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lunedì 26 settembre 2011

5mila + 5mila + 5mila = Pareggio in 5 anni

Parliamo del dilemma "meglio un veicolo elettrico oggi o una vettura termica domani?"...

In cinque anni di utilizzo del veicolo elettrico, considerate e quantificate gli incentivi allo studio nel disegno di legge presso la Camera dei Deputati ma anche quelli derivanti dall'utilizzo stesso:

5000 euro di incentivo all'acquisto (vale per cinque anni, ma è decrescente), finnaziato con 1,5 centesimi di euro su ogni bottiglia di plastica (...si ridurranno un po'?).
  +
5000 euro fra risparmi di gestione (-30% sulla trazione) e di manutenzione (-30%)
  +
5000 euro di controvalore di vantaggi e facilitazioni per gli utilizzatori di veicoli elettrici (trasporto persone o merci), realizzabili a costo zero per le Amministrazioni locali da applicare in funzione delle condizioni di circolazione:
         - accesso h24 alle ZTL, in prospettiva ZTE (zone a traffico elettrico), come comincia ad essere l'Area C a Milano
         - parcheggi gratuiti (di giorno anche quelli lasciati liberi dai residenti)
         - utilizzo delle corsie preferenziali
  =
Pareggio del costo opportunità fra la scelta di un veicolo termico e un veicolo 100% elettrico.

Dopo è tutto guadagno.

Le batterie al litio attuali dopo circa 8 anni di utilizzo perdono parte della capacità (fino al 15%), ma conservano un elevato valore residuo perché, volendo, possono essere rimosse dal veicolo ed essere destinate ad applicazioni meno stress intensive come gli impianti di stoccaggio di energia elettrica da fonti rinnovabili, oppure i materiali che le compongono possono essere riciclati perché anche loro valgono molto.

Se il veicolo è in buone condizioni, si possono imbarcare moduli nuovi, della stessa forma, magari più leggeri e più densi di energia e dal costo pari o inferiore a quelli di origine. Avete presente l'evoluzione della capacità  e velocità degli hard disk dei computer ed i loro prezzi? Per le batterie dei veicoli elettrici la dinamica sarà simile, ma chiaramente con step evolutivi non nell'ordine di anni o semestri, ma di quinquenni o decenni: siamo consapevoli che quello che oggi utilizziamo, 15 anni fa era nei laboratori sotto forma di prototipo o impiegato in Antartide per le sperimentazioni.

Che ne pensate?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo. La chiave è iniziare ad utilizzarli il più possibile dove è efficiente farlo, mettendo nell'equazione tutte le componenti che è giusto valorizzare, in attesa che le economie di scala facciano quello che devono e quello che sanno fare bene:
http://www.am-online.com/news/2011/9/26/nissan-addresses-long-term-viability-of-leaf-battery/29731/