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mercoledì 9 maggio 2012

La IEA puntualizza la situazione della mobilità elettrica in 16 città di tutto il mondo, Italiane escluse

Sedici le città “osservate”, di 9 Paesi e 3 continenti diversi
Veicoli elettrici: piani, strategie e sovvenzioni applicate in tutto il mondo
L’International Energy Agency ha appena pubblicato un testo che analizza i programmi municipali attivati da vari centri urbani per promuovere e sostenere la mobilità elettrica. Non ci sono purtroppo città italiane, dove non si mette evidentemente in pratica quanto annunciato o non lo si fa altrettanto bene come invece si fa in altri "mondi amministrativi".

 I veicoli elettrici hanno iniziato a circolare un po’ su tutte le strade del mondo ed è curioso vedere in che modo le varie realtà locali promuovono questo genere di mobilità alternativa e sostenibile. La definizione e la messa in atto delle varie strategie municipali, infatti, può risultare cruciale nel successo o meno della mobilità elettrica in un determinato centro urbano, a maggior ragione se l’obiettivo da raggiungere è piuttosto ambizioso: 20 milioni di veicoli elettrici in circolazione entro il 2020. Ma quali sono i piani più efficaci e dove sono stati sperimentati e poi adottati? A rivelarlo è il testo appena pubblicato dalla International Energy Agency (IEA) EV City Casebook che fornisce una panoramica mondiale sullo stato dell’arte e sulle prospettive dei veicoli elettrici, comparando i vari programmi attivi in tutto il mondo.


Il book della IEA analizza 16 città di 9 Paesi e 3 continenti diversi: da Shanghai a Berlino e da Portland al Nord Est dell’Inghilterra, vengono forniti tutti i dettagli su come ogni comune o regione d’avanguardia abbia sviluppato e gestisca il proprio programma. Le 16 aree urbane osservate dall’Agenzia presentano, tra l’altro, caratteristiche molto diverse tra loro. Tra le città esaminate, infatti, sono presenti centri densamente popolati, come New York o Amburgo, centri di piccole dimensioni, come le Goto Islands di Nagasaki, e centri dalla vasta estensione, come Los Angeles o i 5 sobborghi olandesi di BrabandStad; ogni realtà offre varie tipologie di servizi, dai mezzi pubblici e i taxi elettrici per il trasporto di massa al noleggio di auto individuali, dall’acquisto di veicoli elettrici per la flotta municipale alle sovvenzioni stabilite da alcune amministrazioni per incentivarne l’acquisto o l’uso. Da quest’analisi, la IEA si augura che a parte il contesto cittadino, luogo ideale per vari tipi di sperimentazioni, la mobilità elettrica possa diffondersi anche in altri contesti extra-urbani.
Nella autorevolissima pubblicazione, non ci sono purtroppo città italiane, dove non si mette evidentemente in pratica quanto annunciato di anno in anno o non lo si fa altrettanto bene come invece si fa in altri "mondi amministrativi".









giovedì 3 maggio 2012

E-move.me Temporary store ZERO EMISSIONI a Milano


A Milano la mobilità elettrica con E-move.me



E-move.me – il primo brand di prodotti appetibili e servizi dedicati alla mobilità elettrica urbana in grado di offrire soluzioni da vivere con divertimento e senza compromessi – dopo il vibrante consenso ad Eicma 2011 ha aperto a Milano il Temporary Store di via Savona 35 che sarà operativo per tutto il mese di maggio.

Il pubblico potrà vedere, provare e acquistare i prodotti della vasta gamma proposta dal brand, oltre a ricevere tutte le informazioni sulla mobilità elettrica e servizi dedicati come, ad esempio, il noleggio a lungo termine ed altre iniziative per abbassare il total cost of ownership per il cliente.

“Con le nostre proposte di autentico piacere di guida senza emissioni di CO2 e perciò guilty-free – dice Thierry Boch, ideatore del marchio E-move.me e CEO di E-holding s.r.l. – abbiamo rimosso le barriere che fanno sembrare prematura la mobilità elettrica".
La gamma dei prodotti di alta gamma, tutti adatti a muoversi senza oneri nell'Area C di Milano o altre ZTL, è molto vasta: auto elettriche, ciclomotori elettrici, biciclette a pedalata assistita, personal mover come Segway e YikeBike.

Dove: via Savona 35 Milano.
Quando: dalle 9.30 alle 19.30 dal lunedì al sabato per tutto il mese di maggio.
Web: www.e-move.me




La Mia Electric a 3 posti con le porte scorrevoli.


Il Temporary store E-move.me di Via Savona 35 a Milano.



La YikeBike e il Segway.

martedì 17 gennaio 2012

Area C e veicoli elettrici


Peugeot iON, proposta elettrica per l’Area C di Milano
Abbassato sensibilmente il prezzo
Peugeot ha deciso di agevolare l'acquisto della sua iON, che essendo elettrica può entrare gratis nei valichi dell'Area C milanese, abbassando i prezzi sull'allestimento Active e introducendo il nuovo Access
Peugeot iON, proposta elettrica per l’Area C
Peugeot è stata molto abile a cogliere la proverbiale palla al balzo. Alla luce dei nuovi provvedimenti inerenti le misure anti smog delle grandi città italiane, in particolare la famosa Area C di Milano, la casa francese ha voluto annunciare un riposizionamento dei prezzi della sua iON, auto elettrica che, in quanto tale, può circolare nelle zone a traffico limitato senza pagare nemmeno un euro di ticket.
La Peugeot iON è dotata di trazione posteriore associata ad un motore elettrico sincrono a magneti permanenti al neodimio in grado di sviluppare una potenza massima equivalente a quella di un motore da 64 Cv. E una coppia da 180 Nm a 2.000 giri al minuto. Questo consente di raggiungere una velocità di punta di 130 km/h e di passare da 0 a 100 in 15,9 secondi. Prestazioni ottime visto il suo utilizzo prevalentemente cittadino. Per essere più chiari, i 50 km/h, limite massimo nelle zone abitate, possono essere toccati in appena 5,9 secondi.
La Peugeot iON è offerta dalla casa al prezzo di 28.318 € per la versione entry level (allestimento Access), mentre la versione Active è prezzata a 30.387 €, tutti chiavi in mano.
Il valore aggiunto di un veicolo elettrico per entrare nell'Area C liberamente è 1.100 € all'anno, consumando circa 400 € di energia elettrica per 15.000 km. Tassa di circolazione non applicata per 5 anni, assicurazione scontata, manutenzione ridotta rispetto ad un veicolo termico.

domenica 20 novembre 2011

MIA, autovettura elettrica urbana dalla Francia pronta pronta per l'Area C

LA SCOSSA DELLA MIA ELECTRIC DISIMPEGNA FLUIDA LA "PRATICA" URBANA ANCHE PER I PROFESSIONISTI NELL'AREA C
L'innovativa ed intelligente francesina ha dimensioni compatte e abitabilità eccellente con una dotazione di sicurezza completa. Con 1 Euro di elettricità fino a 90 chilometri di percorrenza con l'energia equivalente di un litro di benzina. L'accesso più facile e sostenibile alla città, anche nella ZTL o nell'Area C di Milano o nel Tridente di Roma dove si utilizzano sempre più spesso le targhe alterne.

Presentata in anteprima mondiale a marzo 2011 al Salone di Ginevra, la MIA è una nuova proposta nel mercato dei veicoli elettrici urbani. Ed è anche un progetto industriale concreto. La produzione in serie è iniziata a giugno 2011, ma la MIA poteva già essere ordinata dal mese di ottobre 2010 e poco dopo il lancio più di 100 ordini erano già stati trasmessi alla fabbrica. La caratteristica più evidente di questa vettura elettrica pura, che è stata progettata dall'ex capo progettista di Volkswagen Murat Gunak, è un sedile centrale di fronte alla strumentazione che permette al guidatore di entrare e uscire dalla macchina su entrambi i lati.

Questa disposizione del sedile offre al guidatore una vista perfetta del traffico cittadino mentre i passeggeri nella parte posteriore hanno un enorme spazio per le gambe. Le due porte scorrevoli e i ritagli nel tetto e nel pavimento concedono un accesso alla vettura particolarmente comodo. Inoltre, MIA offre un abitacolo estremamente spazioso rispetto ad altri veicoli di questa lunghezza. Oltre al modello standard con una lunghezza di 2,87 metri, sono disponibili due modelli con 3,19 metri di lunghezza: la quattro posti MIA L (con tre sedili posteriori) e la MIA K un piccolo furgone con un volume di carico di 1.500 litri e una portata utile di 400 chilogrammi.

La vettura si annuncia simpaticamente così: "Sono MIA, la macchina elettrica, non una qualunque! Sono qui nel mondo attuale perché la mobilità elettrica non è più un sogno futuribile, ma una vera e propria realtà.
Puoi guidarmi per 130 km, abbastanza per girare liberamente in città. Ti accompagnerò per tutto il giorno e se avessi bisogno di più spazio dài un’occhiata a mia sorella: la MIA L. Zero emissioni, zero rumori, pratica ed ELETTRICA!". Un oggetto così all'avanguardia e urbanamente sostenibile non è proprio il caso di farselo sfuggire e infatti, in Italia, ce l'ha E-move.me di Milano (dove sarà attiva l'Area C) nuovo brand della mobilità sostenibile di alta qualità. Thierry Boch, anima di E-move.me, ha scovato la MIA all'ultimo salone di Ginevra ed ora è il primo rivenditore in Italia, dopo un convincente passaggio all'EICMA 2011 dove ha sorpreso i visitatori del Green Planet: "MIA - afferma Thierry Boch - colpisce per la razionalità, per la simpatia, ma anche per il concetto di autovettura urbana vera e senza i compromessi di un semplice quadriciclo, piena di soluzioni ergonomiche innovative materializzate nel nostro presente prendendole in un futuro prossimo. La MIA promette di essere una piattaforma intelligente che si adatta alle esigenze presenti e future dei suoi utilizzatori che porta semplicità nella nostra vita".


        


Si adatta alle esigenze e vanta un prezzo accessibile, anzi il più accessibile del mercato: MIA è l'autovettura elettrica con più di due posti veri che viene proposta con prezzi a partire da poco più di 24.000 euro. E' una cifra che può sembrare elevata, ma vanno considerati i vantaggi e il controvalore dei veicoli elettrici: estrema competitività per i ridottissimi costi di esercizio (basta il 30% della cifra necessaria ai veicoli termici) e di manutenzione (si risparmia un quinto); in più, in diverse città, possono essere accordate facilitazioni che hanno un controvalore tangibile: entrare gratuitamente all'interno delle ZTL come l'Area C di Milano perché non si emettono inquinanti, utilizzare le corsie preferenziali, parcheggiare gratuitamente nei parcheggi a pagamento e, di giorno, in quelli riservati ai residenti.


La MIA di E-move.me in centro a Milano in piena Area C, davanti il Castello Sforzesco e per le vie di Brera: categoria M1, autovettura a tutti gli effetti con Airbag, ABS, cinture a tre punti... va su tangenziali e autostrade... è a 3 posti (passo corto) o a 4 posti (passo lungo). La versione standard è 27 cm più lunga di una Smart, ma al suo interno ha il doppio del volume abitabile.



Il cuore di MIA: la batteria
Un fagottino di energia
La batteria standard installata in tutti i modelli MIA ha una capacità di 8 kWh (chilowattora), è del tipo litio-ferro-fosfato (LiFePO4 o LFP) e dà un'autonomia di 80 - 90 chilometri con l'energia equivalente di un litro di benzina (a circa 1 euro). La batteria standard può opzionalmente essere sostituita da una più grande batteria da 12 kWh (120 - 130 km di autonomia) che è quella di serie nel Regno Unito. La batteria da 8 kWh richiede 3 ore per essere completamente ricaricata mentre la batteria da 12 kWh impiega 5 ore (assorbe 2,6 kW).
Le batterie consentono ricariche flessibili e anche tempi più brevi in quanto non soffrono dell'effetto memoria (perdita di capacità utilizzabile a causa di ricariche brevi o parziali): una ricarica di 10 minuti darà 8 chilometri di autonomia. Le batterie di MIA e MIA L e MIA K hanno un periodo di garanzia di 3 anni.



Autonomia
La MIA può essere equipaggiata con due batterie diverse offrendo la soluzione ideale per ogni proprietario. Indipendentemente dalla versione di batteria che si opta, entrambe le batterie offrono la flessibilità necessaria per la mobilità urbana e della vita in città.



Sicuri di essere sicuri
La sicurezza è stata uno dei fattori più importanti presi nella giusta considerazione sin dall'inizio. Questo assicura che tutti i modelli elettrici MIA soddisfano le norme di sicurezza europee per le autovetture della categoria M1 (la maggior parte). Oltre ad un airbag centrale per il guidatore ci sono i sedili con cinture di sicurezza a tre punti, l'equipaggiamento standard per la MIA include un sistema antibloccaggio (ABS) e frenata di emergenza (EBA). Di serie è anche dotata di sistema ISOFIX sui sedili della MIA e MIA L. In più lo speciale design del corpo macchina garantisce maggiore protezione per i pedoni. Questo assicura che la MIA fornisca una protezione per tutti sulla strada.


Esterno
Profondamente diversi
Come uno dei primi veicoli elettrici sul mercato, la MIA è ovviamente un po' catturasguardi. E' pratica, compatta e soprattutto: diversa. Il parabrezza molto inclinato e la posizione centrale del tergicristallo danno alla MIA il suo aspetto unico. Sbalzi corti nella parte anteriore e posteriore creano spazio aggiuntivo sul lato interno, così come una tenuta di strada sicura e confortevole. La MIA è disponibile dalla fabbrica in un bianco panna, alluminio satinato o look carbonio. I cerchi sono disponibili in colore rosso o nero.


La MIA: semplicemente pratica
La MIA è un veicolo elettrico pratico, il cui particolare aspetto disegna un sorriso sui visi della gente per strada: capita spesso con i veicoli elettrici. Tuttavia, l'aspetto della MIA non è tutto, come dimostrano le sue caratteristiche standard: porte scorrevoli su entrambi i lati con ritagli sul tetto e il pavimento per consentire un accesso confortevole e semplice, così come il carico e scarico di oggetti, nonché facilitare ai genitori l'introduzione e la rimozione dei bambini piccoli dalla macchina.




Sedile di guida centrale
Il posizionamento centrale del sedile di guida assicura una visione ottimale di entrambi i lati e una perfetta visuale a tutto tondo del traffico urbano.









Diametro di sterzata
Le sue dimensioni compatte ed il diametro di sterzata di 8,50 metri rendono la MIA una soluzione scattante e maneggevole per la mobilità urbana.






Si riscalda durante la sosta 
Il collegamento del riscaldatore di parcheggio alla presa di casa assicura una temperatura confortevole quando si entra nella MIA e si comincia una giornata in città.



Le versioni della MIA



MIA
Una vettura pratica per tre
La MIA, una tre posti che misura 2,87 metri di lunghezza, è il partner ideale per la città. Compatta e facile da manovrare, si inserisce anche in parcheggi stretti, il sedile centrale fornisce al conducente un eccellente visibilità. E non è tutto, perché ne beneficiano anche i passeggeri: il sedile del conducente centrale fa sì che i passeggeri nei sedili posteriori possono distendere le gambe e hanno anche una buona visibilità in avanti. Le porte scorrevoli si estendono dal soffitto fino al pavimento su entrambi i lati che la rende facile salire e scendere dalla vettura. La gamma di accessori opzionali permette ad ogni acquirente di dare un tocco personale al design della sua MIA.





MIA L
Una soluzione ideale in ogni occasione
Avete bisogno di ancor di più? Grazie ad una lunghezza di 3,19 metri, la MIA L ha un passo più lungo e maggior spazio per un quarto posto. Oltre ai vantaggi offerti dalla MIA standard - come il posto di guida centrale, i ritagli nel tetto e il pavimento o l'attrezzatura opzionale che consente di dare un tocco personale al design della vostra auto - la MIA L offre interni più ampi. La MIA L è resa operativa da una batteria di 8 kWh, standard per tutti i modelli MIA  che può essere sostituita da una variante più potente, se necessario.


MIA K
I pro per i professionisti
La MIA K è il furgone nella gamma MIA. Dato che ha un solo sedile, è la soluzione perfetta per il trasporto di merci in città, con oltre 1.500 litri di volume utile e una capacità di carico di 400 kg. Come la MIA L, misura 3,19 metri di lunghezza ed ha un diametro di sterzata di 8,50 metri. E' anche possibile inserire un altro posto nel retro del furgone, trasformando la MIA K in un pratico due posti. Può essere perfettamente equipaggiata con l'installazione di dispositivi opzionali, come ad esempio il pacchetto comfort o il pavimento in gomma, per soddisfare esigenze specifiche. Prezzo: circa 20.000 Euro, escluse IVA e IPT.





La produzione 
La MIA è andata in produzione il primo giugno 2011 presso lo stabilimento di Cerizay, in Francia. Sono state previste tre fasi di lancio. Più di 200 unità saranno prodotte dal 1° giugno al 15 settembre. Questi veicoli sono principalmente destinati al personale dell'azienda e a selezionati partner di distribuzione.
La produzione sarà progressivamente ampliata dal 15 settembre al 30 novembre: gli impianti aumenteranno la loro produzione da 100 unità al mese di settembre a 300 veicoli nel mese di ottobre e di 500 nel mese di novembre. La produzione andrà a regime dal mese di dicembre 2011, con 1.000 veicoli MIA prodotti al mese, cioè 48 unità al giorno.


Dati tecnici dichiarati


Lunghezza: mm 2870 o 3190
Larghezza: mm 1640
Altezza: mm 1550
Peso con Batteria da 8 kWh: kg 765 (o 786 MIA L)
Peso con Batteria da 12 kWh: kg 815 (o 836 MIA L)
Capacità di carico - 260 Litri (420 MIA L)
Batteria - 230V

Sistema di Frenata:
- Anteriore: Disco
- Posteriore: Tamburo
Numero posti: 3 (o 4 MIA L)

MIA K
Lunghezza: mm 3190
Portata utile: kg 400
Volume utile: 1.500 litri

Prestazioni

Velocità Massima: 100 km/h
Autonomia: 130 km

Il sito del produttore.

sabato 19 novembre 2011

Milano. New ecopass 2012: "Area C" diventerà finalmente una Zona a traffico elettrico (ZTE)?

Approvato il provvedimento antitraffico per la Cerchia dei Bastioni
L'Area C sostituirà l'Area Ecopass (vedi la mappa) e punta a ridurre la congestione delle strade all’interno del centro storico di Milano. Controvalore stabile negli anni per i veicoli 100% elettrici di 1100 euro all'anno.

Mappa dei varchi dell'Area C di Milano.


Area C e Cerchia dei Bastioni


L’Area C corrisponde alla ZTL Cerchia dei Bastioni ed è delimitata da 43 varchi con telecamere, di cui 7 a uso esclusivo del trasporto pubblico.
Le telecamere rilevano il passaggio del veicolo, solo in ingresso, e trasmettono il dato a un elaboratore in grado di riconoscere il mezzo di trasporto e la tariffa Area C collegata.
L’accesso ad Area C non consente l'uso delle corsie riservate. Le disposizioni più restrittive che regolano le ZTL e le corsie preferenziali riservate al trasporto pubblico nella Cerchia dei Bastioni rimangono in vigore e si applicano anche nei confronti di coloro che hanno corrisposto la tariffa per l’accesso e la circolazione in Area C.
I veicoli autorizzati a percorrere le corsie preferenziali sono comunque soggetti alla disciplina che regola l’accesso nella ZTL Cerchia dei Bastioni.
Chi deve usufruire del Pronto Soccorso dell’Ospedale Fatebenefratelli ha libero accesso attraverso il varco di via Castelfidardo. La telecamera in questo caso rileva l’ingresso e l’uscita dal pronto soccorso e consente quindi l’accesso gratuito all’ospedale, anche per i veicoli con divieto di accesso ad Area C. Sono, invece, sottoposti a pagamento i veicoli che accedono dallo stesso varco e proseguono verso il centro.

Varchi per tutti i veicoli
  • corso di Porta Romana
  • corso di Porta Vittoria
    (carreggiata laterale)
  • corso Garibaldi
  • corso Genova
  • corso Monforte
  • corso Venezia
  • piazza Sant'Agostino
  • via Aurispa
  • via Ausonio
  • via Bandello
  • via Baretti
  • via Bazzoni
  • via Besana
  • via Bianca di Savoia
  • via Boccaccio
  • via Castelfidardo
  • via Curtatone 
  • via di Porta Tenaglia
  • via Legnano
  • via Madre Cabrini
  • via Mascagni
  • via Mascheroni
  • via Melegnano
  • via Milazzo
  • via Monti
  • via Moscova
  • via Panzeri
  • via Ronzoni
  • via Rossini
  • via San Vittore
  • via Servio Tullio
  • via Turati
  • via Venti Settembre
  • via Vitali
  • via Volta
  • viale Milton

Varchi riservati al trasporto pubblico
  • corso di Porta Ticinese
  • corso di Porta Vigentina
  • corso di Porta Vittoria
  • (carreggiata centrale)
  • corso Italia
  • corso Magenta
  • via degli Olivetani
  • via Lamarmora
    La Giunta di Milano ha approvato il provvedimento antitraffico che regolamenterà l’ingresso nella Cerchia dei Bastioni e sostituirà l’Ecopass. Si chiamerà Area C ed entrerà in vigore il prossimo 16 gennaio. Si tratta di un provvedimento per ridurre la congestione delle strade all’interno del centro storico e riguarderà tutti i veicoli con una diversificazione per il traffico di servizio e per i residenti.
    Si adotterà, in via sperimentale, per un periodo di 18 mesi e a partire dal 16 gennaio 2012, una nuova disciplina viabilistica che regolamenti l’accesso e la circolazione all’interno della ZTL “Cerchia dei Bastioni” provvedendo alla semplificazione dei vari provvedimenti viabilistici vigenti relativi alla ZTL (tariffazione, ZTL Merci, limiti di lunghezza), uniformandoli ad una unica disciplina oraria, conformemente ai seguenti indirizzi:
    - l’ambito territoriale interessato dalla nuova disciplina corrisponderà all’attuale ZTL “Cerchia dei Bastioni”;
    - durante la fase sperimentale sarà mantenuta la fascia oraria di validità oggi definita per Ecopass, dalle ore 07.30 alle ore 19.30 nei giorni feriali dal lunedì al venerdì;
    La regolamentazione degli accessi in ZTL dovrà basarsi su due componenti:
    1) la prima è fondata su prerequisiti ambientali funzionali a definire i veicoli a maggiore impatto ambientale ai quali precludere completamente l’accesso nei giorni e nelle ore di applicazione del provvedimento (veicoli alimentati a benzina Pre Euro ed a gasolio Pre Euro, Euro I, Euro II ed Euro III); vi è poi un gruppo costituito dai veicoli da “premiare” perché strettamente ecologici riconoscendo loro l’esenzione dall’applicazione della tariffa d’accesso (veicoli elettrici);
    2) la seconda componente prevede poi l’applicazione a tutti gli altri veicoli, diversi da quelli di cui al punto precedente e con l’eccezione dei veicoli adibiti al trasporto cose, di una tariffa di accesso generalizzata, pari a € 5,00, finalizzata a decongestionare il traffico riducendo numericamente la quantità di veicoli all’interno dell’area, favorendo così interventi di riqualificazione delle aree pubbliche e di protezione e sviluppo delle reti e dei servizi di mobilità sostenibile.

    Oltre a prevedere una deroga fino al 31 dicembre 2012 per Gpl, metano, bifuel e ibride ed esenzioni a favore di categorie previste per legge (disabili e auto con targhe CC, corpi consolari, Ps, Croce rossa, etc...), saranno previste forme di agevolazione a favore di residenti, ed assimilabili, all’interno della ZTL “Cerchia dei Bastioni” che dovranno rispondere ad un criterio che mira a premiare l’utilizzo sporadico del veicolo. Si valuta opportuno proporre la gratuità di 40 ingressi superati i quali ogni successivo ingresso sarà sottoposto a pagamento di tariffa agevolata pari ad € 2,00.

    Misure specifiche a favore del traffico di veicoli adibiti a trasporto cose:
    a) una tariffa di € 5,00 che comprenderà la sosta gratuita per le prime 2 ore presso gli stalli dedicati alla sosta regolamentata interni alla ZTL “Cerchia dei Bastioni”;
    b) una tariffa di € 3,00, senza facilitazioni sulla sosta, limitata ai primi 6 mesi del provvedimento
    - deroghe per 12 mesi al divieto di circolazione a favore dei veicoli destinati al trasporto cose, alimentati a gasolio Euro 3, rispondenti a specifici requisiti legati all’espletamento di servizi di pubblica utilità e di servizi a favore delle residenze e dei bus turistici alimentati a gasolio Euro 3;
    Saranno adottate tutte le misure necessarie alla massima semplificazione per l’utenza sia in relazione alle modalità di pagamento della tariffa sia per le procedure di identificazione e certificazione dei soggetti beneficiari dispecifiche disposizioni.

    Le risorse derivanti dal provvedimento saranno destinate all’attuazione degli interventi di riqualificazione, di protezione e sviluppo delle reti del trasporto pubblico e dei servizi di “mobilità dolce” (pedonalità, ciclabilità, traffico a velocità moderata), per il superamento delle barriere architettoniche ed a favore della mobilità delle persone con disabilità, allo sviluppo di un sistema di razionalizzazione della distribuzione delle merci e, più in generale, all’attuazione delle politiche di riduzione dell’inquinamento atmosferico e di
    sviluppo della mobilità sostenibile.

    Saranno avviate in tempi brevi azioni specifiche a supporto di una riorganizzazione e miglior gestione del traffico commerciale urbano attraverso due linee di intervento ritenute prioritarie:
    - estensione dell’offerta di stalli riservati al carico scarico delle merci contestuale all’avvio del nuovo provvedimento e sperimentazione di un sistema di gestione in funzione di un piano complessivo con l’obiettivo di:
        a. aumentare l’efficienza del servizio per gli operatori diminuendo i tempi di attesa per la ricerca di sosta disponibile e riducendo le distanze fra mezzo e punto di destinazione del carico;
        b. reprimere in modo sistematico, attraverso l’intensificazione dei controlli e delle sanzioni, i comportamenti di sosta in doppia fila, responsabili di una drastica diminuzione della capacità della rete stradale e di costi rilevanti per l’insieme del sistema dei trasporti;
    - promozione di un sistema, progettato e sviluppato con gli operatori del settore, di gestione della logistica urbana delle merci, finalizzato al consolidamento dei carichi e all’organizzazione della distribuzione. Gli obiettivi da perseguire sono indicati fin d’ora in:
        a. aumentare l’efficienza e la competitività del sistema inducendo un maggiore consolidamento dei carichi;
        b. ridurre le percorrenze complessive in ambito urbano dei veicoli destinati alla distribuzione delle merci;
        c. estendere le limitazioni alla circolazione di veicoli pesanti sulla rete stradale urbana e/o limitarla a fasce orarie predefinite che non impattino con i picchi del traffico veicolare complessivo;
        d. diffondere l’utilizzo di mezzi ecologici per la distribuzione delle merci nell’ultimo miglio.



    Lista veicoli esenti disponibili entro il 2012 sul mercato italiano
    (in ordine alfabetico, non esaustiva)
    Autoveicoli 100% elettrici
    Citroen C-Zero, Mia Electric, Mitsubishi i-Miev, Nissan Leaf, Peugeot iOn, tutta la gamma Renault Z.E.: Fluence Z.E., Kangoo Z.E., Twizy Z.E.; Smart ED, Tesla Roadster 2.5 e gli altri veicoli trasformati in elettrici (retrofit elettrico): furgoni, autovetture, pullman, ecc.).
    Link veloci:
    Citroen C-Zero (*), Mitsubishi i-Miev (*), Nissan Leaf (*), Peugeot iOn (*), Renault, Smart ED.
    (*) Vetture conformi al protocollo CHAdeMO per la ricarica rapida.


    Autoveicoli a trazione elettrica ad autonomia estesa
    Chevrolet Volt (o Opel Ampera), Fisker Karma.
    Link veloci:
    Opel Ampera, EREV.


    Autoveicoli ibridi (deroga per il 2012)
    Citroen DS5 Hybrid4, Infiniti M35h, Lexus CT 200h, Lexus RX 300h, Porsche Cayenne Hybrid, Peugeot 3008 Hybrid4, Toyora Auris HSD, Toyota Prius, Toyota Prius plug-in, VW e Audi ibride, Volvo V60 Plug-in Hybrid.
    Link veloci:
    Volvo.


    Autoveicoli elettrici a trazione elettrica di futura introduzione (oltre il 2012)
    Gamma BMW i, Ford Transit Connect, Mercedes Classe A E-Cell, Renault Zoe Z.E., Tesla Model S, Volkswagen Golf Blue e-motion e tanti altri...
    Link veloci:
    Gamma BMW iDaimler, Ford Focus EV, Mercedes Classe A E-Cell, Tesla Model S, Volkswagen Golf Blue-e-motion.

    sabato 29 ottobre 2011

    il cambiamento sarà... nell'aria!


    Mobilità elettrica: partendo dalla mobilità nelle città per arrivare al turismo
    Negli ultimi mesi siamo stati spettatori di diverse iniziative regionali per la promozione della mobilità elettrica in diverse città e regioni italiane.
    A luglio a Riccione, il progetto “Mobilità ecologica” in partnership con l’azienda “Motorini Zanini” e l’Associazione Albergatori di Riccione, ha organizzato un evento per promuovere i motorini elettrici. Durante l’evento quattro motorini sono stati regalati dalla ditta produttrice: due Icaro, donati all’Associazione Albergatori di Rimini, mentre un Penelope ed un altro Icaro sono andati al Comune di Riccione.
    Si tratta di mezzi silenziosi ed ecologici adatti a promuovere questa idea di movimento a zero emissioni. Luca Cevoli, direttore dell’associazione albergatori di Riccione ha dichiarato: “Vogliamo dimostrare di essere attenti all’ambiente e alla mobilità ecologica. Daremo il buon esempio a cittadini e turisti.” Il Sindaco Massimo Pironi continua: “Il progetto è in linea con l’immagine di Riccione lontana dalla frenesia metropolitana, siamo i primi in Italia a credere nella mobilità sostenibile e puntiamo a dotare gli agenti della municipale di questi mezzi.”
    Un altro importante evento sul tema è quello dei comuni altoatesini. La manifestazione di metà ottobre a Vadena, ha promosso per tutti i comuni locali il tema della mobilità elettrica. L’idea che sta alla base del coinvolgimento dei comuni nasce dalla convinzione che per cambiare le abitudini delle persone bisogna partire dagli spostamenti che fanno parte delle abitudini quotidiane dei cittadini, con la creazione di alternative attraenti.
    L’assessore provinciale alla mobilità Thomas Widmann, si è posto tra gli obiettivi dei prossimi anni, l’introduzione della mobilità elettrica per uno sviluppo positivo, non solo per l’ambiente, ma anche per il comparto del turismo e dell’artigianato.
    E per concludere a Firenze, l’accordo tra il Comune e la Renault-Nissan, che segue quello di Eni con Renault-Nissan per i rifornimenti rapidi per i veicoli elettrici nelle aree di servizio su strada, è un’altra dimostrazione dell’importanza che il tema dell’ecomobilità ha oggi nel nostro Paese. L’accordo prevede lo studio di nuove soluzioni per una mobilità a basso impatto ambientale.
    Tra le prime idee troviamo: una rete di ricarica pubblica, con colonnine disposte in diverse zone della città per agevolare i possessori di auto elettriche, la sperimentazione del car sharing, pensato non solo per la mobilità dei cittadini ma anche per il trasporto di merci, grazie al van sharing elettrico e, per il settore turistico, l’utilizzo di veicoli a batteria per gli alberghi e più in generale per il trasporto dei turisti. Il Sindaco Renzi ha affermato: “Vogliamo fare di Firenze una capitale dell'ambiente e della sostenibilità. Il Comune sta investendo in modo sistematico su questo obiettivo”. E per questo motivo spiega la sua idea riguardo ad un nuovo concetto di ecopass: “Da qui al 2016, stiamo pensando a un ecopass non basato, come avviene in altre città, sul denaro, ma sulla sostenibilità: solo chi ha un mezzo elettrico quindi molto efficiente e a zero emissioni durante l'utilizzo o può contare su un car sharing elettrico potrà entrare a Firenze venendo da fuori".
    Tutte queste iniziative fanno pensare ad possibile, vero e proprio cambiamento nel mondo della mobilità, basato anche vetture e non solo, a basso impatto ambientale. Un primo piccolo cambiamento lo possiamo vedere negli annunci auto usate dove è possibile trovare inserzioni riguardanti auto elettriche.

    sabato 22 ottobre 2011

    New Ecopass 2012. Milano come Londra e Stoccolma

    Milano: Il nuovo Ecopass 2012 vicino all'avvio
    Ticket d'ingresso a 5 euro per tutti, indipendente dall'omologazione Euro X
    Il pedaggio si pagherà dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30, all'interno della Cerchia dei Bastioni 
    Dal pagamento saranno esentati soltanto i veicoli ibridi e quelli elettrici. Con la Congestion Charge elevato controvalore per chi si muove con veicoli più efficienti come 100% elettrici e ibridi: vale circa 1100 euro all'anno per il break-even point in 5 anni.

    Fonte.

    Parte il nuovo Ecopass e senza stravolgimenti dell’ultima ora sarà un ticket di ingresso per tutti a 5 euro da cui saranno esentati solamente i veicoli ibridi e quelli elettrici. A un mese dalla presentazione dei cinque scenari possibili e dopo il giro delle consultazioni, la giunta Pisapia venerdì darà il via libera alle linee di indirizzo del nuovo provvedimento antismog che, il primo gennaio 2012, sostituirà il vecchio Ecopass. L’ultimo passaggio, prima del voto di giunta, sarà la riunione con la maggioranza: un incontro slittato alla prossima settimana.
    Ai partiti l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran, presenterà la congestion charge (pedaggio per tutti) versione “secca”. Niente fasce orarie o differenze stagionali, ma un ticket uguale per tutti negli stessi orari e nella zona in cui è in vigore Ecopass. Esclusa l’ipotesi di estendere il pagamento al sabato che aveva scatenato l’ira dei commercianti, il nuovo pedaggio sarà applicato dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30, nella Cerchia dei Bastioni dove sono già posizionate i varchi con le telecamere. Quello che cambierà, invece, sono i destinatari: se finora, grazie al cambio per parco auto, solo il 14 per cento delle auto che entrano in centro pagano Ecopass, dall’anno venturo il pedaggio colpirà tutti generando — stima il Comune — una riduzione del traffico nella ztl del 23-28 per cento, pari a 31-38mila veicoli in meno, una diminuzione del Pm10 del 22 per cento e un incasso di 31-34,8 milioni l’anno, il 290 per cento in più rispetto al 2010. Da non trascurare circa 100 decessi in meno all'anno.
    Questo l’impianto generale. Restano ancora da definire alcuni dettagli. Sulle modalità di pagamento, per esempio, dovrebbe essere introdotta la novità del parcometro: Palazzo Marino sta studiano la possibilità di saldare il conto del nuovo Ecopass alle macchinette con cui ora si paga la sosta che, a fine dicembre, diventeranno 500 (finalmente è vicina la fine dei barbari "grattini"). Ma tra le questioni ancora aperte c’è anche il delicato capitolo delle agevolazioni. L’intenzione è quella di concedere il minor numero possibile di deroghe, estendendo il pagamento anche ai residenti. Esclusi gli abbonamenti annuali ridotti — il pedaggio deve disincentivare l’uso dell’auto anche per chi abita in centro — fra le proposte avanzate dal consiglio di zona 1, il Comune propende per accogliere quella di un pacchetto di ingressi gratuiti per ogni residente. Non 48 come chiesto dal consiglio di zona, ma qualcosa meno, a cui si aggiunge un secondo carnet di accessi a prezzo ridotto.
    Più difficile da risolvere invece il tema agevolazioni per commercianti e artigiani, disposti ad accettare il pedaggio solo se potranno usufruire di abbonamenti scontati del 50 per cento. Sul tema i due assessori competenti, Maran (Mobilità) e Franco D’Alfonso (Attività produttive) non hanno ancora trovato un accordo. Se il primo è per un provvedimento più rigido, il secondo sarebbe propenso a concedere ai furgoni un trattamenti di riguardo. Questi ultimi, che percorrono tanti chilometri in aree ristrette, potrebbero diventare in maggior parte elettrici contribuendo ad abbattere drasticamente le polveri.
    Senza sconti inappropriati, tenendo conto che comunque una parte della domanda di mobilità privata su gomma è incomprimibile, chi sceglie un veicolo più efficiente come quelli 100% elettrici e in parte anche gli  ibridi, con la Congestion Charge ottiene un elevato controvalore che vale circa 1100 euro all'anno. Siamo sulla buona strada verso il riconoscimento di facilitazioni, anche a costo zero per le amministrazioni locali, che concorrono a ridurre il differenziale di costo fra veicoli più efficienti e salubri e quelli tradizionali che non hanno dimostrato di poter ridurre le nanopolveri da combustione che ci entrano dentro ogni giorno.
    Il nuovo Ecopass non è una Zona a Traffico Elettrico come sarà Firenze dal 2016 e anche il Tridente di Roma, ma è già qualcosa.

    giovedì 20 ottobre 2011

    Firenze: dal 2016 potrà essere ZTE, Zona a Traffico Elettrico

    IL COMUNE DI FIRENZE E L'ALLEANZA RENAULT-NISSAN FIRMANO UN PROTOCOLLO D'INTESA PER LO SVILUPPO DELLA MOBILITÀ ELETTRICA

    Il Sindaco di Firenze Matteo Renzi, il Presidente di Renault Italia Jacques Bousquet e l’Amministratore Delegato di Nissan Italia Andrea Alessi hanno firmato oggi a Palazzo Vecchio un protocollo d’intesa per promuovere lo sviluppo della mobilità elettrica nel capoluogo toscano
    Il Comune di Firenze, nell’ambito delle proprie azioni per lo sviluppo di una mobilità più eco-compatibile e l’Alleanza Renault-Nissan, nell’ambito della propria strategia di diffusione su larga scala dei veicoli 100% elettrici e di leadership del mercato a zero emissioni, collaboreranno per introdurre e promuovere l’utilizzo e la diffusione dei veicoli elettrici: l'Alleanza oltre ad avere una dimensione superiore a quella minima dimostra di vedere anche a cosa sarà necessario avere pronto fra 10 anni.
    L’obiettivo è di riflettere congiuntamente sulle soluzioni per diffondere la mobilità elettrica a zero emissioni in una città, dove l’attenzione ad una sostenibilità dei trasporti è correlata alla necessità di salvaguardia del patrimonio artistico.
    L’accordo prevede l’approfondimento di svariate attività generalmente connesse all’introduzione e all’utilizzo dei veicoli elettrici, al fine di identificare quelle più idonee da mettere in atto per uno sviluppo efficace della mobilità a zero emissioni nella città di Firenze:
    - l’ottimizzazione dell’infrastruttura di ricarica pubblica per i veicoli elettrici;
    - la sperimentazione di nuove soluzioni di mobilità pubblica e privata, come il car sharing elettrico, e di soluzioni più ecologiche per il trasporto di merci, come il van sharing elettrico;
    - la promozione dell’utilizzo di veicoli elettrici da parte di specifici target, come hotel e turisti;
    - l’introduzione di politiche pubbliche locali per promuovere l’acquisto e l’utilizzo di veicoli elettrici da parte di utenti privati e professionali (es.: agevolazioni fiscali, sconti nei parcheggi e in eventuali pedaggi, e apposite regolamentazioni della mobilità in grado di incentivare i veicoli elettrici);
    - lo studio della flotta pubblica per valutarne la potenziale parziale conversione in elettrica;
    - il coinvolgimento di aziende private ed organizzazioni locali nell’adozione di veicoli elettrici nelle proprie flotte;
    - la sensibilizzazione della collettività all’uso dei veicoli elettrici e l’informazione sui loro vantaggi (zero impatto ambientale, economicità d’utilizzo, ecc.).
    “Vogliamo fare di Firenze - ha affermato il sindaco di Firenze Matteo Renzi - una capitale dell’ambiente e della sostenibilità. Il Comune sta investendo in modo sistematico per questo obiettivo: dal Piano strutturale a ‘volumi zero’ alla mobilità tranviaria e metropolitana, dal recupero dell’energia tramite le ‘briglie’ sull’Arno agli interventi edilizi con i criteri di risparmio energetico di ‘Casa Clima’, alle pedonalizzazioni. Questo protocollo è un ulteriore tassello che va in questa direzione e che pone le basi per la diffusione delle auto elettriche in città. Da ora al 2016, inoltre, stiamo pensando a un eco-pass non basato, come avviene in altre città, sul denaro, ma sulla sostenibilità: solo chi ha un mezzo elettrico o può contare su un car sharing elettrico potrà entrare a Firenze venendo da fuori”.
    “Il protocollo d’intesa siglato oggi - ha affermato Jacques Bousquet, Presidente di Renault Italia – è per Renault una tappa molto importante nel nostro progetto di fare della mobilità elettrica una soluzione di mobilità concreta, reale e diffusa in ambito urbano. Simbolo delle città d’arte italiane, con una grande ricchezza di monumenti sensibili all’inquinamento atmosferico, Firenze è uno scenario ideale per la mobilità a zero emissioni. Il nostro proposito è quello di collaborare con l’Amministrazione per fare della città un modello di mobilità sostenibile, dove la disponibilità e l’adozione di veicoli a zero emissioni innovativi e accessibili incontrino la sensibilità dei cittadini, agevolati da servizi e regolamentazioni che ne promuovano lo sviluppo”.
    “Siamo orgogliosi – ha commentato Andrea Alessi, Amministratore Delegato di Nissan Italia – di aver siglato un accordo, che ci permetterà di avviare una solida “partnership” con la città di Firenze, che ha intrapreso un reale percorso per migliorare le condizioni di vivibilità della cittadinanza. Firenze è un’importante capitale mondiale della cultura e dell’arte, un contesto ideale per sviluppare un progetto di mobilità innovativa e il protocollo d’intesa di oggi è un passo significativo, che ci permette di offrire il “know how” tecnologico di Nissan per contribuire a un reale miglioramento dell’ambiente anche in Italia.“
    Renault è impegnata nello sviluppo della mobilità a zero emissioni, mediante la commercializzazione dell’unica gamma completa di veicoli 100% elettrici in arrivo sul mercato a partire dalla fine del 2011 (la furgonetta KANGOO Z.E., la berlina familiare FLUENCE Z.E., il veicolo urbano TWIZY e la berlina compatta ZOE). Una gamma di veicoli in grado di incontrare le diverse esigenze della mobilità urbana, sia privata che professionale.
    Nissan ha già commercializzato in Giappone, negli Stati Uniti e in Europa la Nissan LEAF, il primo veicolo al mondo prodotta in serie per il mercato mondiale, completamente elettrico e quindi con zero emissioni allo scarico: 15.000 vetture consegnate in meno di un anno (il 22 ottobre 2010 è iniziata la produzione in serie). E’ la prima vettura elettrica ad aver conseguito il prestigioso premio “Auto dell’Anno 2011” e anche “World Car of the Year 2011” e il massimo riconoscimento in termini di sicurezza con il 5 stelle Euro N-Cap. LEAF è la “capostipite”, come lo era l'Apple II per i personal computer, di una nuova, rivoluzionaria generazione di veicoli elettrici che Nissan intende proporre nei prossimi anni in tutto il mondo per soddisfare i bisogni di una mobilità sostenibile e nel pieno rispetto dell’ambiente.
    L’Alleanza Renault-Nissan punta a diventare leader mondiale nella mobilità a emissioni zero, e alla commercializzazione di massa delle auto elettriche. A tal fine, l'Alleanza sta adottando un approccio di sistema, volto a collaborare con governi, amministrazioni locali e aziende energetiche per predisporre le infrastrutture, le soluzioni e le misure politiche necessarie a favorire il passaggio a questa nuova modalità di trasporto. Ad oggi, sono oltre 100 le partnership sottoscritte da Renault e Nissan.
    Entro il 2015, grazie all'attività dei siti industriali in tutto il mondo, l'Alleanza raggiungerà una capacità produttiva di 500.000 veicoli elettrici e batterie, diventando l'unico gruppo sul mercato automobilistico a produrre veicoli elettrici e unità di alimentazione a questo livello.

    lunedì 17 gennaio 2011

    DALLE ZTL ALLE ZTE: ZONE A TRAFFICO ELETTRICO NEL FUTURO DELLE CITTÀ ITALIANE

    C'è chi pensa che invece di comprarle le elettrovetture vere e confortevoli è il caso semplicemente di utilizzarle. Una recente ricerca di Federutility dice che la maggior parte degli italiani utilizzerebbe un veicolo elettrico a certe condizioni e anche il disegno di legge Ghiglia (C.3553) favorisce l'accesso.

    (da Rinnovabili.it)
    Più dell’80% degli intervistati vorrebbe infrastrutture di ricarica a una distanza tra i 5 e i 15 chilometri e Zone a Traffico Elettrico al posto delle ZTL? “Sì” per un italiano su 2.
    Secondo un’indagine di Federutility, il 48% degli italiani, se fosse sindaco, istituirebbe Zone a Traffico Elettrico, in cui far circolare esclusivamente veicoli elettrici e non inquinanti. E se il 59% chiede di ridurre le tasse a chi ha un’auto ecologica, l’80% vorrebbe acquistare un’auto elettrica se costasse meno.



    Progetto pilota E-Moving di a2a a Milano 
    Italiani sempre più amanti delle quattro ruote elettriche e sensibili ad adottare stili di comportamento e consumo sostenibili anche per spostarsi in città. E’ questo il quadro che emerge dalla ricerca commissionata a SWG da Federutility, presentata questa mattina a Bologna in occasione del convegno Infrastrutture per la mobilità elettrica tra aziende ed enti locali nella cornice del Motorshow.
    Dei 790 cittadini intervistati tra l’1 e il 3 dicembre, il 48%, se fosse sindaco, riserverebbe le Zone a Traffico Limitato ai veicoli elettrici ed a quelli non inquinanti e il 68% è convinto che la tutela dell’ambiente sia una delle priorità da affrontare. Priorità con le quali anche le amministrazioni locali devono fare i conti, considerando, ad esempio, che il 73% del campione intervistato chiede che venga migliorato il trasporto locale, e più della metà, il 59%, pensa che si debbano ridurre le tasse a chi ha un’auto ecologica, aumentarle a chi inquina ed obbligare all’utilizzo di mezzi non inquinanti per i centri storici delle città. Un trend ormai più che consolidato quello degli italiani che vorrebbero poter acquistare un’auto elettrica (circa l’80% del campione) se questa avesse un prezzo concorrenziale rispetto alle vetture ad alimentazione tradizionale.
    Una propensione all’acquisto di mezzi elettrici che sarebbe salita in pochi mesi del 9% rispetto a una precedente indagine condotta lo scorso maggio sempre da SWG per conto di Federutility ma che per un italiano su cinque dovrebbe essere sostenuta anche incentivi fiscali statali adeguati. Richieste che vengono indirizzate anche ai singoli amministratori locali: la maggioranza chiede ai sindaci dei comuni di dotare le città di infrastrutture per la ricarica e se il 43% dei cittadini intervistati vorrebbe un distributore ogni 5 chilometri il 44% lo vorrebbe al massimo ogni 15. “Basterebbe che il 10% dei chilometri percorsi fosse elettrico – ha sottolineato Pietro Menga, presidente Cei-Cives – per abbattere di oltre un quarto gli obblighi europei in materia di inquinamento e di CO2”.“Alla “Electric City”, peressere tale, manca ancora un sindaco – ha ricordato durante il convegno Fabio Orecchini, docente dell’Università la Sapienza – L’auto elettrica sarà una realtà contestualmente al cambiamento delle città”.


    Ecologico è bello ed elettrico è meglio! Tra le tante novità emerse al Motor Show di Bologna 2010, sono state rimarcate la maggiore coscienza e la volontà di politiche eco-friendly. Infatti Il 48% dei cittadini, se fosse sindaco, riserverebbe le Zone a Traffico Limitato (centri storici ecc.) ai veicoli elettrici ed a quelli non inquinanti. Mentre solo il 26% ritiene che i sindaci attualmente in carica avrebbero il coraggio di prendere misure che potrebbero mettere in discussione il consenso politico del quale godono. Dei 790 cittadini intervistati tra l’1 e il 3 dicembre da SWG per Federutility (metodo CAWI), il 68% è convinto che la tutela dell’ambiente sia una delle priorità da affrontare e se la maggioranza (73%) è convinta che si debba migliorare il trasporto locale, una parte di questi – il 59% – ritiene che si debbano ridurre le tasse a chi ha un’auto ecologica, aumentarle a chi inquina ed obbligare all’utilizzo di mezzi non inquinanti per i centri storici delle città. I messaggi ai Comuni ed alla politica nazionale sono chiari. Un italiano su cinque chiede allo Stato incentivi sull’acquisto del veicolo o riduzione delle imposte e la maggioranza chiede ai sindaci dei comuni di dotare le città di infrastrutture per la ricarica: il 43% dei cittadini intervistati vorrebbe un distributore ogni 5 Km mentre il 44% lo vorrebbe al massimo ogni 15 km. Quanto al comportamento di consumo, ben l’80% degli intervistati acquisterebbe un auto elettrica (con un aumento del 9% rispetto alla stessa indagine condotta da SWG e Federutility in maggio) se i prezzi delle elettriche fossero equiparabili alle altre auto. I dati sono stati presentati da SWG e da Federutility - la federazione delle aziende idriche ed energetiche che avrebbero eventualmente  il compito di creare le reti delle infrastrutture di ricarica - al Motor Show di Bologna, nel corso del convegno “Infrastrutture per la mobilità elettrica tra aziende ed enti locali”. “L’auto elettrica risolverebbe in misura consistente i problemi di inquinamento delle città – spiega Alex Buriani di SWG  Ne sono convinti tre cittadini su quattro, con una crescita significativa rispetto a quanto emerso solo sei mesi fa. Di conseguenza, si rileva nella popolazione un amplissimo favore (82%) rispetto all’ipotesi di istituzione di ZTE-zone a traffico elettrico -  la chiusura totale dei centri storici, con la sola eccezione per i veicoli elettrici e non inquinanti.” Per Luigi Castagna di HERA spa “i costi di realizzazione delle colonnine di ricarica non sono ancora ammortizzabili con la sola vendita di energia elettrica, ma eventuali incentivi alla costruzione della rete costituirebbero un utile volano per molti altri servizi che potrebbero essere forniti sulle smart grids, le reti intelligenti”. “L’Italia annovera già delle eccellenze nella produzione di veicoli elettrici, come dimostra il padiglione Electric City del Motor Show – dichiara Marco Martina, Deloitte Consulting –, resta il problema delle batterie,  sia per i costi che per lo smaltimento. Le grandi città europee hanno però compreso meglio di noi l’importanza della eco-mobilità. Londra ha messo in campo incentivi fino a 5 mila sterline”. Per Pietro Menga, presidente Cei-Cives, “basterebbe che il 10% dei km percorsi fosse elettrico, per abbattere di oltre un quarto gli obblighi europei in materia di inquinamento e di CO2. In tutto il mondo ci sono ormai incentivi e finanziamenti  per sostenere la mobilità ecologica”. Il finanziamento di iniziative per la mobilità elettrica lo conferma anche Riccardo Romano, di Renova, secondo il quale “i fondi europei ed i progetti comunitari per finanziare l’auto elettrica esistono e coprono fino al 75% dei costi, ma purtroppo solo in piccola parte vengono attivati dagli enti locali”. “In pratica alla “Electric City”, per essere tale,  manca ancora un sindaco – conclude Fabio Orecchini docente dell’Università la Sapienza – L’auto elettrica sarà una realtà contestualmente al cambiamento delle città. Non si deve più pensare che l’automobile sia contro l’ambiente, ma aziende e ricerca universitaria devono lavorare insieme per una totale integrazione”.


    FIRENZE: RENZI, IN FUTURO INGRESSO IN CENTRO SOLO CON AUTO ELETTRICHE
    (ASCA) - Firenze, 13 dicembre 2010 - Tra qualche anno Firenze potra' pensare a un 'ecopass' ''non economico ma ambientale'' per entrare in centro: non sara' richiesto il pagamento di un ticket ma l'utilizzo di un'auto elettrica. A lanciare l'ipotesi e' stato il sindaco Matteo Renzi (Pd), che oggi nell'aula del Consiglio comunale ha presentato il piano strutturale. ''Quando si sviluppera' l'auto elettrica - ha spiegato Renzi ai giornalisti, a margine del suo intervento - saremo in grado di lavorare anche di piu' sull'obbligo di avere un'auto elettrica per entrare in centro. Ma ancora la strada e' lunga'', ha precisato.
    Il sindaco ha comunque ribadito l'intenzione di fare di Firenze ''una delle capitali della sostenibilita''' e per questo e' previsto che vengano messe ''delle regole di risparmio energetico, ad esempio sui nuovi infissi. Oggi - ha detto - abbiamo presentato l'operazione di cambiamento degli infissi nelle scuole pubbliche, che vuol dire avere risparmio energetico''.
    In futuro, pero', dovranno anche essere completamente ricostruiti dei quartieri che ospitano case popolari. ''In alcuni casi - ha spiegato il sindaco - penso alle abitazioni di via Torre degli Agli e di via Rocca Tedalda in prospettiva dobbiamo fare nuove case buttando giu' quelle vecchie perche' sono realta' che mostrano con chiarezza i segni del tempo. Un lavoro che vuole portare Firenze a essere non una citta' museo ma una citta' viva''.


    A Roma anche l’auto blu diventa elettrica
    19/10/2010 - L’auto blu è considerata da molti uno dei simboli del privilegio. I pochi che possono usufruirne potrebbero però perlomeno dare il buon esempio nella lotta contro l’inquinamento, utilizzando autoveicoli elettrici. L’idea è venuta a Gianni Alemanno, sindaco di Roma, che ritiene possa essere un piccolo ma significativo aiuto al miglioramento dell’aria della Capitale. L’ipotesi è far diventare elettrico il parco delle auto blu a disposizione della pubblica amministrazione nel centro storico romano. Una soluzione che consentirebbe di ridurre notevolmente l’inquinamento del cuore della capitale, una volta che sarà pedonalizzata l’area del Tridente. Il primo cittadino, a margine dell’inaugurazione del nuovo punto di ricarica elettrica nelle vicinanze della facoltà di Valle Giulia, ha infatti confermato il proposito di far utilizzare auto blu ecologiche: "La pedonalizzazione del tridente può trasformare il centro storico in un grande scenario della mobilità sostenibile, con la scelta di far circolare solo auto elettriche, e anche quelle blu dovranno esserlo - ha detto Alemanno - Mi rivolgerò a tutte le istituzioni, andrò dai presidenti di Camera, Senato e del Consiglio ponendo il problema: mi aspetto che le istituzioni nazionali diano un esempio da questo punto di vista. Certo non mi aspetto la scomparsa delle auto blu classiche, ma se ci fosse un impegno serio potrebbe essere significativo per parlamentari e uomini di governo muoversi sulle auto blu elettriche". L’impegno di Alemanno a favore dell’utilizzo di mezzi meno inquinanti si inquadra nel più ampio e ambizioso piano energetico che il Campidoglio sta pensando per la Capitale anche in vista dell’obiettivo delle Olimpiadi del 2020. Un piano innovativo che punta a incrementare anche a Roma l’uso dei veicoli elettrici, innovando anche la flotta del trasporto pubblico locale. Ma l’impegno della Capitale prosegue anche sulla strada dell’ampliamento della rete di ricarica per i veicoli elettrici: per il prossimo novembre è prevista l’istallazione di nuove colonnine di ricarica, oltre all’avvio della pedonalizzazione del Tridente. (fonte: Rinnovabili.it)