al centro dei lavori della terza Commissione del Consiglio provinciale. Negli ultimi quattro anni i contributi erogati dalla Provincia per ils ettore ammontano a 35 milioni di euro per un totale di circa 15.000 interventi. La parte del leone l'ha fatta il fotovoltaico per oltre un terzo delle concessioni.
La delibera oggetto del parere odierno prevede il mantenimento pressoché inalterato dei criteri, eccetto alcune modifiche in ordine ai veicoli a pedalata assistita, per i quali lo scorso anno si sono registrate circa 1.000 domande di contributo, con un trend in forte aumento dal 2009 ad oggi (da 543 nel 2009 si è passati a 627 nel 2010 e a 951 nel 2011). Una novità interessante è rappresentata dalla possibilità di dotare del kit batteria+motore anche i mezzi convenzionali. La delibera approvata dalla Commissione, presieduta da Roberto Bombarda (Verdi) prevede una diversificazione del contributo in ordine al tipo di batteria. 
(Fonte: ANSA).


Toscana: oltre 7 milioni di euro per promuovere la mobilita' elettrica con due bandi

Saranno pubblicati entro la fine di gennaio 2012 due bandi destinati ad incentivare l'utilizzo dei mezzi di trasporto elettrici in Toscana. Priorità delle iniziative, approvate dalla Giunta nei giorni scorsi, è aiutare i Comuni del terrirorio a ridurre le emissioni di gas inquinanti, mettendo a disposizione fondi comunitari e regionali.
Gli avvisi sono destinati alle 31 amministrazioni toscane che, a causa degli alti livelli di inquinamento, sono tenute ad elaborare i cosiddetti Piani di azione comunale.
Il primo, che usufruirà di 4,5 milioni di euro di fondi comunitari, intende favorire la realizzazione delle infrastrutture indispensabili alla mobilità elettrica (come, ad esempio, le colonnine per il rifornimento dei mezzi) e prevede un finanziamento fino all’80% delle spese ammissibili per l'intervento.
Il secondo, con risorse regionali pari a 2,8 milioni di euro, è invece destinato, principalmente, ad incentivare l’acquisto di mezzi elettrici.
Obiettivo degli strumenti, ha spiegato l’assessore all’ambiente e all’energia, Anna Rita Bramerini, “è quello di finanziare un numero limitato di progetti integrati, che vedano però coinvolti il più alto numero possibile di Comuni in modo da rendere al massimo efficace l’intervento. A livello regionale è stato ricercato con successo un raccordo con l’area di coordinamento che si occupa di mobilità sostenibile, mentre a livello scientifico abbiamo pensato di coinvolgere i professori del comitato di indirizzo del distretto tecnologico delle rinnovabili e della green economy per supportare i Comuni nella predisposizione dei progetti. In questo modo riteniamo di incidere su più fronti: la riduzione dei livelli di inquinamento nelle città; lo stimolo ad un segmento importante della green economy; e l’avvio di progettualità nuove come ad esempio quelle legate allo sviluppo del car sharing”.
''La guerra allo smog passa anche dall'aumento dei mezzi elettrici''. Ed è questa la priorità del ''doppio'' bando della Regione Toscana che mette a disposizione dei Comuni toscani fondi comunitari e regionali per incrementare il parco delle auto corredate di ''spina''. In Toscana sono 31 i Comuni che, a causa della qualità dell'aria che qui è stata rilevata, sono tenuti a elaborare i Piani di azione comunale, ovvero quei piani studiati per ridurre le emissioni inquinanti.
I Comuni sono: Arezzo, Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Capannori, Carrara, Cascina, Empoli, Firenze, Grosseto, Lastra a Signa, Livorno, Lucca, Massa, Montale, Montecatini Terme, Montemurlo, Pisa, Pistoia, Piombino, Poggibonsi, Pontedera, Porcari, Prato, Rosignano Marittimo, S. Croce sull'Arno, Scandicci, Sesto Fiorentino, Siena, Signa e Viareggio.
Ed è a loro, tra i Comuni più popolati della regione, che è rivolto il ''doppio'' bando che vuole attivare in Toscana e comunque in un'area territorialmente vasta un vero e proprio sistema di mobilità elettrica. Il primo bando impiega fondi comunitari per 4,5 milioni di euro ed è dedicato alla realizzazione delle infrastrutture necessarie a questo tipo di mobilità (come le colonnine) e finanzia fino all'80% dell'intervento. Il secondo bando invece impiega 2,8 milioni di euro tutti regionali, che sono stati attivati con una delibera di giunta approvata ieri, ed è rivolto per lo più all'acquisto di mezzi elettrici che potranno fare direttamente le amministrazioni comunali coinvolte fino al 100% del costo.
''L'obiettivo di queste iniziative - spiega l'assessore regionale all'ambiente e all'energia Anna Rita Bramerini - che nel complesso mettono a disposizione oltre 8 milioni di euro, è quello di finanziare un numero limitato di progetti integrati, che vedano però coinvolti il più alto numero possibile di Comuni in modo da rendere al massimo efficace l'intervento".
"A livello regionale - aggiunge - è stato ricercato con successo un raccordo con l'area di coordinamento che si occupa di mobilità sostenibile, mentre a livello scientifico abbiamo pensato di coinvolgere i professori del comitato di indirizzo del distretto tecnologico delle rinnovabili e della green economy per supportare i Comuni nella predisposizione dei progetti. In questo modo riteniamo di incidere su più fronti: la riduzione dei livelli di inquinamento nelle città; lo stimolo ad un segmento importante della green economy; e l'avvio di progettualità nuove come ad esempio quelle legate allo sviluppo del car sharing''.
(Fonte: ADN-Kronos)


Dalla Regione Lombardia due milioni per i taxi ecologici e veicoli privati
Bando aperto per tutto il 2012: un milione di euro è stato destinato come contributo all'acquisto di autovetture nuove a trazione elettrica. Il finanziamento potrà avvenire erogando un contributo più elevato del 35%. Il restante milione quale contributo all'acquisito di vetture nuove di classe ambientale almeno euro 5 a trazione ibrida elettrica

La Giunta regionale, su proposta dell'assessore alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo, ha deliberato lo stanziamento di due milioni di euro per contribuire al rinnovo del parco taxi con l'acquisto di veicoli più ecologici e meno inquinanti.
E' un momento di svolta per lo sviluppo della mobilità sostenibile e la Regione Lombardia vuole contribuire a diffondere questa scelta virtuosa perché l'incremento di autoveicoli a trazione elettrica consentirà di coniugare la libertà di movimento con il rispetto dell'ambiente e della salute dei cittadini. Gli stanziamenti introdotti dalla Giunta regionale a favore dell'acquisto di taxi ecologici, hanno dunque lo scopo di incentivare l'industria e i privati a percorrere questa strada, l'unica che può essere efficace ed avere un futuro di sviluppo economico e salubrità.
Un milione di euro è stato destinato come contributo all'acquisto di autovetture nuove a trazione elettrica. Il finanziamento potrà avvenire erogando un contributo più elevato del 35 per cento rispetto agli attuali limiti previsti dalla norma vigente. Il bando resterà aperto per tutto il 2012.

Il restante milione di euro viene destinato quale contributo all'acquisito di vetture nuove di classe ambientale almeno euro 5 a trazione ibrida elettrica, nella misura del 20 per cento e per un massimo di 6000 euro.
Le auto devono avere i seguenti requisiti:
- 5 posti compreso il conducente e una capacità utile del bagagliaio pari ad almeno 300 litri;
- da 6 a 9 posti compreso il conducente;
- devono essere auto immatricolate dal 16 marzo 2010 al 31 dicembre 2011.
Sono finanziati anche interventi per agevolare l'accesso all'auto alle persone disabili attraverso il finanziamento del 75 per cento del costo dell'intervento.

Ora faccia la sua parte il Governo: gli strumenti ce li ha già pronti
Questi ed altri sono alcuni esempi di come a livello locale e regionale si stanno facendo finalmente apprezzabili passi per applicare la mobilità elettrica. A maggior ragione, all'avvio della seconda fase "CrescItalia" che deve avviare con decisione uno sviluppo virtuoso di almeno 15 anni, serve un disegno organico a livello nazionale sulla mobilità elettrica che permei l'agenda del Governo Monti che si dichiara impegnato per lo sviluppo economico sostenibile e a zero emissioni del Paese: è questo il segnale che va dato all'industria nazionale, per un nuovo paradigma avanzato di sviluppo industriale che coniughi rinnovabilità delle fonti di energia impiegate, reti intelligenti, efficienza. Altrimenti, se questo invito non verrà colto e visto che il mondo va avanti, sono pronti i sistemi industriali d'eccellenza locali. Se faranno bene, il merito verrà riconosciuto dal mercato e il Paese risorgerà nonostante qualcun altro - ridotto già ad uno zombie e bocciato dal mercato - si fosse voltato dall'altra parte a guardare il baratro che lo attende.

sabato 3 dicembre 2011

Video steaming dal "moving" stand Nissan al Tokyo Motor Show 2011

Live dallo stand Nissan del Tokyo Motor Show 2011 a Tokyo dal 3 all'11 dicembre.



Free desktop streaming application by Ustream


Quattro vetture Nissan animano a zero emissioni il palco: Esflow, LEAF Nismo, TownPod, PIVO 3. Trasmessi anche altri eventi dal Tokyo Motor Show.





mercoledì 30 novembre 2011

Come programmato, al via le vendite in Giappone dei caricabatteria rapidi: presto in UE e USA


Nuovi caricabatterie rapido (standard)
Il nuovo caricabatteria rapido in arrivo
anche in Europa nel 2012
(versione standard)

Nissan inizia le vendite in Giappone del nuovo caricabatteria rapido per i veicoli elettrici. Intanto le vetture "CHAdeMO compliant" sono le più diffuse al mondo.

Verso il raddoppio il numero di concessionari Nissan dotati di caricabatteria rapido nell'anno fiscale 2011. Possibili altre partnership. Intanto sono 20.000 le Nissan Leaf consegnate nel mondo: è record per una vettura elettrica.

Con marziale puntualità cominceranno le vendite in Giappone dei caricabatteria ottimizzati e prodotti in serie, conformi allo protocollo CHAdeMO. Grazie all'adozione di un circuito elettrico di nuova tecnologia*2 e sfruttando i metodi utilizzati da Nissan nella produzione di serie, nonché la capacità di ricerca e sviluppo, la nuova unità presenta un design semplice ed efficiente e costa 598.500 ¥ (tasse incluse, 5.734,95 Euro) nella versione standard. Il prezzo è inferiore alla metà di quello del dispositivo precedente, ma mantiene il livello generale di qualità e prestazione. Inoltre, in Giappone i clienti business possono richiedere l'applicazione di un sistema di incentivi statali*3 per le unità di ricarica ed essere rimborsati per circa la metà del costo (senza tasse). Il costo effettivo sarebbe quindi molto conveniente e pari ad una cifra di ¥ 318.500 (3.051,93 Euro).

Nissan continua i suoi sforzi per garantire ai clienti LEAF di una esperienza confortevole e conveniente di guida dei veicoli elettrici, e contribuire al continuo sviluppo dei VE rapido delle infrastrutture di ricarica in Giappone. Questi sforzi includono l'installazione delle nuove unità di ricarica ad un numero crescente di suoi concessionari a livello nazionale e l'introduzione delle nuove unità presso le strutture del governo locale nelle regioni di tutto il Giappone. La società prevede di installare le nuove unità di ricarica a circa 400 delle sue concessionarie a livello nazionale entro la fine dell'anno fiscale 2011 (marzo 2012), che sarà il doppio del numero di unità che sono già stati installati. Inoltre, Nissan sta anche selezionando le aziende partner per la vendita con lo scopo di vendere 5.000 i nuovi caricabatteria rapidi per la fine dell'anno fiscale 2015 (quindi entro marzo 2016) nel solo Giappone. Analoghi programmi nel corso del 2012 in Europa e negli Stati Uniti.


Il Nissan Green Program per il 2016 prevede: 1,5 milioni di elettriche (Nissan più l’alleato Renault) e gamma di 4 veicoli a batteria, compresa una piccola citycar, il cui design potrebbe partire dalla Pivo 3 e condividere la tecnologia con la Smart elettrica, grazie alla collaborazione attiva tra le due case (tra Nissan-Renault e Daimler c’è uno scambio azionario del 3,1%). Anche in termini d’incremento dell’autonomia (per la Leaf oggi quella dichiarata è di 175 km), la strategia è chiara: «non possiamo aumentare la capacità perché altrimenti i prezzi di listino salirebbero. Stiamo quindi lavorando al miglioramento dell’aerodinamica, alla riduzione del peso, attraverso l’uso di plastiche più leggere e su una migliore efficienza del condizionatore, l’impianto che più di ogni altro elemento riduce rapidamente le autonomie di auto elettrica», ha spiegato Minoru Shinohara, capo della ricerca Nissan.

Resta il problema del prezzo. Su questo Carlos Ghosn è chiaro: «la Leaf è oggi prodotta in Giappone; quando sarà costruita direttamente in quelle aree, i listini potrebbero scendere almeno di un 20%». Questo per maggiori economie di scala, assenza di trasporti onerosi e soprattutto mancherebbe la penalizzazione dell'accisa sulle batterie costruite fuori dall'Unione europea. Si sarebbe attorno a 30.000 euro alle attuali condizioni. Ma chi sa già come evolverà la mobilità e mette tutte le variabili nell'equazione del break-even ha già preso la sua decisione. Partire subito.

Intanto i veicoli compatibili con il protocollo CHAdeMO venduti nel 2011 e circolanti nel mondo sono quasi, rispettivamente, 30.000 e 35.000.



Specifiche
Specifiche di baseSpecifica standardSpecifiche climi freddi *4
Ingresso nominale49kW - trifase 200V c.a.
Tensione di uscitaMassimo 500V c.c. 
Corrente di uscitaMassimo 125A c.c.
Connettore per alimentare l'EVJEVS G 105-1993-compliant*5
Altezza / larghezza / profondità (mm)1.840x380x6001.840x380x6651.840x380x665
Temperatura aria ambiente-10 °C - 40 °C-30 °C - 40 °C
Le soluzioni da adottare
  • Attrezzature di riscaldamento
Caratteristiche principali
  • Specificazione interna
  • Nessun display LCD
  • Caricabatterie esterno connettore gancio
  • Cavo di 2m
  • Vernice antiruggine
  • Specifiche all'aperto
  • LCD monocromatico display (display LCD a colori è un'opzione)
  • Incorporato nel supporto connettore
  • Cavo 4m
  • Mano di vernice finale (bianco)
  • Specifiche all'aperto
  • LCD monocromatico display (display LCD a colori è un'opzione)
  • Incorporato nel supporto connettore
  • Cavo 4m
  • Mano di vernice finale (bianco)
  • Riscaldatore
Prezzo di vendita consigliato (IVA inclusa, esclusi costi di installazione)
Specifica baseSpecifica standardSpecifiche per climi freddi
Prezzo suggerito
dal produttore per
il mercato giapponese
598.500 JPY
pari a 
5.734,95 Euro
798.000 JPY
pari a
7.646,61 Euro
945.000 JPY
pari a
9.055,19 Euro
  1. *1 CHAdeMO: CHAdeMO è l'abbreviazione di "Move Charge de", che significa grosso modo a "ricarica per lo spostamento". Si tratta di un'associazione di imprese impegnata nello sviluppo di veicoli elettrici, agevolando l'espansione delle infrastrutture nelle stazioni di ricarica per EV e l'obiettivo di metodi standardizzati di ricarica.
  2. *2 La nuova tecnologia dei circuiti elettrici: sviluppato in collaborazione con Nagaoka University of Technology
  3. *3 Questo sistema è stato identificato dal METI come per "incentivi governativi per sostenere veicoli l'energia pulita e relative attrezzature". Per ottenerlo, la domanda deve essere presentata alla successiva applicazione dei veicoli Centro Generazione Promozione da parte del cliente. Il cliente deve conservare 8 anni per ottenere incentivi. I governi locali possono svolgere il proprio sistema di incentivi originale.
  4. *4 Le vendite di unità per climi freddi avrà inizio nel mese di dicembre 2011.
  5. *5 JEVS G105-1993: Il Giappone Automotive Research Institute (JARI) ha creato una nuova organizzazione per la standardizzazione della tecnologia dei EV, il Giappone Electric Vehicle Association Standard (JEVS). G 105-1993 è il connettore da utilizzare presso la Eco-stazione per EV con sistemi di ricarica rapida.
    EV-Nissan: http://ev.nissan.co.jp/
    Caricabatteria rapido per EV: http://ev.nissan.co.jp/QC/
    Nissan Zero Emission: http://www .nissan-zeroemission.com/EN /

    sabato 26 novembre 2011

    Per tutti quelli che insistono ad ignorare l'evidenza...

    "L'auto elettrica è comunque un grosso problema!" "La produzione di elettricità inquina, eccome!" "E poi se i 30.000.000 di auto italiane fossero tutte elettriche, non basterebbe tutto il litio oggi estratto per le batterie" e avanti ancora...

    Nella vita reale c'è una parte domanda di mobilità individuale che è incomprimibile, perché è velleitario pensare di coprirla pedalando o aspettando un treno o le coincidenze fra i mezzi di trasporto pubblico.
    La domanda di mobilità individuale o di una intera famiglia... nasce dove non si può usare il mezzo pubblico collettivo, che deve avere la precedenza nella pianificazione delle risorse pubbliche, o se non si vuole accettare i folli rischi di pedalare a pieni polmoni in mezzo al traffico pieno di fatali polveri sottili e sostanze inquinanti, traffico che è composto dai veicoli con le più disparate masse e dimensioni. Nel traffico, lì sei tu con le tue ossa contro il furgone, il camion, il tram o l'autobus che ti sfiora, contro lo scafandro del bulimico suvvaccio criminale, contro i binari, contro le sconnessioni da incuria o insipienza, contro le sgasate delle stufette semoventi a pistoni.

    Ignorare i giusti numeri fa rimanere ciechi schiavi di infondati pregiudizi e velleitarie illusioni che avversano i rimedi plausibili più efficienti

    La mobilità elettrica, in realtà, se oculata si può fare: un milione di veicoli elettrici che percorressero ciascuno 15.000 km all'anno consumerebbero, prevalentemente nelle fasce orarie di basso carico, meno dell'1% del fabbisogno annuo di energia elettrica italiano. Questa energia, quella che basta perché non è sprecata per oltre il 75% in calore inutile come avviene con la termodinamica dei "pistoni", anche se li perfezioni all'infinito, potrebbe essere generata da fonte rinnovabile, meglio di prima, grazie alla diffusione delle "spugne elettriche" che sono le batterie dei veicoli connessi in rete (stanno fermi diverse ore al giorno) e che aiutano la rete ad assorbire la produzione discontinua di energia della fonte rinnovabile, senza tenere accese le costose fonti tradizionali pronte ad intervenire in caso di improvvisi buchi di produzione che causerebbero fastidiosi e pericolosi black-out locali.

    Il litio c'è: bastano 2,5 kg circa per veicolo di litio che è riciclabile e rigenerabile, una batteria dura 25 anni, 10-15 sul veicolo, il resto in servizio presso impianti di stoccaggio dell'energia... ma già a fine decennio potranno essere utilizzati materiali più comuni e meno costosi, plasmati in nanostrutture, con prestazioni incredibilmente superiori rispetto a quelle di oggi.

    Ecco i conti veri, quelli del Dipartimento dell'energia degli Stati Uniti.
    Sapete leggere l'inglese? No? Allora saprete guardare le figure.
    Potete capire benissimo.

    Eddài, Kaizen!!


    domenica 20 novembre 2011

    MIA, autovettura elettrica urbana dalla Francia pronta pronta per l'Area C

    LA SCOSSA DELLA MIA ELECTRIC DISIMPEGNA FLUIDA LA "PRATICA" URBANA ANCHE PER I PROFESSIONISTI NELL'AREA C
    L'innovativa ed intelligente francesina ha dimensioni compatte e abitabilità eccellente con una dotazione di sicurezza completa. Con 1 Euro di elettricità fino a 90 chilometri di percorrenza con l'energia equivalente di un litro di benzina. L'accesso più facile e sostenibile alla città, anche nella ZTL o nell'Area C di Milano o nel Tridente di Roma dove si utilizzano sempre più spesso le targhe alterne.

    Presentata in anteprima mondiale a marzo 2011 al Salone di Ginevra, la MIA è una nuova proposta nel mercato dei veicoli elettrici urbani. Ed è anche un progetto industriale concreto. La produzione in serie è iniziata a giugno 2011, ma la MIA poteva già essere ordinata dal mese di ottobre 2010 e poco dopo il lancio più di 100 ordini erano già stati trasmessi alla fabbrica. La caratteristica più evidente di questa vettura elettrica pura, che è stata progettata dall'ex capo progettista di Volkswagen Murat Gunak, è un sedile centrale di fronte alla strumentazione che permette al guidatore di entrare e uscire dalla macchina su entrambi i lati.

    Questa disposizione del sedile offre al guidatore una vista perfetta del traffico cittadino mentre i passeggeri nella parte posteriore hanno un enorme spazio per le gambe. Le due porte scorrevoli e i ritagli nel tetto e nel pavimento concedono un accesso alla vettura particolarmente comodo. Inoltre, MIA offre un abitacolo estremamente spazioso rispetto ad altri veicoli di questa lunghezza. Oltre al modello standard con una lunghezza di 2,87 metri, sono disponibili due modelli con 3,19 metri di lunghezza: la quattro posti MIA L (con tre sedili posteriori) e la MIA K un piccolo furgone con un volume di carico di 1.500 litri e una portata utile di 400 chilogrammi.

    La vettura si annuncia simpaticamente così: "Sono MIA, la macchina elettrica, non una qualunque! Sono qui nel mondo attuale perché la mobilità elettrica non è più un sogno futuribile, ma una vera e propria realtà.
    Puoi guidarmi per 130 km, abbastanza per girare liberamente in città. Ti accompagnerò per tutto il giorno e se avessi bisogno di più spazio dài un’occhiata a mia sorella: la MIA L. Zero emissioni, zero rumori, pratica ed ELETTRICA!". Un oggetto così all'avanguardia e urbanamente sostenibile non è proprio il caso di farselo sfuggire e infatti, in Italia, ce l'ha E-move.me di Milano (dove sarà attiva l'Area C) nuovo brand della mobilità sostenibile di alta qualità. Thierry Boch, anima di E-move.me, ha scovato la MIA all'ultimo salone di Ginevra ed ora è il primo rivenditore in Italia, dopo un convincente passaggio all'EICMA 2011 dove ha sorpreso i visitatori del Green Planet: "MIA - afferma Thierry Boch - colpisce per la razionalità, per la simpatia, ma anche per il concetto di autovettura urbana vera e senza i compromessi di un semplice quadriciclo, piena di soluzioni ergonomiche innovative materializzate nel nostro presente prendendole in un futuro prossimo. La MIA promette di essere una piattaforma intelligente che si adatta alle esigenze presenti e future dei suoi utilizzatori che porta semplicità nella nostra vita".


            


    Si adatta alle esigenze e vanta un prezzo accessibile, anzi il più accessibile del mercato: MIA è l'autovettura elettrica con più di due posti veri che viene proposta con prezzi a partire da poco più di 24.000 euro. E' una cifra che può sembrare elevata, ma vanno considerati i vantaggi e il controvalore dei veicoli elettrici: estrema competitività per i ridottissimi costi di esercizio (basta il 30% della cifra necessaria ai veicoli termici) e di manutenzione (si risparmia un quinto); in più, in diverse città, possono essere accordate facilitazioni che hanno un controvalore tangibile: entrare gratuitamente all'interno delle ZTL come l'Area C di Milano perché non si emettono inquinanti, utilizzare le corsie preferenziali, parcheggiare gratuitamente nei parcheggi a pagamento e, di giorno, in quelli riservati ai residenti.


    La MIA di E-move.me in centro a Milano in piena Area C, davanti il Castello Sforzesco e per le vie di Brera: categoria M1, autovettura a tutti gli effetti con Airbag, ABS, cinture a tre punti... va su tangenziali e autostrade... è a 3 posti (passo corto) o a 4 posti (passo lungo). La versione standard è 27 cm più lunga di una Smart, ma al suo interno ha il doppio del volume abitabile.



    Il cuore di MIA: la batteria
    Un fagottino di energia
    La batteria standard installata in tutti i modelli MIA ha una capacità di 8 kWh (chilowattora), è del tipo litio-ferro-fosfato (LiFePO4 o LFP) e dà un'autonomia di 80 - 90 chilometri con l'energia equivalente di un litro di benzina (a circa 1 euro). La batteria standard può opzionalmente essere sostituita da una più grande batteria da 12 kWh (120 - 130 km di autonomia) che è quella di serie nel Regno Unito. La batteria da 8 kWh richiede 3 ore per essere completamente ricaricata mentre la batteria da 12 kWh impiega 5 ore (assorbe 2,6 kW).
    Le batterie consentono ricariche flessibili e anche tempi più brevi in quanto non soffrono dell'effetto memoria (perdita di capacità utilizzabile a causa di ricariche brevi o parziali): una ricarica di 10 minuti darà 8 chilometri di autonomia. Le batterie di MIA e MIA L e MIA K hanno un periodo di garanzia di 3 anni.



    Autonomia
    La MIA può essere equipaggiata con due batterie diverse offrendo la soluzione ideale per ogni proprietario. Indipendentemente dalla versione di batteria che si opta, entrambe le batterie offrono la flessibilità necessaria per la mobilità urbana e della vita in città.



    Sicuri di essere sicuri
    La sicurezza è stata uno dei fattori più importanti presi nella giusta considerazione sin dall'inizio. Questo assicura che tutti i modelli elettrici MIA soddisfano le norme di sicurezza europee per le autovetture della categoria M1 (la maggior parte). Oltre ad un airbag centrale per il guidatore ci sono i sedili con cinture di sicurezza a tre punti, l'equipaggiamento standard per la MIA include un sistema antibloccaggio (ABS) e frenata di emergenza (EBA). Di serie è anche dotata di sistema ISOFIX sui sedili della MIA e MIA L. In più lo speciale design del corpo macchina garantisce maggiore protezione per i pedoni. Questo assicura che la MIA fornisca una protezione per tutti sulla strada.


    Esterno
    Profondamente diversi
    Come uno dei primi veicoli elettrici sul mercato, la MIA è ovviamente un po' catturasguardi. E' pratica, compatta e soprattutto: diversa. Il parabrezza molto inclinato e la posizione centrale del tergicristallo danno alla MIA il suo aspetto unico. Sbalzi corti nella parte anteriore e posteriore creano spazio aggiuntivo sul lato interno, così come una tenuta di strada sicura e confortevole. La MIA è disponibile dalla fabbrica in un bianco panna, alluminio satinato o look carbonio. I cerchi sono disponibili in colore rosso o nero.


    La MIA: semplicemente pratica
    La MIA è un veicolo elettrico pratico, il cui particolare aspetto disegna un sorriso sui visi della gente per strada: capita spesso con i veicoli elettrici. Tuttavia, l'aspetto della MIA non è tutto, come dimostrano le sue caratteristiche standard: porte scorrevoli su entrambi i lati con ritagli sul tetto e il pavimento per consentire un accesso confortevole e semplice, così come il carico e scarico di oggetti, nonché facilitare ai genitori l'introduzione e la rimozione dei bambini piccoli dalla macchina.




    Sedile di guida centrale
    Il posizionamento centrale del sedile di guida assicura una visione ottimale di entrambi i lati e una perfetta visuale a tutto tondo del traffico urbano.









    Diametro di sterzata
    Le sue dimensioni compatte ed il diametro di sterzata di 8,50 metri rendono la MIA una soluzione scattante e maneggevole per la mobilità urbana.






    Si riscalda durante la sosta 
    Il collegamento del riscaldatore di parcheggio alla presa di casa assicura una temperatura confortevole quando si entra nella MIA e si comincia una giornata in città.



    Le versioni della MIA



    MIA
    Una vettura pratica per tre
    La MIA, una tre posti che misura 2,87 metri di lunghezza, è il partner ideale per la città. Compatta e facile da manovrare, si inserisce anche in parcheggi stretti, il sedile centrale fornisce al conducente un eccellente visibilità. E non è tutto, perché ne beneficiano anche i passeggeri: il sedile del conducente centrale fa sì che i passeggeri nei sedili posteriori possono distendere le gambe e hanno anche una buona visibilità in avanti. Le porte scorrevoli si estendono dal soffitto fino al pavimento su entrambi i lati che la rende facile salire e scendere dalla vettura. La gamma di accessori opzionali permette ad ogni acquirente di dare un tocco personale al design della sua MIA.





    MIA L
    Una soluzione ideale in ogni occasione
    Avete bisogno di ancor di più? Grazie ad una lunghezza di 3,19 metri, la MIA L ha un passo più lungo e maggior spazio per un quarto posto. Oltre ai vantaggi offerti dalla MIA standard - come il posto di guida centrale, i ritagli nel tetto e il pavimento o l'attrezzatura opzionale che consente di dare un tocco personale al design della vostra auto - la MIA L offre interni più ampi. La MIA L è resa operativa da una batteria di 8 kWh, standard per tutti i modelli MIA  che può essere sostituita da una variante più potente, se necessario.


    MIA K
    I pro per i professionisti
    La MIA K è il furgone nella gamma MIA. Dato che ha un solo sedile, è la soluzione perfetta per il trasporto di merci in città, con oltre 1.500 litri di volume utile e una capacità di carico di 400 kg. Come la MIA L, misura 3,19 metri di lunghezza ed ha un diametro di sterzata di 8,50 metri. E' anche possibile inserire un altro posto nel retro del furgone, trasformando la MIA K in un pratico due posti. Può essere perfettamente equipaggiata con l'installazione di dispositivi opzionali, come ad esempio il pacchetto comfort o il pavimento in gomma, per soddisfare esigenze specifiche. Prezzo: circa 20.000 Euro, escluse IVA e IPT.





    La produzione 
    La MIA è andata in produzione il primo giugno 2011 presso lo stabilimento di Cerizay, in Francia. Sono state previste tre fasi di lancio. Più di 200 unità saranno prodotte dal 1° giugno al 15 settembre. Questi veicoli sono principalmente destinati al personale dell'azienda e a selezionati partner di distribuzione.
    La produzione sarà progressivamente ampliata dal 15 settembre al 30 novembre: gli impianti aumenteranno la loro produzione da 100 unità al mese di settembre a 300 veicoli nel mese di ottobre e di 500 nel mese di novembre. La produzione andrà a regime dal mese di dicembre 2011, con 1.000 veicoli MIA prodotti al mese, cioè 48 unità al giorno.


    Dati tecnici dichiarati


    Lunghezza: mm 2870 o 3190
    Larghezza: mm 1640
    Altezza: mm 1550
    Peso con Batteria da 8 kWh: kg 765 (o 786 MIA L)
    Peso con Batteria da 12 kWh: kg 815 (o 836 MIA L)
    Capacità di carico - 260 Litri (420 MIA L)
    Batteria - 230V

    Sistema di Frenata:
    - Anteriore: Disco
    - Posteriore: Tamburo
    Numero posti: 3 (o 4 MIA L)

    MIA K
    Lunghezza: mm 3190
    Portata utile: kg 400
    Volume utile: 1.500 litri

    Prestazioni

    Velocità Massima: 100 km/h
    Autonomia: 130 km

    Il sito del produttore.