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domenica 22 aprile 2012

La Renault Twizy si ricarica anche dalle colonnine pubbliche installate in Italia

Dopo l'anteprima al Motorshow di Bologna 2012, nei giorni nel FuoriSalone di Milano a Brera e a Porta Romana si poteva provare la Twizy, la piccola della gamma elettrica di Renault. Muoversi fluidi fra paveé, ciottoli e binari del tram, con curve strette delle vie del centro storico di Milano, era un bel terreno di prova nell'urban canyon che deve affrontare un mezzo dal DNA urbano come la Twizy, per fortuna dal prezzo accessibile.


Lo sguardo sorpreso dei passanti dice tutto e... anche l'entusiasmo dei bambini sottolinea la novità a zero emissioni e zero rumore.


Sensazioni da Kart, niente servofreno, niente servosterzo, accelerazione della versione full che disimpegna senza incertezze. Porte ad ala di gabbiano: bisogna infilare la mano dentro l'abitacolo e aprirsi da dentro, alzando l'ala di gabbiano. Il posto guida è quasi automobilistico e il sedile, benché per niente imbottito, si regola avanti e indietro per sistemarsi alla giusta distanza dalla pedaliera.



Come si ricarica?
Oltre al noto prezzo di partenza di 6.990 euro + noleggio mensile della batteria (Twizy 45 base da 45 km/h guidabile dai 14 anni con patentino), la notizia è che, contrariamente a quanto si può vedere in qualche video della rete, la Twizy in Italia non è dotata di presa Schuko (quella della lavatrice), ma di una presa compatibile con il modo 3, ovvero dotata di un quarto contatto che permette l'erogazione di energia se è verificata in ogni istante l'integrità del collegamento con la colonnina di ricarica. A casa o in ufficio, invece, basta un adattatore per utilizzare la presa di un comune elettrodomestico da 16A con assorbimento massimo di 13A.


L'assorbimento di potenza varia fra i 3 kW circa nella prima ora di ricarica e 1,8 kW nelle successive. L'operazione dura in media 3,5 ore.




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