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sabato 28 gennaio 2012

La polizia di Berlino mette in campo 120 veicoli elettrici ed ibridi.

Più bassi anche i costi di gestione. Gran parte dell'industria tedesca, come noto partita in ritardo, però non ha prodotti: nemmeno una vettura di queste adottate dalla Polizia berlinese è prodotta in Germania.


Esternamente le undici nuove auto a strisce blu con il bianco e la parola "polizia" sono immediatamente riconoscibile come veicoli di emergenza, ma sotto il cofano non sono blu, ma verdi: sono le nuove auto elettriche e ibride nella polizia di Berlino. La capitale tedesca infatti non solo ha il compito di ridurre il tasso di criminalità, ma anche le emissioni di CO2 della flotta della polizia. Come parte della "Iniziativa 120", sono destinati ad essere acquistati nei prossimi anni soprattutto i veicoli con emissioni di CO2 inferiori a 120 g/km.

Toyota Prius - Auto Polizia
Foto: Toyota

Renault veicoli elettrici - auto della polizia
Foto: Renault
Con le vetture 100% elettrichedue Mitsubishi i-MiEVdue Renault Fluence ZE e Kangoo ZE due, i funzionari della Polizia in futuro potranno lavorare in pattuglie anche ad emissioni zero a livello localePer circa due anni anche due auto elettriche con range extender termico (un generatore) sono in uso: le due Opel Ampera sono capaci di percorrere da 40 a 80 chilometri esclusivamente con alimentazione a batteria e quindi senza emissioni locali se sarà richiesta un raggio operativo più lungo, entra in funzione un motore a benzina con un generatore e fornisce una autonomia totale di 500 chilometri.
Opel Ampera - Auto Polizia
Foto: Opel
Con l'acquisto di questi veicoli, si inizia a realizzare il motto "tingere di verde il blu" della livrea della Polizia di Berlino e si dà un contributo alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica e contribuire così alla tutela dell'ambiente, ma comporta anche la riduzione dei costi operativi della flotta dei nuclei radiomobile e questo permettere di far risparmiare i contribuenti e dare più servizio.
Mitsubishi iMiEV - Auto Polizia
Foto: Mitsubishi

giovedì 20 ottobre 2011

Roma, consegnata la prima flotta di veicoli elettrici

Prime applicazioni a Roma Capitale della mobilità elettrica: applicata più efficienza ed un buon esempio.
Battezzati in Campidoglio, alla presenza del ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, dell'assessore all'Ambiente del Campidoglio, Marco Visconti, di Ajoul Grouvel, direttore veicoli elettrici Psa Peugeot-Citroen acquistati dall'amministrazione capitolina nell'ambito del programma di sviluppo della mobilità sostenibile, per la riduzione del 20% di Co2 entro il 2020.
I nuovi veicoli, Citroen C-Zero, andranno in sostituzione delle auto più vecchie in dotazione alla polizia Roma capitale e circoleranno nel centro storico.
Il rinnovo del parco auto del Campidoglio, dunque, è stato avviato con l'acquisto di 14 auto elettriche Citroen C-zero al cento per cento. Dieci di questi veicoli saranno dati in sostituzione delle auto più vecchie della polizia di Roma Capitale, quattro resteranno a disposizione dell'Osservatorio dei cambiamenti climatici del dipartimento ambiente.
Per l'acquisto dei veicoli l'amministrazione capitolina ha investito, dopo una gara pubblica, 500mila euro, resi disponibili dal ministero nell'ambito di finanziamenti per progetti di mobilità sostenibile.
L'impegno del Campidoglio per la sostituzione dei propri mezzi proseguirà nei prossimi mesi. In questo quadro anche Acea ha avviato il rinnovo del parco auto con mezzi esclusivamente elettrici. I primi 40 porter elettrici entreranno in funzione entro l'anno per arrivare a 80 nel 2012.
Ama e Atac stanno svolgendo, intanto, un monitoraggio propedeutico al rinnovo del proprio parco mezzi che verrà avviato entro l'anno. Ai veicoli elettrici inoltre sarà concesso l'ingresso e la circolazione gratuita nel centro storico. Oltre al parcheggio gratuito sulle strisce blu in tutta la città. Entrare nella Ztl gratuitamente significa poter risparmiare fino a 574 euro ogni anno.
Lo sviluppo della mobilità elettrica è necessariamente legato all'ampliamento della rete di ricarica elettrica e all'implementazione del fotovoltaico. Grazie all'impegno congiunto di Roma Capitale, Acea e Enel, sono state già installate 40 stazione di ricarica pubblica, 60 saranno installate entro l'anno poi ne arriveranno altre 200.
L'elettricità per la ricarica è resa dagli impianti fotovoltaici. A Roma, in tre anni, l'amministrazione ha quintuplicato le quote di energia pulita passando da 9 a 49 megawatt. L'obiettivo stabilito dai programmi è di raggiungere i 100 megawatt entro il 2012.
"Si tratta di una rivoluzione molto importante. Spero che dalla capitale parta una grande voglia di mobilità sostenibile". E' quanto ha dichiarato oggi dalla piazza del Campidoglio, il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo presentando i primi 14 veicoli elettrici al cento per cento acquistati dall'amministrazione capitolina nell'ambito del programma di sviluppo della mobilità sostenibile per la riduzione del 20% di CO2 entro il 2020.
"Il fatto poi che una quota di parco auto pubblico sia finalmente elettrico è un segnale importante - ha proseguito il ministro dell'Ambiente - un piccolo passo concreto all'interno di una politica più ampia che non riguarda solo l'auto elettrica, ma una modalità nuova di concepire il trasporto pubblico che deve avere risposte da parte dell'amministrazione pubblica, che noi sosteniamo, ma sempre in condivisione con i cittadini".
"Si tratta di un progetto importante quello legato ai 14 veicoli elettrici acquistati dall'amministrazione capitolina. Dieci macchine andranno nelle piazze storiche di Roma, in dotazione ai vigili urbani per sensibilizzare tutti i cittadini sulla sostenibilità ambientale che non è fatta solo di macchine elettriche, ma anche di raccolta differenziata, di bioedilizia". E' quanto ha dichiarato oggi l'assessore all'Ambiente capitolino Marco Visconti, presentando, nella piazza del Campidoglio, accanto al ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo e al direttore dei veicoli elettrici Psa Peugeot-Citroen, Ayoul Grouvel, i primi 14 veicolil elettrici acquistati dall'amministrazione capitolina.
Sulla scelta di un marchio francese Marco Visconti ha spiegato: "Abbiamo fatto una gara e ha vinto Peugeot-Citroen - ha risposto - putroppo le nostre case non fanno macchine elettriche".

A Torino la scorsa settimana si è tenuta "Viva l'Auto" ed è emerso l'imbarazzo per una situazione che vede il Paese bisognoso di maggiori tassi di efficienza ed indisponibilità di risorse stanziate, che possono essere invece reperite dove c'è inefficienza. 
Bisogna essere può consapevoli che l'inefficienza costa più degli incentivi che servono ad avviare il mercato. Il Direttore Comunicazione di Nissan, Giuseppe George Alesci, è diretto: "Sugli incentivi siamo destinati, come Continente, ad essere soggetti ai limiti imposti dall'Ue sulla produzione di CO2, limite che è di 130 grammi per km. Nel 2020, l'invito è a ridurre la misura fino a 95 grammi oppure le sanzioni saranno durissime. Preferiamo pagare le multe nel 2020 o pensare politiche efficienti in tale direzione? E' chiaro che non devono essere incentivi tali da favorire le case automobilistiche - ha aggiunto Alesci - ma devono essere incentivi generali". L'assenza di incentivi statali pesa: l'Italia è un Paese che segna rosso in Europa, non c'è il supporto delle istituzioni per attivare incentivi che sostengano il mercato delle nuove mobilità che applicano soluzioni innovative per ridurre i fattori di inquinamento ambientale impiegando meno energia. Anche le Case di produzione di veicoli commerciali sono investite da questa sfida nel quadro degli obiettivi europei "20, 20, 20": la scelta della trazione elettrica e dei veicoli ibridi è fatta per andare a coprire un segmento importante per la distribuzione urbana delle merci ed è possibile applicarla nel 45 per cento dei casi facendo migrare il sistema della logistica verso la conversione elettrica. In particolare, la logistica urbana dei veicoli commerciali è un'opportunità anche per la rete di distribuzione delle merci.

giovedì 17 febbraio 2011

Risparmiare sui costi operativi delle flotte, anche del settore sicurezza

Grandi opportunità di sostenibilità ambientale ed economica per tutti i tipi di flotte...

Opel Ampera, possibile auto della polizia tedesca

Mercoledì, 16 Febbraio 2011.
opel ampera polizia frontale
La Opel Ampera è la versione europea della Chevrolet Volt. Dato che tutto il mondo sta guardando con sempre maggiore attenzione alle auto elettriche e ibride per una mobilità più ecosostenibile, anche le forze di Polizia potrebbero presto essere dotate di queste vetture. Per questo la casa costruttrice ha presentato una serie di foto di come apparirà la Opel Ampera nella livrea delle auto della Polizia tedesca. Non sono stati riferiti dettagli tecnici né particolari specifici sull’allestimento di una simile versione dell’auto elettrica ad autonomia estesa.
opel ampera polizia posteriore
L’autonomia della Opel Ampera è di circa 40-80 km (a seconda dello stile di guida) in modalità solo elettrica, ma può essere estesa fino a 500 km grazie all’utilizzo di un motore a benzina per ricaricare le batterie agli ioni di litio da 16 kWh dell’auto.

La versione europea della Volt è progettata per trasportare quattro persone ed offre prestazioni in linea con quelle delle berline compatte della sua classe. Il suo motore elettrico eroga una potenza di 150 cv con 370 Nm di coppia. L’accelerazione da 0 a 100 km/h impiega circa 9 secondi e la velocità massima è di circa 160 km/h.
Il prezzo della Opel Ampera dovrebbe aggirarsi sui 35.000 Euro (negli Stati Uniti i concessionari hanno preferito venderla a 42.900 dollari, credito d'imposta di 7500 dollari escluso) al momento del lancio che dovrebbe avvenire più avanti quest’anno. Ulteriori informazioni sulla commercializzazione dell’auto elettrica saranno comunicate nel corso del Salone di Ginevra 2011.


...e difatti se n'è accorto FleetBlog 

Perché l’auto ecologica sarà una scelta irreversibile, anche per le flotte



L’auto elettrica ha oltre cento anni di storia. Della necessità di ridurre l’inquinamento si parla e si discute da decenni. Ma questa volta sembra quella buona: questa tornata d’iniziative green, in corso dal 2008 e che chiuderà il suo primo ciclo con la verifica degli obiettivi fissati dalla UE per il 2012, dovrebbe rappresentare il primo passo verso il raggiungimento di obiettivi globali sempre più stringenti.

Inoltre, l’analisi del contesto attuale suggerisce un consolidamento della coscienza ecologica globale, sostenuta sia da considerazioni economiche, sia da valutazioni politiche:
1) si stima che India e Cina cercheranno di raggiungere, a tendere, gli stessi tassi di diffusione dell’auto dei paesi occidentali. Se questo avverrà, si prevede che il numero di veicoli circolanti al mondo triplicherà! Appare del tutto evidente che se tale crescita non verrà sostenuta con nuove e rivoluzionarie tecnologie, dovremo subire conseguenze devastanti sull’inquinamento globale e sul prezzo dei carburanti;
2) nei paesi emergenti, le nuove classi sociali in ascesa e in cerca di affermazione richiedono prodotti di status, ma anche ecologici e con un basso TCO;
3) i paesi occidentali devono garantirsi l’autonomia da paesi considerati “a rischio” (Russia e paesi arabi) e tentare d’integrarsi con l’economia cinese in piena ascesa: nel 2009, per la prima volta la Cina ha raggiunto la prima posizione nella classifica dei produttori, con quasi 14 milioni di vetture prodotte (+48% rispetto al 2008), contro quasi 8 milioni del Giappone, secondo in classifica, e meno di 6 milioni degli USA che precipitano dal primo al terzo posto;
4) in Europa e negli USA i cittadini manifestano una sempre maggiore sensibilità verso i problemi ambientali, da un lato, e richiedono mezzi più efficienti e con un costo di gestione ridotto, dall’altro;
5) nel 2020 il 90% delle auto sarà prodotto da sole 10 case, secondo il rapporto di Deloitte “A new era. Accelerating toward 2020 – An automotive industry transformed” del 2010.

Queste considerazioni impongono una serie di riflessioni a livello aziendale per comprendere come impostare una green policy che rifletta in anticipo i futuri valori sociali e gli immimenti scenari competitivi globali. Ciò che finora ha rallentato questo processo è la profonda incertezza riguardo alle tecnologie che prevarranno, anche a causa di una politica economica poco coordinata a livello globale ed europeo e molto carente a livello nazionale, che si è finora sostanzialmente tradotta in occasionali incentivi all'acquisto (ma solo per i privati).

Di conseguenza, i problemi decisionali aziendali sono notevoli, dato che ogni azione di procurement di flotta ha effetti pluriennali. Quale dovrebbe essere il ruolo del Fleet Manager in questa situazione? Quello di attivare canali informativi e di valutazione sulle nuove tecnologie, di rappresentare il punto d’eccellenza all’interno dell’azienda su queste problematiche, di prendere posizioni autorevoli nei confronti del top management e dei driver, coinvolgendo tutti gli attori interessati.
La posta in gioco è molto alta, perché la corretta stima di queste tendenze e l’introduzione di una green policy adeguata ed aggiornata possono consentire all’azienda di godere in anticipo di un vantaggio competitivo nei confronti del resto mercato.



Aggiornamento del 21 febbraio

A Pistoia le forze dell'ordine salgono sull'auto elettrica

Dopo Pisa, anche Pistoia risulta sensibile ai veicoli elettrici: un esperimento per le flotte delle forze dell'ordine.
A Pistoia le forze di polizia saranno presto dotate di tre auto elettriche. Per un controllo sempre più vicino ai cittadini, ma con un occhio all'ambiente.
SICUREZZA, COORDINAMENTO E AMBIENTE. Ma non solo auto elettriche, anche cinque palmari e un sistema di videosorveglianza nei parchi principali della città: queste le novità che consentiranno alle forze di polizia pistoiesi di garantire un maggior livello di sicurezza urbana, un controllo più vicino ai cittadini e un migliore coordinamento.
E IL FINANZIAMENTO ARRIVA DALLO STATO. La nuova dotazione è il risultato di un progetto presentato dal Comune di Pistoia e approvato dalla prefettura che, selezionato dal Ministero dell'Interno, ha ottenuto il finanziamento da parte dello Stato per un importo pari a 150mila euro. L'obiettivo del progetto è di fornire, attraverso le auto elettriche, rispettivamente in dotazione alla Polizia di Stato, alla Polizia Municipale e ai Carabinieri, una forma di controllo più vicina ai cittadini e, mediante l'installazione di telecamere in alcuni parchi pubblici, di allargare la rete di videosorveglianza attualmente presente sul territorio comunale, ottimizzando inoltre la capacità di comunicazione e coordinamento tra le forze dell'ordine.