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martedì 10 maggio 2011

Ricerca del Massachusetts Institute of Technology (MIT)


Ricaricare l'auto elettrica a casa e di notte riduce inquinamento e costa il 20% di meno

Mettere in carica le batterie dell'auto elettrica o ibrida durante la notte ridurrebbe l'inquinamento. A sostenerlo sono i ricercatori del Massachusetts Institute of Technology e dell'Università del Texas che sostengono quindi "lo sviluppo di una normativa che favorisca la ricarica notturna offrendo un costo variabile dell'energia elettrica". 

"I risultati, in generale, sulla qualità dell'aria mostrano che l'uso di auto elettriche e ibride che eseguono la ricarica notturna rivela un minor livello di impatto ambientale. Infatti - precisa lo studio - le quantità di ozono emesse nella ricarica notturna diminuiscono in modo rilevante".

L'ozono è il prodotto di una reazione chimica tra idrocarburi, ossidi di azoto, cioè gli inquinanti emessi dai veicoli e dalle centrali elettriche che producono elettricità, e la luce del sole. Ma poiché di notte luce del sole non c'è, la reazione chimica che produce ozono non può verificarsi. E quando sorge il sole le emissioni inquinanti sono ormai già disperse.

Il programma di ricarica notturna, tra l'altro, non produce nemmeno quantitativi più alti di ossidi di azoto e aiuterebbe, dunque, a mantenere nel lungo periodo un corretto equilibrio tra la domanda e l'offerta di elettricità negli impianti di potenza inferiore. Un fattore positivo rilevante su cui sono tutti d'accordo.

In più, la ricarica notturna domestica a bassa potenza costa il 20% di meno rispetto ad una analoga ricarica effettuata nelle ore diurne per effetto della tariffa standard bioraria a regime. Qualche simulazione può essere fatta qui.


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