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giovedì 20 ottobre 2011

Tesla Model S in arrivo. Berlina di rappresentanza 100% elettrica macina chilometri a emissioni zero


Tesla Model S: l’elettrica che può andare a ruba
California, fabbrica della Tesla. Qui a partire dall'anno prossimo verrà costruita la berlina Model S: 6.000 vetture (l'intera produzione del 2012) sono state già vendute, almeno 20.000 esemplari prodotti gli anni successivi. Ed è solo il primo passo perché arriva la Model X.






Prima che fosse rilevato dalla Tesla Motors nel maggio del 2010, lo stabilimento di Fremont in California, sotto l'egida della Toyota (in precedenza della General Motors) era in grado di produrre sino a 500mila vetture l'anno, gran parte Corolla. La scure della crisi del modello tradizionale del business dell'auto è stata però impietosa. Così, sia sulla costa est sia ovest degli Stati Uniti si sono registrate drastiche decisioni. E i 4.700 lavoratori della New United Motor Manifacturing hanno pagato un conto molto salato, perdendo il posto di lavoro.
Il destino delle mura di Fremont, tuttavia, non era quello di restare a marcire o diventare sede di esercizio per band di graffitari della West Coast. Niente affatto. Soprattutto perché da queste parti vive un uomo molto speciale, con idee altrettanto speciali. Qualche anno fa, era il 2003, l'allora trentaduenne sudafricano e naturalizzato americano Elon Musk ha dato vita a un nuovo marchio di automobili, la Tesla Motors. Un blasone che ha imparato velocemente a farsi conoscere, piazzato dal 2008 sul cofano anteriore di una versione allungata, rivisitata e impreziosita da un consistente pacco batterie agli ioni di litio, della Lotus Elise.
Naturalmente con un “marchio” così, quest'auto non poteva emettere un solo fiato dallo scarico. Ma la Tesla Roadster, costruita dalla factory inglese, tra le frecce al suo arco ha anche sia la capacità di percorrere sino a 300 km circa prima di scaricarsi sia quella di archiviare lo 0-100 km/h in 3,7 secondi. Così, è stata venduta in qualche migliaio di esemplari nel mondo, andando anche a occupare i garage di alcuni vip e opinion leader più influenti. Uno su tutti? Leonardo Di Caprio, da sempre molto attento all'argomento “green”.
La Roadster però, che uscirà di produzione l’anno venturo, è stata soltanto un piccolo tassello della grande idea di Elon Musk. Del resto da un uomo che, dopo aver inventato il sistema per i micropagamenti online Paypal e aver fondato una società che si occupa di studiare il post Space Shuttle per la Nasa, ci si può solo aspettare qualcosa di molto ambizioso. “Ho iniziato a pensare all'auto elettrica vent'anni fa quando frequentavo l'università – ci ha raccontato Musk durante la nostra visita a Fremont – quando mi sono reso conto che i movimenti ambientalisti si facevano sempre più pressanti e che il mondo dell'auto era troppo lento nel prendere una nuova direzione verso la sostenibilità”.
Dunque, anche grazie a un cospicuo finanziamento governativo (465 milioni di dollari concessi nel 2009), lo stabilimento di Fremont è stato acquistato e convertito per la produzione di una nuova auto destinata a un pubblico ben più ampio rispetto a quello della Roadster. Abbiamo visto e toccato con mano in un'anteprima esclusiva la versione Beta della Model S, quasi pronta per la produzione. Si tratta di una berlina di dimensioni medio-grandi (4,97 metri), capace di accogliere 5 o 7 persone a bordo (sono previsti a richiesta due sedili aggiuntivi nel bagagliaio) oltre ai bagagli (sia davanti sia dietro) e che sarà venduta con tre livelli di autonomia (258, 370 o 483 km).
Di interessante ha anche il prezzo d’attacco: attorno ai 49.900 dollari (circa 37mila euro, in Italia arriverà nel 2013), a cui si aggiungono 10 o 20mila dollari qualora si volesse optare per le versioni con batterie più capaci. Il ripristino della carica avviene tramite una normale presa domestica (40 km recuperati in un'ora), anche se collegandosi a una centralina da 90 kW/h si recupera l'80% in appena 45 minuti.
Vista la fama di Musk e dato che nel pacchetto azionario della Tesla Motors ci sono anche nomi quali Google, Daimler e Toyota è difficile ipotizzare il flop. Anche perché nella filosofia dell'imprenditore della Silicon Valley ci sono due principi ferrei: la qualità totale e un costante impegno per tenere i costi competitivi al massimo. Ecco infatti che negli oltre 511mila mq del sito produttivo di Fremont ci sono macchinari evolutissimi, ma acquistati in un momento “favorevole” per fare buoni affari. Ed ecco anche un team cosmopolita (180 persone, destinante a diventare 500 entro il 2015) costruito selezionando individui di altissima capacità e volontà, spesso strappati da marchi concorrenti.
La fabbrica costruirà nel 2012 circa 6.000 Model S: sono già state tutte vendute. E tra le prenotazioni ci sono anche una manciata di italiani. Cresceranno a 20mila nel 2013 e con l'arrivo di altre varianti sullo stesso pianale (tra cui la suv Model X nel 2014 e una nuova Roadster più in là) la capacità produttiva arriverà a 50mila auto/anno entro i prossimi quattro anni.
Tornando alla Model S, si tratta di un'auto completamente rivoluzionaria: innanzitutto perché è costruita partendo da un pianale composto da un pacco di batterie agli ioni di litio capace di garantire sia una notevole rigidità torsionale sia un baricentro estremamente basso: “Nella guida offre sensazioni uniche, che neanche una vera sportiva riesce a trasmettere. E poi con la versione Performance, che sarà pronta all'avvio della produzione, lo 0-100 km/h sarà coperto in soli 4,5 secondi. Meglio di una Porsche 911!” dice sorridendo compiaciuto Elon Musk. Dal primo giro a bordo della Model S con il collaudatore della Tesla, possiamo confermare che le sensazioni sono esattamente quelle accennate dal Ceo. In aggiunta, l'abitacolo è rifinito con grandissima cura e qualità e la linea che il giovane designer americano (ex Mazda) Franz von Holzhausen le ha scolpito addosso forgiando la scocca d'alluminio è di un'eleganza superlativa.
Previste nuove assunzioni presso la casa madre e sedi di assistenza territoriali nei mercati di esportazione.


Exclusive: First Ride In The Tesla Model S

MODEL S FIRST RIDE


Over the weekend we experienced one whole minute of the future. There weren't hoverboards or McFly Nikes, just two Tesla Model S Betas. The Beta model represents roughly 90% of the production Model S, and we were the first of very few to grab video of our seat time.
The first thing you notice upon approaching the Model S are the frameless side windows, just like the Audi A7. Like the A7, the Model S has that 4-door coupe profile often referred to as "athletic." It really is a visually striking vehicle in person.


Upon entering the car, you're greeted with a massive 17-inch touchscreen in the center of the IP stack. It resembles an iPad (we're glad to see emulation here), which is not surprising since Tesla has recruited some of Apple's designers to develop the interface.


With Tom Petty's Runnin' Down a Dream playing in the background, our ride began. Just like the Nissan Leaf or Tesla's own Roadster, the Model S accelerates with the quick, linear pull characteristic of an electric motor. Acceleration is powerful, but nearly silent--another hallmark of electric vehicles.


Even with the Model S sedan's tech-packed dashboard, 4-door coupe good looks, and quickness off the line, we may have left most impressed with the ride quality. We're going to go there and say it: we haven't felt a ride this smooth since driving the Rolls Royce Ghost, a car that starts at nearly $250,000. Of course, we offer the disclaimer that we were driving on Tesla's own perfectly paved course, but the way the chassis moved around the turns was nothing short of extraordinary. A lot of that is due to the optional air suspension, but also benefits from the ground-up design of the car's space frame chassis.

The battery essentially makes up the entire undercarriage. The battery's placement contributes to the vehicle's superb balance and handling, while completing the bottom portion of the vehicle's structure. This is exclusive to the Model S, until BMW's i cars begin to hit the showrooms.

Tesla Model S iPhone App


It wouldn't be right for Tesla to be centered in Silicon Valley and not have the most future-forward technology a car can offer. Over the weekend we caught Tesla's killer smartphone app in the wild and it appears that they have completely nailed it.
Add however many Tesla Model S sedans you own to the app and you can keep tabs on all of them in real-time. You can track their trajectories in real-time. You can independently adjust cabin temperature in real-time. You can also check battery charge status in real-time. (See what we are getting at?)
Click the image below to watch an exclusive video demo of the app:


The Apple/Android-like interface is simple and straight-forward. Of course, Tesla has recruited some of the top phonemakers' designers to work on the app.

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