Battezzati in Campidoglio, alla presenza del ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, dell'assessore all'Ambiente del Campidoglio, Marco Visconti, di Ajoul Grouvel, direttore veicoli elettrici Psa Peugeot-Citroen acquistati dall'amministrazione capitolina nell'ambito del programma di sviluppo della mobilità sostenibile, per la riduzione del 20% di Co2 entro il 2020.
I nuovi veicoli, Citroen C-Zero, andranno in sostituzione delle auto più vecchie in dotazione alla polizia Roma capitale e circoleranno nel centro storico.
Il rinnovo del parco auto del Campidoglio, dunque, è stato avviato con l'acquisto di 14 auto elettriche Citroen C-zero al cento per cento. Dieci di questi veicoli saranno dati in sostituzione delle auto più vecchie della polizia di Roma Capitale, quattro resteranno a disposizione dell'Osservatorio dei cambiamenti climatici del dipartimento ambiente.
Per l'acquisto dei veicoli l'amministrazione capitolina ha investito, dopo una gara pubblica, 500mila euro, resi disponibili dal ministero nell'ambito di finanziamenti per progetti di mobilità sostenibile.
L'impegno del Campidoglio per la sostituzione dei propri mezzi proseguirà nei prossimi mesi. In questo quadro anche Acea ha avviato il rinnovo del parco auto con mezzi esclusivamente elettrici. I primi 40 porter elettrici entreranno in funzione entro l'anno per arrivare a 80 nel 2012.
Ama e Atac stanno svolgendo, intanto, un monitoraggio propedeutico al rinnovo del proprio parco mezzi che verrà avviato entro l'anno. Ai veicoli elettrici inoltre sarà concesso l'ingresso e la circolazione gratuita nel centro storico. Oltre al parcheggio gratuito sulle strisce blu in tutta la città. Entrare nella Ztl gratuitamente significa poter risparmiare fino a 574 euro ogni anno.
Lo sviluppo della mobilità elettrica è necessariamente legato all'ampliamento della rete di ricarica elettrica e all'implementazione del fotovoltaico. Grazie all'impegno congiunto di Roma Capitale, Acea e Enel, sono state già installate 40 stazione di ricarica pubblica, 60 saranno installate entro l'anno poi ne arriveranno altre 200.
L'elettricità per la ricarica è resa dagli impianti fotovoltaici. A Roma, in tre anni, l'amministrazione ha quintuplicato le quote di energia pulita passando da 9 a 49 megawatt. L'obiettivo stabilito dai programmi è di raggiungere i 100 megawatt entro il 2012.
"Si tratta di una rivoluzione molto importante. Spero che dalla capitale parta una grande voglia di mobilità sostenibile". E' quanto ha dichiarato oggi dalla piazza del Campidoglio, il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo presentando i primi 14 veicoli elettrici al cento per cento acquistati dall'amministrazione capitolina nell'ambito del programma di sviluppo della mobilità sostenibile per la riduzione del 20% di CO2 entro il 2020.
"Il fatto poi che una quota di parco auto pubblico sia finalmente elettrico è un segnale importante - ha proseguito il ministro dell'Ambiente - un piccolo passo concreto all'interno di una politica più ampia che non riguarda solo l'auto elettrica, ma una modalità nuova di concepire il trasporto pubblico che deve avere risposte da parte dell'amministrazione pubblica, che noi sosteniamo, ma sempre in condivisione con i cittadini".
"Si tratta di un progetto importante quello legato ai 14 veicoli elettrici acquistati dall'amministrazione capitolina. Dieci macchine andranno nelle piazze storiche di Roma, in dotazione ai vigili urbani per sensibilizzare tutti i cittadini sulla sostenibilità ambientale che non è fatta solo di macchine elettriche, ma anche di raccolta differenziata, di bioedilizia". E' quanto ha dichiarato oggi l'assessore all'Ambiente capitolino Marco Visconti, presentando, nella piazza del Campidoglio, accanto al ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo e al direttore dei veicoli elettrici Psa Peugeot-Citroen, Ayoul Grouvel, i primi 14 veicolil elettrici acquistati dall'amministrazione capitolina.
Sulla scelta di un marchio francese Marco Visconti ha spiegato: "Abbiamo fatto una gara e ha vinto Peugeot-Citroen - ha risposto - putroppo le nostre case non fanno macchine elettriche".
A Torino la scorsa settimana si è tenuta "Viva l'Auto" ed è emerso l'imbarazzo per una situazione che vede il Paese bisognoso di maggiori tassi di efficienza ed indisponibilità di risorse stanziate, che possono essere invece reperite dove c'è inefficienza.
Bisogna essere può consapevoli che l'inefficienza costa più degli incentivi che servono ad avviare il mercato. Il Direttore Comunicazione di Nissan, Giuseppe George Alesci, è diretto: "Sugli incentivi siamo destinati, come Continente, ad essere soggetti ai limiti imposti dall'Ue sulla produzione di CO2, limite che è di 130 grammi per km. Nel 2020, l'invito è a ridurre la misura fino a 95 grammi oppure le sanzioni saranno durissime. Preferiamo pagare le multe nel 2020 o pensare politiche efficienti in tale direzione? E' chiaro che non devono essere incentivi tali da favorire le case automobilistiche - ha aggiunto Alesci - ma devono essere incentivi generali". L'assenza di incentivi statali pesa: l'Italia è un Paese che segna rosso in Europa, non c'è il supporto delle istituzioni per attivare incentivi che sostengano il mercato delle nuove mobilità che applicano soluzioni innovative per ridurre i fattori di inquinamento ambientale impiegando meno energia. Anche le Case di produzione di veicoli commerciali sono investite da questa sfida nel quadro degli obiettivi europei "20, 20, 20": la scelta della trazione elettrica e dei veicoli ibridi è fatta per andare a coprire un segmento importante per la distribuzione urbana delle merci ed è possibile applicarla nel 45 per cento dei casi facendo migrare il sistema della logistica verso la conversione elettrica. In particolare, la logistica urbana dei veicoli commerciali è un'opportunità anche per la rete di distribuzione delle merci.
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