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lunedì 17 gennaio 2011

Aiuti di Stato in Francia al geotermico a bassa eltalpia: e non è peccato! Brava UE!

DA UE VIA LIBERA AD AIUTI STATO IN FRANCIA SUL GEOTERMICO COMMERCIALE DI GROSSA TAGLIA
Via libera da Bruxelles a 25,3 milioni di aiuti di stato francesi concessi per la costruzione in Alsazia di un sistema di riscaldamento alimentato con l'energia geotermica che è una fonte rinnovabile.

L'aiuto verrà accordato ad un'impresa comune (costituita tra Roquette Fréres, Electricité de Strasbourg e Caisse des Depots et Consignations) che vendera' il calore geotermico alla Roquette Fréres per il suo sito industriale di Beinheim. L'industria potrà così sostituire una parte delle caldaie a gas che vengono attualmente utilizzate. L'operazione, che prevede la produzione di 24 MW (megawatt) geotermici, permetterà di ridurre le emissioni di CO2 di 39.000 tonnellate l'anno, rispetto al sistema a gas. Il progetto, che comprende anche la costruzione di una conduttura di 15 chilometri per trasferire il calore prodotto, richiederà un investimento globale di 45,3 milioni di euro, ma a termine permetterà di ridurre i costi di funzionamento.
   Nelle valutazioni fatte dalla commissione Europea si stima che questo sfruttamento della geotermia non solo contribuirà a raggiungere gli obiettivi ambientali Ue 2020 senza falsare la concorrenza, ma permetterà di dimostrare che lo sfruttamento del calore geotermico può essere sviluppato su scala commerciale.
    La commissione Europea ha approvato l'aiuto di stato francese perché ''costituisce una misura necessaria, appropriata e proporzionale per raggiungere un obiettivo di interesse europeo''. Ha inoltre stimato che l'aiuto è proporzionale, tenuto conto dei rischi dell'investimento legati ai prezzi attuali e futuri del gas e del CO2. La Commissione ha ritenuto, infine, che le distorsioni sulla concorrenza e l'incidenza sugli scambi siano limitati visto che globalmente gli effetti positivi della misura compensano quelli potenziali negativi sulla concorrenza e sullo scambio tra gli stati membri.

Fonte: ANSA

Anche in Italia la geotermia è promossa sempre più da norme nazionali e regionali (Lombardia ed Emilia Romagna, fra le prime). E' una fonte rinnovabile che consuma una unità di energia elettrica e produce 3-4 unità di energia termica (rende il più del triplo rispetto a bruciare gas), ancor meglio se alimentata con fonte rinnovabile. Quindi c'è bisogno di meno energia per fare meglio la stessa cosa: il caldo in casa o l'acqua calda.
L'ENI, come player energetico di rilievo, come impresa più potente in Italia, potrebbe fare altrettanto?

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