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domenica 15 aprile 2012

Veicoli elettrici a noleggio: subito a bordo della mobilità sostenibile

ACCESSO ALL'AUTO ELETTRICA: E SE LA NOLEGGIASSI?


  • La notizia è che il FLEET FORUM e NISSAN lanciano un programma dimostrativo per i veicoli elettrici.
  • Quindi vuol dire che i professionisti della gestione delle flotte aprono all'utilizzo delle zero emissioni.
  • Ma già oggi gli operatori più agili mettono a disposizione per il noleggio auto elettriche vere: l'esempio
    di E-move.me a Milano.
FLEET FORUM e NISSAN hanno annunciato il lancio dell’Electric Vehicle Demonstrator Programme, che darà la possibilità di utilizzare gratuitamente la nuova vettura 100% elettrica Nissan LEAF a cinque organizzazioni internazionali di solidarietà scelte fra gli oltre 50 membri di Fleet Forum: il Programma Alimentare Mondiale (WFP) delle Nazioni Unite, la Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), Islamic Relief e la Base Logistica delle Nazioni Unite (UNLB). Il programma dimostrativo prenderà il via in Svizzera, Italia e Regno Unito.
Scopo dell’iniziativa è di donare supporto e far provare sul campo alle organizzazioni internazionali i vantaggi dei veicoli elettrici in termini di efficienza, riduzione dei costi e tutela dell’ambiente.
“È un’occasione eccellente di apprendimento tramite l’esperienza diretta” ha dichiaratoPaul Jansen, Direttore esecutivo di Fleet Forum. “Con questo programma, gli organismi coinvolti capiranno da sé l’importanza dei veicoli elettrici per il raggiungimento dei propri obiettivi. Fleet Forum è lieta di contribuire a migliorare l’efficienza e ridurre le emissioni inquinanti dei trasporti.”
Alla cerimonia di lancio ufficiale a Ginevra, i primi partecipanti del programma, tra cui il WFP e la Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, riceveranno le chiavi dei veicoli che saranno utilizzati in Svizzera.
Nissan LEAF è la prima family car 100% elettrica venduta a un prezzo accessibile e il primo veicolo elettrico eletto Auto dell’Anno in Europa. Ha un’autonomia massima di 175 km con una carica completa.
In base al Memorandum d’intesa firmato tra Nissan e Fleet Forum, Nissan concederà in comodato cinque Nissan LEAF ai membri di Fleet Forum a titolo di prestito gratuito per un anno. Il Fleet Forum farà ruotare i veicoli tra i partecipanti ufficiali per sei mesi ciascuno, in modo che tutti possano sperimentare direttamente i vantaggi e la praticità delle emissioni zero, nella speranza che in futuro adottino flotte “verdi”. Al termine del programma, Nissan e Fleet Forum faranno il punto della situazione, esaminando il feedback dei partecipanti.
“La partnership con Nissan è totalmente in linea con l’impegno che Fleet Forum si assume nei confronti dei suoi membri, ovvero far conoscere e sperimentare nuovi mezzi e servizi di trasporto” ha detto Jansen. “Alla fine ci saranno vantaggi per tutti, non solo per i diretti partecipanti. Insieme a Nissan, raccoglieremo e analizzeremo i dati del test. Impareremo a conoscere la mobilità elettrica e daremo ai nostri membri i consigli utili per utilizzare al meglio questi veicoli. Fleet Forum sostiene la mobilità elettrica perché è un modo molto costruttivo per ridurre l’impatto ambientale delle attività operative dei nostri membri.”
Il programma Blue Citizenship esprime il desiderio di Nissan Motor Company di “arricchire la vita delle persone”: una visione su cui ci impegniamo di fronte ai nostri clienti, ai nostri dipendenti, agli azionisti e alle comunità in cui operiamo, fornendo soluzioni di mobilità sostenibili e accessibili a tutti. Attraverso le nostre attività di business, vogliamo creare valore economico e contribuire attivamente allo sviluppo di una società sostenibile.

Fleet Forum è un’associazione collaborativa di cui fanno parte ONG, organismi internazionali, le Nazioni Unite, istituzioni accademiche, filantropi e società partner, dedita a migliorare la qualità dei trasporti in termini di sicurezza stradale, efficienza economica e impatto ambientale, al fine di salvare vite, risparmiare denaro e tutelare le risorse naturali.



NOLEGGIO: ESEMPI PRATICI PER TUTTI

Visual 1Applicazioni concrete di questi principi ce ne sono? Risposta affermativa, la mossa giusta c'è.
Per facilitare l'accesso di tutti all'utilizzo dei veicoli elettrici nell'ambito di una strategia totale per una mobilità sostenibile, in maniera intelligente E-move.me con base a Milano propone già il noleggio a lungo termine della Mitsubishi i-Miev, della Nissan LEAF della Peugeot iOn o della Citroen C-Zero, tutte dotate anche di ricarica rapida CHAdeMO per la massima facilità e affidabilità di utilizzo anche percorrendo alcune centinaia di chilometri al giorno. Senza esborsi proibitivi, si può cominciare da subito a muoversi a zero emissioni e senza ostacoli in città, facilitati in più da soluzioni flessibili. Soluzioni ideate per soddisfare le necessità di una azienda o di una famiglia in tutti i giorni dell'anno, inclusi i pochi giorni dell'anno in cui un'auto elettrica ancora non copre le esigenze di mobilità sulle lunghe distanze.


La Mitsubishi i-MiEV in renting sul sito E-move.me


sabato 17 marzo 2012

la trazione integrale ibrida seriale plug-in secondo Mitsubishi

La nuova Mitsubishi Outlander è una crossover a trazione integrale ibrida seriale ricaricabile da rete  


Dopo avere sperimentato e messo su strada l'auto totalmente elettrica i-MiEV, Mitsubishi commercializzerà entro l'anno fiscale 2012 la nuova vettura ibrida Plug-in derivata dalla nota versione a quattro ruote motrici e motore termico Outlander rinnovato.
La trazione elettrica sarà affidata all'asse anteriore mentre il motore a benzina agirà sull'asse posteriore, con una combinazione in sintonia tra l'una e l'altra secondo le condizioni d'uso stradali. I due motori fanno insistono sugli assi anteriore e posteriore indipendente.
Il veicolo utilizza un sistema ibrido plug-in con batterie ad alta capacità al litio che permette di percorrere 50 km in modalità esclusivamente elettrica, sufficienti per la maggior parte delle abitudini quotidiane.
A seconda del consumo di energia e della quantità di energia residua ancora presente nella batteria, il sistema dispone automaticamente l'avvio del motore a benzina in funzione di generatore elettrico. Nei percorsi in cui è possibile correre a velocità più elevate il motore termico posteriore entrerà in funzione come supporto al motore elettrico anteriore. Inoltre, mediante un pulsante, il guidatore avrà la libertà di selezionare il "Battery Mode Drive" quando vuole guidare tranquillamente e senza emissioni nelle zone residenziali o in campagna in modalità elettrica pura. Si potrà passare ad una "modalità di ricarica della batteria" durante gli spostamenti, controllando l'uso di batteria e utilizzando il motore come un generatore per ricaricare le batterie. Quando il conducente aziona i freni, ambedue i motori agiscono come un generatori in recupero dell'energia cinetica per usarla per la caricare della batteria.
La nuova Outlander Mitsubishi ibrida plug-in permetterà una percorrenza di oltre 800 km con emissioni di CO2 inferiore a 50 g/km.

Sistema ibrido plug-in a base elettrica di Mitsubishi Motors
 
Pioniere della mobilità elettrica sin dal 1966, nonché primo grande costruttore a lanciare la produzione in
serie di auto elettriche (i-MiEV nel 2009), Mitsubishi Motors rinnova costantemente il proprio impegno a
esplorare nuove frontiere che consentano ai veicoli elettrici (EV) di avventurarsi oltre le aree urbane.
Questa prospettiva a lungo termine si concretizzerà in un progetto di R&S ad ampio raggio, focalizzato su
nuovi componenti elettronici e tecnologie per le batterie (in linea con la strategia Road Map for Next
Generation Vehicle di METI*), sistemi di propulsione innovativi (come i motori “in-wheel”**) e veicoli a
lunga percorrenza/impatto ultraridotto – il cui primo esemplare sarà il P-HEV a base elettrica Outlander,
pronto al lancio nel corso del 2013.

Anteprima assoluta
Tutti questi promettenti brevetti non sono destinati a rimanere in vetrina. Al contrario, diventeranno
proposte commercializzabili, in grado di rispondere alle esigenze concrete e alle aspettative dei
consumatori di tutto il mondo. Uniti alle altre esclusive tecnologie Mitsubishi Motors, daranno vita a
prodotti MMC unici nel loro genere.

In tal senso, l’esordio del P-HEV Outlander rappresenterà una pietra miliare:
• Primo P-HEV prodotto da Mitsubishi Motors, si tratta di un veicolo a base elettrica, che attinge al
know-how della Casa in materia di auto elettriche ed elettronica e dispone di un motore benzina
supplementare in caso di necessità.
• Forte della leggendaria esperienza di Mitsubishi nel campo delle trazioni integrali, sarà anche la
prima auto elettrica 4x4 prodotta in serie.

• La particolare combinazione di sistemi di propulsione (motore elettrico anteriore + motore
elettrico posteriore + motore benzina con generatore/trazione anteriore) si tradurrà in tre diverse
modalità di guida:
1) Elettrico puro (EV 4WD a due motori)
2) Funzionamento in serie (EV 4WD a due motori, supportato da generatore endotermico)
3) Funzionamento parallelo (EV 4WD a due motori, integrato da motore a combustione
interna)
• Sfruttando le possibilità offerte dalla versatile architettura, il nuovo Outlander sarà il primo P-HEV
integrato, ossia progettato e costruito accanto alle convenzionali versioni con motore a
combustione interna del veicolo, non in un secondo momento – un’esclusiva sul mercato.
• La versione P-HEV non è quindi un semplice adattamento della controparte con generatore
endotermico già esistente: questa integrazione tecnica è stata prevista sin dalla progettazione
della piattaforma e dell’architettura elettronica di Outlander.
Base elettrica + modalità multipla + doppio motore + ibrido plug-in + 4WD
permanente (+ crossover)…
Il sistema ibrido plug-in a base elettrica di MMC si serve di batterie di trazione a elevata capacità che
consentono di percorrere oltre 50 km rimanendo in modalità elettrica 4WD; ciò significa che il veicolo può
essere guidato unicamente come EV nella maggior parte delle situazioni quotidiane. Ecco, inoltre, alcune
delle caratteristiche più rilevanti:
• A seconda del consumo energetico e dell’autonomia residua, il sistema avvia automaticamente il
motore benzina come generatore (modalità “in serie”).
• Alle velocità più sostenute (entro i limiti legali), il motore a benzina altamente efficiente eroga una
coppia supplementare per assistere i motori anteriore e posteriore (modalità “parallela”).
• In aggiunta, premendo semplicemente un pulsante, il conducente ha la possibilità di attivare la
modalità “Battery Drive” quando preferisce una guida 100% elettrica, più silenziosa e senza
emissioni (a livelli di batteria sufficienti) .
• Al tempo stesso, il conducente può passare alla modalità di ricarica in viaggio “Battery Charge”,
studiata per dosare la potenza della batteria e usare il motore come generatore per caricare le
batterie.
• Non appena il conducente aziona i freni, i motori anteriore e posteriore fungono da generatori,
recuperando l’energia cinetica per caricare la batteria di trazione.
• Il sistema P-HEV di Mitsubishi Motors si avvale di una rivoluzionaria combinazione fra doppio
motore, trazione integrale e S-AWC (Super-All Wheel Control) di nuova concezione. Basato sulla
tecnologia di trazione integrale sviluppata e affinata per Lancer Evolution, S-AWC controlla i
sistemi 4WD, ASC e ABS simultaneamente e, abbinato al sistema EV ibrido plug-in di Mitsubishi,
contribuisce a ottimizzare i consumi di carburante.
• I due motori elettrici muovono gli assi anteriore e posteriore indipendentemente. Essendo in
grado di offrire un controllo superiore, senza il minimo ritardo, i motori assicurano una gestione
molto più precisa della trazione integrale. Il sistema a due motori 4WD non prevede l’albero di
trasmissione, il sistema idraulico e il piatto della frizione usati per collegare gli assi anteriore e
posteriore dei sistemi 4WD tradizionali.
• Oltre a offrire tecnologie di sicurezza attiva all’altezza della sofisticata trasmissione 4WD, il
sistema P-HEV Mitsubishi rende immediatamente disponibile il 100% della coppia erogata dai
motori elettrici, per consentire accelerazioni grintose quanto un V6 da 3 litri – mentre i due motori
elettrici garantiscono una progressione fluida, particolarmente utile per la guida invernale.
Una volta montato sul nuovissimo Outlander, il sistema ibrido plug-in a base elettrica Mitsubishi (con
motore a benzina aggiuntivo) assicurerà un’autonomia di percorrenza ed emissioni analoghe a quelle
della show car Concept PX-MiEV II, ovvero rispettivamente 800 km di autonomia e un obiettivo di
emissioni sotto i 50 g/km di CO2.
(Dati soggetti a omologazione finale)











sabato 10 marzo 2012

Se la i-Miev di Mitsubishi alimenta anche l'abitazione...

...il concept energetico del futuro è “MiEV House”: il vehicle-to-building è servito! 



Fedele al proprio ruolo di pioniere della mobilità elettrica sin dal 1966, Mitsubishi Motors Corporation (MMC) amplia gli orizzonti, contemplando negli sviluppi futuri anche problematiche riguardanti le infrastrutture.
Per questa ragione – fra varie iniziative – MMC è uno dei membri fondatori dell'Associazione CHAdeMO, che ha l'obiettivo di promuovere le auto elettriche attraverso il perfezionamento tecnico dei sistemi di ricarica rapida, la standardizzazione dei metodi di ricarica e lo scambio internazionale di competenze relativamente ai sistemi di ricarica (http://www.chademo.com/indexa.html).
E, sempre per lo stesso motivo, Mitsubishi Motors ha deciso di sviluppare un'innovativa concept house:
“MiEV House”.

Intelligente
Presentata in anteprima assoluta al Motor Show di Tokyo 2009 e ulteriormente rifinita per l’edizione 2011, MiEV House è una sorta di "casa ecologica" che riflette sulle sfide poste dall'efficienza energetica e dal riscaldamento globale attuando una gestione razionale dei consumi – dalla domotica ai veicoli elettrici/ibridi plug-in (EV/P-HEV), fino alle "smart grid" – mediante sistemi MMC per la gestione dell’energia (Energy Management System, EMS) e per l’integrazione dei veicoli elettrici (Electric Vehicle Integration System, EIS).

­‐ EMS (Energy Management System): Mitsubishi Motors ha eseguito svariate prove sul campo per individuare le modalità di impiego più efficaci degli EV/P-HEV e delle batterie degli EV riciclate, nel tentativo di sviluppare smart grid per lo sfruttamento efficiente dell'elettricità all'interno di abitazioni, aziende e comunità locali.
Nell'ambito di tali innovazioni, Mitsubishi Motors ha avviato una collaborazione con Mitsubishi Corporation e Mitsubishi Electric per lo sviluppo di un EMS (Energy Management System), un'interfaccia intelligente in grado di integrare le smart grid elettriche con la capacità energetica di bordo di EV e P-HEV per la tipologia di servizio Vehicle-to-building (V2B).
Questo sistema interattivo contribuisce all'ottimizzazione dello sfruttamento energetico, rendendo disponibile a case e altri edifici la potenza elettrica immagazzinata nelle batterie a elevata capacità dei veicoli EV/P-HEV. Così facendo, sarà possibile distribuire il consumo energetico fra giorno e notte (quando la domanda è nettamente inferiore), eliminando i picchi registrati nelle ore di punta.
EMS, inoltre, agisce assicurando che la carica delle batterie degli EV avvenga negli orari in cui il livello dei consumi è minimo.



‐ EIS (Electric Vehicle Integration System): Mitsubishi Motors sta lavorando anche alla messa a punto di un EIS (Electric Vehicle Integration System) - in comunicazione con l'EMS domestico - addetto al monitoraggio continuo dell'autonomia residua delle batterie di trazione EV/P-HEV e alla razionalizzazione dei processi di ricarica della batteria stessa per soddisfare i programmi di utilizzo del veicolo del proprietario.
In questo modo, la batteria degli EV/P-HEV sarà sempre completamente carica e pronta per il viaggio - un enorme vantaggio per il conducente, oltre che una soluzione per ridurre i costi complessivi dell'elettricità.
Dal momento che EIS mantiene la batteria sempre carica e pronta per la guida, c’è sempre energia nella batteria di trazione utilizzabile anche per altri scopi.

Avveniristica
MiEV House di Mitsubishi Motors dimostra che gli EV/P-HEV non sono funzionali solo al trasporto:
possono contribuire a ridefinire la gestione dell'energia in una regione o un intero Paese e, di conseguenza, ridurre i consumi e le emissioni, riciclando le batterie di trazione come accumulatori di energia aggiuntivi all'interno di MiEV House.
Gli studi, tuttavia, sono ancora in fase iniziale e stanno prendendo in considerazione altre potenziali aree di applicazione, a medio o lungo termine:
­‐ Recentemente, l'attenzione è stata concentrata sull'uso delle batterie di trazione degli EV a elevata capacità come fonte per la produzione di energia in caso di emergenza.
Risultato: Mitsubishi Motors sta sviluppando un sistema che consenta di collegare gli EV a un alimentatore esterno per fornire fino a 1,5 kW di potenza.
Il MiEV Café, presentato in occasione del Motor Show di Tokyo 2011, ha fornito un esempio pratico delle potenzialità degli EV, usando un prototipo di questo sistema per alimentare grandi elettrodomestici.
­‐ Sul lungo termine, Mitsubishi Motors ha avviato un progetto in collaborazione con WiTricity Corporation, un'azienda americana, e la giapponese IHI Corporation per la ricerca e lo sviluppo di sistemi di ricarica wireless (non inclusi nello stand del Motor Show di Ginevra 2012) per gli EV di facile implementazione.
I sistemi di ricarica wireless si servono di un trasmettitore di potenza integrato nel manto stradale per trasferire energia elettrica ai veicoli dotati di un apposito ricevitore.
Introdurre questa tecnologia sul mercato significa rendere possibile la ricarica rapida wireless ai semafori o nei parcheggi dei centri commerciali o di altre infrastrutture - persino una casa intelligente, come la MiEV House esposta al Motor Show di Tokyo 2011 -, incrementando la fruibilità degli EV.

sabato 28 gennaio 2012

La polizia di Berlino mette in campo 120 veicoli elettrici ed ibridi.

Più bassi anche i costi di gestione. Gran parte dell'industria tedesca, come noto partita in ritardo, però non ha prodotti: nemmeno una vettura di queste adottate dalla Polizia berlinese è prodotta in Germania.


Esternamente le undici nuove auto a strisce blu con il bianco e la parola "polizia" sono immediatamente riconoscibile come veicoli di emergenza, ma sotto il cofano non sono blu, ma verdi: sono le nuove auto elettriche e ibride nella polizia di Berlino. La capitale tedesca infatti non solo ha il compito di ridurre il tasso di criminalità, ma anche le emissioni di CO2 della flotta della polizia. Come parte della "Iniziativa 120", sono destinati ad essere acquistati nei prossimi anni soprattutto i veicoli con emissioni di CO2 inferiori a 120 g/km.

Toyota Prius - Auto Polizia
Foto: Toyota

Renault veicoli elettrici - auto della polizia
Foto: Renault
Con le vetture 100% elettrichedue Mitsubishi i-MiEVdue Renault Fluence ZE e Kangoo ZE due, i funzionari della Polizia in futuro potranno lavorare in pattuglie anche ad emissioni zero a livello localePer circa due anni anche due auto elettriche con range extender termico (un generatore) sono in uso: le due Opel Ampera sono capaci di percorrere da 40 a 80 chilometri esclusivamente con alimentazione a batteria e quindi senza emissioni locali se sarà richiesta un raggio operativo più lungo, entra in funzione un motore a benzina con un generatore e fornisce una autonomia totale di 500 chilometri.
Opel Ampera - Auto Polizia
Foto: Opel
Con l'acquisto di questi veicoli, si inizia a realizzare il motto "tingere di verde il blu" della livrea della Polizia di Berlino e si dà un contributo alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica e contribuire così alla tutela dell'ambiente, ma comporta anche la riduzione dei costi operativi della flotta dei nuclei radiomobile e questo permettere di far risparmiare i contribuenti e dare più servizio.
Mitsubishi iMiEV - Auto Polizia
Foto: Mitsubishi

giovedì 3 novembre 2011

Mitsubishi inizia la produzione della i-MiEV per il Nord America


Mitsubishi inizia la produzione della i-MiEV per il Nord America

Mitsubishi Motors Corporation ha annunciato l'avvio della produzione della versione nordamericana della sua i-MiEV di nuova generazione di veicoli elettrici (EV) presso la sua fabbrica Mizushima. La versione nordamericana della i-MiEV sarà inizialmente disponibile nelle Hawaii, in California, Washington e Oregon alla fine del mese di novembre 2011. La casa automobilistica prevede di espandere le vendite in altre regioni degli Stati Uniti e in Canada entro la fine dell'anno fiscale 2012.
La versione nordamericana della i-MiEV è stata dotata di caratteristiche di sicurezza che includono un avanzato sistema di airbag che controlla la forza di dispiegamento in base alle posizioni di seduta rilevate dei passeggeri e un Tire Pressure Monitoring System conforme ai requisiti di sicurezza del Nord America. Per meglio soddisfare le esigenze dei clienti nordamericani, è stata maggiorata la coppia rispetto alle altre versioni europee e asiatiche della i-MiEV (196 Nm). Inoltre, la versione nordamericana della i-MiEV ha i caratteristici nuovi paraurti anteriore e posteriore.

La i-MiEV 100% elettrica è spinta da un motore sincrono in corrente alternata da 49 kW alimentato da una batteria da 16 kWh agli ioni di litio, ha una velocità massima di circa (130 km/h) e la sua autonomia è di circa 150 km con una singola carica. Oltre ad essere un po' più spaziosa, la versione Nord America ora in produzione nello stabilimento di Mizushima di Mitsubishi in Giappone ottiene nuovi paraurti anteriore e posteriore, controllo attivo di stabilità (ASC) di serie, un Tire Pressure Monitoring System (TPMS) e airbag "intelligenti" che modulano l'intervento in funzione del peso e della posizione dei passeggeri.

La i-MiEV nella configurazione "ES" è al prezzo di US $ 29.125 ($ 21.625 dopo il credito $ 7.500 imposte federali) e la configurazione top "SE" degli Stati Uniti costa $ 31.125 ($ 23.625 dopo il credito $ 7.500 imposte federali). C'è anche un "pacchetto premium" a $ 2.790, che aggiunge un sistema di navigazione HDD, telecamera posteriore, porta USB, comandi audio al volante e una porta di ricarica veloce in corrente continua (CHAdeMO).

Mitsubishi has kicked-off production of the North American version of its i-MiEV electric ...Mitsubishi starts production of North American i-MiEV
Mitsubishi ha iniziato le vendite della sua i-MiEV in Giappone nel luglio 2009 come "auto ecologica del futuro". In una dichiarazione, l'azienda ha spiegato la i-MiEV è stata "una soluzione per le diverse sfide che la società di oggi ha davanti tra cui l'inquinamento ambientale, il riscaldamento globale e la diversificazione energetica".
Mistubishi ha iniziato ad esportare la i-MiEV nei paesi europei nel 2010. Alla fine del mese di settembre di quest'anno, il volume totale di produzione delle veicolo elettrico di Misubishi ha raggiunto circa 16.000 unità. Con l'aggiunta di Stati Uniti e in Canada, Mitsubishi continua a espandere la propria crescente presenza nella mobilità elettrica a livello globale.
Mitsubishi starts production of North American i-MiEV

sabato 15 ottobre 2011

Mitsubishi USA: la ricarica rapida in corrente continua si può fare tutti i giorni.


DC Fast Charging: Mitsubishi Says You Can Do It Every Day
Fonte.


2012 Mitsubishi i
If you're considering a Nissan Leaf optioned with Level 3 DC quick-charging, you've probably been told, as we have, that you shouldn't make too regular a habit of getting a quick charge. Doing it daily, or even a few times a week, is probably a little too often.
But the answer from Mitsubishi officials, regarding the quick-charge option on the new 2012 Mitsubishi i, is quite different.
“We expect a daily quick charge not to have a significant toll on battery life,” said Bryan Arnett, manager of EV product strategy for Mitsubishi Motors North America.
According to Arnett, the company has expected that its batteries will retain 80 percent of their original charge after ten years—and that includes a consideration that the battery might be frequently quick-charged. It would be bad if the battery were to be quick-charged every time, he said, but not in the context of extending range midday, between overnight charges.



80 percent charge, in 20-30 min As we experienced again in our recent First Drive of the U.S.-spec 2012 Mitsubishi i (or i-MiEV), it's nice to know that quick chargers can pinch-hit, in about the time it takes to grab a quick lunch. According to Mitsubishi, DC quick-charging will bring battery charge from zero up to 80 percent in just 20 to 30 minutes (with most of that variability linked to battery temperature).
The Leaf can be charged to 100 percent if you're willing to wait an hour or more, but Mitsubishi has limited the charge the battery pack in the i can get from quick-charging to 80 percent—thus avoiding the heat-related worries that cause the process to slow as you near a full charge (and can reduce the battery's life).
While the i takes seven hours with 220V charging—including the Eaton home charger that's available, via Mitsubishi, at Best Buy, at a price of about $700 plus installation costs, which can vary widely.

Hundreds in Japan; dozens coming to Portland, Seattle The Chademo interface, which is already being used for the Leaf and the soon-to-arrive i, is rapidly becoming quick-charge standard. Mitsubishi has already sold about 11,000 i-MiEV models in Europe and Japan (plus another few thousand, including Peugeot and Citroen versions), and the company has already gathered extensive usage and battery information through a network of hundreds of quick chargers in Japan.
In the U.S., there are very few yet, but they're on the verge of gathering to a critical mass in the Pacific Northwest. There are already two publicly accessible DC quick-charge stations in Portland—both using the Chademo standard—and the Portland public utility PGE, recently reaffirmed its expectation that there will be 30 more DC quick-charge stations to be installed by next spring (all are funded). And that's only part of a broader regional plan that would install Chademo chargers up the I-5 corridor, from the Oregon-California border to Vancouver, British Columbia. In theory, that would allow the occasional day trip to the coast, or up to the mountains.
Other regions nationally are proposing quick-charger networks, but none are deploying them to this degree. So it's not surprising that the Mitsubishi i's initial market is California, Oregon, Washington, and Hawaii.
Tesla, however, is going its own way; the Silicon Valley automaker has announced that it plans to roll out its own Level 3 quick-charge interface with the upcoming 2012 Model S.
Most affordable vehicle with quick-charging


Mitsubishi i-MiEV electric car at quick charging station

The other thing the 2012 Mitsubishi i has going for it is that, when optioned as such, it's the most affordable new EV with rapid charging. The Chademo charge capability will be included in the $2,790 Premium Package, or available as a standalone option for just $700 on the ES model—bringing the bottom-line price as low as $29,825 (or $22,325 including the $7,500 federal tax credit) with quick-charge capability.

giovedì 6 ottobre 2011

Ricarica wireless in risonanza magnetica: si muove Mitsubishi con WiTricity


Mitsubishi e la ricarica wirelessAnche la Casa giapponese pensa alla ricarica senza fili

Nel mondo delle comunicazioni si va sempre più verso l’eliminazione di cavi, cavetti, etc. per eliminare i grovigli che affollano scrivanie e non solo. Ma perché non portare tale “rivoluzione” anche nel mondo dell’auto? Mitsubishi si è posta la domanda e pare stia lavorando a un sistema di ricarica “wireless” per le batterie delle sue auto elettriche. Ecco perciò la collaborazione con la WiTricity Corporation per trasferire sulle proprie auto a batteria la tecnologia di ricarica senza fili elaborata dall’azienda statunitense.
Il sistema permette il trasferimento di elettricità da una sorgente posta sotto o sopra il pavimento a un veicolo equipaggiato con una periferica in grado di “catturare” l’energia emessa per mezzo dellarisonanza magnetica. Il processo di ricarica inizierebbe automaticamente nel momento in cui l’auto sosta sopra la piattaforma, senza bisogno di contatto diretto.
A tal proposito il CEO di Witricity, Eric Giler, ha detto “I veicoli elettrici offrono un enorme potenziale nell’eliminazione di CO2. Comunque devono essere user friendly, e la ricarica wireless aumenta enormemente la comodità per l’utente”. Commentando la partnership il presidente della Casa giapponese, Osamu Masuko, ha aggiunto “Mitsubishi è felice di entrare in una nuova fase di sviluppo di infrastrutture per veicoli elettrici. Assieme a WiTricity e IHI possiamo velocemente rendere la ricarica wireless una realtà”.

Leggere anche: 

mercoledì 20 luglio 2011

Ricaricare i veicoli elettrici con fonte rinnovabile in Italia "vale" 2,5 volte

Mitsubishi presenta una stazione di ricarica ad energia solare

Dopo la notizia dell'installazione ad Yokohama presso il Global Headquarter di Nissan di apparati di ricarica ad alta potenza e di uno storage per l'energia elettrica prodotta dall'impianto fotovoltaico dell'edificio arriva una notizia simile da Mitsubishi USA. Con il rapido sviluppo che la mobilità elettrizzata sta riscontrando in tutto il mondo (fuorché in Italia, potremmo dire), che sta portando ad un rapidissimo allargamento dell'offerta di EV (Electric Vehicle), sia da parte di aziende specializzate che da parte delle grandi Case automobilistiche, il tema del rifornimento di energia è sempre più all'ordine del giorno.
Un paio di settimane fa Mitsubishi – marca presente sul mercato dal 2009 con la i-MiEV (Mitsubishi innovative Electric Vehicle) – ha presentato una sua proposta di stazione di rifornimento, interamente alimentata dall'energia solare.
La stazione di rifornimento è situata presso gli headquarters di Mitsubishi Motors North America (MMNA), in California (Cypress, Orange County, parte della Greater Los Angeles Area), ed è composta da:
  • due accessi da 110 volt (Level 1);
  • un accesso da 220 volt (Level 2);
  • un dispositivo per ricarica rapida (Level 3) basato su protocollo di comunicazione CHAdeMO (associazione nipponica composta The Tokyo Electric Power CompanyNissanMitsubishiFuji Heavy Industries – produttore dei veicoli con marchio Subaru – Toyota).
Il distributore è aperto a tutti, chiunque può utilizzarlo per ricaricare il proprio EV, gratuitamente. Nell'immagine vengono – naturalmente – riprese deile vetture Mitsubishi i-MiEV, ma la stazione di servizio è in grado di rifornire diverse altri modelli di vettura elettrica.
La struttura a pannelli solari è formata da 96 moduli fotovoltaici, forniti da Mitsubishi Electric, mentre il sistema di carica rapida a corrente continua è un prodotto della Eaton e la stazione è stata progettata dalla società californiana California Green Designs.
Mitsubishi Motors North America ha precisato che “non si tratta di un semplice progetto test”, ma la stazione per la fornitura di energia elettrica al pubblico può essere ordinata, al prezzo indicativo di $130.000 (all'incirca 92.000 euro).


Questo aspetto è di un certo interesse anche in Italia perché nel decreto legislativo n. 28 del 3 marzo 2011 sulle fonti rinnovabili, che recepisce la direttiva Ue n. 2009/28 e che fissa gli obiettivi di risparmio, è previsto che ogni chilowattora prodotto da fonte rinnovabile utilizzato per la ricarica di veicoli elettrici vale 2,5 volte ai fini del conseguimento dell'obiettivo del 10% di energia da fonte rinnovabile nel settore trasporti.


mercoledì 22 giugno 2011

vetture elettriche e crash test

Euro NCAP: ecco le schede sui crash test


Le auto elettriche possono essere ugualmente sicure mentre le auto low cost continuano a non brillare in sicurezza. 
"La parte elettrica ha resistito molto bene ai tre crash test - ha dichiarato Michiel van Ratinger, segretario generale di Euro NCAP - non è impensabile che in un futuro molto vicino troveremo auto completamente elettriche in grado di meritare le 5 stelle". 
Euro NCAP ha pubblicato i primi risultati del 2011, poche le nuove auto testate. Ma dai test emergono due risultati importanti: le auto elettriche possono essere ugualmente sicure mentre le auto low cost continuano a non blillare in sicurezza.
NOVITA' ELETTRICA - Fra i modelli testati in questa prima "fase" del 2011 spicca la prima auto elettrica testata ufficialmente da Euro NCAP: la Mitsubishi i-MiEV, che condivide tutto con la Citroen C-Zero e la Peugeot iOn. Euro NCAP, oltre ai consueti test sulla sicurezza degli occupanti e dei pedoni, introduce alcune accortezze da utilizzare nei crash test con auto a trazione elettrica: la protezione dalle cariche ad alta tensione. Per verificarne la reale sicurezza l'auto viene provata con la batteria carica e in funzione e vengono valutati durante e dopo il test eventuali rotture degli accumulatori, la funzionalità dei sistemi che tagliano potenza in caso d'impatto ed eventuali cariche pericolose per i soccorritori residue sulla carrozzeria dopo l'impatto. La piccola Mitsubishi ha ottenuto buoni risultati complessivamente, a parte qualche ombra sulla scocca, che ha raggiunto il suo limite di stabilità nel crash test frontale (era già successo con il test di Adac di cui vi avevamo parlato qui). "La parte elettrica ha resistito molto bene ai tre crash test - ha dichiarato Michiel van Ratinger, segretario generale di Euro NCAP - non è impensabile che in un futuro molto vicino troveremo auto completamente elettriche in grado di meritare le 5 stelle".
LOW COST - Risultati deludenti per il SUV a basso prezzo di Dacia. La Duster, che conquista solo 3 stelle, si è comportata dignitosamente nei test d'impatto frontale e laterali, ma si salva grazie agli airbag laterali (che proteggono anche la testa) che peró non sono di serie su tutte le versioni italiane, quindi attenzione. Senza airbag l'auto non sarebbe in grado di proteggervi adeguatamente quindi ricordatevi di chiederli in fase d'acquisto. Ma allora dove ha perso molti punti la Dacia Duster? Nel test per la protezione dei pedoni, pericolosissimo il cofano, e nella categoria safety assist visto che la Duster non ha l'ESC di serie e neanche un limitatore di velocità. In merito all'ESC vi ricordiamo che sulla Duster non puó essere un optional, il rischio di ribaltarsi è molto alto così come vi abbiamo raccontato qualche tempo fa. In merito al deludente risultato della Duster abbiamo contattato Renault per conoscere cosa intendano fare per migliorare la sicurezza di questo modello, pensiamo infatti che Renault debba prendere maggiormente a cuore la sicurezza delle Dacia, così come fa da sempre col suo marchio principale. Va bene il risparmio, ma non sulla sicurezza. 
PICCOLE AUTO SENZA OMBRE - Testati anche due piccoli crossover di successo, la Nissan Juke e la Mitsubishi ASX, che hanno entrambi ottenuto le 5 stelle globali. Anche un piccolo monovolume, la Hyundai ix20, ha ottenuto il massimo punteggio di 5 stelle, ma non attraverso un vero test, Euro NCAP ha basato il risultato su quello della sorella Kia Venga (qui il suo test), già testata lo scorso anno. La BMW X1 è stata aggiornata al punteggio 2011, che non le fa variare le 5 stelle già conseguite in precedenza.
EURONCAP ADVANCED 2011 - In questa fase è stato annunciato anche il primo sistema di sicurezza avanzato che verrà riconosciuto quest'anno con il premio Euro NCAP Advanced. L'Infinity Lane Departue Prevention, che tramite una piccola telecamera riconosce se il pilota sta uscendo dalla propria corsia involontariamente, e lo avvisa affinchè ritorni in posizione sicura. Il sistema è disponibile sulla Infinity FX, testata nel 2010 (qui la scheda) e premiata con il SicurAUTO SafeBuy 2010 come l'auto più sicura della sua categoria.
Qui di seguito tutte le schede delle auto testate da Euro NCAP in questa sessione, ognuna con descrizione in italiano, foto e video.


TRASPORTI: ACI, L’AUTO ELETTRICA E’ ANCHE SICURA


(AGENPARL) - Roma, 23 feb - L’auto elettrica è anche sicura: lo dimostrano gli ultimi crash-test di EuroNCAP, il programma internazionale per la sicurezza dei veicoli promosso dall’ACI con altri Automobile Club europei insieme a varie associazioni di produttori, consumatori ed assicurazioni, nonché da sette governi europei. Nell’ultima serie di test sono state esaminate la Citroen C-Zero, la Mitsubishi i-MiEV e la Peugeot iOn – gemelle per design e dotazioni di sicurezza – che hanno conseguito l’ottimo punteggio di 4 stelle su un massimo di cinque. Pur sottoposte alle stesse sollecitazioni degli altri veicoli, le vetture non hanno manifestato criticità rilevanti, soprattutto alle batterie e al circuito elettrico. Anche negli urti più violenti non sono state registrate perdite di liquidi dagli accumulatori di energia o pericolose scariche elettriche, grazie anche all’efficienza dei dispositivi che interrompono automaticamente la corrente in caso di pericolo. “I risultati raggiunti dalla ricerca tecnologica sulle auto elettriche – ha dichiarato il presidente dell’ACI, Enrico Gelpi – dimostrano la grande attenzione delle Case automobilistiche alla sicurezza oltreché alla sostenibilità della mobilità del futuro. Le cinque stelle di EuroNCAP che oggi contraddistinguono molte auto in commercio, dalle piccole utilitarie alle grandi ammiraglie, sono un obiettivo già raggiunto nel 2010 da alcune vetture ibride e non sono certo un traguardo irraggiungibile per i veicoli elettrici”. “Come membro del board EuroNCAP – ha aggiunto Gelpi – l’ACI sta promuovendo nuove prove di crash per valutare soprattutto la sicurezza attiva dei veicoli”. Superano gli ultimi test anche la Nissan Juke, la Hyundai ix20 e la Mitsubishi ASX, tutte con il massimo punteggio di 5 stelle. Chiude la serie con una valutazione di 3 stelle la Dacia Duster. Per l’occasione, EuroNCAP ha assegnato un premio speciale a Infiniti per il sistema LDP - Lane Departure Prevention: una telecamera rileva il superamento della linea di mezzeria e manda un impulso al dispositivo di controllo dei freni e dello sterzo che rimette in carreggiata l'auto.


NISSAN LEAF PREMIATA CON 5 STELLE EURO NCAP
E' la prima vettura 100% elettrica ad ottenere il  punteggio massimo nei test di sicurezza Euro NCAP


Nissan Leaf Euro NCAP 5 stars

Automania www.automania.it - Preparation & test of the Nissan LEAF, 1st EV reaching Euro NCAP5 stars. News crash test www.automania.it
di AutomaniaNews  3 sett. fa  651 visualizzazioni

All new Nissan Leaf 2011 Crash Test

All new Nissan Leaf 2011 EURO Ncap Crash Test
di autotuningnews  4 sett. fa  539 visualizzazioni

Euro NCAP | Nissan LEAF | 2011 | Crash test

www.euroncap.comFrontal Impact takes place at 64 Km/h, 40% of the width of the car striking a deformable barrier. In the side impact, a mobile ...
di euroncapcom  1 mese fa  13852 visualizzazioni

Crash tested Nissan Leaf receives Euro NCAP 5 stars

Preparation and test of the Nissan LEAF, 1st EV reaching Euro NCAP 5 stars
di worldcarfans  2 sett. fa  1084 visualizzazioni

Euro NCAP | Nissan LEAF | 2011 | ESC test

EuroNCAP carried out "sine-with-dwell" tests according to the ESC GTR global technical regulation, which is based on the US regulation FMVSS126 ...
di euroncapcom  1 mese fa  3780 visualizzazioni

Nissan Leaf -- Euro NCAP ESC Test 2011

Nissan Leaf -- Euro NCAP ESC Test 2011
di AutoMotoTVgerman  3 sett. fa  108 visualizzazioni

Lo European New Car Assessment Programme (Euro NCAP) ha premiato Nissan LEAF 100% elettrica assegnandole il punteggio più alto per la sicurezza, a seguito dei brillanti risultati ottenuti nei rigorosi crash test dell’organizzazione indipendente. La vettura a emissioni zero ha ricevuto 5 stelle, diventando così il primo veicolo elettrico ad ottenere il massimo riconoscimento nelle valutazioni nei test Euro NCAP sulla sicurezza.

Il veicolo vincitore dei titoli di European e World Car of the Year 2011 ha ottenuto un punteggio dell’89% nella protezione degli adulti, dell’83% nella protezione dei bambini, e dell’84% per i sistemi di assistenza alla guida e di sicurezza attiva a bordo - che comprendono anche il controllo elettronico di stabilità (ESC – Electronic Stability Control) e il limitatore di velocità di serie.

Inoltre, la berlina compatta ha ottenuto un punteggio del 65% per la sicurezza dei pedoni, valore ben superiore alla media: questo risultato è in parte merito del particolare design di Nissan LEAF, caratterizzato dal baricentro basso e dalla mancanza di elementi rigidi sotto il cofano.

“Le perfomance di Nissan LEAF in questi rigorosi test di sicurezza sottolineano l’integrità ingegneristica della vettura e dimostrano che questo innovativo veicolo 100% elettrico risponde perfettamente alle esigenze di un utilizzo familiare quotidiano. Nissan LEAF non solo offre spazio, praticità e prestazioni paragonabili ai veicoli tradizionali, ma è anche una delle auto più sicure su strada”, ha affermato Pierre Loing, Vice President Product Strategy & Planning di Nissan International SA – quartier generale di Nissan Europa - e capo della Zero Emission Business Unit.

“Nissan LEAF è la prova concreta che oggi i veicoli elettrici sono sicuri quanto le auto tradizionali. Questo risultato definisce gli standard di riferimento per la futura generazione di vetture elettriche sul mercato europeo”, ha dichiarato Michiel van Ratingen, Segretario Generale dell’Euro NCAP.

I test di sicurezza cui è stata sottoposta Nissan LEAF hanno seguito le procedure standard stabilite da Euro NCAP: impatto frontale e laterale, impatto laterale sul palo e colpo di frusta. I 48 moduli che compongono la batteria agli ioni di litio di Nissan LEAF e che sono posizionati in uno speciale comparto posto sotto il pianale dell’auto, hanno resistito a tutti gli impatti.

Inoltre, il sistema della batteria del veicolo elettrico è stato tenuto attivo durante i crash test al fine di testare le misure di sicurezza dell’impianto elettrico, nonché l’isolamento automatico in caso d’incidente. La vettura ha superato brillantemente anche queste prove.

“Non siamo sorpresi di questi risultati” ha detto Jerry Hardcastle Vice President Vehicle Design & Development di Nissan.
“Nissan LEAF ha superato più test di qualsiasi altro veicolo mai prodotto da Nissan. Oltre ai tradizionali test di impatto laterale e contro un ostacolo, abbiamo testato anche il sistema elettrico in ogni condizione al fine di assicurarci che non subisca sovraccarichi e che la procedura di isolamento funzioni regolarmente in caso di impatto.”
I risultati Euro NCAP arrivano a meno di un mese dall’annuncio del premio Top Safety Pick assegnato a Nissan LEAF dall’Istituto Americano per la Sicurezza sulle Autostrade “IIHS”.


Head: Good, Neck: Good, Chest: Adequate, Upper leg right: Marginal, Upper leg left: Marginal, Lower leg right: Good, Lower leg left: Good, Right foot: Good, Left foot: Good
13.6 pts
Head: Good, Chest: Good, Abdomen: Good, Pelvis: Good
8.0 pts
7.4 pts
Neck: Marginal
12.0 pts
4.0 pts
2.0 pts
 
RestraintFair Bimbofix G 0/1S
Group0/1
FacingRearward
InstallationISOFIX anchorages and top tether
11.4 pts
4.0 pts
2.0 pts
 
RestraintBritax Roemer Duo Plus
Group0/1
FacingForward
InstallationISOFIX anchorages and top tether
5.0 pts
See comments
Pedestrian protection

15.2 pts
3.0 pts
5.1 pts

0.9 pts
Active
Pass
3.0 pts
VDC
Pass
2.0 pts
driver
Pass
passenger
Pass
rearNot assessed

Tested modelNissan LEAF 80kW electric, RHD
Body type5 door hatchback
Year of publication2011
Kerb weight1530kg
VIN from which rating appliesApplies to all applies Leafs of the specification tested
ClassSmall Family Car.
Front seatbelt pretensioners
Front seatbelt load limiters
Driver frontal airbagsingle stage
Front passenger frontal airbagsingle stage
Side body airbags
Side head airbags
Speed Limitation AssistanceActive
Electronic Stability Control
Seatbelt Reminderdriver and front passenger seats

Adult occupant
The passenger compartment of the Leaf remained stable in the frontal impact. The stiff centre console and structures surrounding the steering column posed a risk of injury to the knees and femurs of occupants of different sizes to the dummies used in the test, or to those sat in different positions. In the side barrier test the Leaf scored maximum points with all body regions being well protected. In the more severe side pole impact, protection of most body regions was good and that of the chest was adequate. The Leaf was tested with a live battery. No electrical hazards or problems were encountered during any of the impact tests. The protection provided by the front seats and head restraints against whiplash injuries in a rear impact was rated as marginal.

Child occupant
Based on dummy readings, the Leaf was awarded maximum points for its protection of the 18 month infant in the dynamic tests. The passenger airbag can be disabled to allow a rearward facing child restraint to be used in that seating position. However, information provided to the driver about the status of the airbag is not sufficiently clear. Permanently attached labels clearly warn of the dangers of using a rearward facing child seat in that seat without first having disabled the airbag.

Pedestrian
Protection provided by he bumper to pedestrians' legs was predominantly good. In most areas where a child's head might strike, the bonnet offered good protection. In those areas likely to be struck by an adult's head, protection was in most areas either good or marginal.

Safety assist
Electronic Stability Control is standard equipment and met Euro NCAP's test requirements. The driver and front passenger seats have a seatbelt reminder system as standard. A driver-set speed limitation device is also standard equipment.


Volvo C30 CRASH TEST A DETROIT


Crash test su Volvo C30 Electric

    FOTO: Crash test su Volvo C30 Electric Il costruttore svedese Volvo, ha esposto al Salone Detroit la C30 Electric sottoposta ad un crash test, per dimostrare l'efficacia dei propri studi anche nel settore emergente delle auto ad emissioni zero. Come già dimostrato in passato da altri studi, Volvo ha lavorato a lungo per ottimizzare posizionamento e messa in sicurezza dei componenti dei sistemi elettrici di bordo, pensando anche alla sicurezza in caso d'urto, in particolare modo puntando l'attenzione alle batterie ed alla loro importante massa, pari a circa 280 kg. Volvo è la prima casa al mondo a mostrare senza veli una vettura elettrica reduce da un crash test. La C30 elettrica si dunque dimostrata sicura come le sue sorelle benzina e diesel, con particolare riferimento al crash test anteriore asimmetrico a 64 kmh, senza subire danneggiamenti ai componenti del sistema elettrico. Il motore anteriore, infatti, ha ingombri ridotti e consente una maggiore deformazione frontale, mentre le batterie, posizionate al posto del serbatoio tradizionale e nel tunnel centrale ed adeguatamente protette, non hanno subito danni. Dei sensori si occupano inoltre di scollegare il flusso di energia dell'impianto a 400 Volt in 50 millisecondi. La C30 Electric sarà costruita in piccola serie per una serie di test su strada, ma è già prevista la sua introduzione nei listini ufficiali nel 2012, almeno per il mercato svedese, mentre nello stesso anno Volvo introdurrà anche modelli ibridi benzina e diesel. La concept, presentata esattamente un anno fa sempre al Salone di Detroit, è dotata di un motore elettrico da 111 CV abbinato a batterie agli ioni di litio. L'autonomia è di 150 km, con un tempo di ricarica inferiori alle 8 ore con impianti 230 Volts e 16 Ampere. I 100 kmh da fermo vengono raggiunti in 10,5 secondi, mentre la velocità massima è limitata a 130 km/h. L'abitabilità e lo spazio a bordo della vettura sono gli identici dei modelli tradizionali.








Da QUATTRORUOTE (18 gennaio 2011)


Mitsubishi i-MiEV 
SI PRENDE LA BOTTA NON LA SCOSSA

Pubblicata il 18/01/2011
     


Mitsubishi i-MiEVMitsubishi i-MiEV.Mitsubishi i-MiEV
Su "Quattroruote" di febbraio, in edicola martedì 25 gennaio, troverete la prova su strada completa dell'elettrica Mitsubishi i-MiEV con guida a sinistra (in Giappone vige la guida a destra, come in Gran Bretagna).


Crash-test. Il Touring Club Svizzero ha nel frattempo sottoposto una Mitsubishi i-MiEV a numerosi crash-test per verificare la sicurezza di questa vettura elettrica prodotta in serie (tra l'altro è la capostipite di modelli Peugeot eCitroën). Per quanto riguarda la protezione degli occupanti, la piccola utilitaria giapponese può competere con i veicoli della stessa categoria con motore tradizionale. In caso d'incidente, l'impianto ad alta tensione non costituisce un pericolo aggiuntivo per gli occupanti e i soccorritori.


Impatto frontale ok, ma migliorabile. La Mitsubishi ha superato il crash-test frontale tipo EuroNCAP (40% della parte frontale a 64 km/h). La sistemazione posteriore del motore fa sì che la corta e rigida zona di deformazione anteriore assorba la maggior parte dell'energia dell'impatto. Ciò significa che, in un incidente simile, gli occupanti se la cavano con ferite leggere o di media gravità. Ciononostante, i risultati non raggiungono quelli ottenuti dalle migliori vetture di piccole dimensioni. Sussiste un potenziale di miglioramento, in particolare a livello della protezione delle gambe, ma anche per quanto riguarda la pressione esercitata sul torace. Dotata di una serie di airbag frontali, laterali e per il capo, la Mitsubishi i-MiEV è ben equipaggiata.


La collisione posteriore è servita a verificare la sicurezza della struttura e il potenziale di rischio concernente le batterie di cui l'i-MiEV è dotata. A tale scopo, un carrello di 1400 kg, ha urtato a 80 km/h il 70% della parte posteriore della vettura di prova ferma. La violenza dell'impatto ha provocato vistose deformazioni della parte posteriore del veicolo, ma l'insieme delle batterie non è stato danneggiato e i cavi ad alta tensione sono rimasti intatti.


Batterie intatte. In un altro test si è proceduto alla verifica del disinserimento dell'impianto ad alta tensione. Dopo l'impatto, questo dispositivo ha funzionato perfettamente. Rimasto intatto negli urti, il pacco batterie non rappresenta quindi alcun pericolo per occupanti e soccorritori. Dopo i due crash test il veicolo è stato esaminato dai pompieri, onde verificare i problemi che potrebbero sorgere al momento di soccorrere gli occupanti per la presenza di cavi e componenti ad alta tensione.


Interruttore scomodo. I pompieri hanno criticato il fatto che l'interruttore del "service connect" - dispositivo che permette di tagliare il collegamento tra le varie batterie garantendo così che il veicolo non sia sotto tensione - sia difficilmente accessibile in quanto collocato sotto il sedile del conducente. Di conseguenza, sarebbe importante sistemare, in un posto ben visibile dall'esterno, una spia luminosa che indichi chiaramente l'assenza di tensione elettrica nella vettura che ha subito un incidente.


Emilio Brambilla



Non è la prima volta che parliamo di auto elettriche e crash test, ne abbiamo parlato qualche tempo fa con i test sulla Volvo C30 EV (qui l'articolo). Tuttavia in questo speciale non vi racconteremo dei soliti test interni, che eseguono le case automobilistiche sui propri modelli, ma di due crash test: il primo effettuato da ANCAP, il secondo eseguito da ADAC.
LA CANDIDATA - L'auto che sarà sottoposta ai crash test è la Mitsubishi i-MiEV, la nuova automobile elettrica disponibile in grande serie. Verrà presto venduta anche marchiata Citroen (C-Zero) e Peugeot (Ion), ma in sostanza sarà la stessa vettura per tutti i marchi. La piccola Mitsubishi deriva dalla versione a benzina della "i", piccola utilitaria venduta in Giappone. Dalla sorella a benzina eredita la posizione di motore e cambio, sotto il bagagliaio posteriore. Le batterie al litio (a 88 celle) sono disposte sotto l'abitacolo, in posizione protetta. Sotto il profilo della sicurezza dispone degli airbag frontali, laterali e a tendina. E' arrivato il momento di verificare la sicurezza della piccola i-MiEV, sia per quanto riguarda la protezione degli occupanti, che la protezione dell'impianto elettrico (che a piena potenza tocca i 400V).
IMPATTO FRONTALE - Per l'impatto frontale sia ADAC che ANCAP utilizzano il test del protocolloEuro NCAP, quindi l'auto andrà ad urtare una barriera deformabile con il 40% del muso ad una velocità di 64km/h. Sottolineiamo che ANCAP ha testato una vettura del mercato giapponese, nel centro che esegue i test per JNCAP, tuttavia il protocollo è quello australiano. I risultati sono buoni in entrambi i test, sia in Germania che in Australia la i-MiEV disattiva l'impianto di alta tensione, per evitare scariche elettriche pericolose, per gli occupanti e per i soccorritori. Anche per quanto riguarda le lesioni agli occupanti le situazioni sono molto simili. La struttura regge molto bene l'impatto nonostante il piccolo musetto. L'abitacolo si schiaccia di qualche centimetro, ma le zone vitali dei manichini sono salve. Solamente qualche appunto va alla zona delle ginocchia e pedaliera, alcune zone dietro la plancia sono fonte di potenziale pericolo e la pedaliera si deforma, creando qualche rischio di lesioni ai piedi. Anche le cinture di sicurezza andrebbero dotate di limitatori di carico, non disponibili in nessuno dei due veicoli testati. Per quanto riguarda il punteggio ANCAP, la Mitsubishi riceve 10.95 punti su 16 nel test frontale. ADAC, la promuove per via della sufficiente protezione ai passeggeri e per il comportamento dell'impianto elettrico.
IMPATTO LATERALE ANCAP - Per il test laterale l'ente australiano ha utilizzato il test di omologazione secondo la normativa ECE-R95, visto che la "i" testata in Giappone è stata investita a 55km/h anzichè a 50, e non era equipaggiata di airbag laterali e a tendina. La protezione al torace è mediocre, a differenza di testa, addome e bacino che sono ben protetti. La i-MiEV ha ottenuto 14,4 punti nel secondo test.
IL TAMPONAMENTO DI ADAC - ADAC ha invece preferito eseguire un crash test di tamponamento, il più severo disponibile nei test di omologazione mondiali, quello americano. Negli USA le auto devono sottostare a un impatto da parte di un carrello di 1400kg, che col suo musetto deformabile va ad urtare il 70% del posteriore dell'auto ferma a ben 80km/h. ADAC non ha verificato le lesioni al pilota, ma ha voluto verificare la protezione delle batterie in caso di violento tamponamento. I gruppo motore-cambio arretra di circa 40cm. L'involucro delle batterie si presenta leggermente incrinato. In compenso ogni singola cella della batteria non mostra nessun segno di danneggiamento. Anche il sistema di sicurezza che disattiva il circuito di potenza fa il suo bel lavoro.
BUONI RISULTATI COMPLESSIVI - Per quanto riguarda il test frontale e laterale eseguito secondo il protocollo ANCAP (qui i dettagli del protocollo) corretto con gli eventuali punti di penalità previsti è di 28,35 su 37 punti disponibili. Il risultato finale è di 4 stelle su 5. Anche ADAC è rimasta impressionata dei risultati del test della piccola i-MiEV, soprattutto della buona scocca che protegge i passeggeri e le batterie nel test frontale e nel violentissimo tamponamento. Parole positive anche per il sistema di disattivazione della potenza, che riduce drasticamente il pericolo, per i passeggeri e per i soccorritori, di prendersi una scarica elettrica fino a 400V.
Quindi la piccola i-Miev, per entrambi gli enti è stata promossa con buoni voti nei test più severi.
Qui sotto il filmato del test ADAC, compreso quello con i nostri sottotitoli.