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domenica 24 aprile 2011

Dal "Diamante" di Roma energia rinnovabile 24 ore su 24 per la ricarica dei veicoli elettrici: sostenibilità reale e senza compromessi.

La ricerca energetica applicata italiana rende! 

A Roma è stato firmato un protocollo d’intesa per l’installazione dell’innovativo “Diamante” nella splendida cornice di Valle Giulia, sede della facoltà di architettura, una volta concluso l’iter tecnico-amministrativo. Diamante è una centrale fotovoltaica di nuova generazione progettata dal centro di ricerche Enel in collaborazione con l’Università di Pisa. Si tratta di un sistema energetico altamente tecnologico che consente, per la prima volta, di testare la generazione di elettricità con pannelli fotovoltaici integrandola con un sistema in grado di accumulare l’energia e di renderla disponibile anche quando il sole non c’è.
Roma Capitale - che ha aderito al Patto dei Sindaci per la riduzione di oltre il 20% delle emissioni di gas serra entro il 2020 nelle città europee aderenti all’iniziativa - si è rivolto ad Enel al fine di individuare la collocazione più idonea del Diamante nella capitale, città ricca di testimonianze del passato e allo stesso tempo capace di accogliere i grandi cambiamenti architettonici dell’epoca moderna e contemporanea, dall’Eur, all’Auditorium Parco della Musica. Sotto questo profilo, il Diamante risulta coerente con questa vocazione della città, assumendo inoltre un forte significato simbolico in merito all’impegno della città nel combattere l’inquinamento atmosferico e ridurre le emissioni di CO2. Diamante rappresenta infatti un nuovo modo di concepire gli impianti produttivi, non più in contrasto, ma in armonia con l’ambiente che li accoglie. La sua struttura architettonica, a forma di cupola geodetica di Fuller, fatta di vetro e acciaio, risulta particolarmente adatta ad essere inserita in contesti di particolare pregio ambientale e architettonico come Valle Giulia, dove la Facoltà di Architettura intende valorizzare un piazzale “verde”, attualmente non utilizzato - vicino alla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea e di fronte al parco di Villa Borghese - che verrà illuminato grazie all'energia a zero emissioni prodotta dal Diamante. In questo contesto, il Diamante rappresenta il ponte tra l’architettura rinascimentale e quella contemporanea, come esempio di ricerca innovativa applicata all’architettura sia dal punto di vista visivo che funzionale. I 38 pannelli fotovoltaici a celle monocristalline di ultima generazione consentono al Diamante di produrre energia elettrica sfruttando direttamente l’irraggiamento solare. La parte di energia non utilizzata durante il giorno viene accumulata grazie a batterie di ultima generazione, in modo da produrre energia elettrica anche durante la notte o quando l’irraggiamento solare non è sufficiente a far funzionare i pannelli solari. Così, durante il giorno la centrale sfrutta l’irraggiamento solare per produrre energia che viene utilizzata per usi civili, dalla ricarica delle biciclette elettriche a quella delle auto elettriche e all’illuminazione. L’energia non utilizzata viene immagazzinata tramite sistemi innovativi di accumulo di energia rinnovabile costituiti da batterie di nuova generazione, assicurando una continuità di erogazione tale da garantire l’autosufficienza energetica di un piccolo condominio.

Come funziona il Diamante che fa di più con meno e meglio.


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