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martedì 31 gennaio 2012

Italia - Efficienza e sostenibilità: un miliardo di euro in arrivo

Efficienza e rinnovabili: in arrivo un pacchetto di misure da 1 miliardo di euroIl ministro Clini ha elaborato un piano che punta a favorire la green economy. Previsti investimenti importanti per efficienza energetica e fonti rinnovabili, ma anche misure su reti intelligenti, bonifiche e raccolta differenziata


Rinnovabili, efficienza energetica, ma anche bonifiche e raccolta differenziata. Sono i contenuti di un pacchetto di misure da un miliardo di euro elaborato dal ministro dell'Ambiente Corrado Clini per promuovere la green economy. Il piano, che dovrà essere discusso del Consiglio dei ministri, punta a ottenere un aumento del Pil di un punto percentuale. L'efficienza energetica rappresenta il piatto forte del piano Clini, che dovrebbe attenersi al modello della detrazione del 55% già in vigore per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici: un sistema schema che negli anni ha permesso di far emergere dal nero miliardi di euro, oltre ad aumentare il gettito fiscale e creare nuovi posti di lavoro. Secondo le stime del ministero, in particolare, per ogni euro speso per finanziare gli sgravi, il 55% ne ha fruttati 3 in termini di ricchezza prodotta, Irpef e Iva incassate.
Efficienza energetica, dunque, ma anche sovvenzioni per le fonti rinnovabili. Il pacchetto dovrebbe prevedere circa 12 miliardi di euro lanno, di cui 7 destinati a finanziare il fotovoltaico e 5 per le altre fonti pulite (idroelettrico, eolico, biomasse, geotermico). Più che altro, stando così le cose, si tratterebbe di una conferma rispetto alla situazione attuale, dato che la gran parte di questa cifra viene già erogata adesso attraverso le bollette energetiche. Un investimento che frutta, dal momento che finora gli incentivi hanno garantito un fatturato annuo di 5 miliardi, oltre a 400mila nuovi posti di lavoro, 3,8 miliardi di risparmio sulle importazioni di combustibili fossili e quasi un miliardo di euro di sanzioni evitate.
Sempre sul fronte della generazione di energia, inoltre, il piano messo a punto da Clini, infine, dovrebbe contenere anche misure per incentivare mini impianti per la trigenerazione (elettricità, riscaldamento e raffrescamento), lo sviluppo di smart grid per la distribuzione dell'energia e il potenziamento della raccolta differenziata. Novità in vista, infine, anche sul fronte delle bonifiche dei siti contaminati: secondo Clini, mantenendo la destinazione d'uso industriale dei territori compromessi (destinandoli ad attività produttive senza rischi ambientali), si potrebbe procedere alla semplice messa in sicurezza dellarea, risparmiando grosse cifre rispetto alla bonifica vera e propria.

Efficienza è anche elettrificare i trasporti: serve una strategia anche in italia
Auto elettrica, l'industria italiana deve farsi avanti per promuoverla
Secondo il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, bisogna puntare su incentivi e ricerca tecnologica per passare la prova del mercato

Magari non sarà proprio l'anno della verità, ma il 2012 fornirà di sicuro le prime risposte sul mercato dell'auto elettrica. Quindi un anno di svolta, come ha ricordato l'industria automobilistica (Renault, Pininfarina) al recente convegno organizzato a Milano da Asso Energie Future e dall'assessorato all'Ambiente del capoluogo lombardo. Si capirà se gli sforzi compiuti finora avranno un seguito: di vendite, di sviluppi tecnologici nelle infrastrutture, d'incentivi, di cambiamenti nelle abitudini dei guidatori. Anche se ci vorranno parecchi anni per sfondare la nicchia. Le previsioni sono incerte. Il dato che si cita maggiormente è 10% di veicoli a zero emissioni nel 2020, sul totale delle vetture circolanti; per l'Italia equivarrebbe a 3,3 milioni di mezzi alimentati esclusivamente dalle batterie, con più di 360.000 immatricolazioni l'anno da qui in avanti.
Il nostro Paese è però in ritardo, sotto vari aspetti. L'ha spiegato il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini. C'è un disegno di legge bipartisan che ancora langue in parlamento. Mancano gli incentivi finanziari, come il bonus per l'acquisto o il credito d'imposta (Clini ha suggerito una riduzione dell'Iva). Si dovrebbe agire, ha ricordato il ministro, sull'esempio della detrazione fiscale del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici. In questo caso, il ritorno economico complessivo è triplo rispetto all'importo del credito, considerando gli investimenti, l'emersione del nero, l'aumento dell'occupazione e così via. Per l'auto elettrica il discorso potrebbe essere simile.
Ci vorrebbe un contributo maggiore dell'industria nazionale, ecco un altro punto in cui siamo in ritardo. Clini ha citato l'occasione mancata della Fiat Multipla ibrida, lanciata nel 2000 e poi accantonata dal Lingotto perché la riteneva poco appetibile per il mercato delle quattro ruote. Eppure la Multipla era un concentrato di tecnologia che nulla aveva da invidiare alla ben più famosa Toyota Prius. La tradizione italiana nel settore dell'elettromeccanica (Magneti Marelli è il marchio evocato da Clini) è rilevante, ma sfruttata troppo poco. Non bisogna ripetere, ha dichiarato il ministro, l'errore del fotovoltaico, in cui la produzione nazionale di pannelli è assai limitata, a tutto vantaggio delle aziende straniere, soprattutto cinesi e tedesche. Senza contare che l'intero sistema dei trasporti andrebbe ripensato: che un'economia avanzata come quella italiana faccia viaggiare su rotaia soltanto il 5% delle merci, ha commentato il titolare dell'Ambiente, è una situazione “assurda e ridicola”.
Alcuni costruttori, invece, stanno puntando con decisione sulle vetture elettriche: c'è Renault che da qui alla fine dell'anno avrà in commercio quattro modelli. C'è Pininfarina che partecipa al progetto di car sharing a zero emissioni di Parigi (Autolib) con la sua Bluecar, in partnership con Bolloré. Le prime iniziative ci sono, anche in Italia con alcune sperimentazioni come E-moving a Milano e Brescia, che prevede 270 colonnine di ricarica installate da A2A e le vetture consegnate da Renault. Le resistenze da vincere sono tante: l'ansia da autonomia, soprattutto, perché se è vero che 150 km bastano e avanzano per gli spostamenti medi quotidiani in città e periferia, è altrettanto vero che i guidatori temono di restare a piedi. Bisogna diffondere i punti di ricarica, prima quelli privati nei garage e poi quelli pubblici.
Poi servono gli incentivi “di contorno” ma altrettanto allettanti di quelli fiscali: parcheggi gratuiti, per esempio, o ingressi liberi nelle zone a traffico limitato. Chissà se la nuova Area C di Milano diventerà un laboratorio per provare questa mobilità ecologica. Nessuno si aspetta che un provvedimento su otto km quadrati possa risolvere da solo la piaga del traffico e dell'inquinamento, ha evidenziato l'assessore competente del comune di Milano, Pierfrancesco Maran. L'importante è aver gettato le prime basi per un cambio di direzione nella politica ambientale cittadina. La verità sui risultati la sapremo nei prossimi mesi.

Auto elettriche, "Il 2012 sarà l'anno della verità"
Per far compiere alla mobilità elettrica il balzo in avanti necessario occorrono scelte politiche e anche incentivi. Se ne è discusso al convegno “L'auto elettrica ama il green" che ha avuto luogo oggi a Milano e a cui ha partecipato anche il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini

Oltre cinque miliardi di litri di benzina risparmiati (a fronte di un consumo attuale pari 13 miliardi di litri) e sei milioni di tonnellate di gas serra evitate, pari all’1,1% del totale nazionale. Sarebbero questi i benefici immediati per le tasche degli italiani e per l’ambiente se da qui al 2020, ogni 5 nuove auto una fosse elettrica e alimentata a energia rinnovabile (ovvero il 10% del parco veicoli italiano a emissioni zero). Ma per far compiere alla mobilità elettrica il balzo in avanti necessario occorrono scelte politiche e amministrative per lo sviluppo delle infrastrutture e - probabilmente, come accade in molti altri paesi europei - anche incentivi. Se ne è discusso al convegno “L'auto elettrica ama il green - Mobilità sostenibile e fonti rinnovabili" a cui ha partecipato anche il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini. Ci sono almeno tre fattori che favoriscono la mobilità elettrica. Il primo è il prezzo della benzina alle stelle. Il secondo è che in Italia è forte la domanda di mobilità urbana, settore in cui le auto con la spina hanno le migliori carte da giocare: in tempi di pedaggi antismog (come Area C di Milano), costituiscono la soluzione ideale per spostarsi in città, insieme al car sharing, ma presentano un notevole vantaggio anche per le aziende che infatti rappresentano una buona fetta della domanda di mobilità elettrica. Il terzo fattore a favore delle auto elettriche è dovuto al rischio di multe salate per i ripetuti sforamenti al tetto di polveri sottili fissato dalla normativa comunitaria. La stessa cifra, impegnata in incentivi alla mobilità carbon free, consentirebbe di raggiungere obiettivi importanti dal punto di vista della diminuzione delle emissioni che producono sia smog che gas serra.
Il 2012 per l'auto elettrica sarà l'anno della verità: si prevede infatti un consistente aumento del numero di modelli disponibili e delle vendite. Parallelamente aumentano i progetti delle amministrazioni pubbliche. Insomma, cresce l'appeal delle auto elettriche e insieme il gradimento degli utenti. Un trend che fa pensare che l’obiettivo del 10% di veicoli elettrici (3,3 milioni di auto) entro il 2020 sia raggiungibile. Significherebbe che, su una media di immatricolazioni di circa 1,9 milioni di nuovi veicoli, oltre 360.000 all’anno sarebbero elettrici, per i prossimi 9 anni. E per garantire loro energia pulita al 100%? Ci vorrebbero ad esempio 6 GW di fotovoltaico. È uno scenario possibile? Tecnicamente sì, tenendo conto della quota di domanda di mobilità urbana e degli obiettivi ambientali da raggiungere. Resta da vedere se il sistema paese sarà in grado di offrire infrastrutture e incentivi adeguati alla richiesta di mobilità elettrica e di recuperare il ritardo tecnologico e industriale accumulato con altri paesi. Un’ulteriore spinta alla rivoluzione promessa dalla mobilità elettrica verrà se l’elettricità che serve ad alimentare i veicoli sarà prodotta da fonti rinnovabili. Se infatti un'auto elettrica viene alimentata con energia fornita da impianti a carbone, in atmosfera finiscono mediamente 1.821 chili di anidride carbonica l'anno. Se invece viene da un centrale a ciclo combinato, si emettono 824 chili di CO2. Zero emissioni, ovviamente, se viene alimentata con il solare o con l'eolico.
Enormi i benefici anche sul piano occupazionale: dall’incontro è emerso infatti che per produrre oltre 360 mila auto elettriche ogni anno servirebbero circa 35 mila posti di lavoro, senza considerare l'indotto. Un risultato che si combinerebbe con un grande risparmio per i cittadini: oggi per percorrere 15.000 km si spendono mediamente in benzina circa 2.200 euro. Con l'auto elettrica non si spenderebbe più di 300 euro l'anno, ai prezzi attuali dell'energia. Stiamo parlando di un risparmio di circa 1.900 euro anno: - 85%. Per il ministro Clini l’Italia deve puntare su una filiera nazionale del settore: “L’auto elettrica sta diventando un prodotto significativo, anche se di nicchia, per i sistemi urbani. – ha detto - Ci sono grandi case automobilistiche europee che stanno investendo su questo. Io spero che l'Italia riesca a consolidare la sua capacità produttiva”, ha poi aggiunto sottolineando quanto sta accadendo in Cina (il più grande mercato dell'automobile con 20 milioni di mezzi all'anno) e che intende arrivare entro il 2015 a un milione di auto elettriche. Operazione ''cui stanno partecipando molte imprese internazionali e vorrei vi partecipasse anche l'Italia''.
Piccoli numeri, grandi obiettivi. È questa oggi la realtà dell’auto elettrica nel mondo. In Italia, nonostante la presenza sul mercato di alcuni modelli e l’arrivo di molti altri nel 2012, siamo però un passo indietro. Sia per la mancanza di incentivi pubblici all’acquisto e di scarsi investimenti nelle infrastrutture, sia perché «quando nel mondo si partiva con la produzione delle auto elettriche, l'industria italiana ha abbandonato il campo, perdendo un'occasione. Ora dobbiamo creare delle condizioni perché si sviluppi un mercato per questo mezzo», ha detto martedì scorso il ministro dell’ambiente Corrado Clini, in un convegno a Palazzo Reale a Milano, promosso dall’assessorato all’ambiente e da Asso Energie Futuro.
Gli scenari mondiali per l’auto elettrica sono molto diversi, influenzati da dosi più o meno forti di scetticismo o di ottimismo. Ma se da qui al 2020 – è stato detto al convegno per ogni 5 nuove auto ce ne fosse una elettrica, l'Italia si troverebbe con una flotta composta per il 10 per cento da vetture che non emettono smog o gas serra, ottenendo un risparmio di oltre 5 miliardi di litri di benzina (oggi il consumo annuale di benzina si aggira attorno ai 13 miliardi di litri). E se la nuova flotta di auto con la spina fosse alimentata con le rinnovabili invece che da centrali tradizionali, il nostro paese abbatterebbe le emissioni di gas serra di quasi 6 milioni di tonnellate, l'1,1% del totale nazionale.
Come fare il salto? Lo scenario poggia su alcune emergenze: il prezzo della benzina in costante ascesa, con l’orizzonte cupo dei 2 euro al litro, e i ripetuti sforamenti al tetto delle polveri sottili fissato dalla normativa comunitaria. Che comporteranno il pagamento di pesanti multe, oltre che continui blocchi della mobilità nelle città per le auto a più alto impatto ambientale. L’industria si è mossa, ma ha bisogno di un sistema paese che ci creda e investa nel futuro. Non è un caso che la California sia lo stato americano, anzi mondiale, a più alta concentrazione di auto elettriche e ibride: dove la legislazione è più stringente per la riduzione dell’impatto ambientale, più forte è lo sviluppo di sistemi di mobilità alternativi.
Ma in Italia, se la Fiat non spinge, la politica non segue? «Fiat – ha ricordato Clini al convegno di Milano mise in produzione tempo fa una Multipla ibrida, con un sistema di controllo elettronico molto più sofisticato della Prius. Il parlamento votò una legge su un incentivo pari al 60% del costo della Multipla ibrida per favorire la penetrazione nel mercato. Si trattava di un prodotto raffinato e molto efficiente. Il costruttore, però, decise che l'auto non era interessante per il mercato e smise di produrla. Tra l'altro, era stata finanziata dallo Stato».
Oggi, l’Italia è l’unico tra i grandi paesi europei a non prevedere incentivi pubblici all’acquisto (al riguardo c’è già una proposta di legge, approvata lo scorso anno dalla commissione Trasporti della Camera), mediamente di circa 5.000 euro, più o meno equivalenti ai 7.500 dollari operativi negli Stati Uniti (ma tra i Repubblicani c’è chi adesso vorrebbe azzerarli, in nome di un malinteso liberismo).
Intanto, il mercato comincia a svilupparsi e i primi modelli ad arrivare. La Renault vende Kangoo Ze e Fluence, al prezzo di 20.000 e 27.200 euro, entro l’anno arrivano la piccola Twizy (con prezzi a partire da 6.990 euro) e la Zoe. Da aprile sarà in vendita anche in Italia la Nissan Leaf (da 38.000 euro), l’auto elettrica più diffusa al mondo con 21.000 unità nel 2011. Sono già sul mercato le piccole Peugeot iOn e Citroen C Zero, vendute in 4.000 esemplari in Europa nel 2011 (poche però a privati), prezzo di listino 28.000 euro, a fianco della sorellina giapponese Mitsubishi iMiev. La Smart ED sarà in vendita a meno di 20.000 euro in primavera, in arrivo la Opel Ampera (da 42.900 euro), con il suo sistema di autonomia estesa.

domenica 29 gennaio 2012

Hiriko EV, arriva l'auto elettrica e "ripiegabile" a prova di "congestion"

Una nuova concept del settore delle auto elettriche, chiamata "Hiriko" vanta alcune specifiche piuttosto insolite. Sfrutta infatti un motore elettrico per ogni ruota e permette di "piegarsi" per facilitare il parcheggio. Ideale per le flotte dei car sharing. La città svedese Malmö la adotta.



Novità in arrivo nella struttura delle auto elettriche urbane: Hiriko ha caratteristiche davvero molto singolari. Si chiama Hiriko EV ed è progettata dal MIT in collaborazione con il governo spagnolo. La prima particolarità di quest'auto a trazione elettrica ed ecologica è rappresentata dal fatto di non avere il classico motore elettrico che invia potenza alle ruote tramite un collegamento meccanico, bensì ciascuna delle ruote di Hiriko dotata di un "motore dedicato".
Questo porta ovviamente ad avere più spazio all'interno della vettura, proprio perché non c'è nessun motore nella parte anteriore o posteriore, né i vincoli della catena cinematica. Anche altri veicoli come le tre versioni del concept Nissan Pivo hanno i ruote snodate e in grado di muoversi indipendenti, ma questa caratteristica innovativa è stata utilizzata per permettere a Hiriko di "piegarsi" letteralmente per occupare meno spazio e facilitare il parcheggio, riducendo la congestione degli spazi urbani quando è in sosta.
In pratica, una volta posteggiata la vettura, il conducente può "ripiegare" la parte posteriore del veicolo per renderlo più corto. Secondo i creatori della vettura, quando è piegata Hiriko occupa circa due terzi dello spazio di una Smart ForTwo.
La vettura è equipaggiata con un singolo sportello anteriore e offre controlli di tipo joystick al posto del volante. Purtroppo le specifiche tecniche riguardanti la motorizzazione elettrica non sono ancora state rivelate. Bisognerà infatti ancora attendere per sapere quanto tempo dura una carica, che tipo di motori elettrici verranno usati e quanto tempo ci vuole per ricaricare la batteria.
Le aziende partecipanti al progetto hanno già messo in costruzione 20 veicoli di prova, con una stima di costo dei materiali di 16.253 dollari per ogni auto. Aggiungendo il costo della produzione a quello dei componenti, il prezzo finale sarà presumibilmente molto più alto. In questo momento non è stata fissata alcuna data di lancio ufficiale.

Video su Hiriko EV.


Secondo le ultime informazioni, Hiriko sarà messa in produzione in Spagna nel 2013 e per la fase di test, 20 di queste due posti inizieranno a circolare a breve. Il costo di produzione sembra essere 12.500€ ma, se i produttori vogliono avere successo e diffondere davvero l’elettrico in città, ci auguriamo che la cifra di vendita non superi i 15.000€ una volta abbattuti i costi.


Hiriko debutta in Svezia elemento fondamentale del progetto di mobilità urbana socio-ambientale adottato dalla città di Malmö.
Al pari di un sistema in uso per le biciclette, Hiriko potrà essere noleggiata grazie al semplice pagamento attraverso uno smartphone. In cambio di un prezzo contenuto i clienti potranno avere a disposizione un'auto a due posti che, una volta chiusa, è in grado di occupare una superficie poco più lunga della metà di una Smart.
Hiriko nasce grazie ad una partnership che vede in prima linea un gruppo di imprese basche, affiancate dal governo spagnolo e dal MIT Media Lab.
Ogni ruota è in grado di muoversi in modo indipendente permettendo al veicolo la più ampia manegevolezza. La parte posteriore si sposta scivolando letteralmente sotto il telaio. 
La costruzione in serie delle Hiriko dovrebbe avvenire nelle stesse città in cui ne è previsto l’utilizzo, in particolare nei quartieri socialmente svantaggiati. Malmö risulta sempre più divisa tra la zona est benestante e la zona ovest, abitata per lo più da immigrati, dove la disoccupazione e la povertà anche infantile sono in aumento. Qui verrà messa a punto la costruzione delle citycar. L’esperimento dovrebbe continuare a Berlino, Barcellona, Vitoria-Gasteiz (la città basca sede del progetto), San Francisco e Hong Kong.

sabato 28 gennaio 2012

Il crossover Tesla Model X fra pochi giorni sarà presentato in diretta su Internet da Los Angeles: appuntamento il 9 febbraio



Forse è la più importante presentazione del 2012 per tutti gli appassionati di auto di lusso ad alte prestazioni e veicoli elettrici ed è fissata per il 9 febbraio, quando Tesla Motors tirerà via il lenzuolo dalla sua nuova crossover Model X al nuovo studio di design di Los Angeles. E ora, ci è stato dato un forte indizio di cosa aspettarsi di guidare non prima del 2014, un anno dopo in Europa.
La start-up californiana ha appena inviato una nuova versione del suo invito ai clienti, che include una citazione e un'immagine parziale della sagoma di qualcosa apparentemente molto elegante e molto sensuale. Deve essere la Model X. Mentre si percepisce lo stesso linguaggio del disign utilizzato nella  berlina Model S, il teaser suggerisce un veicolo con un cofano più breve, un tetto più alto e pieghe meno pronunciate nelle sue lamiere. 
E' possibile assistere alla presentazione in tempo reale da casa propria. Il CEO Elon Musk ha twittato che la presentazione sarà trasmessa in diretta sul sito Tesla Motors alle 8:00 pm (Pacific Standard Time, in Italia le 5 del mattino del 10 febbraio). Secondo Elon Musk la Model X sarà "Più veloce di una Porsche 911 e più spaziosa di un Audi Q7": siamo propensi a concedergli il beneficio del dubbio.

Gli electro-retrofitter rimarranno una parte vitale e anche necessaria ed efficiente del futuro della mobilità: convertita in Germania una pletora di italianissime Fiat 500.
Fonte.


La Fiat 500 convertita a trazione elettrica dallo specialista tedesco Karabag.

Ignorato a lungo dalle grandi case automobilistiche, le automobili elettriche usate sono rigorosamente il dominio dell'industria da capannone dove nascono i veicoli elettrici interessanti. Molta gente pensa che i piccoli produttori di auto elettriche e i retrofitter siano condannati a sparire, ora che grandi case automobilistiche come Nissan si sono spostati nel segmento delle auto elettriche, ma l'area metropolitana di Amburgo (tra gli altri) può dimostrare il contrario. In Italia abbiamo a Bergamo, in Toscana e in Brianza diverse realtà molto apprezzate.

La Nissan LEtAF non è ancora disponibile in Germania, ma il Renault Kangoo elettrico lo è, e ci sono già 15 di loro in giro in città del Nord insieme ad alcune Smart elettriche. Ma la grande novità è la scoperta di pochi giorni fa di ben 16 Fiat 500 elettriche non made in Fiat che si sono aggiunte al crescente numero di veicoli elettrici in giro per Amburgo.



Svelata la flotta di Fiat 500 elettriche di Amburgo.

Si può ricordare il concept di Fiat 500 elettrica dello scorso anno al Detroit Auto Show (dove Marchionne, l'AD di Fiat, ha dichiarato di perdere ben 10.000 dollari a pezzo se fosse prodotto), ma non è stato mostrato di nuovo quest'anno. Molte persone sono convinte che una piccola e carina 500 elettrica sarebbe una grande macchina in città. Beh, tutti eccetto Fiat. E questo va anche bene, perché il rifiuto della Fiat di andare a produrre veicoli elettrici mantiene la porta aperta per le aziende esterne per convertirli in elettrico. E' possibile acquistare una Fiat 500 elettrica in Germania, in Svizzera o in Italia.

Sono fondamentalmente tre auto diverse, convertite in vetture a trazione elettrica da tre piccole aziende locali. Naturalmente, nessuno mette in dubbio ci sarebbero significative economie di scala se ci fosse un solo produttore, la produzione di grandi volumi e vendere le auto in tutta Europa. In modo da ridurre i prezzi e portare più vendite. Più volume dovrebbe chiamare anche per uno sviluppo più, il che significa più potenza e più autonomia. La Fiat 500 elettrica che i tedeschi hanno avuto sono convertite da Karabag. I modelli sono a basso consumo e bassa tecnologia. Il motore ha solo 20 kW e l'autonomia è limitata a circa 100 chilometri. Peggio ancora, questa 500 Karabag costa più del doppio del prezzo del modello standard a benzina, anche se il costo totale di possesso (TCO) è inferiore in quanto, in Europa, l'elettricità è incredibilmente a buon mercato rispetto alla benzina.

Ironia della sorte, la cosa migliore delle piccole imprese può essere che non riescono a trovare grandi investitori o permettersi grosse perdite. Le tre società, convertendo le Fiat a piccole elettriche non sono affatto redditizie, ma sono tutti in una forma finanziaria migliore rispetto ad altri produttori. Alla fine, se uno di loro riuscisse a diventare più grande e vendere la sua auto in tutta Europa, ci sarebbero ancora altre opportunità per gli altri due.

Ci sarà soprattutto l'occasione per riempire i segmenti mancanti nel mercato delle auto elettriche. Sembra che il segmento delle cinque porte compatte elettriche appartenga ora a Nissan e Ford, con le loro LEAF e Focus. Ci sarà presto una lotta nel segmento supercar. Che sarà tra Audi con la sua R8 e-tron e la Mercedes SLS E-Cell o con la Tesla Model S. Questo è un altro segmento in cui i piccoli non saranno in grado di competere.

Potrebbe vendite dei pick-up PHEV crescere abbastanza grande per attirare la produzione di GM o Ford? Probabilmente non nel breve periodo. Ma c'è sicuramente un pochi acquirenti per un camion elettrico oggi, come ci sono un paio di amburghesi felici di guidare una Fiat 500 elettrica oggi.



Una Fiat 500 elettrica per la città di Pinneberg


Senza dubbio, le auto convertite a bassi volumi sono molto costose, ma se non c'è altra scelta, sono meglio di niente. Bisogna quindi organizzarsi per rendere più efficienti le conversioni, oltre che sicure perché basate su kit omologati. Rimarranno diversi segmenti di mercato dove non oserebbeentrare grande fabbricante automobilistico con un modello elettrico. Quei segmenti devono essere presidiati, in un modo o nell'altro. Quindi, dopo la 500 elettrica a dimensioni compatte il prossimo passo sono i pick-up ibridi ricaricabili dalla rete? Vederemo, ma con la conversione dei veicoli e motoveicoli si aprono tante possibilità interessanti, anche per le nonne dei garage.

La polizia di Berlino mette in campo 120 veicoli elettrici ed ibridi.

Più bassi anche i costi di gestione. Gran parte dell'industria tedesca, come noto partita in ritardo, però non ha prodotti: nemmeno una vettura di queste adottate dalla Polizia berlinese è prodotta in Germania.


Esternamente le undici nuove auto a strisce blu con il bianco e la parola "polizia" sono immediatamente riconoscibile come veicoli di emergenza, ma sotto il cofano non sono blu, ma verdi: sono le nuove auto elettriche e ibride nella polizia di Berlino. La capitale tedesca infatti non solo ha il compito di ridurre il tasso di criminalità, ma anche le emissioni di CO2 della flotta della polizia. Come parte della "Iniziativa 120", sono destinati ad essere acquistati nei prossimi anni soprattutto i veicoli con emissioni di CO2 inferiori a 120 g/km.

Toyota Prius - Auto Polizia
Foto: Toyota

Renault veicoli elettrici - auto della polizia
Foto: Renault
Con le vetture 100% elettrichedue Mitsubishi i-MiEVdue Renault Fluence ZE e Kangoo ZE due, i funzionari della Polizia in futuro potranno lavorare in pattuglie anche ad emissioni zero a livello localePer circa due anni anche due auto elettriche con range extender termico (un generatore) sono in uso: le due Opel Ampera sono capaci di percorrere da 40 a 80 chilometri esclusivamente con alimentazione a batteria e quindi senza emissioni locali se sarà richiesta un raggio operativo più lungo, entra in funzione un motore a benzina con un generatore e fornisce una autonomia totale di 500 chilometri.
Opel Ampera - Auto Polizia
Foto: Opel
Con l'acquisto di questi veicoli, si inizia a realizzare il motto "tingere di verde il blu" della livrea della Polizia di Berlino e si dà un contributo alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica e contribuire così alla tutela dell'ambiente, ma comporta anche la riduzione dei costi operativi della flotta dei nuclei radiomobile e questo permettere di far risparmiare i contribuenti e dare più servizio.
Mitsubishi iMiEV - Auto Polizia
Foto: Mitsubishi

L'innovazione che fa meglio... custodia per iPhone che compensa i graffi.

PRIMA CUSTODIA PER iPHONE CHE SI RIPARA DA SOLA
La custodia Nissan Scratch Shield per iPhone case è compatibile con iPhone 4 e iPhone 4 S e la sua vernice può riparare piccoli danni in meno di un’ora; rimarginare graffi più profondi può richiedere quasi una settimana.




Nissan annuncia il lancio di un’esclusiva custodia “auto-riparante” per iPhone – il “Nissan Scratch Shield iPhone case” 
La custodia utilizza innovazioni esclusive di derivazione automobilistica: il nuovo e robusto involucro per iPhone adotta la rivoluzionaria vernice auto-riparante di casa Nissan
La vernice “Scratch Shield” di Nissan rappresenta la prima tecnologia al mondo che consente ai piccoli graffi di ripararsi da soli rapidamente
Ulteriori benefici di questa tecnologia: maggiore resistenza alle abrasioni e migliore presa rispetto alle tradizionali superfici lucide
La custodia Nissan Scratch Shield per iPhone è realizzata in plastica ABS – un materiale di alta qualità e ampiamente utilizzato nell’industria automobilistica - che permette di ottenere una custodia più rigida, robusta e aderente
Attualmente sono in corso le sperimentazioni sul primo lotto di prototipi


Nissan ha annunciato l’ultimo must in materia di accessori per iPhone: la rivoluzionaria custodia auto-riparante. Il “Nissan Scratch Shield iPhone case” sfoggia la pionieristica vernice auto-riparante del marchio, la primissima tecnologia in tema di sistemi di verniciatura, sviluppata nel 2005 e già adottata su numerosi modelli Nissan e Infiniti. Adesso, questa tecnologia all’avanguardia è stata applicata ad un prodotto che nell’utilizzo quotidiano è particolarmente soggetto ai graffi: lo smartphone. Con la nuova custodia Scratch Shield di Nissan, gli appassionati di iPhone potranno preservare i propri apparecchi, mantenendoli belli più a lungo.
Sviluppata da Nissan in collaborazione con l’Università di Tokyo e Advanced Softmaterials Inc., l’eccezionale vernice Scratch Shield è stata inizialmente utilizzata per scopi automobilistici ed è già disponibile su diversi modelli Nissan - Murano, 370Z e X-Trail - oltre che sulla gamma Infiniti. Oggi, grazie all’approccio pionieristico di Nissan, questa tecnologia viene sperimentata per la prima volta in Europa su un prodotto di un settore merceologico diverso dall’automotive.
La custodia Nissan Scratch Shield per iPhone è stata progettata utilizzando diverse innovazioni ingegneristiche del mondo automobilistico, allo scopo di ottenere una verniciatura più duratura nonché una custodia più piccola e aderente.
La custodia ha tre punti di forza: l’elasticità e l’altissima flessibilità, permettono alla vernice Scratch Shield di auto-riparare velocemente i piccolo graffi (la sua vernice può riparare piccoli danni in meno di un’ora; rimarginare graffi più profondi può richiedere quasi una settimana); la superficie lucida e al tatto simile ad un gel, è molto più resistente ai graffi di una tradizionale vernice e garantisce una presa migliore; la custodia stessa è costruita di plastica ABS – una sostanza ampiamente utilizzata nell’industria automobilistica, molto più rigida di altri materiali plastici.
La “pittura” esterna è realizzata in polyrotaxane; ciò significa che quando il danno al rivestimento si presenta come un graffio superficiale, la struttura chimica è in grado di reagire, tornando alla propria forma originaria e riempiendo la piccola crepa – cioè, “cicatrizzando” la fessura.
I primi prototipi dell’avanzata custodia iPhone auto-riparante sono stati realizzati da Nissan con l’obiettivo di sottoporli a test di giornalisti e clienti selezionati. Tuttavia, qualora la domanda dovesse essere particolarmente forte, si valuterà una commercializzazione di massa entro la fine dell’anno.
Bob Laishley, Overseas Programme Director Business Development di Nissan Europa, ha dichiarato: “Ci piace pensare in maniera non convenzionale. Analizziamo le grandi innovazioni realizzate nel settore automotive e cerchiamo di pensare a come queste possano essere utilizzate quotidianamente per risolvere i più frequenti inconvenienti. La custodia Scratch Shield per iPhone è un esempio di come Nissan abbia saputo sfruttare una tecnologia automobilistica - che ha già avuto un riscontro enorme tra i clienti - per andare oltre i tradizionali confini applicativi, utilizzandola anche su un altro prodotto di uso quotidiano.
“Siamo davvero entusiasti delle possibilità offerte da questa tecnologia. In Giappone abbiamo già siglato una partnership con NTT DoCoMo, leader mondiale nella telefonia, e gli abbiamo concesso di utilizzare la tecnologia Scratch Shield sui loro cellulari Style Series N-03B; riteniamo che questa tecnologia abbia un raggio d’azione che vada ben oltre il settore automotive. Siamo attratti dalle innovazioni che entusiasmano la gente e che, quindi, non siano necessariamente circoscritte ad uno specifico settore industriale.”
Nissan ha concesso le licenze per l’utilizzo delle proprie straordinarie tecnologie su applicazioni non-automobilistiche già nel 2004. Tra le tecnologie per le quali Nissan ha concesso la licenza per l’utilizzo extra-settore è compreso anche il “Micro-Sensore di Termografia” (“Miniature Thermal Imaging Sensor”): originariamente disegnato per rendere più sicura la guida notturna - grazie alla propria capacità di rilevare la presenza di persone anche negli spazi non direttamente illuminati dai fari dell’automobile - questa tecnologia è stata successivamente utilizzata per creare un apparecchio che permetta ai clienti di tenere sotto controllo le fonti di generazione di calore o raccogliere informazioni sulla temperatura attraverso un sensore a infrarossi. Nissan continuerà a condurre ricerche, a sviluppare tecnologie all’avanguardia che possano essere adottate anche in altri comparti industriali e a promuoverne l’utilizzo in applicazioni non-automotive a livello globale.

domenica 22 gennaio 2012

Concept Classe B e-cell Plus: l’auto elettrica con range extender

L'auto elettrica della Mercedes Benz perfettamente idonea all’uso quotidiano: forse dal 2014.

La vettura è in grado di percorrere fino a 100 chilometri in modalità esclusivamente elettrica e dunque a zero emissioni locali, coprendo senza problemi più dell’80% dei normali spostamenti quotidiani. L’autonomia complessiva massima di 600 chilometri nel ciclo combinato permette di utilizzare la vettura anche per lunghi viaggi.


Con il Concept Classe B E-CELL PLUS, prossimo alla produzione in serie, Mercedes-Benz sta per ampliare il suo portfolio di auto elettriche con un modello compatto totalmente idoneo all’uso quotidiano.
Grazie all’autonomia complessiva massima di 600 chilometri, questa vettura elettrica si rivela ideale anche per i lunghi tragitti e offre al suo guidatore una mobilità senza limiti. Tutto questo è possibile grazie alla combinazione tra un potente motore elettrico, che sviluppa una potenza massima di 100 kW e una potenza continuativa di 70 kW, e un propulsore a combustione interna da 50 kW.
Quest'ultimo svolge una doppia funzione: alle basse velocità, ricarica la batteria attraverso un alternatore, mentre alle andature più elevate, ad esempio nei tratti autostradali più lunghi, funge anche da motore supplementare, che insieme a quello elettrico agisce sulle ruote attraverso un cambio automatico di nuova concezione.
Il Concept Classe B E-CELL PLUS è in grado di percorrere fino a 100 chilometri in modalità esclusivamente elettrica e dunque a zero emissioni locali, coprendo senza problemi più dell’80% dei normali spostamenti quotidiani. L’autonomia complessiva massima di 600 chilometri permette inoltre di utilizzare la vettura anche per lunghi viaggi. Grazie a queste caratteristiche, l’auto elettrica con Range Extender è assolutamente idonea all’uso quotidiano ed è sempre in grado di portare il guidatore con sicurezza a destinazione, anche con la batteria scarica. Nella modalità di marcia combinata, le emissioni di CO2 risultano pari a 32 grammi per chilometro.
Il Concept Classe B E-CELL PLUS è un’auto elettrica perfettamente idonea all’uso quotidiano che coniuga il meglio di due mondi: la trazione esclusivamente elettrica e la guida con un collaudato motore high-tech a combustione interna. Grazie a questo connubio, il sistema di propulsione consente di percorrere lunghi tragitti che finora erano possibili soltanto con modalità di trazione esclusivamente a combustione interna o con i veicoli elettrici dotati di celle a combustibile.
I due elementi motopropulsori sono estremamente compatti e trovano posto nella parte anteriore della vettura, insieme al cambio e all’alternatore, in un unico gruppo alloggiato all’interno del vano motore. La potente batteria agli ioni di litio e il serbatoio del carburante sono invece collocati in un pianale intermedio espressamente concepito per i propulsori alternativi, al disotto del fondo della vettura, denominato “Energy Space”. Qui si possono alloggiare, ad esempio, anche serbatoi di gas o idrogeno per altre varianti di propulsione.
Il Concept Classe B E-CELL PLUS soddisfa gli elevati standard Mercedes-Benz sotto ogni punto di vista. Infatti la vettura coniuga dimensioni esterne compatte con la massima spaziosità e versatilità sia nell'abitacolo che nel bagagliaio. Cinque posti completi fanno di questa concept car un’auto elettrica assolutamente idonea per la famiglia, il tempo libero e il piacere di guida.
Sotto il cofano la nuova Mercedes è equipaggiata con un motore elettrico da 136 CV di potenza massima e 95 CV di potenza continuativa, abbinato ad un piccolo propulsore a benzina 1.0 turbo 3 cilindri da 68 CV. Il motore elettrico è alimentato da un pacco di batterie agli ioni di litio sviluppato da Deutsche Accumotive e permette una percorrenza di 100 km ad emissioni zero, autonomia che aumenta fino ad un massimo di 600 km grazie al supporto del termico. La concept car raggiunge una velocità massima di 150 km/h, con un’accelerazione da o a 100 km/h che viene coperta in 11 secondi netti.

martedì 17 gennaio 2012

Area C e veicoli elettrici


Peugeot iON, proposta elettrica per l’Area C di Milano
Abbassato sensibilmente il prezzo
Peugeot ha deciso di agevolare l'acquisto della sua iON, che essendo elettrica può entrare gratis nei valichi dell'Area C milanese, abbassando i prezzi sull'allestimento Active e introducendo il nuovo Access
Peugeot iON, proposta elettrica per l’Area C
Peugeot è stata molto abile a cogliere la proverbiale palla al balzo. Alla luce dei nuovi provvedimenti inerenti le misure anti smog delle grandi città italiane, in particolare la famosa Area C di Milano, la casa francese ha voluto annunciare un riposizionamento dei prezzi della sua iON, auto elettrica che, in quanto tale, può circolare nelle zone a traffico limitato senza pagare nemmeno un euro di ticket.
La Peugeot iON è dotata di trazione posteriore associata ad un motore elettrico sincrono a magneti permanenti al neodimio in grado di sviluppare una potenza massima equivalente a quella di un motore da 64 Cv. E una coppia da 180 Nm a 2.000 giri al minuto. Questo consente di raggiungere una velocità di punta di 130 km/h e di passare da 0 a 100 in 15,9 secondi. Prestazioni ottime visto il suo utilizzo prevalentemente cittadino. Per essere più chiari, i 50 km/h, limite massimo nelle zone abitate, possono essere toccati in appena 5,9 secondi.
La Peugeot iON è offerta dalla casa al prezzo di 28.318 € per la versione entry level (allestimento Access), mentre la versione Active è prezzata a 30.387 €, tutti chiavi in mano.
Il valore aggiunto di un veicolo elettrico per entrare nell'Area C liberamente è 1.100 € all'anno, consumando circa 400 € di energia elettrica per 15.000 km. Tassa di circolazione non applicata per 5 anni, assicurazione scontata, manutenzione ridotta rispetto ad un veicolo termico.

mercoledì 11 gennaio 2012

LCV elettrico di Nissan: finalmente il concept reale al Salone di Detroit 2012


Il Nissan e-NV200 Concept anticipa il futuro veicolo commerciale compatto a emissioni zero versatile e accessibile
Design avanzato per il veicolo elettrico basato sul molto razione Nissan NV200. Debutto mondiale al North American International Auto Show 2012. Sarà il taxi di New York a zero emissioni.
E' uno dei più consistenti candidati a poter operare nelle ZTE delle città italiane (Milano, Firenze, Roma). Sarebbe molto importante che fosse disponibile anche la ricarica rapida in meno di 30 minuti in corrente continua da 50 kW basata sul protocollo CHAdeMO.

L’innovativo Nissan e-NV200 Concept, svelato in anteprima mondiale all’edizione 2012 del North American Auto Show di Detroit, è un’ulteriore prova dell’indiscussa leadership di Nissan in materia di mobilità a emissioni zero.
Costruito sulla base del popolare veicolo multi-spazio Nissan NV200 (o in versione passeggeri Nissan Evalia), Nissan e-NV200 Concept anticipa il design del modello definitivo del veicolo commerciale 100% elettrico, progettato per fornire a imprese e famiglie flessibilità, spazio e zero emissioni di CO2. La commercializzazione del van elettrico di casa Nissan è prevista nei prossimi anni (molto probabilmente dal 2013-2014).

Esterni






Interni







“Non avendo tubo di scarico, né emissioni, Nissan e-NV200 Concept regala un’esperienza di guida silenziosa e confortevole e combina eccezionali doti di abitabilità, versatilità e funzionalità a dimensioni estremamente compatte,” ha affermato Hideto Murakami, vice presidente corporate di Nissan Motor Co., Ltd. “Un veicolo che nel proprio segmento è destinato a cambiare le regole del gioco: la batteria garantirà un’autonomia simile a quella di Nissan LEAF, ma la capacità di carico resterà uguale a quella dell’attuale NV200. Il modello di produzione si rivolgerà prevalentemente a piccole imprese, ma in molte aree anche a utilizzatori privati e famiglie.”
Essendo potenzialmente un veicolo di produzione di massa, Nissan e-NV200 Concept permetterà anche una di ridurre sensibilmente i costi di esercizio rispetto agli attuali veicoli a combustione interna.
“Un veicolo come Nissan e-NV200 Concept darà una sferzata di energia al mercato dei van compatti in molti modi diversi: migliorerà la qualità di vita negli ambienti urbani e rappresenterà un investimento finanziario intelligente per le imprese grandi e piccole,” ha aggiunto Murakami.



Stesse funzionalità di NV200 e design caratteristico dei veicoli elettrici Nissan
Esteriormente, il design di Nissan e-NV200 Concept trae ispirazione dal Nissan NV200 attualmente in commercio, ma si arricchisce di forti spunti stilistici derivati dall’elettrica Nissan LEAF. Il versatile e apprezzato veicolo commerciale leggero NV200, ha vinto i titoli di International Van of the Year 2010 e Universal Design Award 2011 – premio assegnato dall’Universal Design GMbH, un’organizzazione focalizzata a promuovere la comune convergenza tra esigenze stilistiche e i bisogni dei clienti. Oltre a questi premi, NV200 è stato anche insignito del titolo di CDV (car-derived van) per il 2010 in Cina e la sua presenza si è consolidata in Giappone, paese in cui è diventato leader di segmento grazie alla varietà della propria gamma - che comprende anche una versione taxi.

L’identità “elettrica” di Nissan e-NV200 Concept s’intuisce subito dal frontale. L’ampio cofano è enfatizzato da uno sportello di ricarica centrale, sormontato da un logo Nissan nelle sfumature del blu e dagli affusolati fari a LED. Il design esterno evidenzia l’armoniosa interazione tra le linee decise della vettura e l’ampiezza delle superfici della carrozzeria. I grandi finestrini anteriori e la lunga superficie vetrata posteriore si combinano ad una coppia di ampi pannelli in vetro sul tetto che creano all’interno un’atmosfera ariosa. In linea con il concept di Nissan LEAF, gli esterni sono dipinti del colore Aqua Blue, che esprime il senso di eco-compatibilità e rispetto per l’ambiente della vettura.
Internamente, Nissan e-NV200 Concept ricalca la linea stilistica pulita e moderna dei veicoli elettrici Nissan: pur adottando i contatori specifici dei veicoli elettrici, colorati da accenti di blu e sfumature chiare e brillanti, e-NV200 Concept conserva la forte componente funzionale di NV200. All’interno, e-NV200 Concept sfoggia dispositivi telematici avanzati ed un display a schermo piatto su cui i comandi sono disposti come in un tablet.
“Nissan e-NV200 Concept ha un design distintivo e condivide il look iconico dei veicoli elettrici Nissan, inaugurato con Nissan LEAF, interpretandolo nello stile moderno, pratico e funzionale tipico dei veicoli commerciali,” ha dichiarato Murakami. “Internamente, l’abitacolo è intelligente, razionale ma si arricchisce dello spirito del veicolo elettrico e di un’interfaccia operativa di facile utilizzo.”

Trasmissione a emissioni zero
Nissan e-NV200 Concept condivide con la rivoluzionaria Nissan LEAF le principali componenti del sistema di trasmissione.
L’alimentazione silenziosa a emissioni zero è fornita da una batteria a ioni di litio composta di 48 moduli compatti e da un reattivo motore sincrono che sviluppa 80kW di potenza in corrente alternata e 280 Nm di coppia. A differenza dei tradizionali motori a combustione interna, nel Nissan e-NV200 Concept il 100% della coppia è immediatamente disponibile fin dall’inizio: la risposta immediata e l’eccellente accelerazione rendono la guida piacevole e rilassante.
Come la LEAF, Nissan e-NV200 Concept ha prestazioni brillanti ed è divertente da guidare come un veicolo a benzina tradizionale. Inoltre, come Nissan LEAF, e-NV200 Concept sorprende per l’economia nei consumi – elemento-chiave per gli operatori che utilizzano veicoli commerciali.

Iniziati i test a livello globale
Oltre al debutto globale di Nissan e-NV200 Concept, sono attualmente in corso diversi test su prototipi elettrici costruiti su base NV200 con lo scopo di raccogliere informazioni dalle aziende di tutto il mondo sul comportamento del veicolo in condizioni di normale utilizzo. I test iniziali sono stati condotti nell’estate 2011 dallo Japan Post Service, il servizio postale giapponese, che ha utilizzato un prototipo elettrico di NV200 per la raccolta e consegna della posta a Yokohama. Ulteriori test sono iniziati a Londra lo scorso mese insieme a FedEx. I riscontri ottenuti da questi test saranno utilizzati da Nissan per progettare i futuri veicoli commerciali leggeri alimentati a batterie affinché rispondano meglio alle esigenze dei clienti.

Nissan: “Taxi of Tomorrow” per New York
Essendo una vera vettura globale, Nissan NV200 è prodotta in Giappone, Europa e Cina ed è attualmente disponibile in 40 paesi. E’ previsto il suo lancio anche in Nord America e India. L’importanza di questo progetto sarà ancora più evidente nel 2013, quando una versione appositamente modificata di NV200 diventerà il taxi ufficiale della città di New York, trasportando circa 600.000 passeggeri ogni giorno.
Scelto per la sua combinazione tra dimensioni esterne compatte e massima abitabilità interna nel corso della selezione del “Taxi of Tomorrow” durata oltre 2 anni e che ha visto coinvolti tutti i costruttori globali, il design del nuovo Nissan NV200 Taxi riflette le richieste espresse da centinaia di tassisti e utilizzatori di taxi, che hanno condiviso le proprie idee e priorità con gli ingegneri e i designer Nissan.
Le novità principali previste su Nissan NV200 Taxi includono: una spaziosa area di carico per trasportare i bagagli di 4 passeggeri, porte scorrevoli con gradino di entrata e maniglia per facilitare l’accesso al veicolo, sistema di controllo indipendente dell’aria condizionata per i passeggeri posteriori e filtro dell’aria ai fenoli d’uva che migliora la qualità dell’aria nella cabina e sedili in tessuto confortevoli, antibatterici, ecosostenibili, facili da pulire e che danno la sensazione della vera pelle.
Per ulteriori informazioni sul Nissan e-NV200 Concept, visitare il sito www.eNV200.com. Per informazioni su Nissan NV200 Taxi, visitare il sito: http://taxioftomorrow.com/.

Dimensioni e specifiche
Trazione: Anteriore
Batteria: Laminata agli ioni di litio da 24 kWh
Layout della batteria: Sotto il pianale
Autonomia: Analoga a Nissan LEAF
Ruote: Cerchi in lega di alluminio da 16 pollici
Dimensioni pneumatici: 205/55R16
Passo: 2725 mm
Lunghezza: 4574 mm
Larghezza: 1758 mm
Altezza: 1826 mm

Caratteristiche Esterne:
Abitacolo funzionale e grande capacità di carico; frontale dal design caratteristico tipico dei veicoli elettrici Nissan; doppi pannelli vetrati sul tetto; design anteriore distintivo con sportello frontale per la ricarica; forma aerodinamica; fari cromati dalle sfumature blu abbinate alle luci posteriori

Caratteristiche interne:
Strumentazione standard con contatori specifici dei veicoli elettrici, dispositivi telematici avanzati e display a schermo piatto ispirato ai tablet; finiture interne di tessuto grigio brillante; due file di sedili ripiegabili.