Le ultime news di Quotidiano Energia

mercoledì 27 ottobre 2010

Il messaggio di Nissan Italia per la LEAF: "NO TAILPIPE!!"



NISSAN SHIFT_the way you moveZero Emission
LA QUANTITÀ DI BENZINA UTILIZZATA PER INVIARE QUESTA E-MAIL E ALIMENTARE QUESTA VETTURA È LA STESSA.
ZERO
LEAFLEAF

Il design e la sua guidabilità potrebbero farti pensare che si tratti di un'auto normale. Ma la nuova Nissan LEAF è diversa da tutto quello che hai visto finora.

Nissan LEAF è unica e 100% elettrica. E presto potrà essere tua.

Zero rumore. Zero scarichi. Zero benzina. E assolutamente zero emissioni.*

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ENTRA
*Emissioni zero durante la guida

Tecnologie wireless di ricarica a bassa potenza per veicoli elettrici

Sul fronte ricarica domestica o privata a bassa potenza (3 kW) ci sono delle novità per applicazioni wireless o non-conctact da parte di due aziende Delphi e Nissan. Sono sistemi a bassa potenza, sia continua che intermittente, sia per ricarica stanziale, sia in marcia.
Con i vecchi sistemi induttivi si perdeva il 40% dell'efficienza rispetto al cavo. 
Da quasi subito per i comodosi e dalla fine del decennio in poi per le vere smart cities...
NIKOLA TESLA aveva avuto la visione della trasmissione a distanza dell'energia... ma oggi mica è tanto sballata!! Usare il wireless a breve distanza come per ricaricare piccoli apparati elettronici è possibile anche per le vetture elettriche, anzi è meglio.


Vediamo perché: c'è tanta gente che si fascia la testa e si preoccupa per le infrastrutture di ricarica a bassa potenza (circa 3 kW) unattended: paura per atti vandalici, manomissioni durante le operazioni di ricarica, o la semplice scocciatura di maneggiare cavi, bocchettoni, etc. Ovviamente per gli apparati ad alta potenza (50  kW) da alcune decine di migliaia di euro installate presso aree di rifornimento attended non c'è questo problema e la sosta è breve. 
A casa invece se hai il wireless è comodo... arrivi, esci dal veicolo e non devi fare nulla. Sarà il sistema del veicolo, controllato da remoto dall'utilizzatore, a fare tutto. 
C'è chi teme per bambini e animali domestici o volatili... ma non c'è induzione che crea problemi se si hanno addosso materiali ferrosi (come con le piastre a induzione per le cottura cibi) e se non si è sulla stessa frequenza di risonanza non ci dovrebbe essere pericolo. Mi piacerebbe vedere qualche dimostrazione... rassicurante.

Oggi quindi si comincia così:
- a casa semplici apparati da 200-400 euro (negli Stati Uniti costano 2000 euro se devi aggiungere la connessione alla rete elettrica a 230V);
- in aree aperte al pubblico con costose colonnine (installate costano poche migliaia di euro l'una) e, purtroppo, vandalizzabili o esposte a manomissioni o semplici dispetti durante la ricarica, paline che peraltro saranno presto inutili (3-5 anni?).

I più visionari e quelli più "avanti", nonché pratici ed eleganti, si stanno invece orientando alla soluzione wireless: non la vecchia induzione magnetica a bassa efficienza (spreca il 40%), ma alla RISONANZA magnetica per la trasmissione senza contatto dell'energia elettrica a distanza (breve). Ci sta lavorando Delphi.

Sul veicolo occorre una placca che è in realtà un'antenna ricevente (non dovrebbe essere un problema) collocarla sotto il pianale, perché è piatta e non dovrebbe essere pesantissima... baricentro basso garantito!

Il bello è che con lo stesso hardware puoi ricaricarti ovunque, parcheggi all'aperto o al coperto, nel garage di casa o lungo i marciapiedi, presso altri apparati wireless, perché basta cambiare la sintonia di dove mettersi in ricezione dell'energia. Come il WiFi, basta che si disponga la password di cifratura... e quindi regolare la transazione economica/commerciale. Ma chissà se gli operatori del settore elettrico si fidano?
Un'applicazione del genere è ideale all'interno dei parcheggi che utilizzano silos automatizzati dove non accede il possessore del veicolo che viene preso in consegna e riposto in custodia in maniera automatizzata. L'assenza di bocchettoni da aprire o di cavi da collegare consente una ricarica semplice della batteria del veicolo durante la sosta all'interno del silos. 
Vediamo cosa è in preparazione.

Il sistema Delphi
La mobilità a zero emissioni potrebbe divenire realtà in un futuro non lontano in cui le vetture saranno spinte da propulsori elettrici e non avremo più bisogno di frequentare il benzinaio. L'energia sarà dalle batterie, ma non necessariamente l'ansia da ricarica ci renderà impazienti di attaccare la spina della nostra auto ad una presa di ricarica.
Il fornitore americano Delphi, in collaborazione con WiTricity Corporation, ha infatti sviluppato una tecnologia che ci consentirà di ricaricare le batterie senza bisogno di prese e cavi, ma utilizzando un campo magnetico. Immaginate che l'auto si ricarichi automaticamente ogni volta che la lasciate in un parcheggio pubblico o in garage. 


Vediamo come funziona. Una bobina posta sotto l'asfalto trasferirà energia elettrica al veicolo attraverso un campo magnetico variabile ad alta frequenza. Secondo Delphi, il loro sistema eguaglia i tempi di ricarica di un normale sistema plug-in ed è capace di trasferire fino a un massimo 3,3 KW.
Al contrario di altri sistemi già sviluppati per la ricarica ad induzione, che soffrono bassi rendimenti e funzionano su distanze minime, il sistema Delphi impiega un'antenna trasmettitore ed una ricevente sintonizzate sulla stessa frequenza. Esse interagiscono attraverso un campo magnetico costituendo un accoppiamento induttivo. Al contrario degli accoppiamenti induttivi tradizionali, questo sistema lavora ad un'unica frequenza per emettitore e ricevente, un'alta frequenza: di fatto le due antenne sono in risonanza.
Ciò permette di orientare il campo magnetico trasmesso lungo la direzione dell'accoppiamento, con meno dispersioni rispetto ad un sistema ad induzione semplice. In definitiva migliora l'efficienza e si riduce l'interazione con corpi esterni, compresi gli esseri umani. Delphi si è occupata di applicare all'automotive un brevetto di WiTricity, che permette quindi di trasferire flussi maggiori di energia ed a maggiori distanze con meno perdite e rischi per la salute.
Il Portable Electric Vehicle Charger (l'antenna ricevente) può essere installato su qualsiasi veicolo elettrico, così come l'unità esterna può venire integrata nel sottosuolo o essere semplicemente posta al suolo sotto l'autovettura.
Le due aziende hanno dichiarato che "la collaborazione aiuterà a definire una nuova infrastruttura di ricarica conveniente e sicura per veicoli elettrici privati e commerciali".

I sistemi Nissan
Nissan sta lanciando le sue auto elettriche. Ma quel che occorre affinché il mercato mostri fiducia acquistando le nuove vetture è che vi sia un sistema di distribuzione dell’energia così capillare da rassicurare i consumatori. Le perplessità circa le vetture elettriche ruotano intorno a tre punti: il primo relativo alla (per ora) scarsa autonomia delle batterie, che consentirebbe di percorrere circa un centinaio di chilometri; il secondo riguarda proprio l’approvvigionamento di energia, che renderebbe le auto elettriche fintamente ecologiche; il terzo sono i costi.
Le aziende automobilistiche da questo punto di vista stanno provando a strutturare sistemi per la ricarica che possano usare energie rinnovabili. Attualmente si tratta di concept e non si sa neanche se traslabili poi concretamente nella nostra quotidianità. In alto uno di questi esperimenti, un solar tree che nelle buone intenzioni di Nissan dovrebbe proprio servire a ricaricare auto elettriche in un prossimo futuro. L’idea è stata presentata al Ceatec Japan 2010, la fiera delle tecnologie.



 


Il sistema permette la carica di un veicolo elettrico senza cavi di connessione, semplicemente parcheggiandolo in un luogo designato ed è molto simile alla carica dello spazzolino elettrico o rasoio.Gli esperimenti sulla ricarica senza contatto per veicoli elettrici sono stati condotti in varie località, tra cui Yukarigaoka, Prefettura di Chiba, e le città di Sakai, Osaka, e le città di Nara, Prefettura di Nara.
L'energia elettrica è fornita attraverso l'induzione magnetica da una bobina primaria di alimentazione nella superficie di parcheggio di una bobina secondaria sul veicolo. Quando la bobina primaria è elettricamente carica, si genera un campo magnetico che induce corrente nel bobina secondaria e si ricarica la batteria senza connessione via cavo.





Il sistema eCoupled Powerspot di Fulton Innovation

Fulton Innovation ha sviluppato un dispositivo per la ricarica senza fili chiamato eCoupled Powerspot.
«E’ la prima volta nella storia in cui siamo stati in grado di ricaricare senza fili un apparecchio che necessita di una così grande quantità di potenza», ha affermato un rappresentante di Fulton Innovation dopo aver assistito al successo dell’esperimento con l’auto elettrica Tesla Roadster.
Una caratteristica interessante dell’eCoupled Powerspot è la possibilità di controllare il livello di potenza richiesto anche attraverso un’apposita App per iPhone. Niente più cavi e prese dunque per caricare la propria auto elettrica. Se Fulton Innovation riuscirà a rendere disponibile sul mercato questa tecnologia, l’uso delle vetture a batterie diventerà molto più semplice per tutti.

martedì 26 ottobre 2010

Tecnologia ed economics della stazione di ricarica rapida

Sul tema della ricarica rapida urbana e extra-urbana (DCFC Level 3), abbiamo trovato un interessante articolo e lo proponiamo tradotto, con qualche integrazione.
Il secondo evento annuale Asia Electric Vehicles 28-29 settembre 2010 a Seul ha riunito una vasta gamma di rappresentanti del settore chiave del mercato mondiale emergente dei veicoli elettrici. Presentando l'ultima stazione di ricarica rapida della tecnologia presso l'evento è stato il signor Takafumi Anegawa, di CHAdeMO.

Evidenziate nella presentazione sono state le abitudini di utilizzo dei conducenti di veicoli elettrici (VE), la necessità di punti pubblici di ricarica, e dettagli su entrambe potenza ottimale e velocità di ricarica per le infrastrutture pubbliche di ricarica. CHAdeMO è un sistema veloce di carica in corrente continua con circa 260 unità pubbliche attualmente installate in Giappone.

Abitudini di utilizzo dei conducenti di VE

Le abitudini riscontrate dei conducenti giapponesi di veicoli elettrici (VE) sono le seguenti:
  • 55% viaggia meno di 30 km al giorno
  • 75% viaggia meno di 50 km al giorno
  • 90% viaggia meno di 80 km al giorno
Nonostante un’autonomia di trazione di circa 150 km, i conducenti sono a disagio se la restante autonomia di carica diventa meno di 50 km. In conclusione, solo il 4% dei conducenti ha percorso oltre 100 km al giorno.

In un separato lo studio, eseguito dall’ottobre 2007 al luglio 2008 sulle le abitudini di guida dei partecipanti, i VE sono stati monitorati prima e dopo l'installazione di un caricabatterie rapido pubblico (ad accesso non riservato). Si è constatato che chilometraggio è stato 203 km prima dell'installazione caricabatterie rapido, ad indicare che il conducente era consapevole delle prestazioni del VE, ma era riluttante ad usarle. Dopo l'installazione del caricatore rapido, il chilometraggio è drasticamente aumentato a 1.472 km

I risultati evidenziano la necessità di rendere disponibili caricabatterie rapidi ad accesso pubblico, tipicamente installati in una stazione di servizio. Nonostante il fatto che la maggior parte dei conducenti utilizzi il caricabatterie rapido solo poche volte, come riconosciuto dal Sig. Anegawa, la sua presenza riduce notevolmente le preoccupazioni per ansia da autonomia di guida.

Potenza di uscita per una ottimale ricarica
Il Sig. Anegawa ha identificato i 50 kW come l’ottimale potenza di ricarica, affermando che "i tempi di attesa devono essere inferiore ai 15 minuti". Ha aggiunto che "a meno di 20 kW di potenza il servizio è troppo lento e a più di 80 kW è troppo costoso".
Nel 1990, furono installate solo 6 stazioni di ricarica induttiva (senza cavo) per la grande area metropolitana di Tokyo. La potenza erogata era di circa 2,5 kW e il tempo di ricarica per 70 km era di circa 4 ore. Mr. Anegawa ha dichiarato che "era un tempo di attesa intollerabile".

Il caricatore CHAdeMO ha queste caratteristiche:
  • Ingresso: 200V trifase (200 ~ 430V)
  • Potenza di uscita: 50 kW (10 ~ 100kW)
  • Massima tensione di uscita in c.c.: 500V
  • Corrente di uscita: 125A (20 ~ 200A)
Il tempo di ricarica target è di 5 minuti per 40 km di autonomia di guida (rabbocco rapido), o 10 minuti per 60 km campo pratica, 25 minuti per 130 km. In Giappone il prezzo unitario del caricatore è compreso fra i €15.000 e i €20.000, con costi di installazione di circa €20.000 (connessione rete, potenza impegnata, ecc.).


L’eventuale storage in corrente continua è a parte (Ne esistono di industriali, ma per avere un'idea è possibile vedere un prodotto di Panasonic che nel 2009 ha presentato un apparato di accumulo per la produzione da fonte rinnovabile discontinua basato sul litio ad uso domestico capace di alimentare l'abitazione per una settimana che dovrebbe essere commercializzato a partire dal 2011).

Velocità di carica della batteria e degradazione
La velocità ottimale di ricarica è diversa in ogni batteria, ed è uno dei motivi per cui  il caricatore CHAdeMO regola automaticamente, in base alle consultazioni con l'elettronica del VE, attraverso il monitoraggio in tempo reale del battery management system (BMS) del veicolo. Questo previene innalzamenti di tensione e temperatura troppo elevati, che sono le due cause reali di degrado della batteria. Dato che il sistema di bordo per la gestione della batteria verifica la tensione e la temperatura in tempo reale, la tensione è limitata automaticamente a seconda delle caratteristiche della singola batteria di ciascun VE.

Complessivamente i risultati dei test indicano che la combinazione più economica per la casa o il posto di lavoro la carica è una normale presa elettrica di c.a. a 230V. In questo caso, i conducenti hanno abbastanza tempo per la ricarica e il numero di punti di ricarica che la rete di distribuzione è in grado sostenere può essere un numero nell’ordine dei milioni.

Per la carica in luogo aperto al pubblico ad accesso non limitato, un caricabatterie rapido in corrente continua sembra la soluzione migliore. Allevia l’ostacolo psicologico dell’ansia da autonomia, e il numero di punti di ricarica pubblica necessari rimarrà una piccola frazione dato che i conducenti li useranno per la ricarica di emergenza o l’estensione dell’autonomia. L'impatto sulla rete, quindi, dovrebbe essere minimo.

Lo scenario cambia fra 5 anni quando vi saranno veicoli che costeranno meno con batterie molto più capienti (3-4 volte le attuali) e che potranno percorrere alcune centinaia di km con una sola carica e, all'occorrenza, un migliaio in una sola giornata con una sosta di mezz'ora. Oppure potranno fare soste brevissime per dei rabbocchi parziali, all'occorrenza senza compromettere l'integrità della batteria e il suo ciclo di vita garantito: già oggi alcuni costruttori garantiscono la batteria 160.000 km o 8 anni.



sabato 23 ottobre 2010

Avviata a Oppama (Giappone) la produzione della Nissan LEAF. E si comincia con 50.000 esemplari l'anno.


22 OTTOBRE 2010: una data storica quella di ieri, commovente, eccitante, perché è Nissan, perché è l'eccellenza essenziale!
Cerimonia di inaugurazione presso l'impianto di produzione di Oppama con gli operai che fanno bene la Storia.

È la migliore ricerca al mondo, serie ventennale di fatti consistenti reali, non chiacchiere o numeri manomessi di sostenibilità, è quella pensata ed eseguita con accuratezza e competenza, testata per diversi anni in Antartide, applicata con approccio olistico su vasta scala, che diventa prodotto accessibile per il mass market. Solo così i benefici delle nuove tecnologie più efficienti hanno utilità, grazie alla massimizzazione dei benefici. Quindi: eccellenza no-frills, essenziale per tutti. 
Il miracolo di questa tecnologia? Solo poco meno di 150 Wh per chilometro! Ovvero, con l'energia equivalente di 3 litri di benzina possono essere percorsi 160 km in media, stando comodi con ogni comfort, freschi o al caldo, utilizzando meno del 40% dell'energia che utilizzerebbe una vettura tradizionale (nell'utilizzo reale senza economie: 173 Wh/km).
Si sa già che riesce ad utilizzare il 95% della capacità della batteria (24 kWh) ovvero fino a 22,76 kWh, un tasso di utilizzo di circa il 94,9 percento. Tecnici Nissan in passato hanno rivelato che è permesso un tasso di utilizzo dell'energia contenuta nella batteria del 95%. Così, spingendosi al limite della modalità "Tartaruga", una sorta di recovery mode a basse prestazioni adatto solo a raggiungere il più vicino impianto di fast charging stradale o la propria abitazione, si possono percorrere fino a quasi 186 km con una ricarica completa (ben 26 in più del dato nominale di 160 km).
Le prime LEAF a novembre si imbarcheranno dal porto attrezzato Nissan di Oppama, vicino a Yokohama, alla volta degli Stati Uniti, poi a dicembre verso l'Europa (i primi paesi di destinazione: Olanda, Portogallo, Spagna, UK e Irlanda). Si potrà scegliere se acquistarla o noleggiarla a lungo termine (con prezzo garantito di riscatto dopo 3 anni di "prova").
In Italia arriverà dall'autunno 2011 (manca solo un anno esatto...).
Commercializzazione di massa globale dal 2013. SO, STAY TUNED.

Video news release:

Linea di montaggio e produzione dei componenti della Nissan LEAF

YOKOHAMA, Giappone (22 ottobre 2010) - Nissan Motor Co., Ltd. ha avviato presso lo stabilimento di Oppama la produzione del nuovissimo veicolo 100% elettrico a emissioni zero Nissan LEAF, in vendita in Giappone e negli Stati Uniti a partire da dicembre e in alcuni mercati europei selezionati dall'inizio del 2011. A novembre inizieranno invece le esportazioni negli Stati Uniti, seguite dalle prime spedizioni in Europa a dicembre. 

Carlos Ghosn AD e Presidente
Renault-Nissan Alliance 
all'impianto di Oppama
 il 22 ottobre 2010
“Questa è una pietra miliare non solo per Nissan e per l'Alleanza Renault-Nissan, ma per l'intero settore automobilistico", ha dichiarato Carlos Ghosn, Presidente e CEO di Nissan, in occasione della cerimonia inaugurale in onore di Nissan LEAF. “I consumatori sono stati chiari: esigono una mobilità e costi sempre più sostenibili. E l'Alleanza si sta muovendo proprio in questa direzione, aprendo le porte a una nuova generazione di auto affidabili, entusiasmanti e ad alte prestazioni. Nissan LEAF è un veicolo innovativo e di qualità destinato a trasformare radicalmente le aspettative della clientela internazionale nei confronti dei produttori.”


Nissan LEAF sarà prodotta nello stabilimento di Oppama insieme a due modelli a benzina già affermati: Nissan Juke e Nissan Cube. Parte della catena di montaggio è stata modificata per adattarsi alla produzione del nuovo veicolo: le batterie vengono inserite nella fase in cui si installano generalmente i serbatoi, mentre motori elettrici e inverter vanno a sostituire le tradizionali unità benzina. La qualità e l'efficienza della catena sono garantite dai metodi produttivi aziendali "Nissan Production Way" (NPW), rigorosamente applicati a tutti gli stadi di produzione.


I moduli di batterie agli ioni di litio Nissan LEAF sono prodotti a Zama, in Giappone, presso lo stabilimento produttivo di Automotive Energy Supply Corporation (AESC), una joint-venture fra Nissan Motor Co., Ltd. e NEC Corporation. Ciascun modulo contiene 4 celle, viene assemblato a Zama e poi consegnato all'impianto Nissan di Oppama per essere inserito nel pacco batterie dei veicoli, formato in totale da 48 moduli.

Hidetoshi Imazu, Executive Vice President Produzione, spiega che “Oppama farà da 'impianto madre' per la produzione di Nissan LEAF: tutto il know-how e l'esperienza acquisiti ad Oppama saranno applicati anche negli altri siti Nissan destinati alla produzione di EV per assicurare livelli qualitativi superiori".


Gli altri siti di produzione degli EV Nissan saranno Smyrna (Tennessee) negli Stati Uniti e Sunderland nel nord del Regno Unito (uno dei più efficienti impianti produttivi al mondo).

La capacità produttiva annuale dello stabilimento di Oppama si attesta a 50.000 unità. La produzione di Nissan LEAF sarà avviata alla fine del 2012 a Smyrna e all'inizio del 2013 a Sunderland. A pieno regime, i due stabilimenti assembleranno rispettivamente 150.000 e 50.000 unità all'anno.

Programmi di lancio:




In alcuni mercati è disponibile anche in noleggio a lungo termine.
In Italia disponibile dall'autunno 2011. Sarà disponibile con 100 esemplari nel 2011 anche presso la società di noleggio LeasePlan nelle principali città in diversi paesi d'Europa, Italia inclusa.

Nissan LEAF è il primo veicolo 100% elettrico a emissioni zero firmato dall'Alleanza Renault-Nissan. L’Alleanza Renault-Nissan punta a diventare un leader globale nella mobilità a emissioni zero e a questo scopo ha sottoscritto, ad oggi, oltre 80 accordi con governi, amministrazioni cittadine e aziende in tutto il mondo.


Di che colore la vuoi?  
RED, SILVER, BLUE, BLACK? 
CLEAN.



Altri video:





Immagini delle diverse fasi di produzione: