Grandi opportunità di sostenibilità ambientale ed economica per tutti i tipi di flotte...
Opel Ampera, possibile auto della polizia tedesca
La Opel Ampera è la versione europea della Chevrolet Volt. Dato che tutto il mondo sta guardando con sempre maggiore attenzione alle auto elettriche e ibride per una mobilità più ecosostenibile, anche le forze di Polizia potrebbero presto essere dotate di queste vetture. Per questo la casa costruttrice ha presentato una serie di foto di come apparirà la Opel Ampera nella livrea delle auto della Polizia tedesca. Non sono stati riferiti dettagli tecnici né particolari specifici sull’allestimento di una simile versione dell’auto elettrica ad autonomia estesa.
L’autonomia della Opel Ampera è di circa 40-80 km (a seconda dello stile di guida) in modalità solo elettrica, ma può essere estesa fino a 500 km grazie all’utilizzo di un motore a benzina per ricaricare le batterie agli ioni di litio da 16 kWh dell’auto.
La versione europea della Volt è progettata per trasportare quattro persone ed offre prestazioni in linea con quelle delle berline compatte della sua classe. Il suo motore elettrico eroga una potenza di 150 cv con 370 Nm di coppia. L’accelerazione da 0 a 100 km/h impiega circa 9 secondi e la velocità massima è di circa 160 km/h.
Il prezzo della Opel Ampera dovrebbe aggirarsi sui 35.000 Euro (negli Stati Uniti i concessionari hanno preferito venderla a 42.900 dollari, credito d'imposta di 7500 dollari escluso) al momento del lancio che dovrebbe avvenire più avanti quest’anno. Ulteriori informazioni sulla commercializzazione dell’auto elettrica saranno comunicate nel corso del Salone di Ginevra 2011.
...e difatti se n'è accorto FleetBlog
Perché l’auto ecologica sarà una scelta irreversibile, anche per le flotte
L’auto elettrica ha oltre cento anni di storia. Della necessità di ridurre l’inquinamento si parla e si discute da decenni. Ma questa volta sembra quella buona: questa tornata d’iniziative green, in corso dal 2008 e che chiuderà il suo primo ciclo con la verifica degli obiettivi fissati dalla UE per il 2012, dovrebbe rappresentare il primo passo verso il raggiungimento di obiettivi globali sempre più stringenti.
Inoltre, l’analisi del contesto attuale suggerisce un consolidamento della coscienza ecologica globale, sostenuta sia da considerazioni economiche, sia da valutazioni politiche:
1) si stima che India e Cina cercheranno di raggiungere, a tendere, gli stessi tassi di diffusione dell’auto dei paesi occidentali. Se questo avverrà, si prevede che il numero di veicoli circolanti al mondo triplicherà! Appare del tutto evidente che se tale crescita non verrà sostenuta con nuove e rivoluzionarie tecnologie, dovremo subire conseguenze devastanti sull’inquinamento globale e sul prezzo dei carburanti;
2) nei paesi emergenti, le nuove classi sociali in ascesa e in cerca di affermazione richiedono prodotti di status, ma anche ecologici e con un basso TCO;
3) i paesi occidentali devono garantirsi l’autonomia da paesi considerati “a rischio” (Russia e paesi arabi) e tentare d’integrarsi con l’economia cinese in piena ascesa: nel 2009, per la prima volta la Cina ha raggiunto la prima posizione nella classifica dei produttori, con quasi 14 milioni di vetture prodotte (+48% rispetto al 2008), contro quasi 8 milioni del Giappone, secondo in classifica, e meno di 6 milioni degli USA che precipitano dal primo al terzo posto;
4) in Europa e negli USA i cittadini manifestano una sempre maggiore sensibilità verso i problemi ambientali, da un lato, e richiedono mezzi più efficienti e con un costo di gestione ridotto, dall’altro;
5) nel 2020 il 90% delle auto sarà prodotto da sole 10 case, secondo il rapporto di Deloitte “A new era. Accelerating toward 2020 – An automotive industry transformed” del 2010.
Queste considerazioni impongono una serie di riflessioni a livello aziendale per comprendere come impostare una green policy che rifletta in anticipo i futuri valori sociali e gli immimenti scenari competitivi globali. Ciò che finora ha rallentato questo processo è la profonda incertezza riguardo alle tecnologie che prevarranno, anche a causa di una politica economica poco coordinata a livello globale ed europeo e molto carente a livello nazionale, che si è finora sostanzialmente tradotta in occasionali incentivi all'acquisto (ma solo per i privati).
Di conseguenza, i problemi decisionali aziendali sono notevoli, dato che ogni azione di procurement di flotta ha effetti pluriennali. Quale dovrebbe essere il ruolo del Fleet Manager in questa situazione? Quello di attivare canali informativi e di valutazione sulle nuove tecnologie, di rappresentare il punto d’eccellenza all’interno dell’azienda su queste problematiche, di prendere posizioni autorevoli nei confronti del top management e dei driver, coinvolgendo tutti gli attori interessati.
La posta in gioco è molto alta, perché la corretta stima di queste tendenze e l’introduzione di una green policy adeguata ed aggiornata possono consentire all’azienda di godere in anticipo di un vantaggio competitivo nei confronti del resto mercato.
Aggiornamento del 21 febbraio
A Pistoia le forze dell'ordine salgono sull'auto elettrica
Dopo Pisa, anche Pistoia risulta sensibile ai veicoli elettrici: un esperimento per le flotte delle forze dell'ordine.
A Pistoia le forze di polizia saranno presto dotate di tre auto elettriche. Per un controllo sempre più vicino ai cittadini, ma con un occhio all'ambiente.
SICUREZZA, COORDINAMENTO E AMBIENTE. Ma non solo auto elettriche, anche cinque palmari e un sistema di videosorveglianza nei parchi principali della città: queste le novità che consentiranno alle forze di polizia pistoiesi di garantire un maggior livello di sicurezza urbana, un controllo più vicino ai cittadini e un migliore coordinamento.
E IL FINANZIAMENTO ARRIVA DALLO STATO. La nuova dotazione è il risultato di un progetto presentato dal Comune di Pistoia e approvato dalla prefettura che, selezionato dal Ministero dell'Interno, ha ottenuto il finanziamento da parte dello Stato per un importo pari a 150mila euro. L'obiettivo del progetto è di fornire, attraverso le auto elettriche, rispettivamente in dotazione alla Polizia di Stato, alla Polizia Municipale e ai Carabinieri, una forma di controllo più vicina ai cittadini e, mediante l'installazione di telecamere in alcuni parchi pubblici, di allargare la rete di videosorveglianza attualmente presente sul territorio comunale, ottimizzando inoltre la capacità di comunicazione e coordinamento tra le forze dell'ordine.
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