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mercoledì 9 maggio 2012

La IEA puntualizza la situazione della mobilità elettrica in 16 città di tutto il mondo, Italiane escluse

Sedici le città “osservate”, di 9 Paesi e 3 continenti diversi
Veicoli elettrici: piani, strategie e sovvenzioni applicate in tutto il mondo
L’International Energy Agency ha appena pubblicato un testo che analizza i programmi municipali attivati da vari centri urbani per promuovere e sostenere la mobilità elettrica. Non ci sono purtroppo città italiane, dove non si mette evidentemente in pratica quanto annunciato o non lo si fa altrettanto bene come invece si fa in altri "mondi amministrativi".

 I veicoli elettrici hanno iniziato a circolare un po’ su tutte le strade del mondo ed è curioso vedere in che modo le varie realtà locali promuovono questo genere di mobilità alternativa e sostenibile. La definizione e la messa in atto delle varie strategie municipali, infatti, può risultare cruciale nel successo o meno della mobilità elettrica in un determinato centro urbano, a maggior ragione se l’obiettivo da raggiungere è piuttosto ambizioso: 20 milioni di veicoli elettrici in circolazione entro il 2020. Ma quali sono i piani più efficaci e dove sono stati sperimentati e poi adottati? A rivelarlo è il testo appena pubblicato dalla International Energy Agency (IEA) EV City Casebook che fornisce una panoramica mondiale sullo stato dell’arte e sulle prospettive dei veicoli elettrici, comparando i vari programmi attivi in tutto il mondo.


Il book della IEA analizza 16 città di 9 Paesi e 3 continenti diversi: da Shanghai a Berlino e da Portland al Nord Est dell’Inghilterra, vengono forniti tutti i dettagli su come ogni comune o regione d’avanguardia abbia sviluppato e gestisca il proprio programma. Le 16 aree urbane osservate dall’Agenzia presentano, tra l’altro, caratteristiche molto diverse tra loro. Tra le città esaminate, infatti, sono presenti centri densamente popolati, come New York o Amburgo, centri di piccole dimensioni, come le Goto Islands di Nagasaki, e centri dalla vasta estensione, come Los Angeles o i 5 sobborghi olandesi di BrabandStad; ogni realtà offre varie tipologie di servizi, dai mezzi pubblici e i taxi elettrici per il trasporto di massa al noleggio di auto individuali, dall’acquisto di veicoli elettrici per la flotta municipale alle sovvenzioni stabilite da alcune amministrazioni per incentivarne l’acquisto o l’uso. Da quest’analisi, la IEA si augura che a parte il contesto cittadino, luogo ideale per vari tipi di sperimentazioni, la mobilità elettrica possa diffondersi anche in altri contesti extra-urbani.
Nella autorevolissima pubblicazione, non ci sono purtroppo città italiane, dove non si mette evidentemente in pratica quanto annunciato di anno in anno o non lo si fa altrettanto bene come invece si fa in altri "mondi amministrativi".









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