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venerdì 30 dicembre 2011

Diseconomie ed esternalità negative da smog: la mobilità elettrica è parte consistente della risposta


Smog, 27 miliardi di euro il valore economico perso per problemi mobilità inefficiente ed insalubre Rapporto Luiss, per le famiglie il trasporto individuale costa 170 miliardi all'anno

Fonte: Ansa

Il costo economico del tempo perso a causa dei problemi legati alla mobilità urbana e allo smog si può stimare in Italia fino a 27 miliardi di euro, otto dei quali nella sola capitale. E' quanto emerge nel rapporto "Scenari e opzioni per una mobilità sostenibile - un rapporto per Roma Capitale", redatto dalla Luiss in collaborazione con Formiche.
Per il report, il tempo perso a causa dei problemi legati alla mobilità urbana si traduce in una perdita economica, e senza tenere in considerazione l'impatto ambientale e sulla salute dei cittadini e in un'area urbana come Roma il valore potrebbe arrivare a quasi 8 miliardi. Il Libro bianco 2011 - si legge nel rapporto - identifica ''nelle aree urbane il contesto entro cui sperimentare soluzioni innovative'' per la mobilità con ''l'obiettivo di dimezzare entro il 2030, e successivamente eliminare entro il 2050, l'uso delle autovetture con carburanti tradizionali nei trasporti urbani''. Inoltre si intende ''introdurre entro il 2030 un sistema di logistica urbana a zero emissioni di CO2''.
Il costo annuale sostenuto dalle famiglie per il trasporto individuale - afferma lo studio - ammonta a circa 170 miliardi di euro (di cui 50 miliardi sotto forma di tassazione) a fronte di un costo totale per il trasporto collettivo di circa 10 miliardi. A livello internazionale, Londra rappresenta una delle realtà più avanzate per le autovetture a trazione elettrica, Parigi punta alla diffusione di un sistema di car sharing elettrico su larga scala, per Berlino la mobilità elettrica si lega all'opportunità di favorire la crescita economica tedesca.


Mobilità elettrica: le iniziative del Trentino-Alto Adige, Toscana e Lombardia


MOBILITÀ ELETTRICA APPLICATA IN ITALIA: SEMPRE PIÙ NUOVI SEGNALI NEL NUOVO ANNO.

Un disegno organico a livello nazionale sulla mobilità elettrica entrerà nell'agenda del Governo Monti impegnato per lo sviluppo economico sostenibile e a zero emissioni del Paese?


Vedi anche:
Una strategia per i veicoli elettrici anche in Italia
Veicoli ecologici, incentivi regionali In Friuli: 2000 euro


Trentino-Alto Adige/SuedtirolTrentino: in Commissione contributi eco-veicoli
Negli ultimi quattro anni investiti dalla Provincia 35 milioni

I nuovi criteri per l'acquisto di veicoli a basso impatto ambientale e la modifica dell'alimentazione con carburanti meno inquinanti sono stati oggi al centro dei lavori della terza Commissione del Consiglio provinciale. Negli ultimi quattro anni i contributi erogati dalla Provincia per ils ettore ammontano a 35 milioni di euro per un totale di circa 15.000 interventi. La parte del leone l'ha fatta il fotovoltaico per oltre un terzo delle concessioni.
La delibera oggetto del parere odierno prevede il mantenimento pressoché inalterato dei criteri, eccetto alcune modifiche in ordine ai veicoli a pedalata assistita, per i quali lo scorso anno si sono registrate circa 1.000 domande di contributo, con un trend in forte aumento dal 2009 ad oggi (da 543 nel 2009 si è passati a 627 nel 2010 e a 951 nel 2011). Una novità interessante è rappresentata dalla possibilità di dotare del kit batteria+motore anche i mezzi convenzionali. La delibera approvata dalla Commissione, presieduta da Roberto Bombarda (Verdi) prevede una diversificazione del contributo in ordine al tipo di batteria. 
(Fonte: ANSA).


Toscana: oltre 7 milioni di euro per promuovere la mobilita' elettrica con due bandi

Saranno pubblicati entro la fine di gennaio 2012 due bandi destinati ad incentivare l'utilizzo dei mezzi di trasporto elettrici in Toscana. Priorità delle iniziative, approvate dalla Giunta nei giorni scorsi, è aiutare i Comuni del terrirorio a ridurre le emissioni di gas inquinanti, mettendo a disposizione fondi comunitari e regionali.
Gli avvisi sono destinati alle 31 amministrazioni toscane che, a causa degli alti livelli di inquinamento, sono tenute ad elaborare i cosiddetti Piani di azione comunale.
Il primo, che usufruirà di 4,5 milioni di euro di fondi comunitari, intende favorire la realizzazione delle infrastrutture indispensabili alla mobilità elettrica (come, ad esempio, le colonnine per il rifornimento dei mezzi) e prevede un finanziamento fino all’80% delle spese ammissibili per l'intervento.
Il secondo, con risorse regionali pari a 2,8 milioni di euro, è invece destinato, principalmente, ad incentivare l’acquisto di mezzi elettrici.
Obiettivo degli strumenti, ha spiegato l’assessore all’ambiente e all’energia, Anna Rita Bramerini, “è quello di finanziare un numero limitato di progetti integrati, che vedano però coinvolti il più alto numero possibile di Comuni in modo da rendere al massimo efficace l’intervento. A livello regionale è stato ricercato con successo un raccordo con l’area di coordinamento che si occupa di mobilità sostenibile, mentre a livello scientifico abbiamo pensato di coinvolgere i professori del comitato di indirizzo del distretto tecnologico delle rinnovabili e della green economy per supportare i Comuni nella predisposizione dei progetti. In questo modo riteniamo di incidere su più fronti: la riduzione dei livelli di inquinamento nelle città; lo stimolo ad un segmento importante della green economy; e l’avvio di progettualità nuove come ad esempio quelle legate allo sviluppo del car sharing”.
''La guerra allo smog passa anche dall'aumento dei mezzi elettrici''. Ed è questa la priorità del ''doppio'' bando della Regione Toscana che mette a disposizione dei Comuni toscani fondi comunitari e regionali per incrementare il parco delle auto corredate di ''spina''. In Toscana sono 31 i Comuni che, a causa della qualità dell'aria che qui è stata rilevata, sono tenuti a elaborare i Piani di azione comunale, ovvero quei piani studiati per ridurre le emissioni inquinanti.
I Comuni sono: Arezzo, Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Capannori, Carrara, Cascina, Empoli, Firenze, Grosseto, Lastra a Signa, Livorno, Lucca, Massa, Montale, Montecatini Terme, Montemurlo, Pisa, Pistoia, Piombino, Poggibonsi, Pontedera, Porcari, Prato, Rosignano Marittimo, S. Croce sull'Arno, Scandicci, Sesto Fiorentino, Siena, Signa e Viareggio.
Ed è a loro, tra i Comuni più popolati della regione, che è rivolto il ''doppio'' bando che vuole attivare in Toscana e comunque in un'area territorialmente vasta un vero e proprio sistema di mobilità elettrica. Il primo bando impiega fondi comunitari per 4,5 milioni di euro ed è dedicato alla realizzazione delle infrastrutture necessarie a questo tipo di mobilità (come le colonnine) e finanzia fino all'80% dell'intervento. Il secondo bando invece impiega 2,8 milioni di euro tutti regionali, che sono stati attivati con una delibera di giunta approvata ieri, ed è rivolto per lo più all'acquisto di mezzi elettrici che potranno fare direttamente le amministrazioni comunali coinvolte fino al 100% del costo.
''L'obiettivo di queste iniziative - spiega l'assessore regionale all'ambiente e all'energia Anna Rita Bramerini - che nel complesso mettono a disposizione oltre 8 milioni di euro, è quello di finanziare un numero limitato di progetti integrati, che vedano però coinvolti il più alto numero possibile di Comuni in modo da rendere al massimo efficace l'intervento".
"A livello regionale - aggiunge - è stato ricercato con successo un raccordo con l'area di coordinamento che si occupa di mobilità sostenibile, mentre a livello scientifico abbiamo pensato di coinvolgere i professori del comitato di indirizzo del distretto tecnologico delle rinnovabili e della green economy per supportare i Comuni nella predisposizione dei progetti. In questo modo riteniamo di incidere su più fronti: la riduzione dei livelli di inquinamento nelle città; lo stimolo ad un segmento importante della green economy; e l'avvio di progettualità nuove come ad esempio quelle legate allo sviluppo del car sharing''.
(Fonte: ADN-Kronos)


Dalla Regione Lombardia due milioni per i taxi ecologici e veicoli privati
Bando aperto per tutto il 2012: un milione di euro è stato destinato come contributo all'acquisto di autovetture nuove a trazione elettrica. Il finanziamento potrà avvenire erogando un contributo più elevato del 35%. Il restante milione quale contributo all'acquisito di vetture nuove di classe ambientale almeno euro 5 a trazione ibrida elettrica

La Giunta regionale, su proposta dell'assessore alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo, ha deliberato lo stanziamento di due milioni di euro per contribuire al rinnovo del parco taxi con l'acquisto di veicoli più ecologici e meno inquinanti.
E' un momento di svolta per lo sviluppo della mobilità sostenibile e la Regione Lombardia vuole contribuire a diffondere questa scelta virtuosa perché l'incremento di autoveicoli a trazione elettrica consentirà di coniugare la libertà di movimento con il rispetto dell'ambiente e della salute dei cittadini. Gli stanziamenti introdotti dalla Giunta regionale a favore dell'acquisto di taxi ecologici, hanno dunque lo scopo di incentivare l'industria e i privati a percorrere questa strada, l'unica che può essere efficace ed avere un futuro di sviluppo economico e salubrità.
Un milione di euro è stato destinato come contributo all'acquisto di autovetture nuove a trazione elettrica. Il finanziamento potrà avvenire erogando un contributo più elevato del 35 per cento rispetto agli attuali limiti previsti dalla norma vigente. Il bando resterà aperto per tutto il 2012.

Il restante milione di euro viene destinato quale contributo all'acquisito di vetture nuove di classe ambientale almeno euro 5 a trazione ibrida elettrica, nella misura del 20 per cento e per un massimo di 6000 euro.
Le auto devono avere i seguenti requisiti:
- 5 posti compreso il conducente e una capacità utile del bagagliaio pari ad almeno 300 litri;
- da 6 a 9 posti compreso il conducente;
- devono essere auto immatricolate dal 16 marzo 2010 al 31 dicembre 2011.
Sono finanziati anche interventi per agevolare l'accesso all'auto alle persone disabili attraverso il finanziamento del 75 per cento del costo dell'intervento.

Ora faccia la sua parte il Governo: gli strumenti ce li ha già pronti
Questi ed altri sono alcuni esempi di come a livello locale e regionale si stanno facendo finalmente apprezzabili passi per applicare la mobilità elettrica. A maggior ragione, all'avvio della seconda fase "CrescItalia" che deve avviare con decisione uno sviluppo virtuoso di almeno 15 anni, serve un disegno organico a livello nazionale sulla mobilità elettrica che permei l'agenda del Governo Monti che si dichiara impegnato per lo sviluppo economico sostenibile e a zero emissioni del Paese: è questo il segnale che va dato all'industria nazionale, per un nuovo paradigma avanzato di sviluppo industriale che coniughi rinnovabilità delle fonti di energia impiegate, reti intelligenti, efficienza. Altrimenti, se questo invito non verrà colto e visto che il mondo va avanti, sono pronti i sistemi industriali d'eccellenza locali. Se faranno bene, il merito verrà riconosciuto dal mercato e il Paese risorgerà nonostante qualcun altro - ridotto già ad uno zombie e bocciato dal mercato - si fosse voltato dall'altra parte a guardare il baratro che lo attende.

venerdì 22 luglio 2011

Primo autobus elettrico di 12 metri in Italia: costi di gestione bassissimi per le elettroflotte!

Grosseto stringe accordo con la Cina: in arrivo il primo bus elettrico
Prodotto in Cina ha un'autonomia di 200 km al giorno e, chiaramente, costi di gestione bassissimi...

È il primo caso in Europa di un autobus elettrico della lunghezza di 12 metri che circolerà in un centro urbano. Frutto di un accordo tra le amministrazioni locali, Rama la società di tpl della Maremma, e la Cina dove il bus è stato prodotto
In autunno a Grosseto circolerà un autobus elettrico lungo 12 metri. E' il frutto di un accordo tra le amministrazioni pubbliche locali, Rama, la società di trasporto pubblico della Maremma, e la Cina, dove è stato prodotto il mezzo di trasporto.
Una delegazione grossetana sta proseguendo gli incontri tra Grosseto e la Cina, portando così avanti un percorso iniziato lo scorso anno alla presenza del Governatore della Regione Toscana, del presidente della Provincia di Grosseto e da una qualificata delegazione di Industriali guidata da Antonella Manzi.
Lo scopo è concludere la prima fase del progetto che prevede la spedizione in Italia del primo bus elettrico atteso per l'autunno. Il bus urbano della dimensione di circa 12 metri prevede un’alimentazione elettrica pura attraverso moduli di batterie al litio in grado di sviluppare un’autonomia di circa 200 chilometri al giorno e una velocità massima di circa 80 km/h. In Europa è il primo caso di autobus elettrico della lunghezza di 12 metri a circolare in un centro urbano.
L’obiettivo primario è quello di elettrificare il trasporto pubblico urbano e suburbano della città di Grosseto e del territorio limitrofo, traendo beneficio dai costi di gestione molto più bassi, oltre che dei benefici ambientali. L’obiettivo generale invece prevede lo sviluppo tecnologico della filiera produttiva degli autobus da realizzare in Italia con importanti ricadute economiche nel territorio maremmano, ampliando l’iniziativa sia in ambito nazionale che europeo.
Nei vari incontri con le istituzioni e soprattutto con i partner industriali di Rama, leader nei rispettivi settori di costruzione di autobus e del sistema elettrico, sono state definite le linee di indirizzo che porteranno il gruppo tecnico alla redazione del contratto definitivo.
“È questa un'operazione di grande rilievo che permetterà di sostituire, grazie all’innovazione tecnologica, nei centri urbani gli attuali autobus alimentati a gasolio con autobus elettrici, con importanti benefici di varia natura – dicono il sindaco Emilio Bonifazi e il presidente di Rama Spa, Marco Simiani -,sono infatti previste una grossa riduzione di costi e una riduzione delle emissioni nocive, con conseguente innalzamento della qualità della vita in un centro come Grosseto che si pone così all’avanguardia in questo settore”.
Il progetto che verrà attuato nei prossimi mesi andrà a interessare tutta la mobilità sostenibile compresa la mobilità extra-urbana, lo stesso progetto sarà definito nell'assemblea dei soci di Rama.
Guardare lontano facendo sistema, porterà grandi vantaggi.

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