Le ultime news di Quotidiano Energia

martedì 28 giugno 2011

Una sorta di bilancio di metà anno per una strategia nazionale sull'auto elettrica


Dare spunti di opportuna innovazione è sempre positivo, ma se rimangono lettera morta non sono sufficienti per arrivare ad un sistema energetico sostenibile ed equilibrato. Se non si muove nulla, anche nell'opinione pubblica non specializzata, sarà la forza dei fatti a portarci al cambiamento, solo che in questo caso il passaggio sarà meno morbido rispetto a partire per tempo con i necessari e progressivi cambiamenti: l'elettrificazione dei trasporti su gomma è un passaggio fondamentale per diffondere l'utilizzo della piccola fonte rinnovabile ed efficienza energetica che poi è semplicemente risparmio di energia primaria.

da "il Sole-24 ore

Piano per mobilità sostenibile cercasi: ultima l'Italia

Altro che impatto. A zero, In Italia, c'è il piano nazionale sulla mobilità sostenibile. Mentre l'Autorità per l'energia si affanna con raccomandazioni ai parlamentari – al momento cadute nel vuoto - e l'Unrae (l'associazione che riunisce i costruttori automobilistici stranieri) strilla ai quattro venti la propria indignazione per la mancata azione governativa, l'unica attività istituzionale che si intravede all'orizzonte – la proposta dell'onorevole Agostino Ghiglia per gli incentivi all'acquisto delle auto elettriche - beccheggia pigramente nella laguna della burocrazia parlamentare senza grandi speranze di finanziamento.
E' così che le uniche iniziative degne di nota sono da ascrivere agli uomini e alle aziende di buona volontà, più che all'azione corale, ancorché in pubbliche amministrazioni: Milano, Brescia, Pisa, Parma in partnership con le coppie Renault Nissan – A2A e Mercedes – Enel su tutti. Esperienze a macchia di leopardo, le definisce Marco Martina, esperto automotive di Deloitte, "non il frutto di un organico progetto/modello di mobilità sostenibile sia in termini ecologici che di business".
Potrebbero anche bastare come premessa, non fosse che il tema della mobilità elettrica, e più in generale dell'abbattimento di consumi ed emissioni nei trasporti, campeggia fra i primi punti all'ordine del giorno in Europa. A cominciare dalla Germania che esibisce numeri imbarazzanti: 2 miliardi di euro l'impegno per lo sviluppo dell'auto elettrica che potrebbe voler dire un milione di autovetture a batterie circolanti entro il 2020, 5 milioni entro il 2030. Con i produttori tedeschi che si allargano a 17 miliardi di investimenti promettendo 20 mila nuovi posti di lavoro. E' il piano che fa saltare i nervi al direttore generale dell'Unrae Gianni Filipponi: "In Europa l'Italia spicca per la sua assenza ed ha una posizione divenuta sempre più difficile da comprendere."
A salvare l'onore tricolore – al momento – c'è per l'appunto l'Autorità per l'energia. In un'indagine conoscitiva sullo sviluppo della mobilità elettrica - dopo aver ricordato che è in un gioco una fetta importante della politica energetica, ambientale e industriale del Paese - tira la giacchetta alla commissione Trasporti e Attività Produttive della Camera e ipotizza (spera?) in alcuni ‘milioni di veicoli elettrici in Italia tra il 2015 e il 2020'. Per poi, ovviamente, concentrarsi sugli aspetti distributivi e tariffari.
Non riusciamo a guardare al di là del nostro naso: a livello nazionale sembra mancare la comprensione non solo delle opportunità legate allo sviluppo di una nuova filiera produttiva, di servizi ad alto valore aggiunto e dei relativi indotti, ma anche dell'urgenza di mettere sul piatto una riflessione di carattere culturale sulla mobilità del futuro, dove l'opzione elettrica costituirà un tassello fondamentale.



mercoledì 22 giugno 2011

vetture elettriche e crash test

Euro NCAP: ecco le schede sui crash test


Le auto elettriche possono essere ugualmente sicure mentre le auto low cost continuano a non brillare in sicurezza. 
"La parte elettrica ha resistito molto bene ai tre crash test - ha dichiarato Michiel van Ratinger, segretario generale di Euro NCAP - non è impensabile che in un futuro molto vicino troveremo auto completamente elettriche in grado di meritare le 5 stelle". 
Euro NCAP ha pubblicato i primi risultati del 2011, poche le nuove auto testate. Ma dai test emergono due risultati importanti: le auto elettriche possono essere ugualmente sicure mentre le auto low cost continuano a non blillare in sicurezza.
NOVITA' ELETTRICA - Fra i modelli testati in questa prima "fase" del 2011 spicca la prima auto elettrica testata ufficialmente da Euro NCAP: la Mitsubishi i-MiEV, che condivide tutto con la Citroen C-Zero e la Peugeot iOn. Euro NCAP, oltre ai consueti test sulla sicurezza degli occupanti e dei pedoni, introduce alcune accortezze da utilizzare nei crash test con auto a trazione elettrica: la protezione dalle cariche ad alta tensione. Per verificarne la reale sicurezza l'auto viene provata con la batteria carica e in funzione e vengono valutati durante e dopo il test eventuali rotture degli accumulatori, la funzionalità dei sistemi che tagliano potenza in caso d'impatto ed eventuali cariche pericolose per i soccorritori residue sulla carrozzeria dopo l'impatto. La piccola Mitsubishi ha ottenuto buoni risultati complessivamente, a parte qualche ombra sulla scocca, che ha raggiunto il suo limite di stabilità nel crash test frontale (era già successo con il test di Adac di cui vi avevamo parlato qui). "La parte elettrica ha resistito molto bene ai tre crash test - ha dichiarato Michiel van Ratinger, segretario generale di Euro NCAP - non è impensabile che in un futuro molto vicino troveremo auto completamente elettriche in grado di meritare le 5 stelle".
LOW COST - Risultati deludenti per il SUV a basso prezzo di Dacia. La Duster, che conquista solo 3 stelle, si è comportata dignitosamente nei test d'impatto frontale e laterali, ma si salva grazie agli airbag laterali (che proteggono anche la testa) che peró non sono di serie su tutte le versioni italiane, quindi attenzione. Senza airbag l'auto non sarebbe in grado di proteggervi adeguatamente quindi ricordatevi di chiederli in fase d'acquisto. Ma allora dove ha perso molti punti la Dacia Duster? Nel test per la protezione dei pedoni, pericolosissimo il cofano, e nella categoria safety assist visto che la Duster non ha l'ESC di serie e neanche un limitatore di velocità. In merito all'ESC vi ricordiamo che sulla Duster non puó essere un optional, il rischio di ribaltarsi è molto alto così come vi abbiamo raccontato qualche tempo fa. In merito al deludente risultato della Duster abbiamo contattato Renault per conoscere cosa intendano fare per migliorare la sicurezza di questo modello, pensiamo infatti che Renault debba prendere maggiormente a cuore la sicurezza delle Dacia, così come fa da sempre col suo marchio principale. Va bene il risparmio, ma non sulla sicurezza. 
PICCOLE AUTO SENZA OMBRE - Testati anche due piccoli crossover di successo, la Nissan Juke e la Mitsubishi ASX, che hanno entrambi ottenuto le 5 stelle globali. Anche un piccolo monovolume, la Hyundai ix20, ha ottenuto il massimo punteggio di 5 stelle, ma non attraverso un vero test, Euro NCAP ha basato il risultato su quello della sorella Kia Venga (qui il suo test), già testata lo scorso anno. La BMW X1 è stata aggiornata al punteggio 2011, che non le fa variare le 5 stelle già conseguite in precedenza.
EURONCAP ADVANCED 2011 - In questa fase è stato annunciato anche il primo sistema di sicurezza avanzato che verrà riconosciuto quest'anno con il premio Euro NCAP Advanced. L'Infinity Lane Departue Prevention, che tramite una piccola telecamera riconosce se il pilota sta uscendo dalla propria corsia involontariamente, e lo avvisa affinchè ritorni in posizione sicura. Il sistema è disponibile sulla Infinity FX, testata nel 2010 (qui la scheda) e premiata con il SicurAUTO SafeBuy 2010 come l'auto più sicura della sua categoria.
Qui di seguito tutte le schede delle auto testate da Euro NCAP in questa sessione, ognuna con descrizione in italiano, foto e video.


TRASPORTI: ACI, L’AUTO ELETTRICA E’ ANCHE SICURA


(AGENPARL) - Roma, 23 feb - L’auto elettrica è anche sicura: lo dimostrano gli ultimi crash-test di EuroNCAP, il programma internazionale per la sicurezza dei veicoli promosso dall’ACI con altri Automobile Club europei insieme a varie associazioni di produttori, consumatori ed assicurazioni, nonché da sette governi europei. Nell’ultima serie di test sono state esaminate la Citroen C-Zero, la Mitsubishi i-MiEV e la Peugeot iOn – gemelle per design e dotazioni di sicurezza – che hanno conseguito l’ottimo punteggio di 4 stelle su un massimo di cinque. Pur sottoposte alle stesse sollecitazioni degli altri veicoli, le vetture non hanno manifestato criticità rilevanti, soprattutto alle batterie e al circuito elettrico. Anche negli urti più violenti non sono state registrate perdite di liquidi dagli accumulatori di energia o pericolose scariche elettriche, grazie anche all’efficienza dei dispositivi che interrompono automaticamente la corrente in caso di pericolo. “I risultati raggiunti dalla ricerca tecnologica sulle auto elettriche – ha dichiarato il presidente dell’ACI, Enrico Gelpi – dimostrano la grande attenzione delle Case automobilistiche alla sicurezza oltreché alla sostenibilità della mobilità del futuro. Le cinque stelle di EuroNCAP che oggi contraddistinguono molte auto in commercio, dalle piccole utilitarie alle grandi ammiraglie, sono un obiettivo già raggiunto nel 2010 da alcune vetture ibride e non sono certo un traguardo irraggiungibile per i veicoli elettrici”. “Come membro del board EuroNCAP – ha aggiunto Gelpi – l’ACI sta promuovendo nuove prove di crash per valutare soprattutto la sicurezza attiva dei veicoli”. Superano gli ultimi test anche la Nissan Juke, la Hyundai ix20 e la Mitsubishi ASX, tutte con il massimo punteggio di 5 stelle. Chiude la serie con una valutazione di 3 stelle la Dacia Duster. Per l’occasione, EuroNCAP ha assegnato un premio speciale a Infiniti per il sistema LDP - Lane Departure Prevention: una telecamera rileva il superamento della linea di mezzeria e manda un impulso al dispositivo di controllo dei freni e dello sterzo che rimette in carreggiata l'auto.


NISSAN LEAF PREMIATA CON 5 STELLE EURO NCAP
E' la prima vettura 100% elettrica ad ottenere il  punteggio massimo nei test di sicurezza Euro NCAP


Nissan Leaf Euro NCAP 5 stars

Automania www.automania.it - Preparation & test of the Nissan LEAF, 1st EV reaching Euro NCAP5 stars. News crash test www.automania.it
di AutomaniaNews  3 sett. fa  651 visualizzazioni

All new Nissan Leaf 2011 Crash Test

All new Nissan Leaf 2011 EURO Ncap Crash Test
di autotuningnews  4 sett. fa  539 visualizzazioni

Euro NCAP | Nissan LEAF | 2011 | Crash test

www.euroncap.comFrontal Impact takes place at 64 Km/h, 40% of the width of the car striking a deformable barrier. In the side impact, a mobile ...
di euroncapcom  1 mese fa  13852 visualizzazioni

Crash tested Nissan Leaf receives Euro NCAP 5 stars

Preparation and test of the Nissan LEAF, 1st EV reaching Euro NCAP 5 stars
di worldcarfans  2 sett. fa  1084 visualizzazioni

Euro NCAP | Nissan LEAF | 2011 | ESC test

EuroNCAP carried out "sine-with-dwell" tests according to the ESC GTR global technical regulation, which is based on the US regulation FMVSS126 ...
di euroncapcom  1 mese fa  3780 visualizzazioni

Nissan Leaf -- Euro NCAP ESC Test 2011

Nissan Leaf -- Euro NCAP ESC Test 2011
di AutoMotoTVgerman  3 sett. fa  108 visualizzazioni

Lo European New Car Assessment Programme (Euro NCAP) ha premiato Nissan LEAF 100% elettrica assegnandole il punteggio più alto per la sicurezza, a seguito dei brillanti risultati ottenuti nei rigorosi crash test dell’organizzazione indipendente. La vettura a emissioni zero ha ricevuto 5 stelle, diventando così il primo veicolo elettrico ad ottenere il massimo riconoscimento nelle valutazioni nei test Euro NCAP sulla sicurezza.

Il veicolo vincitore dei titoli di European e World Car of the Year 2011 ha ottenuto un punteggio dell’89% nella protezione degli adulti, dell’83% nella protezione dei bambini, e dell’84% per i sistemi di assistenza alla guida e di sicurezza attiva a bordo - che comprendono anche il controllo elettronico di stabilità (ESC – Electronic Stability Control) e il limitatore di velocità di serie.

Inoltre, la berlina compatta ha ottenuto un punteggio del 65% per la sicurezza dei pedoni, valore ben superiore alla media: questo risultato è in parte merito del particolare design di Nissan LEAF, caratterizzato dal baricentro basso e dalla mancanza di elementi rigidi sotto il cofano.

“Le perfomance di Nissan LEAF in questi rigorosi test di sicurezza sottolineano l’integrità ingegneristica della vettura e dimostrano che questo innovativo veicolo 100% elettrico risponde perfettamente alle esigenze di un utilizzo familiare quotidiano. Nissan LEAF non solo offre spazio, praticità e prestazioni paragonabili ai veicoli tradizionali, ma è anche una delle auto più sicure su strada”, ha affermato Pierre Loing, Vice President Product Strategy & Planning di Nissan International SA – quartier generale di Nissan Europa - e capo della Zero Emission Business Unit.

“Nissan LEAF è la prova concreta che oggi i veicoli elettrici sono sicuri quanto le auto tradizionali. Questo risultato definisce gli standard di riferimento per la futura generazione di vetture elettriche sul mercato europeo”, ha dichiarato Michiel van Ratingen, Segretario Generale dell’Euro NCAP.

I test di sicurezza cui è stata sottoposta Nissan LEAF hanno seguito le procedure standard stabilite da Euro NCAP: impatto frontale e laterale, impatto laterale sul palo e colpo di frusta. I 48 moduli che compongono la batteria agli ioni di litio di Nissan LEAF e che sono posizionati in uno speciale comparto posto sotto il pianale dell’auto, hanno resistito a tutti gli impatti.

Inoltre, il sistema della batteria del veicolo elettrico è stato tenuto attivo durante i crash test al fine di testare le misure di sicurezza dell’impianto elettrico, nonché l’isolamento automatico in caso d’incidente. La vettura ha superato brillantemente anche queste prove.

“Non siamo sorpresi di questi risultati” ha detto Jerry Hardcastle Vice President Vehicle Design & Development di Nissan.
“Nissan LEAF ha superato più test di qualsiasi altro veicolo mai prodotto da Nissan. Oltre ai tradizionali test di impatto laterale e contro un ostacolo, abbiamo testato anche il sistema elettrico in ogni condizione al fine di assicurarci che non subisca sovraccarichi e che la procedura di isolamento funzioni regolarmente in caso di impatto.”
I risultati Euro NCAP arrivano a meno di un mese dall’annuncio del premio Top Safety Pick assegnato a Nissan LEAF dall’Istituto Americano per la Sicurezza sulle Autostrade “IIHS”.


Head: Good, Neck: Good, Chest: Adequate, Upper leg right: Marginal, Upper leg left: Marginal, Lower leg right: Good, Lower leg left: Good, Right foot: Good, Left foot: Good
13.6 pts
Head: Good, Chest: Good, Abdomen: Good, Pelvis: Good
8.0 pts
7.4 pts
Neck: Marginal
12.0 pts
4.0 pts
2.0 pts
 
RestraintFair Bimbofix G 0/1S
Group0/1
FacingRearward
InstallationISOFIX anchorages and top tether
11.4 pts
4.0 pts
2.0 pts
 
RestraintBritax Roemer Duo Plus
Group0/1
FacingForward
InstallationISOFIX anchorages and top tether
5.0 pts
See comments
Pedestrian protection

15.2 pts
3.0 pts
5.1 pts

0.9 pts
Active
Pass
3.0 pts
VDC
Pass
2.0 pts
driver
Pass
passenger
Pass
rearNot assessed

Tested modelNissan LEAF 80kW electric, RHD
Body type5 door hatchback
Year of publication2011
Kerb weight1530kg
VIN from which rating appliesApplies to all applies Leafs of the specification tested
ClassSmall Family Car.
Front seatbelt pretensioners
Front seatbelt load limiters
Driver frontal airbagsingle stage
Front passenger frontal airbagsingle stage
Side body airbags
Side head airbags
Speed Limitation AssistanceActive
Electronic Stability Control
Seatbelt Reminderdriver and front passenger seats

Adult occupant
The passenger compartment of the Leaf remained stable in the frontal impact. The stiff centre console and structures surrounding the steering column posed a risk of injury to the knees and femurs of occupants of different sizes to the dummies used in the test, or to those sat in different positions. In the side barrier test the Leaf scored maximum points with all body regions being well protected. In the more severe side pole impact, protection of most body regions was good and that of the chest was adequate. The Leaf was tested with a live battery. No electrical hazards or problems were encountered during any of the impact tests. The protection provided by the front seats and head restraints against whiplash injuries in a rear impact was rated as marginal.

Child occupant
Based on dummy readings, the Leaf was awarded maximum points for its protection of the 18 month infant in the dynamic tests. The passenger airbag can be disabled to allow a rearward facing child restraint to be used in that seating position. However, information provided to the driver about the status of the airbag is not sufficiently clear. Permanently attached labels clearly warn of the dangers of using a rearward facing child seat in that seat without first having disabled the airbag.

Pedestrian
Protection provided by he bumper to pedestrians' legs was predominantly good. In most areas where a child's head might strike, the bonnet offered good protection. In those areas likely to be struck by an adult's head, protection was in most areas either good or marginal.

Safety assist
Electronic Stability Control is standard equipment and met Euro NCAP's test requirements. The driver and front passenger seats have a seatbelt reminder system as standard. A driver-set speed limitation device is also standard equipment.


Volvo C30 CRASH TEST A DETROIT


Crash test su Volvo C30 Electric

    FOTO: Crash test su Volvo C30 Electric Il costruttore svedese Volvo, ha esposto al Salone Detroit la C30 Electric sottoposta ad un crash test, per dimostrare l'efficacia dei propri studi anche nel settore emergente delle auto ad emissioni zero. Come già dimostrato in passato da altri studi, Volvo ha lavorato a lungo per ottimizzare posizionamento e messa in sicurezza dei componenti dei sistemi elettrici di bordo, pensando anche alla sicurezza in caso d'urto, in particolare modo puntando l'attenzione alle batterie ed alla loro importante massa, pari a circa 280 kg. Volvo è la prima casa al mondo a mostrare senza veli una vettura elettrica reduce da un crash test. La C30 elettrica si dunque dimostrata sicura come le sue sorelle benzina e diesel, con particolare riferimento al crash test anteriore asimmetrico a 64 kmh, senza subire danneggiamenti ai componenti del sistema elettrico. Il motore anteriore, infatti, ha ingombri ridotti e consente una maggiore deformazione frontale, mentre le batterie, posizionate al posto del serbatoio tradizionale e nel tunnel centrale ed adeguatamente protette, non hanno subito danni. Dei sensori si occupano inoltre di scollegare il flusso di energia dell'impianto a 400 Volt in 50 millisecondi. La C30 Electric sarà costruita in piccola serie per una serie di test su strada, ma è già prevista la sua introduzione nei listini ufficiali nel 2012, almeno per il mercato svedese, mentre nello stesso anno Volvo introdurrà anche modelli ibridi benzina e diesel. La concept, presentata esattamente un anno fa sempre al Salone di Detroit, è dotata di un motore elettrico da 111 CV abbinato a batterie agli ioni di litio. L'autonomia è di 150 km, con un tempo di ricarica inferiori alle 8 ore con impianti 230 Volts e 16 Ampere. I 100 kmh da fermo vengono raggiunti in 10,5 secondi, mentre la velocità massima è limitata a 130 km/h. L'abitabilità e lo spazio a bordo della vettura sono gli identici dei modelli tradizionali.








Da QUATTRORUOTE (18 gennaio 2011)


Mitsubishi i-MiEV 
SI PRENDE LA BOTTA NON LA SCOSSA

Pubblicata il 18/01/2011
     


Mitsubishi i-MiEVMitsubishi i-MiEV.Mitsubishi i-MiEV
Su "Quattroruote" di febbraio, in edicola martedì 25 gennaio, troverete la prova su strada completa dell'elettrica Mitsubishi i-MiEV con guida a sinistra (in Giappone vige la guida a destra, come in Gran Bretagna).


Crash-test. Il Touring Club Svizzero ha nel frattempo sottoposto una Mitsubishi i-MiEV a numerosi crash-test per verificare la sicurezza di questa vettura elettrica prodotta in serie (tra l'altro è la capostipite di modelli Peugeot eCitroën). Per quanto riguarda la protezione degli occupanti, la piccola utilitaria giapponese può competere con i veicoli della stessa categoria con motore tradizionale. In caso d'incidente, l'impianto ad alta tensione non costituisce un pericolo aggiuntivo per gli occupanti e i soccorritori.


Impatto frontale ok, ma migliorabile. La Mitsubishi ha superato il crash-test frontale tipo EuroNCAP (40% della parte frontale a 64 km/h). La sistemazione posteriore del motore fa sì che la corta e rigida zona di deformazione anteriore assorba la maggior parte dell'energia dell'impatto. Ciò significa che, in un incidente simile, gli occupanti se la cavano con ferite leggere o di media gravità. Ciononostante, i risultati non raggiungono quelli ottenuti dalle migliori vetture di piccole dimensioni. Sussiste un potenziale di miglioramento, in particolare a livello della protezione delle gambe, ma anche per quanto riguarda la pressione esercitata sul torace. Dotata di una serie di airbag frontali, laterali e per il capo, la Mitsubishi i-MiEV è ben equipaggiata.


La collisione posteriore è servita a verificare la sicurezza della struttura e il potenziale di rischio concernente le batterie di cui l'i-MiEV è dotata. A tale scopo, un carrello di 1400 kg, ha urtato a 80 km/h il 70% della parte posteriore della vettura di prova ferma. La violenza dell'impatto ha provocato vistose deformazioni della parte posteriore del veicolo, ma l'insieme delle batterie non è stato danneggiato e i cavi ad alta tensione sono rimasti intatti.


Batterie intatte. In un altro test si è proceduto alla verifica del disinserimento dell'impianto ad alta tensione. Dopo l'impatto, questo dispositivo ha funzionato perfettamente. Rimasto intatto negli urti, il pacco batterie non rappresenta quindi alcun pericolo per occupanti e soccorritori. Dopo i due crash test il veicolo è stato esaminato dai pompieri, onde verificare i problemi che potrebbero sorgere al momento di soccorrere gli occupanti per la presenza di cavi e componenti ad alta tensione.


Interruttore scomodo. I pompieri hanno criticato il fatto che l'interruttore del "service connect" - dispositivo che permette di tagliare il collegamento tra le varie batterie garantendo così che il veicolo non sia sotto tensione - sia difficilmente accessibile in quanto collocato sotto il sedile del conducente. Di conseguenza, sarebbe importante sistemare, in un posto ben visibile dall'esterno, una spia luminosa che indichi chiaramente l'assenza di tensione elettrica nella vettura che ha subito un incidente.


Emilio Brambilla



Non è la prima volta che parliamo di auto elettriche e crash test, ne abbiamo parlato qualche tempo fa con i test sulla Volvo C30 EV (qui l'articolo). Tuttavia in questo speciale non vi racconteremo dei soliti test interni, che eseguono le case automobilistiche sui propri modelli, ma di due crash test: il primo effettuato da ANCAP, il secondo eseguito da ADAC.
LA CANDIDATA - L'auto che sarà sottoposta ai crash test è la Mitsubishi i-MiEV, la nuova automobile elettrica disponibile in grande serie. Verrà presto venduta anche marchiata Citroen (C-Zero) e Peugeot (Ion), ma in sostanza sarà la stessa vettura per tutti i marchi. La piccola Mitsubishi deriva dalla versione a benzina della "i", piccola utilitaria venduta in Giappone. Dalla sorella a benzina eredita la posizione di motore e cambio, sotto il bagagliaio posteriore. Le batterie al litio (a 88 celle) sono disposte sotto l'abitacolo, in posizione protetta. Sotto il profilo della sicurezza dispone degli airbag frontali, laterali e a tendina. E' arrivato il momento di verificare la sicurezza della piccola i-MiEV, sia per quanto riguarda la protezione degli occupanti, che la protezione dell'impianto elettrico (che a piena potenza tocca i 400V).
IMPATTO FRONTALE - Per l'impatto frontale sia ADAC che ANCAP utilizzano il test del protocolloEuro NCAP, quindi l'auto andrà ad urtare una barriera deformabile con il 40% del muso ad una velocità di 64km/h. Sottolineiamo che ANCAP ha testato una vettura del mercato giapponese, nel centro che esegue i test per JNCAP, tuttavia il protocollo è quello australiano. I risultati sono buoni in entrambi i test, sia in Germania che in Australia la i-MiEV disattiva l'impianto di alta tensione, per evitare scariche elettriche pericolose, per gli occupanti e per i soccorritori. Anche per quanto riguarda le lesioni agli occupanti le situazioni sono molto simili. La struttura regge molto bene l'impatto nonostante il piccolo musetto. L'abitacolo si schiaccia di qualche centimetro, ma le zone vitali dei manichini sono salve. Solamente qualche appunto va alla zona delle ginocchia e pedaliera, alcune zone dietro la plancia sono fonte di potenziale pericolo e la pedaliera si deforma, creando qualche rischio di lesioni ai piedi. Anche le cinture di sicurezza andrebbero dotate di limitatori di carico, non disponibili in nessuno dei due veicoli testati. Per quanto riguarda il punteggio ANCAP, la Mitsubishi riceve 10.95 punti su 16 nel test frontale. ADAC, la promuove per via della sufficiente protezione ai passeggeri e per il comportamento dell'impianto elettrico.
IMPATTO LATERALE ANCAP - Per il test laterale l'ente australiano ha utilizzato il test di omologazione secondo la normativa ECE-R95, visto che la "i" testata in Giappone è stata investita a 55km/h anzichè a 50, e non era equipaggiata di airbag laterali e a tendina. La protezione al torace è mediocre, a differenza di testa, addome e bacino che sono ben protetti. La i-MiEV ha ottenuto 14,4 punti nel secondo test.
IL TAMPONAMENTO DI ADAC - ADAC ha invece preferito eseguire un crash test di tamponamento, il più severo disponibile nei test di omologazione mondiali, quello americano. Negli USA le auto devono sottostare a un impatto da parte di un carrello di 1400kg, che col suo musetto deformabile va ad urtare il 70% del posteriore dell'auto ferma a ben 80km/h. ADAC non ha verificato le lesioni al pilota, ma ha voluto verificare la protezione delle batterie in caso di violento tamponamento. I gruppo motore-cambio arretra di circa 40cm. L'involucro delle batterie si presenta leggermente incrinato. In compenso ogni singola cella della batteria non mostra nessun segno di danneggiamento. Anche il sistema di sicurezza che disattiva il circuito di potenza fa il suo bel lavoro.
BUONI RISULTATI COMPLESSIVI - Per quanto riguarda il test frontale e laterale eseguito secondo il protocollo ANCAP (qui i dettagli del protocollo) corretto con gli eventuali punti di penalità previsti è di 28,35 su 37 punti disponibili. Il risultato finale è di 4 stelle su 5. Anche ADAC è rimasta impressionata dei risultati del test della piccola i-MiEV, soprattutto della buona scocca che protegge i passeggeri e le batterie nel test frontale e nel violentissimo tamponamento. Parole positive anche per il sistema di disattivazione della potenza, che riduce drasticamente il pericolo, per i passeggeri e per i soccorritori, di prendersi una scarica elettrica fino a 400V.
Quindi la piccola i-Miev, per entrambi gli enti è stata promossa con buoni voti nei test più severi.
Qui sotto il filmato del test ADAC, compreso quello con i nostri sottotitoli.