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domenica 22 aprile 2012

La Renault Twizy si ricarica anche dalle colonnine pubbliche installate in Italia

Dopo l'anteprima al Motorshow di Bologna 2012, nei giorni nel FuoriSalone di Milano a Brera e a Porta Romana si poteva provare la Twizy, la piccola della gamma elettrica di Renault. Muoversi fluidi fra paveé, ciottoli e binari del tram, con curve strette delle vie del centro storico di Milano, era un bel terreno di prova nell'urban canyon che deve affrontare un mezzo dal DNA urbano come la Twizy, per fortuna dal prezzo accessibile.


Lo sguardo sorpreso dei passanti dice tutto e... anche l'entusiasmo dei bambini sottolinea la novità a zero emissioni e zero rumore.


Sensazioni da Kart, niente servofreno, niente servosterzo, accelerazione della versione full che disimpegna senza incertezze. Porte ad ala di gabbiano: bisogna infilare la mano dentro l'abitacolo e aprirsi da dentro, alzando l'ala di gabbiano. Il posto guida è quasi automobilistico e il sedile, benché per niente imbottito, si regola avanti e indietro per sistemarsi alla giusta distanza dalla pedaliera.



Come si ricarica?
Oltre al noto prezzo di partenza di 6.990 euro + noleggio mensile della batteria (Twizy 45 base da 45 km/h guidabile dai 14 anni con patentino), la notizia è che, contrariamente a quanto si può vedere in qualche video della rete, la Twizy in Italia non è dotata di presa Schuko (quella della lavatrice), ma di una presa compatibile con il modo 3, ovvero dotata di un quarto contatto che permette l'erogazione di energia se è verificata in ogni istante l'integrità del collegamento con la colonnina di ricarica. A casa o in ufficio, invece, basta un adattatore per utilizzare la presa di un comune elettrodomestico da 16A con assorbimento massimo di 13A.


L'assorbimento di potenza varia fra i 3 kW circa nella prima ora di ricarica e 1,8 kW nelle successive. L'operazione dura in media 3,5 ore.




venerdì 9 marzo 2012

La Renault Zoe in versione definitiva a Ginevra

Renault Zoe: in vendita in consegna dal prossimo. Ora non ci sono più scuse, anche se... rimane ancora difficile convincere i conservatori.
Ginevra 2012: ZOE inaugura l’era del veicolo elettrico per tutti
Prezzo di acquisto della vettura interessante e noleggio mensile della batteria. 
Design, tecnologia ed efficienza alla portata di tutti ed è già prenotabile anche in Italia.
Introdotti per la prima volta: Renault R-Link, Range OptimiZEr e l'innovativo Chameleon.



Per la prima volta, tutte le condizioni sono presenti per lo sviluppo di massa del veicolo elettrico. Svelata al Salone di Ginevra 2012, Renault ZOE sarà commercializzata in autunno. Il suo lancio segna l’inizio di una nuova era: quella del veicolo elettrico per tutti
All’82° Salone Internazionale dell’Auto di Ginevra, Renault presenta al grande pubblico ZOE, prima auto progettata per essere al 100% elettrica, accessibile a tutti, in Italia partirà da 21.650 euro (IVA compresa, senza eventuali incentivi statali o locali) più un noleggio mensile della batteria di trazione configurabile secondo le percorrenze previste. Le avanzate tecnologie di ZOE, che danno luogo a sei anteprime mondiali, sono al servizio della semplicità di utilizzo, dell’autonomia e della connettività. In Francia e in altri paesi europei, dove sono previsti per i veicoli elettrici in media 5.000 euro di incentivi, il prezzo parte da circa 15.700 euro. 

Dopo Fluence Z.E., berlina distintiva, Kangoo Z.E, veicolo commerciale (entrambi lanciati nel 2011), e Twizy, l’urban crosser, Renault mette, con ZOE, la mobilità Zero Emissioni alla portata di un’ampia platea, in linea con l’impegno iscritto nella firma di Marca “Renault Drive The Change”.
Grazie al veicolo elettrico e al lavoro realizzato sulle motorizzazioni termiche, Renault si è impegnata, con il piano “Renault 2016 – Drive the Change”, a ridurre la sua impronta carbonio a livello mondiale del 10% entro il 2013, e di un 10% supplementare tra il 2013 e il 2016. Questa scelta strategica è oggi già visibile su strada.
«ZOE, presentata al Salone di Ginevra nella sua versione definitiva, è l’ambasciatrice della gamma Renault Z.E. – sottolinea Carlos Ghosn, presidente e direttore generale di Renault. L’auto, dal design compatto e accattivante, integra tutta l’eccellenza di Renault nella tecnologia elettrica ad un prezzo accessibile, e segna l’ingresso in una nuova era, quella della mobilità elettrica accessibile a tutti, confermando l’impegno che abbiamo assunto a favore del veicolo elettrico. Si tratta di una nuova tappa tecnologica per Renault, che è sempre riuscita, in 110 anni di storia, a rendere accessibili innovazioni fondamentali. Questo approccio d’innovazione per tutti si rinnova attraverso la nostra gamma di motori Energy. Derivata dalla nostra esperienza e dal nostro successo in F1, questa gamma di otto motori, di cui due svelati oggi, coniuga performance, piacere di guida e sobrietà in termini di consumi ed emissioni di CO2».
 Disegnata per essere esclusivamente elettrica, ZOE è una berlina compatta, dalle linee fluide e pure, con un look agile e dinamico che suggerisce il piacere di guida. ZOE si distingue anche per l’identità luminosa, con LED che sottolineano il profilo della presa d’aria anteriore. In linea con Twingo e Twizy, ZOE esibisce la nuova identità design della Marca Renault.
«Volevamo che il design di ZOE esprimesse una tecnologia di svolta, pur conservando i punti di riferimento stilistici dell’automobile – spiega Agneta Dahlgren-Hermine – Capoprogetto Design ZOE. La dimensione ecologica si ritrova nelle linee pure, che sembrano scorrere lungo la carrozzeria. Le proporzioni contemporanee, associate ai volumi scolpiti, rendono ZOE un veicolo rassicurante e accattivante».
Il design degli interni rispecchia il carattere ecologico e moderno di ZOE, sia attraverso le tinte chiare, che esprimono purezza, sia grazie all’avanzata tecnologia interattiva, rappresentata dal sistema multimediale con il tablet Renault R-Link con touch screen. La fascia della plancia è stata disegnata per evocare la pala di un’elica.
La ZOE può essere già prenotata in 12 Paesi, Italia inclusa, sul sito Renault-ZE.com, e sarà proposta in prova a tutti coloro che l’avranno riservata, che saranno contattati in via prioritaria al momento della commercializzazione del veicolo.
La progettazione di ZOE ha permesso di registrare oltre sessanta brevetti. Le innovazioni sono al servizio dell’autonomia, dell’interattività e del benessere.
Per la prima volta, un veicolo elettrico di grande serie vanta oltre 210 km di autonomia (NEDC). In condizioni di funzionamento reale, l’autonomia di un veicolo elettrico varia più di quella di un veicolo termico, in funzione di diversi fattori: velocità, tipologia del percorso, temperatura esterna… Tuttavia, grazie al Range OptimiZEr, che raggruppa tre innovazioni fondamentali – frenata rigenerativa di nuova generazione, pompa di calore con inverter per la climatizzazione e pneumatici MICHELIN EnergyTM E-V – l’autonomia reale di ZOE aumenta del 25%, con una variabilità nettamente attenuata. Ad esempio, in un percorso peri-urbano, con una temperatura esterna di 13°C, l’autonomia reale di ZOE raggiunge 140 km, di cui 30 km direttamente ottenuti grazie al Range OptimiZEr.
La frenata rigenerativa capta gran parte dell’energia dissipata durante una frenata, senza effetti di rilievo sul comportamento dinamico di ZOE: nessuno strappo, né freno motore accentuato e minori polveri generate dai freni a disco.
Questo sistema ha una duplice azione:
- in decelerazione, in linea con Fluence Z.E. e Kangoo Z.E., il motore recupera l’energia cinetica del veicolo, convertendola in corrente elettrica che va a ricaricare la batteria;
- quando il conducente preme il pedale del freno, il sistema suddivide intelligentemente il comando di frenata tra il serraggio delle pastiglie e il freno motore, in modo da potenziare l’azione di quest’ultimo, demandato a ricaricare la batteria.


ZOE è l’unico veicolo elettrico equipaggiato con il “Chameleon”, un caricatore brevettato da Renault e integrato nell'inverter di trazione, compatibile con qualunque livello di potenza messa a disposizione della rete elettrica, fino a 43 kW, che consente la ricarica su una colonnina di ricarica pubblica in un tempo compreso tra 30 minuti e 9 ore. ZOE, ad esempio, si ricarica in un’ora, con una potenza di 22 kW. Questo livello di potenza intermedio preserva maggiormente la durata delle batterie e riduce l’impatto sulla rete elettrica rispetto ad una ricarica rapida a 43 kW. Il sistema della vettura tramite il protocollo PWM, basato sulla tecnologia power line communication, negozia con la rete la potenza di ricarica. La ricarica può avvenire anche presso le colonnine di ricarica pubblica compatibili con il protocollo CHAdeMO che mettono a disposizione una presa aggiuntiva per la corrente alternata fino a 43 kW, come quelle predisposte in Europa dall'alleata Nissan.

La Renault Zoe arriverà sui mercati in autunno con un prezzo base di 21.650 euro a cui va aggiunto il noleggio mensile della batteria. La nuova vettura elettrica francese a zero emissioni è lunga 4,08 metri, larga 1,73 metri, alta 1,57 metri ed un passo di 2,59 metri, ed è disponibile in tre allestimenti. L'abitacolo può ospitare 5 passeggeri ed il vano bagagli arriva ad un volume di 338 litri. Risalta sul frontale dell'utilitaria elettrica il grosso logo della Casa francese, la carrozzeria è caratterizzata da linee tonde e morbide e la presa d'aria anteriore è contornata da una cornice di Led. All'interno dell'abitacolo, che si presenta con un look molto moderno, si nota la strumentazione digitale sulla plancia ed uno schermo touch screen di 7 pollici, posizionato al centro della consolle, il sistema di condizionamento è dotato di filtro antiparticolato a carboni attivi e di un diffusore di aromi. La Renault Zoe è equipaggiata con un propulsore elettrico con potenza da 88 CV ed una coppia massima di 220 Nm, posizionato alla parte anteriore. L'utilitaria elettrica a zero emissioni raggiunge la velocità massima di 135 km/h, con un'autonomia di 210 km (NEDC). Si può effettuare una ricarica completa delle batterie agli ioni di litio in un'ora, utilizzando un impianto da 22 kW.












































sabato 28 gennaio 2012

La polizia di Berlino mette in campo 120 veicoli elettrici ed ibridi.

Più bassi anche i costi di gestione. Gran parte dell'industria tedesca, come noto partita in ritardo, però non ha prodotti: nemmeno una vettura di queste adottate dalla Polizia berlinese è prodotta in Germania.


Esternamente le undici nuove auto a strisce blu con il bianco e la parola "polizia" sono immediatamente riconoscibile come veicoli di emergenza, ma sotto il cofano non sono blu, ma verdi: sono le nuove auto elettriche e ibride nella polizia di Berlino. La capitale tedesca infatti non solo ha il compito di ridurre il tasso di criminalità, ma anche le emissioni di CO2 della flotta della polizia. Come parte della "Iniziativa 120", sono destinati ad essere acquistati nei prossimi anni soprattutto i veicoli con emissioni di CO2 inferiori a 120 g/km.

Toyota Prius - Auto Polizia
Foto: Toyota

Renault veicoli elettrici - auto della polizia
Foto: Renault
Con le vetture 100% elettrichedue Mitsubishi i-MiEVdue Renault Fluence ZE e Kangoo ZE due, i funzionari della Polizia in futuro potranno lavorare in pattuglie anche ad emissioni zero a livello localePer circa due anni anche due auto elettriche con range extender termico (un generatore) sono in uso: le due Opel Ampera sono capaci di percorrere da 40 a 80 chilometri esclusivamente con alimentazione a batteria e quindi senza emissioni locali se sarà richiesta un raggio operativo più lungo, entra in funzione un motore a benzina con un generatore e fornisce una autonomia totale di 500 chilometri.
Opel Ampera - Auto Polizia
Foto: Opel
Con l'acquisto di questi veicoli, si inizia a realizzare il motto "tingere di verde il blu" della livrea della Polizia di Berlino e si dà un contributo alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica e contribuire così alla tutela dell'ambiente, ma comporta anche la riduzione dei costi operativi della flotta dei nuclei radiomobile e questo permettere di far risparmiare i contribuenti e dare più servizio.
Mitsubishi iMiEV - Auto Polizia
Foto: Mitsubishi

venerdì 30 dicembre 2011

Alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici dà l'esempio l'Alleanza Renault-Nissan: leader mondiale nella produzione di veicoli elettrici


Alleanza Renault-Nissan porta i veicoli al COP17 sui cambiamenti climatici
Nissan LEAF in vendita in Sud Africa nel 2013
Per la prima volta una flotta di veicoli di serie 100% elettrici percorrerà le strade del continente africano. In occasione della Conferenza COP17 verranno effettuati i primi test drive pubblici di TWIZY
Per la prima volta in assoluto, una flotta di veicoli di serie a zero emissioni percorrerà le strade dell’Africa.
Una dozzina di auto elettriche dell’Alleanza Renault-Nissan mostrerà i benefici del trasporto eco-sostenibile fornendo servizi navetta a zero emissioni durante l'utilizzo per i delegati alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che avrà luogo a Durban in Sud Africa dal 28 novembre al 9 dicembre. La 17ª Conferenza delle Parti (meglio nota come COP17) mira a "portare le concentrazioni di gas serra a un livello tale da evitare che l’uomo interferisca con il sistema climatico".
I veicoli elettrici, che possono essere ricaricati con fonti di energia rinnovabili come l'energia solare ed eolica, giocheranno un ruolo fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi della COP17 e nel ridurre l'impatto dei cambiamenti climatici.
L'Alleanza Renault-Nissan è leader mondiale nella tecnologia dei veicoli elettrici ed è l’unico gruppo automobilistico mondiale ad offrire un’ampia gamma di veicoli elettrici non alimentati a benzina o gasolio. L'Alleanza Renault-Nissan prevede di vendere 1,5 milioni di veicoli a emissioni zero entro il 2016.
Nissan ha già venduto più di 20.000 LEAF su tre continenti, il che la rende l’auto elettrica più diffusa al mondo. Renault sta introducendo sul mercato fra fine 2011 e l’inizio del 2012 la furgonetta commerciale KANGOO Z.E., la berlina familiare FLUENCE Z.E. e il biposto urbano TWIZY, cui seguirà nel secondo semestre 2012 la berlina compatta ZOE.
Al COP17, l'Alleanza offrirà l’opportunità di effettuare i test drive di Renault TWIZY, un veicolo divertente da guidare che si ricarica con una tradizionale presa di corrente. In occasione della Conferenza COP17 verranno effettuati i primi test drive pubblici di TWIZY, un antidoto contro l'inquinamento dell’aria e acustico che affligge alcune delle più grandi città del mondo. I test drive di Twizy avranno luogo presso il Moses Mabhida Stadium durante tutta la conferenza.
Durante il COP17, l’Alleanza permetterà, inoltre, di conoscere da vicino la tanto acclamata Nissan LEAF, nominata Auto dell'Anno 2011, e della berlina elegante Renault FLUENCE Z.E. Entrambe le vetture fungeranno da navette per i delegati della Conferenza e saranno disponibili anche per effettuare test drive.
Durante la Conferenza chiunque potrà iscriversi per effettuare i test drive, presso lo stand dell'Alleanza presso l’Expo Climate Change Response nei pressi del Durban International Convention Center. Il percorso dei test drive partirà dall’Expo per arrivare al leggendario Moses Mabhida Stadium per poi fare ritorno.
Il Sud Africa mira a diventare leader del continente africano nella produzione di energia pulita. Il Paese spera di costruire una delle più grandi centrali di energia solare del mondo, uno sforzo ambizioso che farebbe aumentare l'accesso all'energia elettrica e contemporaneamente ridurre la dipendenza della regione dai combustibili fossili. Specchi giganti e pannelli solari ricoprirebbero la provincia di Northern Cape, che fa parte del 3 per cento delle regioni più soleggiate al mondo.
“L'Alleanza Renault-Nissan plaude ciò che il Sud Africa e tutte le nazioni rappresentate al COP17 stanno facendo per ridurre le minacce al nostro ambiente e alla qualità di vita a causa del riscaldamento globale", ha detto Hideaki Watanabe, vice presidente della Business Unit Zero Emission di Nissan, e direttore generale del Zero Emission Business dell’Alleanza Renault-Nissan.
"L'Alleanza vuole far parte della soluzione per una società sostenibile. I nostri veicoli elettrici - che non consumano benzina o gasolio - offrono una soluzione reale e conveniente per ridurre drasticamente le emissioni di CO2 ".
Nissan ha annunciato che commercializzerà Nissan LEAF in Sud Africa nel 2013, se avranno successo i colloqui tra il governo e l'industria automobilistica sulla creazione di una infrastruttura di ricarica e l'introduzione di incentivi al cliente.

Il punto della situazione a suggello del primo anno della Nissan Leaf

IL NUMERO UNO DELL'ALLEANZA FRANCO-GIAPPONESE
Ghosn: «Avanti tutta sull'elettrico, Renault-Nissan sono già leader mondiali»
Vendute oltre 20.000 Leaf a batteria e presto una citycar pulita in collaborazione con Smart

Avanti così, a tutta trazione elettrica! Nissan continua nella sua strategia dell’auto elettrica: «abbiamo già venduto 20.000 Leaf e ad oggi è l’elettrica più diffusa al mondo. Questo è solo l’inizio…», le parole di Carlos Ghosn, presidente della Casa giapponese, registrate al 42° Tokyo Motor Show.

Il Nissan Green Program d’altronde per il 2016 prevede: 1,5 milioni di elettriche (Nissan più l’alleato Renault) e gamma di 4 veicoli a batterie, compresa una piccola citycar, il cui design potrebbe partire dalla Pivo 3 e condividere la tecnologia con la Smart elettrica, grazie alla collaborazione attiva tra le due case (tra Nissan-Renault e Daimler c’è uno scambio azionario del 3,1%). Anche in termini d’incremento dell’autonomia (per la Leaf oggi quella dichiarata è di 175 km), la strategia è chiara: «non possiamo aumentare la capacità perché altrimenti i prezzi di listino salirebbero. Stiamo quindi lavorando al miglioramento dell’aerodinamica, alla riduzione del peso, attraverso l’uso di plastiche più leggere e su una migliore efficienza del condizionatore, l’impianto che più di ogni altro elemento riduce rapidamente le autonomie di auto elettrica», ha spiegato Minoru Shinohara, capo della ricerca Nissan.

Resta il problema del prezzo. Su questo Carlos Ghosn è chiaro: «la Leaf è oggi prodotta in Giappone e il caro yen ne penalizza l’esportazione verso Europa e Usa; quando sarà costruita direttamente in quelle aree, i listini potrebbero scendere almeno di un 20% circa». Una valutazione della moneta che preoccupa il presidente Nissan: «o il governo interviene sullo yen oppure è inevitabile che l’industria automobilistica decida di spostare la produzione fuori dal Giappone». Nel frattempo comunque la Casa di Yokohama è l’industria giapponese più in crescita con vendite che a fine anno dovrebbero registrare un aumento superiore al 10% (nei primi 10 mesi dell’anno in Europa ha un +15,8%, in Italia +20,8%) e con un obiettivo di raggiungere nel 2020 il 10% del mercato globale.

mercoledì 16 novembre 2011

Come Renault si è organizzata per applicare la trazione elettrica affidabilmente.

RENAULT: 28 MILIONI DI EURO INVESTITI NEL CENTRO PROVE VEICOLI ELETTRICI A LARDY
Nulla si improvvisa, bisogna prova a fondo e quindi investire.

Renault prosegue la politica della mobilità elettrica con il nuovo centro prove dedicato ai veicoli elettrici a Lardy (Francia). Il centro è il risultato di un investimento di 28 milioni di euro e di tre anni di lavoro di messa a punto degli organi elettrici. Fulcro strategico per l'implementazione delle nuove tecnologie "verdi", questo centro prove raggruppa la maggior parte delle strutture di collaudo di motori elettrici e batterie. Avviato nel 2009, il centro è stato progressivamente ampliato fino a occupare l'attuale superficie di 3.300 m2 con un centinaio di banchi prova. Da tre anni il polo conduce un programma di prove, messe a punto e convalide delle performance, dell'affidabilità e della sicurezza degli organi elettrici che equipaggiano i veicoli della gamma Z.E. Tre anni che hanno permesso ai tecnici e agli ingegneri di Lardy di maturare vaste competenze nelle tecnologie di propulsione elettrica:
 - 8 banchi prova per i motori elettrici per mettere a punto i motori e la relativa elettronica di potenza, valutandone le performance (coppia, potenza, efficienza, guidabilità, omologazione, sicurezza). Viene anche testata la resistenza dei motori a vibrazioni e cicli termici estremi, che rappresentano l'equivalente di 20 anni di funzionamento e/o 300.000 km.
 - 6 banchi prova per l'elettronica di potenza (caricatore, inverter, convertitore): collaudano la resistenza a bruschi sbalzi di temperatura associati a sollecitazioni elettriche.
 - 41 banchi in camere climatiche per le batterie agli ioni di litio: simulano l'invecchiamento accelerato delle batterie agli ioni di litio sottoponendole a cicli ripetuti di carica/scarica (normale, accelerata, rapida) totale o parziale, a diverse temperature.
 - 58 altri banchi riservati all'ottimizzazione delle performance delle batterie di avviamento a 12V e allo studio di una seconda vita per le batterie agli ioni di litio.


A questi numeri vanno aggiunti i banchi di prova che la Renault mette a disposizione per i propri partners tra i quali vi sono l'INERIS (Institut National de l'EnviRonnement Industriel et des riSques), il CNPP (Centre National de Prévention et de Protection) e la SNPE (Société Nationale des Poudres et Explosifs).

Tutto ciò che ha a che fare con l'elettronica dei futuri modelli ad emissioni zero, dalle parti più sofisticate a quelle basilari, viene testato nel centro di Lardy, dove una trentina di ingegneri esegue circa 170.000 ore di test. Sono previste ben 15 diverse prove che permettono di simulare condizioni d'uso estreme ai danni delle batterie agli ioni di litio riservate alla trazione dei veicoli. Il centro imita le peggiori ipotesi e fatalità come l'incendio, l'immersione, la caduta della batteria o il cortocircuito ed è a disposizione della Renault e delle aziende partner coinvolte nella costruzione dei veicoli elettrici. La sicurezza è garantita.

Il centro non è unicamente un sito di severi test, infatti, gli ingeneri che vi si dedicano sono stati appositamente formati per approfondire le ricerche sulle tecnologie di propulsione per i motori elettrici. Le prove dei componenti in condizioni estreme, richiede un'ottima conoscenza in diversi ambiti: meccanica, elettrotecnica, chimica (analisi dei gas), elettrochimica, termodinamica, crash test, misure e strumentazione. Questo implica che ogni test effettuato è uno spunto utile a trovare soluzioni e miglioramenti tecnologici per il futuro. "Il centro prove di Lardy accompagna l'offensiva di Renault sui veicoli elettrici, entrata ormai in una fase concreta con la commercializzazione di Kangoo Z.E. Il nostro obiettivo è proporre veicoli affidabili, brillanti e assolutamente sicuri. Lardy ci ha permesso di raggiungerlo con 170.000 ore di test realizzate nel 2011. L'ampliamento del polo ci permetterà di proseguire e accompagnare l'evoluzione delle nuove tecnologie, e di fare di Renault il leader della mobilità elettrica in Europa" ha dichiarato Jacques Prost, Direttore Ingegneria Meccanica di Renault.


Insomma, le novità tecnologiche vanno applicate, ma senza improvvisazioni o rincorse: fare i necessari investimenti nello sviluppo industriale dei componenti ripaga.

Fonte.

Alcune immagini del Centro prove dedicato ai veicoli elettrici a Lardy (Francia)



sabato 29 ottobre 2011

il cambiamento sarà... nell'aria!


Mobilità elettrica: partendo dalla mobilità nelle città per arrivare al turismo
Negli ultimi mesi siamo stati spettatori di diverse iniziative regionali per la promozione della mobilità elettrica in diverse città e regioni italiane.
A luglio a Riccione, il progetto “Mobilità ecologica” in partnership con l’azienda “Motorini Zanini” e l’Associazione Albergatori di Riccione, ha organizzato un evento per promuovere i motorini elettrici. Durante l’evento quattro motorini sono stati regalati dalla ditta produttrice: due Icaro, donati all’Associazione Albergatori di Rimini, mentre un Penelope ed un altro Icaro sono andati al Comune di Riccione.
Si tratta di mezzi silenziosi ed ecologici adatti a promuovere questa idea di movimento a zero emissioni. Luca Cevoli, direttore dell’associazione albergatori di Riccione ha dichiarato: “Vogliamo dimostrare di essere attenti all’ambiente e alla mobilità ecologica. Daremo il buon esempio a cittadini e turisti.” Il Sindaco Massimo Pironi continua: “Il progetto è in linea con l’immagine di Riccione lontana dalla frenesia metropolitana, siamo i primi in Italia a credere nella mobilità sostenibile e puntiamo a dotare gli agenti della municipale di questi mezzi.”
Un altro importante evento sul tema è quello dei comuni altoatesini. La manifestazione di metà ottobre a Vadena, ha promosso per tutti i comuni locali il tema della mobilità elettrica. L’idea che sta alla base del coinvolgimento dei comuni nasce dalla convinzione che per cambiare le abitudini delle persone bisogna partire dagli spostamenti che fanno parte delle abitudini quotidiane dei cittadini, con la creazione di alternative attraenti.
L’assessore provinciale alla mobilità Thomas Widmann, si è posto tra gli obiettivi dei prossimi anni, l’introduzione della mobilità elettrica per uno sviluppo positivo, non solo per l’ambiente, ma anche per il comparto del turismo e dell’artigianato.
E per concludere a Firenze, l’accordo tra il Comune e la Renault-Nissan, che segue quello di Eni con Renault-Nissan per i rifornimenti rapidi per i veicoli elettrici nelle aree di servizio su strada, è un’altra dimostrazione dell’importanza che il tema dell’ecomobilità ha oggi nel nostro Paese. L’accordo prevede lo studio di nuove soluzioni per una mobilità a basso impatto ambientale.
Tra le prime idee troviamo: una rete di ricarica pubblica, con colonnine disposte in diverse zone della città per agevolare i possessori di auto elettriche, la sperimentazione del car sharing, pensato non solo per la mobilità dei cittadini ma anche per il trasporto di merci, grazie al van sharing elettrico e, per il settore turistico, l’utilizzo di veicoli a batteria per gli alberghi e più in generale per il trasporto dei turisti. Il Sindaco Renzi ha affermato: “Vogliamo fare di Firenze una capitale dell'ambiente e della sostenibilità. Il Comune sta investendo in modo sistematico su questo obiettivo”. E per questo motivo spiega la sua idea riguardo ad un nuovo concetto di ecopass: “Da qui al 2016, stiamo pensando a un ecopass non basato, come avviene in altre città, sul denaro, ma sulla sostenibilità: solo chi ha un mezzo elettrico quindi molto efficiente e a zero emissioni durante l'utilizzo o può contare su un car sharing elettrico potrà entrare a Firenze venendo da fuori".
Tutte queste iniziative fanno pensare ad possibile, vero e proprio cambiamento nel mondo della mobilità, basato anche vetture e non solo, a basso impatto ambientale. Un primo piccolo cambiamento lo possiamo vedere negli annunci auto usate dove è possibile trovare inserzioni riguardanti auto elettriche.

giovedì 20 ottobre 2011

Firenze: dal 2016 potrà essere ZTE, Zona a Traffico Elettrico

IL COMUNE DI FIRENZE E L'ALLEANZA RENAULT-NISSAN FIRMANO UN PROTOCOLLO D'INTESA PER LO SVILUPPO DELLA MOBILITÀ ELETTRICA

Il Sindaco di Firenze Matteo Renzi, il Presidente di Renault Italia Jacques Bousquet e l’Amministratore Delegato di Nissan Italia Andrea Alessi hanno firmato oggi a Palazzo Vecchio un protocollo d’intesa per promuovere lo sviluppo della mobilità elettrica nel capoluogo toscano
Il Comune di Firenze, nell’ambito delle proprie azioni per lo sviluppo di una mobilità più eco-compatibile e l’Alleanza Renault-Nissan, nell’ambito della propria strategia di diffusione su larga scala dei veicoli 100% elettrici e di leadership del mercato a zero emissioni, collaboreranno per introdurre e promuovere l’utilizzo e la diffusione dei veicoli elettrici: l'Alleanza oltre ad avere una dimensione superiore a quella minima dimostra di vedere anche a cosa sarà necessario avere pronto fra 10 anni.
L’obiettivo è di riflettere congiuntamente sulle soluzioni per diffondere la mobilità elettrica a zero emissioni in una città, dove l’attenzione ad una sostenibilità dei trasporti è correlata alla necessità di salvaguardia del patrimonio artistico.
L’accordo prevede l’approfondimento di svariate attività generalmente connesse all’introduzione e all’utilizzo dei veicoli elettrici, al fine di identificare quelle più idonee da mettere in atto per uno sviluppo efficace della mobilità a zero emissioni nella città di Firenze:
- l’ottimizzazione dell’infrastruttura di ricarica pubblica per i veicoli elettrici;
- la sperimentazione di nuove soluzioni di mobilità pubblica e privata, come il car sharing elettrico, e di soluzioni più ecologiche per il trasporto di merci, come il van sharing elettrico;
- la promozione dell’utilizzo di veicoli elettrici da parte di specifici target, come hotel e turisti;
- l’introduzione di politiche pubbliche locali per promuovere l’acquisto e l’utilizzo di veicoli elettrici da parte di utenti privati e professionali (es.: agevolazioni fiscali, sconti nei parcheggi e in eventuali pedaggi, e apposite regolamentazioni della mobilità in grado di incentivare i veicoli elettrici);
- lo studio della flotta pubblica per valutarne la potenziale parziale conversione in elettrica;
- il coinvolgimento di aziende private ed organizzazioni locali nell’adozione di veicoli elettrici nelle proprie flotte;
- la sensibilizzazione della collettività all’uso dei veicoli elettrici e l’informazione sui loro vantaggi (zero impatto ambientale, economicità d’utilizzo, ecc.).
“Vogliamo fare di Firenze - ha affermato il sindaco di Firenze Matteo Renzi - una capitale dell’ambiente e della sostenibilità. Il Comune sta investendo in modo sistematico per questo obiettivo: dal Piano strutturale a ‘volumi zero’ alla mobilità tranviaria e metropolitana, dal recupero dell’energia tramite le ‘briglie’ sull’Arno agli interventi edilizi con i criteri di risparmio energetico di ‘Casa Clima’, alle pedonalizzazioni. Questo protocollo è un ulteriore tassello che va in questa direzione e che pone le basi per la diffusione delle auto elettriche in città. Da ora al 2016, inoltre, stiamo pensando a un eco-pass non basato, come avviene in altre città, sul denaro, ma sulla sostenibilità: solo chi ha un mezzo elettrico o può contare su un car sharing elettrico potrà entrare a Firenze venendo da fuori”.
“Il protocollo d’intesa siglato oggi - ha affermato Jacques Bousquet, Presidente di Renault Italia – è per Renault una tappa molto importante nel nostro progetto di fare della mobilità elettrica una soluzione di mobilità concreta, reale e diffusa in ambito urbano. Simbolo delle città d’arte italiane, con una grande ricchezza di monumenti sensibili all’inquinamento atmosferico, Firenze è uno scenario ideale per la mobilità a zero emissioni. Il nostro proposito è quello di collaborare con l’Amministrazione per fare della città un modello di mobilità sostenibile, dove la disponibilità e l’adozione di veicoli a zero emissioni innovativi e accessibili incontrino la sensibilità dei cittadini, agevolati da servizi e regolamentazioni che ne promuovano lo sviluppo”.
“Siamo orgogliosi – ha commentato Andrea Alessi, Amministratore Delegato di Nissan Italia – di aver siglato un accordo, che ci permetterà di avviare una solida “partnership” con la città di Firenze, che ha intrapreso un reale percorso per migliorare le condizioni di vivibilità della cittadinanza. Firenze è un’importante capitale mondiale della cultura e dell’arte, un contesto ideale per sviluppare un progetto di mobilità innovativa e il protocollo d’intesa di oggi è un passo significativo, che ci permette di offrire il “know how” tecnologico di Nissan per contribuire a un reale miglioramento dell’ambiente anche in Italia.“
Renault è impegnata nello sviluppo della mobilità a zero emissioni, mediante la commercializzazione dell’unica gamma completa di veicoli 100% elettrici in arrivo sul mercato a partire dalla fine del 2011 (la furgonetta KANGOO Z.E., la berlina familiare FLUENCE Z.E., il veicolo urbano TWIZY e la berlina compatta ZOE). Una gamma di veicoli in grado di incontrare le diverse esigenze della mobilità urbana, sia privata che professionale.
Nissan ha già commercializzato in Giappone, negli Stati Uniti e in Europa la Nissan LEAF, il primo veicolo al mondo prodotta in serie per il mercato mondiale, completamente elettrico e quindi con zero emissioni allo scarico: 15.000 vetture consegnate in meno di un anno (il 22 ottobre 2010 è iniziata la produzione in serie). E’ la prima vettura elettrica ad aver conseguito il prestigioso premio “Auto dell’Anno 2011” e anche “World Car of the Year 2011” e il massimo riconoscimento in termini di sicurezza con il 5 stelle Euro N-Cap. LEAF è la “capostipite”, come lo era l'Apple II per i personal computer, di una nuova, rivoluzionaria generazione di veicoli elettrici che Nissan intende proporre nei prossimi anni in tutto il mondo per soddisfare i bisogni di una mobilità sostenibile e nel pieno rispetto dell’ambiente.
L’Alleanza Renault-Nissan punta a diventare leader mondiale nella mobilità a emissioni zero, e alla commercializzazione di massa delle auto elettriche. A tal fine, l'Alleanza sta adottando un approccio di sistema, volto a collaborare con governi, amministrazioni locali e aziende energetiche per predisporre le infrastrutture, le soluzioni e le misure politiche necessarie a favorire il passaggio a questa nuova modalità di trasporto. Ad oggi, sono oltre 100 le partnership sottoscritte da Renault e Nissan.
Entro il 2015, grazie all'attività dei siti industriali in tutto il mondo, l'Alleanza raggiungerà una capacità produttiva di 500.000 veicoli elettrici e batterie, diventando l'unico gruppo sul mercato automobilistico a produrre veicoli elettrici e unità di alimentazione a questo livello.

mercoledì 12 ottobre 2011

ENI: Mobilità elettrica in Italia con l'Alleanza Renault-Nissan

INTESA ENI E RENAULT-NISSAN SU MOBILITA' ELETTRICA E RICARICA RAPIDA IN ITALIA
Fonte.


Eni e l'alleanza Renault-Nissan firmano un protocollo d'intesa per studiare possibili cooperazioni sulla mobilità elettrica in Italia. Il protocollo prevede la collaborazione alla definizione dei principi generali di una possibile partnership per lo sviluppo della mobilità a zero emissioni, mediante l'introduzione della ricarica per i veicoli elettrici nelle stazioni di servizio.
L'accordo prevede lo studio di possibili iniziative congiunte in relazione a:
- il ruolo delle stazioni di servizio nelle attività di ricarica dei veicoli elettrici (ricarica standard e in particolar modo rapida);
- il sistema di ricarica ''istantanea'', sviluppato da Renault, consistente nella sostituzione di una batteria scarica con una carica in pochi minuti in apposite stazioni di cambio batteria;
- il business model a supporto dello sviluppo delle attività di ricarica per veicoli elettrici nelle stazioni di servizio;
- il possibile sviluppo di offerte marketing e commerciali congiunte volte ad offrire ai clienti dei veicoli elettrici soluzioni integrate nell'ambito dell'infrastruttura di ricarica, dell'energia elettrica e dei servizi di mobilità.
Nissan Leaf, auto dell'anno 2011 ricaricabile in 25 minuti.
Ranault Zoe 2012
Verranno quindi affiancate nella sperimentazione in alcune aree territoriali tecnologie come:
- Ricarica rapida in corrente continua (al massimo in 25 minuti per l'80% capacità o 45 minuti per il 100%)
- Ricarica standard in corrente alternata (al massimo in 1 ora)
- Sostituzione della batteria noleggiata.
Chiaramente non si utilizzeranno soluzioni proprietarie e chiuse, ma saranno disponibili per tutti i veicoli compatibili con le diverse modalità di ricarica ad alta potenza, adottate già in diversi paesi.
L'accordo è un ulteriore passo avanti sullo sviluppo della mobilità ad emissioni zero che, oltre alle società elettriche e le case automobilistiche, inizia a coinvolgere anche il settore tradizionale della distribuzione dei carburanti, dimostrando che tutti gli attuali stakeholder possono dare il loro contributo. Il protocollo è stato siglato da Eni Refining and Marketing, primo operatore della raffinazione e distribuzione in Italia con circa 4500 stazioni di servizio (di cui 127 sulla rete autostradale e vanta più di 1.500 stazioni di servizio all’estero in vari paesi europei) e il gruppo automobilistico Renault-Nissan.
In base all’accordo molte stazioni di servizio potranno dotarsi di colonnine di ricarica per i veicoli elettrici che negli ultimi tempi sono molto ricercate soprattutto dalle flotte aziendali.
Fondata nel 1999, l’Alleanza Renault-Nissan ha venduto oltre 7.200.000 unità nel 2010. L’Alleanza Renault-Nissan punta a diventare un leader mondiale nella mobilità a emissioni zero. Fino ad oggi, l'Alleanza ha sottoscritto oltre 100 partnership nel mondo intero con governi, amministrazioni locali e aziende, finalizzate a promuovere lo sviluppo dei veicoli elettrici e la loro commercializzazione su ampia scala e ha investito 5 miliardi di euro nella trazione elettrica e disporrà presto di gamme complete di veicoli a emissione zero.
Finalmente, dopo le utility, gli enti locali, i supermercati e altri soggetti non industriali, anche le compagnie petrolifere sembrano accorgersi che le infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici possono rappresentare una buona opportunità di diversificazione e, forse, una scelta che nel medio lungo termine si imporrà nel campo della mobilità. A svegliarsi per prima è stata Eni.
Chissà che la mossa del market leader non induca altri soggetti nel comparto della distribuzione carburanti in Italia a occuparsi del dossier. All'estero si sono già mossi ben prima di Eni.

Quello dell'apertura di Eni alla ricarica dei veicoli elettrici, se fatta seriamente e con energia da fonte rinnovabile, sarebbe un altro caso virtuoso che si aggiunge ai business model di altre case petrolifere o dei gestori di stazioni di servizio per dare servizi consistenti anche ai veicoli elettrici:
- Norvegia
- Giappone
- Olanda.

In altri paesi si stanno costituendo "corridoi elettrici" dotati in entrambi i sensi ogni 30 o 50-60 km di aree di servizio con caricabatteria rapidi per collegare a zero emissioni le maggiori città.
- Germania
- Francia
- Portogallo
- Stati Uniti.

Quello di ENI in Italia potrebbe essere, se attuato, un altro fulgido esempio di come tutti gli stakeholder possono dare il loro contributo: perché non ha senso complicarsi la vita con idrogeno e gas naturale per la mobilità sostenibile.

Secondo quello che è stato concordato a livello planetario in varie sedi fra Europa, Stati Uniti d'America e Giappone, occorrerebbe nelle scelte industriali e politiche allocare le risorse da settori meno efficienti ai settori più efficienti, consentendo a tutti gli stakeholder attuali di poter partecipare al processo di riconversione tecnologica, nessuno escluso.

lunedì 12 settembre 2011

Avviata la produzione in serie del LCV elettrico di Renault

A 47 giorni dall'inizio della commercializzazione il primo Kangoo Z.E. prodotto in serie esce dalle linee di produzione di Maubeuge 


Quarantasette giorni prima che i Kangoo ZE raggiungano gli showroom, viene assemblato a Maubeuge il primo esemplare prodotto in serie. Maubeuge è il sito di produzione esclusiva per la gamma Kangoo ZE che comprende Kangoo ZE e Kangoo ZE Maxi (a 2 e 5 posti). Eric Besson, ministro francese per l'Industria, l'Energia e l'Economia Digitale, e Carlos Ghosn, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Renault-Nissan, hanno visitato l'impianto di produzione e dato il via alla produzione della furgonetta 100% elettrica.



Preparazione all'aumento della produzione prima del lancio commerciale ad ottobre
Il primo Kangoo ZE è uscito dalla linea di produzione il 22 settembre 2010. Da allora, 68 veicoli sono stati prodotti nel 2010 e 281 entro la fine di luglio 2011. Questa pre-produzione è stata utilizzata per le operazioni pilota di roll-out dei veicoli elettrici sia in Francia, come ad esempio il progetto SAVE, che all'estero.
In vendita a partire da ottobre 2011 con un prezzo a partire da 15.000 euro (IVA esclusa ed inclusi € 5.000 di incentivi fiscali, in particolare in Francia), Kangoo ZE è il primo all-electric van a prezzo accessibile, progettato e fabbricato in Francia.
Per tenere il passo con la produzione, quasi 100 persone sono in corso di assunzione a Maubeuge entro il 2011. L'impegno concreto in Europa del Gruppo Renault-Nissan si fa sempre più consistente. E' un esempio da seguire, non troppo tardi. Però occorrerebbe aggiungere i componenti necessari per ricaricare in corrente continua ad alta potenza: la tecnologia nel Gruppo c'è per rifornirsi all'80% in meno di 25 minuti. Anche perché un produttore italiano dispone di questa tecnologia per un veicolo commerciale simile al Kangoo Z.E.




mercoledì 13 luglio 2011

Servizi di ricarica rapida in autostrada: svolta in Francia

Renault: accordo storico con Vinci Autoroutes per la ricarica rapida delle auto elettriche in Francia


Vinci Autoroutes e Renault hanno deciso di promuovere una partnership per la creazione di una infrastruttura per le auto elettriche sulle autostrade gestite dal Gruppo Vinci.

giovedì 9 giugno 2011

Renault fra il 2011 e 2012 introdurrà sul mercato una gamma di 4 veicoli elettrici. Uno spot TV che fa pensare.

Roma. Prove di mobilità elettrica con i parlamentari e intanto uno spot TV fa riflettere.

Test drive su Renault Fluence Z.E. e Kangoo Z.E. per una delegazione di parlamentari delle Commissioni Trasporti e Attività Produttive Presente anche l’assessore all’Ambiente del Lazio Marco Mattei. Interessante da consultare il "muro dei preconcetti".
Una delegazione delle Commissioni Trasporti e Attività Produttive del Parlamento ha provato ieri due dei modelli totalmente elettrici che Renault introdurrà sul mercato nei prossimi mesi: la furgonetta per il trasporto commerciale Kangoo Z.E. e la berlina Fluence Z.E della gamma Zero Emission (l’espressione “zero emissioni” è da intendersi riferito alla trazione, solo in fase di utilizzo del veicolo).
Il nuovo spot TV, presto in onda: stimola ad interrogarsi come sarebbe la nostra vita se non fosse stata scelta la strada della semplicità innovativa... perché non farlo anche oggi per muoversi molto meglio rispetto a come siamo abituati?

Il test drive, a cui ha partecipato una rappresentanza di parlamentari bipartisan, ha visto la presenza per la IX Commissione (Trasporti, Poste e Telecomunicazioni) del presidente  Mario Valducci e degli altri esponenti Vincenzo Garofano e Carlo Monai, e per per la X Commissione (Attività Produttive, Commercio e Turismo) Andrea Lulli, firmatario di una delle proposte di legge sulla mobilità elettrica in corso di discussione alla Camera, e Fabio Gava e Lido Scarpetti.
L’iniziativa fa seguito all’audizione effettuata da Renault in Parlamento lo scorso febbraio ed ha previsto una prova dei veicoli svoltasi su un percorso allestito per l’occasione presso la Fiera di Roma.
Presente per l’occasione anche l’assessore all’Ambiente della Regione Lazio Marco Mattei.
L’iniziativa si è rivelata un’occasione importante per riunire i principali attori (Parlamento ed amministrazioni locali) interessati dalla necessità di definire politiche di mobilità sostenibile, e soprattutto per toccare con mano quanto l’auto elettrica non sia più solo una promessa, ma una realtà concreta pronta per affermarsi su larga scala.
Una consapevolezza condivisa dai parlamentari presenti, che hanno confermato l’attività del Parlamento in corso per elaborare un piano di sviluppo di una mobilità più eco-compatibile.
L’assessore all’Ambiente della Regione Lazio Marco Mattei in particolare ha sottolineato l’importante ruolo che il Parlamento può giocare nel definire le norme nell’ambito delle quali le amministrazioni locali dovranno essere chiamate ad investire i fondi a loro disposizione in politiche mirate di mobilità sostenibile.
“Il test drive – ha commentato Andrea Baracco, direttore Comunicazione e Public Affairs di Renault Italia - oltre a rappresentare un ulteriore segnale di quanto il Parlamento e il Governo reputino importante lo sviluppo della mobilità a zero emissioni, ci conferma ancora una volta la bontà del nostro progetto: solo provandole ci si rende conto di quanto le nostre auto elettriche siano in tutto e per tutto simili a quelle a combustione interna, sia in termini di prestazioni che di comfort di guida. Con la differenza sostanziale che non emettono nessuna sostanza inquinante”.
“Sappiamo bene quello che vogliono i guidatori – ha concluso Baracco - ossia sicurezza, autonomia, piacere di guida e design accattivante, ma sappiamo anche cosa chiedono i cittadini: aria pulita da respirare e un futuro più sostenibile per le proprie città. Oggi queste esigenze non sono più in contrasto tra loro, ma anzi trovano la loro sintesi ideale nell’auto elettrica”.
Cuore dell’impegno di Renault per la mobilità elettrica è l’introduzione sul mercato fra il 2011 e il 2012 di una gamma completa di 4 veicoli elettrici, dotati di batterie agli ioni di litio, adatti a rispondere alle più diversificate esigenze di utilizzo privato e professionale: l’innovativa urban car Twizy, la berlina compatta Zoe, la berlina familiare Fluence Z.E. e la furgonetta commerciale Kangoo Z.E. ideale per il trasporto merci in città.
L’obiettivo perseguito da Renault è quello di rendere l’auto elettrica una soluzione disponibile, conveniente ed allettante per il più ampio numero possibile di automobilisti. Un concetto di auto elettrica, destinata a una larga diffusione sul mercato. In questa prospettiva, Renault proporrà i veicoli elettrici a prezzi accessibili e introdurrà innovative formule di noleggio della batteria.