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venerdì 10 febbraio 2012

Tesla ha svelato il crossover 100% elettrico Model X

Come promesso dal carismatico CEO Elon Musk, è stata svelata la nuova Tesla Model X, crossover elettrico della Casa californiana che entrerà in produzione nel 2013 per essere poi commercializzata nel corso del 2014. Le prenotazioni possono essere effettuate a partire da oggi. Un po’ SUV, un po’ crossover, molto elegante, con qualche punto in contatto con diversi modelli come BMW Serie 5 GT e X6, Jaguar e anche Mercedes.

La cosa che la accomuna con la Casa della stella non risiede nelle linee ma nello scenografico sistema di aperture delle porte. Anche sulla concept statunitense infatti l’apertura è ad ali di gabbiano, qui chiamate “Falcon wings”, come sulla SLS AMG, ma ancora più raffinata. Sono infatti articolate, per poterle così aprire senza problemi anche in spazi chiusi. Davvero bello, ma chissà se rimarrà anche sul modello di produzione. All’interno lo spazio è per 7 persone e la console di comando sembra uscita direttamente da una navicella spaziale. Un immenso monitor touch, non sappiamo di quanti pollici, occupa completamente la parte centrale e attraverso quello si potranno gestire i numerosissimi comandi.
Nonostante le forme ben più imponenti rispetto alla Model S la Tesla Model X assicura comunque prestazioni da sportiva, grazie al potente motore elettrico che la muove. Come opzione poi si potrà avere un secondo motore elettrico che renderà così la Model X una vera 4x4, chiamata Performance 4WD, con coppia maggiorata del 50% e accelerazione da 0 a 100 km/h in appena 5 secondi.








Tesla Motors ha introdotto il suv Model X, la sua terza vettura elettrica, rigorosamente completamente elettrica.
Costruita sullo stesso telaio della berlina quattro porte Model S , la Model X è un ibrido - un incrocio tra un SUV e minivan - e ha quello che il CEO Elon Musk di Tesla Motors chiama porte ad "ala" di falco, diverse dalle porte ad ali di gabbiano. Sono simili alle porte ad ali di gabbiano si vedono spesso sul concept car, ma raramente sui veicoli di trasporto reale.
Musk ha detto che il vantaggio di quelle porte che si sollevano è la facilità di entrare e uscire dalla macchina, anche quando parcheggiata in un parcheggio stretto. E, è possibile alzarsi in macchina mentre quelle porte sono aperte rendendo più facile entrare e uscire.
Musk ha anche detto che la Model X avrà un prezzo simile della Model S, che costerà tra 50.000 e 75.000 dollari, a seconda della dotazione tecnica (batteria e trazione, in particolare), che in Europa diventerà probabilmente una cifra fra i 60.000 e gli 80.000 euro. Tuttavia, anche se la Model X condivide il telaio e l'unità di trazione in configurazione base con la Model S, la Model X avrà un'autonomia  più breve del 10% a causa del suo peso extra.
La data di disponibilità del veicolo non è stata finora annunciata, ma si può prenotare una Model X a partire da mezzogiorno (ora del Pacifico) del 10 febbraio 2012.




Le porte posteriori del prototipo sono molto interessanti. A differenza delle normali ali di gabbiano, l'articolazione comandata elettricamente della Model X permette loro di stare vicino ai fianchi della vettura, come si alzano, rendendo ingresso ed uscita in un parcheggio stretto un gioco da ragazzi. Basta entrare nel veicolo e sedersi. Musk, un padre di cinque ragazzi, vuole dimostrare quanto questo renderà più facile l'installazione di seggiolini per bambini.
La luce delle porte posteriori insolitamente lunghe è molto ampia e aiuta anche l'accesso alla terza fila di sedili della Model X (ci sono sette posti a sedere, tutto sommato). Francamente, l'intera faccenda incuriosisce e sarà interessante  vedere come tutto questo funziona nel mondo reale (si pensi, tempeste di pioggia, i bambini, ecc...).


Clicca per vedere la galleria

Dato che la Model X presentata è chiaramente un prototipo con particolari che sicuramente cambieranno (per esempio, non si potrebbe scommettere sugli specchietti laterali sostituiti da videocamere che utilmente rendono grazie alla riduzione della resistenza del 5 percento), ma rimarranno lo schermo da 17 pollici ad alta risoluzione con display multi-touch migliorato rispetto a quello della Model S, così come l'affascinante architettura complessiva che vettura che è veramente innovativa, con tantissimo spazio per persone e bagagli.



Trasferita direttamente dalla Model S sarà la sua batteria piatta sotto il pavimento: sarà da due capacità (60 e 85 kWh di energia) a differenza del trio disponibile per la Model S (la più piccola disponibile, da 40 kWh, non sarà disponibile per la Model X). La X Model, avrà un'autonomia a velocità autostradali inferiore rispetto alla Model S dal 10 al 12 per cento, vale a dire tra circa 214 e 267 miglia (345 e 430 km), a seconda della batteria che si utilizza. I tempi di ricarica minimi, invariati rispetto alla Model S, sono circa quattro ore per la batteria più grande (ricaricata a circa 20 kW con appositi fast charger esterni).
Con la semplice estensione della struttura in lega di alluminio estruso è stato possibile allungare il passo della Model X di quattro pollici fra i sottotelai anteriori e posteriori in alluminio. Il volume interno risultante è sorprendente, ma l'aspetto intelligente è che, con la batteria sottile, le dimensioni compatte dei motori elettrici e il loro posizionamento in basso, c'è spazio in abbondanza, come mai potrebbe essere in un veicolo termico. C'è un generoso vano di carico posteriore anche tenendo alzata la terza fila di sedili abbattibili, oltre ad vano di una certa consistenza sotto il cofano anteriore. Senza il motore a benzina di fronte che, in genere, si sviluppa in altezza, c'è un sacco di spazio; la dinamica del veicolo e la sua gestione promette di essere particolarmente buona, nonostante l'altezza della Model X, dato che tutti i componenti pesanti sono collocati in basso determinando un abbassamento del centro di gravità. A seconda della velocità e delle circostanze, le sospensioni pneumatiche della Model X permetteranno di variare la sua altezza da terra di circa un centimetro. Musk ha stimato un peso per la Model X maggiore rispetto a quello della Model S tra il 10-15 per cento, ovvero circa 4.700 libbre (2.200 kg circa).

Un secondo motore posizionato sull'asse anteriore con circa la metà della potenza dispetto a quello posteriore (stimato da 300 cavalli) sarà opzionale, con due livelli di prestazione: standard e Performance. Questo offre un sacco di interessanti possibilità dinamiche, come è possibile reindirizzare la potenza istantaneamente tra la parte anteriore e posteriore (distribuzione laterale sia tramite l'applicazione del freno individuale). C'è una maggiore rigenerazione di frenata a disposizione, e anche il suo equilibrio di gestione potrebbe essere attivamente controllato tramite il posteriore o anteriore distribuzione della potenza o dalla rigenerazione di energia indotta dal trascinamento). La Model X sarà veloce - sostiene Musk - circa 4.4 secondi da 0 a 100 km/h  (presumibilmente con un settaggio sportivo). Quanto al prezzo, è previsto che sia simile a quello della Model S (negli Stati Uniti a partire da 49.900 dollari al netto del credito di imposta federale di 7.500 dollari) con la produzione a partire fine del prossimo anno e le consegne a partire dal 2014.
Una casa automobilistica non dovrebbe fare magie o avere trucchi, ma la Model X, come la Model S, è molto interessante perché rafforza anche una nuova proposta nel mercato nascente dei veicoli elettrici che la Nissan LEAF e la Mitsubishi i-MiEV non forniscono: ovvero una crociera a medio-lungo raggio che non si limita ad uno spostamento poco più che urbano e con prezzi d'accesso oggettivamente elevati (perché non vengono monetizzati i benefici di cui non gode l'automobilista elettrico, ma la collettività).
Con le prime consegne della Model S previste a partire dal mese di luglio di quest'anno, vedremo presto se il mercato è pronto per questa proposta che ha sicuramente il merito di spostare l'asticella più in alto, ma che deve anche dimostrare di essere consistente sul territorio, nelle strade reali, nella quotidianità di automobilisti veri, magari avendo cura e attenzione di predisporre una rete di assistenza degna del settore automotive e mettere a disposizione una tecnologia di ricarica rapida anche su strada, compatibile con i tempi brevi di una sosta per rifocillarsi: 4 ore sono troppe dopo appena 300-400 chilometri. E' possibile scendere a 40 minuti per ricaricare 60 o 85 kWh del fuel energia elettrica.


Fonte.

In sintesi:
Capacità di carico: 7 adulti e relativi bagagli.
Capacità disponibili per la batteria: 60 o 85 kWh (345 o 430 km).
Prezzo simile alla Model S di pari allestimento.

Optioni:
Trazione posteriore (un motore elettrico)
Trazione integrale (due motori elettrici), anche in versione Performance con la batteria da 85 kWh.

La produzione nel 2013
La produzione della Tesla Model X partirà negli ultimi mesi del 2013, anche se è possibile prenotarla da subito via internet. Per quanto riguarda il prezzo di listino della vettura, al momento non sono stati rivelati dati ufficiali, ma secondo indiscrezioni il prezzo dovrebbe superare leggermente quello della berlina Model S, disponibile a partire da 67.400 dollari. Ulteriori informazioni saranno diffuse in occasione dell'imminente Salone di Ginevra 2012 (8-18 marzo), dove la Model X farà il suo primo debutto in Europa.

Video della presentazione del 9 febbraio 2012.

Model X Reveal from Tesla Motors on Vimeo.

Video di C|NET


Foto: Clicca per vedere la galleria fotografica
















giovedì 9 febbraio 2012

Test finali per le auto elettriche di BMW

Test finali per la i8 e i3Siamo agli affinamenti finali per la nuova sportiva e per la nuova compatta ecologiche di BMW, le prime di una nuova generazione a trazione elettrica

BMW i8 - Collaudi finali per gli ultimi esemplari di test della i8, la GT ibrida di BMW che sembra ormai pronta per la produzione. Attualmente la vettura sta svolgendo i test di funzionalità della parte ibrida in ambienti a bassa temperatura, l'ambito forse più critico per un'auto elettrica (ad autonomia estesa).  Fino a oggi la concept ha girato i principali Saloni mondiali e ha persino fatto una breve apparizione nell'ultimo "Mission Impossible", action movie con protagonista Tom Cruise.


La vettura dispone di un motore elettrico sull'asse anteriore della potenza di 95 kWe di un propulsore a benzina turbcompresso a tre cilindri di 1.5 litri di cilindrata che agisce sulle ruote posteriori, la prima versione della nuova generazione di motori BMW che in questa versione eroga la bellezza di 160 kW (218 CV), con coppia massima di 298 Nm.
Numeri sufficienti senz'altro a garantire alla i8 prestazioni da GT, uno per tutti il tempo di 4,5 secondi per raggiungere i 100 km/h da fermo. L'accumulo di energia avviene in batterie al litio collocate nel tunnel centrale in alluminio (la scocca è invece realizzata in carbonio amorfo con un procedimento automatizzato impiegato per la prima volta nel mondo dell'auto), che garantiscono 35 km di percorrenza in modalità 100% elettrica e zero emissioni locali.
La vettura, che sarà sul mercato nel corso del 2013, è una sorta di vetrina tecnologica per BMW, un esempio di tutte le nuove tecnologie che possono trovare spazio nell'automobile. Il prezzo: circa 150.000 euro (prezzo previsto).
L'esemplare ritratto è molto vicino al prodotto di serie e, pur mantenendo l'apertura verticale delle due grandi portiere, rinuncia a molte soluzioni ad effetto per iniziare a mostrare la sua vera identità. Nel frontale mancano i proiettori a Led di nuova generazione, ma soprattutto cambiano fiancata e zona posteriore, in modo da accogliere e raffreddare a dovere la meccanica, pur confermando l'abitabilità 2+2. La massa totale ridotta e la rigidità strutturale, inoltre, sono garantite dall'ampio uso della fibra di carbonio.
La i8 è una ibrida plug-in con propulsore centrale-posteriore montato trasversalmente, coadiuvato dai propulsori elettrici, mentre sulla concept ai motori elettrici era abbinato un inedito tre cilindri turbodiesel di 1.5 litri, che anticipava una nuova generazione di unità attese su diversi futuri modelli della Casa di Monaco. Il modello di serie della i8, che potrebbe proporre un più potente quattro cilindri a benzina sovralimentato, debutterà insieme alla i3 nell'ambito dell'inedità gamma "i", che BMW intende introdurre sui principali mercati mondiali.

BMW i3La vettura elettrica di nuova generazione BMW i3, appartenente alla stessa famiglia della BMW i8, prosegue negli impegnativi test in corso nel nord della Scandinavia, nei pressi del circolo polare Artico. Tuttavia rispetto alla versione concept presentata nel corso del 2011 soprattutto ai saloni di Francoforte e Tokyo, il muletto in fase di test è leggermente cambiato e presenta qualche lieve novità, come le portiere sia dal lato del guidatore che del conducente, che appaiono leggermente più ampie e abbastanza simili a quelle della MINI Clubman, ad armadio. Le differenze rispetto alla concept car iniziano ad essere più chiare e, pur mantenendo le proporzioni da piccola MPV, l'elettrica di casa BMW sta iniziando a mostrare alcuni dettagli che sicuramente troveremo nel modello a listino dal 2014. Ferma restando la struttura della scocca centrale in CRFP che aiuterà a ridurre considerevolmente la massa totale.

La BMW i3 è una vettura totalmente elettrica che ben si adatta ai nuovi criteri di mobilità sostenibile,  ospiterà 4 passeggeri e con cui si potranno percorrere fino a 160 Km e che dovrebbe essere immessa sul mercato ad un prezzo inferiore ai 40.000 euro (intorno ai 35-40 mila euro), come confermato già al Salone di Francoforte 2011 dai vertici della Casa tedesca, che con la gamma "i" introdurranno anche nuovi servizi online e una serie di contenuti aggiuntivi per esaltare la mobilità a emissioni zero nei grandi centri urbani. “Questo concetto automobilistico fa uso di un'architettura nuova e di tutti i potenziali offerti dal progetto. È la prima automobile premium con motore elettrico al mondo”, afferma Andreas Feist, responsabile progetto automobilistico BMW i3.
Per quanto riguarda il sistema di propulsione, ancora non si sa se sarà completamente o in parte elettrico: nel secondo caso vi sarà anche un’unità termica destinata alla ricarica delle batterie.
La potenza della BMW i3 è di 170 CV e la coppia massima arriva a 250 Nm, grazie al motore elettrico montato sull'asse posteriore che permette alla i3 di avere un comportamento agile e divertente una volta seduti al posto di guida. L'accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in poco meno di 8”.
Le dimensioni di questa utilitaria tedesca sono simili a quelle della Mini: lunga 385 cm (per lunghezza di avvicina forse di più all’Audi A2), larga 201 cm e alta 154 cm, avrà un bagagliaio da 200 litri e, probabilmente, la possibilità di omologare il quinto posto.
La trazione dell’i3, come su ogni Bmw, sarà posteriore e, secondo la Casa, ciò aiuterà a contenere il peso di 1.270 Kg. Secondo i dati della concept car, le batterie al litio collegate al propulsore elettrico da circa 170 CV dovrebbero garantire una autonomia di circa 160 km, mentre un propulsore endotermico con funzione di range extender (forse un bicilindrico derivato dall'esperienza motociclistica BMW) dovrebbe essere proposto soltanto in opzione, su versioni dal costo più alto.

Auto elettriche: in autostrada arriverà la ricarica wireless "risonante"

Con 10 kW costanti dalla strada... viaggi in autostrada con l'auto elettrica
La piattaforma "veicolo elettrico" è sempre più al centro di molteplici applicazioni e si candida ad uscire dall'ambito di utilizzo urbano: ora si avvia la sperimentazione della ricarica dinamica in risonanza magnetica, oltre la semplice induzione, dopo la ricarica wireless statica a bassa potenza. Possibile la realizzazione di sedi stradali con corsia elettrica riservata.




Il problema della ricarica delle auto elettriche potrebbe essere risolto brillantemente nel prossimo futuro grazie a una tecnologia che riuscirebbe non a dimezzare, bensì ad azzerare i tempi di attesa per il completamento di un pieno di elettricità. Tale possibilità potrebbe essere data dal lavoro degli scienziati dell’Università di Stanford, i quali hanno messo a punto e brevettato un sistema che consentirà di ricaricare i veicoli senza fili (wireless) mentre questi si trovano in movimento.

Fondamento di questa tecnica è la ricarica wireless che diversi costruttori hanno intenzione di implementare sui modelli elettrici di prossima generazione. Grazie alla possibilità di trasferire energia elettrica senza l’uso di cavi, secondo gli scienziati si aprirebbero le porte della ricarica in mobilità, cioè effettuabile mentre il veicolo viaggia in autostrada.

Il sistema prevede lo scambio di energia tra due bobine che, risuonando sulla stessa frequenza, generano un campo magnetico attraverso il quale avviene il trasferimento di energia. La tecnologia è finora stata sperimentata sistemando le due bobine su due punti fissi, cioè tra un punto di ricarica e un veicolo in sosta, ma gli studiosi di Stanford affermano di poterla adattare per consentire la ricarica in movimento, fino a trasferire 10 kW di energia elettrica a una distanza di sei piedi e mezzo (circa 2 metri).

Il progetto prevede l’installazione a bordo strada di una serie di bobine trasmettenti in grado di inviare corrente a una bobina ricevente installata sull’automobile, in modo che mentre questa si sposta lungo la strada instauri un rapporto di risonanza magnetica con tutte le bobine sistemate in serie lungo il percorso, generando un continuo passaggio di energia fino a ricaricare la batteria. Quindi la vettura elettrica mantiene un'autonomia più che sufficiente quando esce dall'infrastruttura stradale e prosegue autonomamente.

La tecnologia è finora stata studiata a livello teorico, ma gli scienziati sono adesso impegnati nel mettere a punto i primi esperimenti su strada per capire se ci possono essere problemi nel funzionamento pratico ed eventualmente risolverli in vista di un possibile sbarco sul mercato in futuro (10-20 anni le prime applicazioni commerciali).


Ad aprire nuovi orizzonti sulla questione vitale dell'autonomia e dei sistemi di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica ci hanno pensato i ricercatori dell'Università di Standford, che hanno lavorato sul concetto messo a punto originariamente dal Mit (Massachusetts Institute of Technology) di Boston con WiTricity. Il punto focale dei due progetti è il seguente: ricaricare le batterie dei veicoli elettrici senza bisogno di cavi e di prese di corrente. E di sistemi che permettono di esaudire tali obiettivi già se ne sono visti. A Standford sono però andati oltre, trovando il modo di abilitare la ricarica attraverso speciali bobine in grado di fornire fino a 10 kilowatt di potenza a una distanza massima di 6,5 piedi (circa due metri) e con una dispersione energetica ritenuta essere trascurabile. Ipotizzando l'integrazione di tali bobine nel manto stradale (i componenti sarebbero inclinati con un angolo di 90 gradi e collegati alla rete elettrica) ecco materializzarsi la possibilità di assicurare costante rifornimento ed autonomia teoricamente indeterminata ai veicoli elettrici dotati dello stesso tipo di bobina. Al campo magnetico che si verrebbe a creare con la strada il compito di trasmettere, via wireless, l'energia elettrica all'auto.
I ricercatori hanno inoltre reso noti i primi risultati dei test di laboratorio, giudicati molto promettenti. L'efficienza di trasferimento di potenza è stata misurata infatti nell'ordine del 97% e tale percentuale va raffrontata alle capacità delle stazioni di ricarica wireless, tendenzialmente inferiori del 10% rispetto alle colonnine che distribuiscono energia elettrica via cavo. A Standford sono comunque convinti che di strada da fare per dimostrare la fattibilità del progetto sul campo, senza perdita di qualità, sia ancora molta. Se però lo sviluppo dovesse procedere senza intoppi, sono già al vaglio soluzioni per sfruttare i campi magnetici generati dal sistema delle bobine wireless per controllare lo sterzo dei veicoli e garantire che questi possano rimanere sempre all'interno della corsia di percorrenza.


Due considerazioni: la prima riguarda le infrastrutture, la seconda i veicoli. Con l'applicazione di questa tecnologia è possibile la realizzazione di sedi stradali con corsie elettriche (si comincia con una, sulle arterie principali), chiaramente non riservate ai veicoli elettrici perché il trasferimento di energia nel segmento dove si trova il veicolo è attivato con una trasmissione dati relativi al contratto sottoscritto dall'utilizzatore e quindi senza pericoli per i veicoli termici, benché non "risonanti" alla frequenza del campo magnetico che traferisce l'energia. La seconda considerazione è che ogni veicolo elettrico è equipaggiabile con un apparato di ricarica wireless in risonanza magnetica, esattamente come se venisse aggiunta una periferica ad un sistema autonomo. Questo aspetto candida tutti i veicoli elettrici presenti, come quelli oggi in vendita, e futuri come possibile fruitore di questi servizi, migliorando quindi la loro fruibilità e diminuendo il TCO (minor fattore obsolescenza).

Per approfondire: Wireless, Risonanza magnetica.


lunedì 6 febbraio 2012

Offerta per i veicoli elettrici di Sorgenia

Il mercato elettrico inizia a prepararsi per la futura mobilità a zero emissioni con proposte energetiche specifiche per la ricarica dei veicoli a batteria. Dopo l’annuncio di Enel ed Hera arriva la controproposta di Sorgenia, messa a punto con Peugeot, dedicata a chi desidera fare il “pieno” di corrente a casa. La società ha creato un’offerta più articolata e che appare più competitiva, anche se non include la possibilità di rifornimento dalle colonnine pubbliche presenti nella proposta Enel.



Tre tariffe in base ai km

Il piano “Ricaricati con Sorgenia” prevede tre livelli tariffari in base all’energia consumata e prevede importi calcolati in base al presunto chilometraggio effettuato con una Peugeot iOn. Si parte da un canone mensile di 40 euro per chi effettua circa 77 ricariche complete all’anno equivalenti a 10.000 km. Lo step successivo prevede un costo di 60 euro per un numero di ricariche (154) e di percorrenza (20.000 km) doppi. Il vertice dell’offerta è pensato per chi prevede di fare 30.000 km o 231 “pieni” e richiede un esborso di 80 euro mensili. I responsabili di Sorgenia hanno voluto ipotizzare pure il risparmio di carburante e di CO2 emessa per le tre proposte. Secondo i calcoli rilasciati le tre offerte consentirebbero di evitare spese annue rispettivamente per 720, 1.700 e 2.700 euro. Quanto all’anidride carbonica non immessa in atmosfera i dati sono di 1.050, 2.100 e 3.140 kg/anno.


Un’offerta “all inclusive”

Le tariffe proposte sono, almeno per il momento, di tipo “tutto compreso” e includono la fornitura e installazione di un dispositivo di ricarica domestico, denominato "wall box", da 3 kW per la ricarica dell'auto elettrica. È possibile scegliere se integrare la wall box nella rete domestica (in questo caso è necessario possedere un contatore da 4,5 o 6 kW) o se avere una rete dedicata. Opzione, quest’ultima, che fornisce, almeno in teoria, una maggiore garanzia di non avere problemi di eccessiva richiesta di energia e potenza, ma che richiederebbe il pagamento della collocazione del contatore dedicato circa (500-600 euro). Importo che Sorgenia intende comunque interiorizzare nei canoni mensili (non va dimenticato il pagamento del canone fisso mensile, come avviene per la fornitura domestica, attorno ai 15 euro. Possibili extracosti sono quelli per richiedere le opzioni “timer, sistema di blocco, protezione elettrica aggiuntiva, contatore compatibile iPod, iPad e iPhone”. Da considerare che sono previste alcune regole per il recesso del contratto come, ad esempio, il rimborso per le spese di infrastruttura e della home station.



Una proposta sperimentale

L’attuale offerta Sorgenia è di tipo sperimentale e, di conseguenza, prezzi e soluzioni citati potrebbero subire modifiche senza preavviso. Prima di sottoscrivere il contratto, quindi, è doveroso verificare l’effettiva validità delle proposte alle proprie esigenze. Inoltre, il piano messo a punto insieme a Peugeot è valido, oltre che per gli automobilisti che guidano la iOn, anche agli altri utenti di veicoli elettrici a prescindere dalla marca.
Per le strutture commerciali o i gestori di flotte è possibile richiedere anche una colonnina “fast” da 50 kW che consente di ricaricare l’80% delle batterie della iOn in circa 30 minuti. Per maggiori informazioni si può contattare il numero verde 800.294.333.


Una delle Peugeot iOn di Sorgenia in ricarica presso un impianto ABB ad alta potenza (50 kW) in corrente continua compatibile con il protocollo CHAdeMO.

sabato 4 febbraio 2012

Roma Capitale, scelte di mobilità elettrica

Trenitalia e Maggiore Rent hanno siglato un accordo per l'offerta di un servizio "treno+auto" a impatto ambientale zero.
In arrivo altre 300 colonnine di ricarica e accesso gratuito alla ZTL per le auto elettriche e parcheggio gratis nelle strisce blu.

Dal primo dicembre grazie al servizio EcoRent, i clienti Trenitalia dell'Alta Velocità in arrivo a Roma o a Milano potranno noleggiare direttamente in stazione da Maggiore un'auto elettrica Peugeot iOn a tariffe vantaggiose: dalla formula oraria (8 euro) a quella giornaliera (48 euro) fino a quella settimanale (192 euro), con chilometraggio illimitato, prima ricarica, limitazione quote addebito danni e furto, oneri ferroviari, amministrativi e ad automobilistici.
L'uso di veicoli elettrici consente la circolazione nei giorni di blocco del traffico, il libero accesso nei centri storici e il parcheggio gratuito nelle strisce blu.
EcoRent è, infatti, l'innovativa formula ecologica di noleggio a impatto ambientale zero, pensata dalla due aziende per garantire un viaggio "treno+auto", a totale trazione elettrica. Di questo si è parlato questa mattina nell'incontro organizzato presso la stazione Termini di Roma da Trenitalia e Maggiore.
Sul lato delle infrastrutture, la Giunta di Roma Capitale ha promosso un accordo tra Acea ed Enel per l'installazione di 300 colonnine colonnine di ricarica. A Roma non si paga per la Ztl nel centro storico e nei parcheggi blu.




venerdì 3 febbraio 2012

Micro storage: allo studio una soluzione in collaborazione con il settore automotive

NISSAN & ABB: ALLO STUDIO L’UTILIZZO DELLE BATTERIE DI SECONDA VITA DI NISSAN LEAF PER IMMAGAZZINARE ENERGIA

Questa partnership pone le basi per valutazioni tecniche e commerciali delle unità di energia delle batterie di Nissan LEAF


Nissan North America, Inc. e ABB, insieme a 4R Energy e Sumitomo Corporation of America, hanno siglato una partnership tesa a valutare le possibilità di riutilizzo delle batterie agli ioni di litio che alimentano Nissan LEAF, la prima vettura 100% elettrica prodotta su larga scala per il mercato mondiale.

L’accordo ha lo scopo di analizzare e testare le possibili applicazioni commerciali e per uso domestico delle batterie agli ioni di litio, utilizzate in precedenza sui veicoli elettrici, in modo da sfruttarle come sistemi di stoccaggio dell’energia. Questi sistemi permettono di immagazzinare energia dalla rete elettrica nei momenti di basso utilizzo, restituendola alla rete nei periodi di picco della domanda, migliorandone così le prestazioni o consentendo di fornire energia in caso d’interruzione della corrente. L’idea è sviluppare un prototipo del sistema, che utilizzi i moduli della batteria della Nissan LEAF e abbia una capacità di almeno 50 (kWh, poco oltre la capacità impiegata da due LEAF) - sufficiente a fornire corrente elettrica a 30 abitazioni per un’ora.

"La nostra capacità di gestire l'intero ciclo di vita della batteria del veicolo elettrico, anche dopo il suo utilizzo sulla vettura, è molto importante per Nissan”, ha dichiarato Ken Srebnik, Senior Manager, Nissa North America Corporate Planning. “Con lo sviluppo delle reti intelligenti, le innovazioni applicate ai sistemi di stoccaggio dell’energia stanno diventando sempre più diffuse: Nissan è orgogliosa di lavorare con ABB, 4R Energy e Sumitomo per contribuire a portare queste innovazioni sul mercato”. 4R Energy è una joint venture tra Nissan Motor Co., Ltd e Sumitomo Corporation per condurre ricerche e prove sul campo sull’utilizzo delle batterie agli ioni di litio di seconda vita, utilizzate in precedenza sui veicoli elettrici. Il sigla "4R" sta per: “Riutilizzo, Rifabbricazione, Rivendita, Riciclo”.

Le batterie dei veicoli elettrici, come quelle utilizzate su Nissan LEAF, hanno un ciclo di vita più lungo rispetto a quelle utilizzate su pc e cellulari. Dopo 10 anni conservano, infatti, una capacità energetica pari al 70% di quella nominale iniziale. Questa longevità consente di riutilizzarle per applicazioni diverse da quelle automotive e meno impegnative, anche dopo che hanno esaurito il proprio ciclo di vita sul veicolo: per esempio, per la creazione di “smart grid” nei sistemi di gestione energetica avanzata e/o per immagazzinare e conservare l’energia prodotta in maniera diffusa da piccoli impianti a fonte rinnovabile.

“Questo protocollo d’intesa ci consentirà di valutare la possibilità di mettere in commercio un sistema integrato di conservazione dell’energia e sviluppare un prototipo che consenta l’effettivo riutilizzo delle batterie di Nissan LEAF,” ha dichiarato Bruno Melles, Direttore Responsabile AAB Medium Voltage della divisione Power Products. “Siamo ansiosi di lavorare con i nostri partner per portare i sistemi d’immagazzinamento dell’energia ad uno stadio più avanzato”.

Si prevede che le innovative soluzioni di mantenimento dell’energia diventeranno un elemento chiave delle nuove “smart grid” (reti intelligenti), e contribuiranno ad aumentare efficienza, affidabilità e performance della rete elettrica. Questi sistemi permetteranno di integrare più facilmente nella rete le fonti di energia rinnovabile - come quella eolica o fotovoltaica. Con questo accordo, inoltre, sarà possibile valutare l’idoneità delle batterie Nissan per l’utilizzo nell’ambito dell’industria energetica, come soluzione economicamente efficace per stoccare l’energia.

Essendo pioniera nello sviluppo del business per il 'riutilizzo' delle batterie dei veicoli elettrici in applicazioni alternative, 4R ENERGY collabora con piacere con ABB, e con Nissan, leader mondiale nella produzione di vetture elettriche, ha dichiarato Kazuaki Mori, Direttore dell’International Business Development Division di 4R Energy Corp. "Vogliamo contribuire alla creazione di una società a basse emissioni che utilizzi fonti di energia rinnovabile integrate a Smart Grid di ultima generazione e alle comunità di veicoli elettrici di tutto il mondo".

martedì 31 gennaio 2012

Italia - Efficienza e sostenibilità: un miliardo di euro in arrivo

Efficienza e rinnovabili: in arrivo un pacchetto di misure da 1 miliardo di euroIl ministro Clini ha elaborato un piano che punta a favorire la green economy. Previsti investimenti importanti per efficienza energetica e fonti rinnovabili, ma anche misure su reti intelligenti, bonifiche e raccolta differenziata


Rinnovabili, efficienza energetica, ma anche bonifiche e raccolta differenziata. Sono i contenuti di un pacchetto di misure da un miliardo di euro elaborato dal ministro dell'Ambiente Corrado Clini per promuovere la green economy. Il piano, che dovrà essere discusso del Consiglio dei ministri, punta a ottenere un aumento del Pil di un punto percentuale. L'efficienza energetica rappresenta il piatto forte del piano Clini, che dovrebbe attenersi al modello della detrazione del 55% già in vigore per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici: un sistema schema che negli anni ha permesso di far emergere dal nero miliardi di euro, oltre ad aumentare il gettito fiscale e creare nuovi posti di lavoro. Secondo le stime del ministero, in particolare, per ogni euro speso per finanziare gli sgravi, il 55% ne ha fruttati 3 in termini di ricchezza prodotta, Irpef e Iva incassate.
Efficienza energetica, dunque, ma anche sovvenzioni per le fonti rinnovabili. Il pacchetto dovrebbe prevedere circa 12 miliardi di euro lanno, di cui 7 destinati a finanziare il fotovoltaico e 5 per le altre fonti pulite (idroelettrico, eolico, biomasse, geotermico). Più che altro, stando così le cose, si tratterebbe di una conferma rispetto alla situazione attuale, dato che la gran parte di questa cifra viene già erogata adesso attraverso le bollette energetiche. Un investimento che frutta, dal momento che finora gli incentivi hanno garantito un fatturato annuo di 5 miliardi, oltre a 400mila nuovi posti di lavoro, 3,8 miliardi di risparmio sulle importazioni di combustibili fossili e quasi un miliardo di euro di sanzioni evitate.
Sempre sul fronte della generazione di energia, inoltre, il piano messo a punto da Clini, infine, dovrebbe contenere anche misure per incentivare mini impianti per la trigenerazione (elettricità, riscaldamento e raffrescamento), lo sviluppo di smart grid per la distribuzione dell'energia e il potenziamento della raccolta differenziata. Novità in vista, infine, anche sul fronte delle bonifiche dei siti contaminati: secondo Clini, mantenendo la destinazione d'uso industriale dei territori compromessi (destinandoli ad attività produttive senza rischi ambientali), si potrebbe procedere alla semplice messa in sicurezza dellarea, risparmiando grosse cifre rispetto alla bonifica vera e propria.

Efficienza è anche elettrificare i trasporti: serve una strategia anche in italia
Auto elettrica, l'industria italiana deve farsi avanti per promuoverla
Secondo il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, bisogna puntare su incentivi e ricerca tecnologica per passare la prova del mercato

Magari non sarà proprio l'anno della verità, ma il 2012 fornirà di sicuro le prime risposte sul mercato dell'auto elettrica. Quindi un anno di svolta, come ha ricordato l'industria automobilistica (Renault, Pininfarina) al recente convegno organizzato a Milano da Asso Energie Future e dall'assessorato all'Ambiente del capoluogo lombardo. Si capirà se gli sforzi compiuti finora avranno un seguito: di vendite, di sviluppi tecnologici nelle infrastrutture, d'incentivi, di cambiamenti nelle abitudini dei guidatori. Anche se ci vorranno parecchi anni per sfondare la nicchia. Le previsioni sono incerte. Il dato che si cita maggiormente è 10% di veicoli a zero emissioni nel 2020, sul totale delle vetture circolanti; per l'Italia equivarrebbe a 3,3 milioni di mezzi alimentati esclusivamente dalle batterie, con più di 360.000 immatricolazioni l'anno da qui in avanti.
Il nostro Paese è però in ritardo, sotto vari aspetti. L'ha spiegato il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini. C'è un disegno di legge bipartisan che ancora langue in parlamento. Mancano gli incentivi finanziari, come il bonus per l'acquisto o il credito d'imposta (Clini ha suggerito una riduzione dell'Iva). Si dovrebbe agire, ha ricordato il ministro, sull'esempio della detrazione fiscale del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici. In questo caso, il ritorno economico complessivo è triplo rispetto all'importo del credito, considerando gli investimenti, l'emersione del nero, l'aumento dell'occupazione e così via. Per l'auto elettrica il discorso potrebbe essere simile.
Ci vorrebbe un contributo maggiore dell'industria nazionale, ecco un altro punto in cui siamo in ritardo. Clini ha citato l'occasione mancata della Fiat Multipla ibrida, lanciata nel 2000 e poi accantonata dal Lingotto perché la riteneva poco appetibile per il mercato delle quattro ruote. Eppure la Multipla era un concentrato di tecnologia che nulla aveva da invidiare alla ben più famosa Toyota Prius. La tradizione italiana nel settore dell'elettromeccanica (Magneti Marelli è il marchio evocato da Clini) è rilevante, ma sfruttata troppo poco. Non bisogna ripetere, ha dichiarato il ministro, l'errore del fotovoltaico, in cui la produzione nazionale di pannelli è assai limitata, a tutto vantaggio delle aziende straniere, soprattutto cinesi e tedesche. Senza contare che l'intero sistema dei trasporti andrebbe ripensato: che un'economia avanzata come quella italiana faccia viaggiare su rotaia soltanto il 5% delle merci, ha commentato il titolare dell'Ambiente, è una situazione “assurda e ridicola”.
Alcuni costruttori, invece, stanno puntando con decisione sulle vetture elettriche: c'è Renault che da qui alla fine dell'anno avrà in commercio quattro modelli. C'è Pininfarina che partecipa al progetto di car sharing a zero emissioni di Parigi (Autolib) con la sua Bluecar, in partnership con Bolloré. Le prime iniziative ci sono, anche in Italia con alcune sperimentazioni come E-moving a Milano e Brescia, che prevede 270 colonnine di ricarica installate da A2A e le vetture consegnate da Renault. Le resistenze da vincere sono tante: l'ansia da autonomia, soprattutto, perché se è vero che 150 km bastano e avanzano per gli spostamenti medi quotidiani in città e periferia, è altrettanto vero che i guidatori temono di restare a piedi. Bisogna diffondere i punti di ricarica, prima quelli privati nei garage e poi quelli pubblici.
Poi servono gli incentivi “di contorno” ma altrettanto allettanti di quelli fiscali: parcheggi gratuiti, per esempio, o ingressi liberi nelle zone a traffico limitato. Chissà se la nuova Area C di Milano diventerà un laboratorio per provare questa mobilità ecologica. Nessuno si aspetta che un provvedimento su otto km quadrati possa risolvere da solo la piaga del traffico e dell'inquinamento, ha evidenziato l'assessore competente del comune di Milano, Pierfrancesco Maran. L'importante è aver gettato le prime basi per un cambio di direzione nella politica ambientale cittadina. La verità sui risultati la sapremo nei prossimi mesi.

Auto elettriche, "Il 2012 sarà l'anno della verità"
Per far compiere alla mobilità elettrica il balzo in avanti necessario occorrono scelte politiche e anche incentivi. Se ne è discusso al convegno “L'auto elettrica ama il green" che ha avuto luogo oggi a Milano e a cui ha partecipato anche il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini

Oltre cinque miliardi di litri di benzina risparmiati (a fronte di un consumo attuale pari 13 miliardi di litri) e sei milioni di tonnellate di gas serra evitate, pari all’1,1% del totale nazionale. Sarebbero questi i benefici immediati per le tasche degli italiani e per l’ambiente se da qui al 2020, ogni 5 nuove auto una fosse elettrica e alimentata a energia rinnovabile (ovvero il 10% del parco veicoli italiano a emissioni zero). Ma per far compiere alla mobilità elettrica il balzo in avanti necessario occorrono scelte politiche e amministrative per lo sviluppo delle infrastrutture e - probabilmente, come accade in molti altri paesi europei - anche incentivi. Se ne è discusso al convegno “L'auto elettrica ama il green - Mobilità sostenibile e fonti rinnovabili" a cui ha partecipato anche il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini. Ci sono almeno tre fattori che favoriscono la mobilità elettrica. Il primo è il prezzo della benzina alle stelle. Il secondo è che in Italia è forte la domanda di mobilità urbana, settore in cui le auto con la spina hanno le migliori carte da giocare: in tempi di pedaggi antismog (come Area C di Milano), costituiscono la soluzione ideale per spostarsi in città, insieme al car sharing, ma presentano un notevole vantaggio anche per le aziende che infatti rappresentano una buona fetta della domanda di mobilità elettrica. Il terzo fattore a favore delle auto elettriche è dovuto al rischio di multe salate per i ripetuti sforamenti al tetto di polveri sottili fissato dalla normativa comunitaria. La stessa cifra, impegnata in incentivi alla mobilità carbon free, consentirebbe di raggiungere obiettivi importanti dal punto di vista della diminuzione delle emissioni che producono sia smog che gas serra.
Il 2012 per l'auto elettrica sarà l'anno della verità: si prevede infatti un consistente aumento del numero di modelli disponibili e delle vendite. Parallelamente aumentano i progetti delle amministrazioni pubbliche. Insomma, cresce l'appeal delle auto elettriche e insieme il gradimento degli utenti. Un trend che fa pensare che l’obiettivo del 10% di veicoli elettrici (3,3 milioni di auto) entro il 2020 sia raggiungibile. Significherebbe che, su una media di immatricolazioni di circa 1,9 milioni di nuovi veicoli, oltre 360.000 all’anno sarebbero elettrici, per i prossimi 9 anni. E per garantire loro energia pulita al 100%? Ci vorrebbero ad esempio 6 GW di fotovoltaico. È uno scenario possibile? Tecnicamente sì, tenendo conto della quota di domanda di mobilità urbana e degli obiettivi ambientali da raggiungere. Resta da vedere se il sistema paese sarà in grado di offrire infrastrutture e incentivi adeguati alla richiesta di mobilità elettrica e di recuperare il ritardo tecnologico e industriale accumulato con altri paesi. Un’ulteriore spinta alla rivoluzione promessa dalla mobilità elettrica verrà se l’elettricità che serve ad alimentare i veicoli sarà prodotta da fonti rinnovabili. Se infatti un'auto elettrica viene alimentata con energia fornita da impianti a carbone, in atmosfera finiscono mediamente 1.821 chili di anidride carbonica l'anno. Se invece viene da un centrale a ciclo combinato, si emettono 824 chili di CO2. Zero emissioni, ovviamente, se viene alimentata con il solare o con l'eolico.
Enormi i benefici anche sul piano occupazionale: dall’incontro è emerso infatti che per produrre oltre 360 mila auto elettriche ogni anno servirebbero circa 35 mila posti di lavoro, senza considerare l'indotto. Un risultato che si combinerebbe con un grande risparmio per i cittadini: oggi per percorrere 15.000 km si spendono mediamente in benzina circa 2.200 euro. Con l'auto elettrica non si spenderebbe più di 300 euro l'anno, ai prezzi attuali dell'energia. Stiamo parlando di un risparmio di circa 1.900 euro anno: - 85%. Per il ministro Clini l’Italia deve puntare su una filiera nazionale del settore: “L’auto elettrica sta diventando un prodotto significativo, anche se di nicchia, per i sistemi urbani. – ha detto - Ci sono grandi case automobilistiche europee che stanno investendo su questo. Io spero che l'Italia riesca a consolidare la sua capacità produttiva”, ha poi aggiunto sottolineando quanto sta accadendo in Cina (il più grande mercato dell'automobile con 20 milioni di mezzi all'anno) e che intende arrivare entro il 2015 a un milione di auto elettriche. Operazione ''cui stanno partecipando molte imprese internazionali e vorrei vi partecipasse anche l'Italia''.
Piccoli numeri, grandi obiettivi. È questa oggi la realtà dell’auto elettrica nel mondo. In Italia, nonostante la presenza sul mercato di alcuni modelli e l’arrivo di molti altri nel 2012, siamo però un passo indietro. Sia per la mancanza di incentivi pubblici all’acquisto e di scarsi investimenti nelle infrastrutture, sia perché «quando nel mondo si partiva con la produzione delle auto elettriche, l'industria italiana ha abbandonato il campo, perdendo un'occasione. Ora dobbiamo creare delle condizioni perché si sviluppi un mercato per questo mezzo», ha detto martedì scorso il ministro dell’ambiente Corrado Clini, in un convegno a Palazzo Reale a Milano, promosso dall’assessorato all’ambiente e da Asso Energie Futuro.
Gli scenari mondiali per l’auto elettrica sono molto diversi, influenzati da dosi più o meno forti di scetticismo o di ottimismo. Ma se da qui al 2020 – è stato detto al convegno per ogni 5 nuove auto ce ne fosse una elettrica, l'Italia si troverebbe con una flotta composta per il 10 per cento da vetture che non emettono smog o gas serra, ottenendo un risparmio di oltre 5 miliardi di litri di benzina (oggi il consumo annuale di benzina si aggira attorno ai 13 miliardi di litri). E se la nuova flotta di auto con la spina fosse alimentata con le rinnovabili invece che da centrali tradizionali, il nostro paese abbatterebbe le emissioni di gas serra di quasi 6 milioni di tonnellate, l'1,1% del totale nazionale.
Come fare il salto? Lo scenario poggia su alcune emergenze: il prezzo della benzina in costante ascesa, con l’orizzonte cupo dei 2 euro al litro, e i ripetuti sforamenti al tetto delle polveri sottili fissato dalla normativa comunitaria. Che comporteranno il pagamento di pesanti multe, oltre che continui blocchi della mobilità nelle città per le auto a più alto impatto ambientale. L’industria si è mossa, ma ha bisogno di un sistema paese che ci creda e investa nel futuro. Non è un caso che la California sia lo stato americano, anzi mondiale, a più alta concentrazione di auto elettriche e ibride: dove la legislazione è più stringente per la riduzione dell’impatto ambientale, più forte è lo sviluppo di sistemi di mobilità alternativi.
Ma in Italia, se la Fiat non spinge, la politica non segue? «Fiat – ha ricordato Clini al convegno di Milano mise in produzione tempo fa una Multipla ibrida, con un sistema di controllo elettronico molto più sofisticato della Prius. Il parlamento votò una legge su un incentivo pari al 60% del costo della Multipla ibrida per favorire la penetrazione nel mercato. Si trattava di un prodotto raffinato e molto efficiente. Il costruttore, però, decise che l'auto non era interessante per il mercato e smise di produrla. Tra l'altro, era stata finanziata dallo Stato».
Oggi, l’Italia è l’unico tra i grandi paesi europei a non prevedere incentivi pubblici all’acquisto (al riguardo c’è già una proposta di legge, approvata lo scorso anno dalla commissione Trasporti della Camera), mediamente di circa 5.000 euro, più o meno equivalenti ai 7.500 dollari operativi negli Stati Uniti (ma tra i Repubblicani c’è chi adesso vorrebbe azzerarli, in nome di un malinteso liberismo).
Intanto, il mercato comincia a svilupparsi e i primi modelli ad arrivare. La Renault vende Kangoo Ze e Fluence, al prezzo di 20.000 e 27.200 euro, entro l’anno arrivano la piccola Twizy (con prezzi a partire da 6.990 euro) e la Zoe. Da aprile sarà in vendita anche in Italia la Nissan Leaf (da 38.000 euro), l’auto elettrica più diffusa al mondo con 21.000 unità nel 2011. Sono già sul mercato le piccole Peugeot iOn e Citroen C Zero, vendute in 4.000 esemplari in Europa nel 2011 (poche però a privati), prezzo di listino 28.000 euro, a fianco della sorellina giapponese Mitsubishi iMiev. La Smart ED sarà in vendita a meno di 20.000 euro in primavera, in arrivo la Opel Ampera (da 42.900 euro), con il suo sistema di autonomia estesa.

domenica 29 gennaio 2012

Hiriko EV, arriva l'auto elettrica e "ripiegabile" a prova di "congestion"

Una nuova concept del settore delle auto elettriche, chiamata "Hiriko" vanta alcune specifiche piuttosto insolite. Sfrutta infatti un motore elettrico per ogni ruota e permette di "piegarsi" per facilitare il parcheggio. Ideale per le flotte dei car sharing. La città svedese Malmö la adotta.



Novità in arrivo nella struttura delle auto elettriche urbane: Hiriko ha caratteristiche davvero molto singolari. Si chiama Hiriko EV ed è progettata dal MIT in collaborazione con il governo spagnolo. La prima particolarità di quest'auto a trazione elettrica ed ecologica è rappresentata dal fatto di non avere il classico motore elettrico che invia potenza alle ruote tramite un collegamento meccanico, bensì ciascuna delle ruote di Hiriko dotata di un "motore dedicato".
Questo porta ovviamente ad avere più spazio all'interno della vettura, proprio perché non c'è nessun motore nella parte anteriore o posteriore, né i vincoli della catena cinematica. Anche altri veicoli come le tre versioni del concept Nissan Pivo hanno i ruote snodate e in grado di muoversi indipendenti, ma questa caratteristica innovativa è stata utilizzata per permettere a Hiriko di "piegarsi" letteralmente per occupare meno spazio e facilitare il parcheggio, riducendo la congestione degli spazi urbani quando è in sosta.
In pratica, una volta posteggiata la vettura, il conducente può "ripiegare" la parte posteriore del veicolo per renderlo più corto. Secondo i creatori della vettura, quando è piegata Hiriko occupa circa due terzi dello spazio di una Smart ForTwo.
La vettura è equipaggiata con un singolo sportello anteriore e offre controlli di tipo joystick al posto del volante. Purtroppo le specifiche tecniche riguardanti la motorizzazione elettrica non sono ancora state rivelate. Bisognerà infatti ancora attendere per sapere quanto tempo dura una carica, che tipo di motori elettrici verranno usati e quanto tempo ci vuole per ricaricare la batteria.
Le aziende partecipanti al progetto hanno già messo in costruzione 20 veicoli di prova, con una stima di costo dei materiali di 16.253 dollari per ogni auto. Aggiungendo il costo della produzione a quello dei componenti, il prezzo finale sarà presumibilmente molto più alto. In questo momento non è stata fissata alcuna data di lancio ufficiale.

Video su Hiriko EV.


Secondo le ultime informazioni, Hiriko sarà messa in produzione in Spagna nel 2013 e per la fase di test, 20 di queste due posti inizieranno a circolare a breve. Il costo di produzione sembra essere 12.500€ ma, se i produttori vogliono avere successo e diffondere davvero l’elettrico in città, ci auguriamo che la cifra di vendita non superi i 15.000€ una volta abbattuti i costi.


Hiriko debutta in Svezia elemento fondamentale del progetto di mobilità urbana socio-ambientale adottato dalla città di Malmö.
Al pari di un sistema in uso per le biciclette, Hiriko potrà essere noleggiata grazie al semplice pagamento attraverso uno smartphone. In cambio di un prezzo contenuto i clienti potranno avere a disposizione un'auto a due posti che, una volta chiusa, è in grado di occupare una superficie poco più lunga della metà di una Smart.
Hiriko nasce grazie ad una partnership che vede in prima linea un gruppo di imprese basche, affiancate dal governo spagnolo e dal MIT Media Lab.
Ogni ruota è in grado di muoversi in modo indipendente permettendo al veicolo la più ampia manegevolezza. La parte posteriore si sposta scivolando letteralmente sotto il telaio. 
La costruzione in serie delle Hiriko dovrebbe avvenire nelle stesse città in cui ne è previsto l’utilizzo, in particolare nei quartieri socialmente svantaggiati. Malmö risulta sempre più divisa tra la zona est benestante e la zona ovest, abitata per lo più da immigrati, dove la disoccupazione e la povertà anche infantile sono in aumento. Qui verrà messa a punto la costruzione delle citycar. L’esperimento dovrebbe continuare a Berlino, Barcellona, Vitoria-Gasteiz (la città basca sede del progetto), San Francisco e Hong Kong.

sabato 28 gennaio 2012

Il crossover Tesla Model X fra pochi giorni sarà presentato in diretta su Internet da Los Angeles: appuntamento il 9 febbraio



Forse è la più importante presentazione del 2012 per tutti gli appassionati di auto di lusso ad alte prestazioni e veicoli elettrici ed è fissata per il 9 febbraio, quando Tesla Motors tirerà via il lenzuolo dalla sua nuova crossover Model X al nuovo studio di design di Los Angeles. E ora, ci è stato dato un forte indizio di cosa aspettarsi di guidare non prima del 2014, un anno dopo in Europa.
La start-up californiana ha appena inviato una nuova versione del suo invito ai clienti, che include una citazione e un'immagine parziale della sagoma di qualcosa apparentemente molto elegante e molto sensuale. Deve essere la Model X. Mentre si percepisce lo stesso linguaggio del disign utilizzato nella  berlina Model S, il teaser suggerisce un veicolo con un cofano più breve, un tetto più alto e pieghe meno pronunciate nelle sue lamiere. 
E' possibile assistere alla presentazione in tempo reale da casa propria. Il CEO Elon Musk ha twittato che la presentazione sarà trasmessa in diretta sul sito Tesla Motors alle 8:00 pm (Pacific Standard Time, in Italia le 5 del mattino del 10 febbraio). Secondo Elon Musk la Model X sarà "Più veloce di una Porsche 911 e più spaziosa di un Audi Q7": siamo propensi a concedergli il beneficio del dubbio.

Gli electro-retrofitter rimarranno una parte vitale e anche necessaria ed efficiente del futuro della mobilità: convertita in Germania una pletora di italianissime Fiat 500.
Fonte.


La Fiat 500 convertita a trazione elettrica dallo specialista tedesco Karabag.

Ignorato a lungo dalle grandi case automobilistiche, le automobili elettriche usate sono rigorosamente il dominio dell'industria da capannone dove nascono i veicoli elettrici interessanti. Molta gente pensa che i piccoli produttori di auto elettriche e i retrofitter siano condannati a sparire, ora che grandi case automobilistiche come Nissan si sono spostati nel segmento delle auto elettriche, ma l'area metropolitana di Amburgo (tra gli altri) può dimostrare il contrario. In Italia abbiamo a Bergamo, in Toscana e in Brianza diverse realtà molto apprezzate.

La Nissan LEtAF non è ancora disponibile in Germania, ma il Renault Kangoo elettrico lo è, e ci sono già 15 di loro in giro in città del Nord insieme ad alcune Smart elettriche. Ma la grande novità è la scoperta di pochi giorni fa di ben 16 Fiat 500 elettriche non made in Fiat che si sono aggiunte al crescente numero di veicoli elettrici in giro per Amburgo.



Svelata la flotta di Fiat 500 elettriche di Amburgo.

Si può ricordare il concept di Fiat 500 elettrica dello scorso anno al Detroit Auto Show (dove Marchionne, l'AD di Fiat, ha dichiarato di perdere ben 10.000 dollari a pezzo se fosse prodotto), ma non è stato mostrato di nuovo quest'anno. Molte persone sono convinte che una piccola e carina 500 elettrica sarebbe una grande macchina in città. Beh, tutti eccetto Fiat. E questo va anche bene, perché il rifiuto della Fiat di andare a produrre veicoli elettrici mantiene la porta aperta per le aziende esterne per convertirli in elettrico. E' possibile acquistare una Fiat 500 elettrica in Germania, in Svizzera o in Italia.

Sono fondamentalmente tre auto diverse, convertite in vetture a trazione elettrica da tre piccole aziende locali. Naturalmente, nessuno mette in dubbio ci sarebbero significative economie di scala se ci fosse un solo produttore, la produzione di grandi volumi e vendere le auto in tutta Europa. In modo da ridurre i prezzi e portare più vendite. Più volume dovrebbe chiamare anche per uno sviluppo più, il che significa più potenza e più autonomia. La Fiat 500 elettrica che i tedeschi hanno avuto sono convertite da Karabag. I modelli sono a basso consumo e bassa tecnologia. Il motore ha solo 20 kW e l'autonomia è limitata a circa 100 chilometri. Peggio ancora, questa 500 Karabag costa più del doppio del prezzo del modello standard a benzina, anche se il costo totale di possesso (TCO) è inferiore in quanto, in Europa, l'elettricità è incredibilmente a buon mercato rispetto alla benzina.

Ironia della sorte, la cosa migliore delle piccole imprese può essere che non riescono a trovare grandi investitori o permettersi grosse perdite. Le tre società, convertendo le Fiat a piccole elettriche non sono affatto redditizie, ma sono tutti in una forma finanziaria migliore rispetto ad altri produttori. Alla fine, se uno di loro riuscisse a diventare più grande e vendere la sua auto in tutta Europa, ci sarebbero ancora altre opportunità per gli altri due.

Ci sarà soprattutto l'occasione per riempire i segmenti mancanti nel mercato delle auto elettriche. Sembra che il segmento delle cinque porte compatte elettriche appartenga ora a Nissan e Ford, con le loro LEAF e Focus. Ci sarà presto una lotta nel segmento supercar. Che sarà tra Audi con la sua R8 e-tron e la Mercedes SLS E-Cell o con la Tesla Model S. Questo è un altro segmento in cui i piccoli non saranno in grado di competere.

Potrebbe vendite dei pick-up PHEV crescere abbastanza grande per attirare la produzione di GM o Ford? Probabilmente non nel breve periodo. Ma c'è sicuramente un pochi acquirenti per un camion elettrico oggi, come ci sono un paio di amburghesi felici di guidare una Fiat 500 elettrica oggi.



Una Fiat 500 elettrica per la città di Pinneberg


Senza dubbio, le auto convertite a bassi volumi sono molto costose, ma se non c'è altra scelta, sono meglio di niente. Bisogna quindi organizzarsi per rendere più efficienti le conversioni, oltre che sicure perché basate su kit omologati. Rimarranno diversi segmenti di mercato dove non oserebbeentrare grande fabbricante automobilistico con un modello elettrico. Quei segmenti devono essere presidiati, in un modo o nell'altro. Quindi, dopo la 500 elettrica a dimensioni compatte il prossimo passo sono i pick-up ibridi ricaricabili dalla rete? Vederemo, ma con la conversione dei veicoli e motoveicoli si aprono tante possibilità interessanti, anche per le nonne dei garage.

La polizia di Berlino mette in campo 120 veicoli elettrici ed ibridi.

Più bassi anche i costi di gestione. Gran parte dell'industria tedesca, come noto partita in ritardo, però non ha prodotti: nemmeno una vettura di queste adottate dalla Polizia berlinese è prodotta in Germania.


Esternamente le undici nuove auto a strisce blu con il bianco e la parola "polizia" sono immediatamente riconoscibile come veicoli di emergenza, ma sotto il cofano non sono blu, ma verdi: sono le nuove auto elettriche e ibride nella polizia di Berlino. La capitale tedesca infatti non solo ha il compito di ridurre il tasso di criminalità, ma anche le emissioni di CO2 della flotta della polizia. Come parte della "Iniziativa 120", sono destinati ad essere acquistati nei prossimi anni soprattutto i veicoli con emissioni di CO2 inferiori a 120 g/km.

Toyota Prius - Auto Polizia
Foto: Toyota

Renault veicoli elettrici - auto della polizia
Foto: Renault
Con le vetture 100% elettrichedue Mitsubishi i-MiEVdue Renault Fluence ZE e Kangoo ZE due, i funzionari della Polizia in futuro potranno lavorare in pattuglie anche ad emissioni zero a livello localePer circa due anni anche due auto elettriche con range extender termico (un generatore) sono in uso: le due Opel Ampera sono capaci di percorrere da 40 a 80 chilometri esclusivamente con alimentazione a batteria e quindi senza emissioni locali se sarà richiesta un raggio operativo più lungo, entra in funzione un motore a benzina con un generatore e fornisce una autonomia totale di 500 chilometri.
Opel Ampera - Auto Polizia
Foto: Opel
Con l'acquisto di questi veicoli, si inizia a realizzare il motto "tingere di verde il blu" della livrea della Polizia di Berlino e si dà un contributo alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica e contribuire così alla tutela dell'ambiente, ma comporta anche la riduzione dei costi operativi della flotta dei nuclei radiomobile e questo permettere di far risparmiare i contribuenti e dare più servizio.
Mitsubishi iMiEV - Auto Polizia
Foto: Mitsubishi

L'innovazione che fa meglio... custodia per iPhone che compensa i graffi.

PRIMA CUSTODIA PER iPHONE CHE SI RIPARA DA SOLA
La custodia Nissan Scratch Shield per iPhone case è compatibile con iPhone 4 e iPhone 4 S e la sua vernice può riparare piccoli danni in meno di un’ora; rimarginare graffi più profondi può richiedere quasi una settimana.




Nissan annuncia il lancio di un’esclusiva custodia “auto-riparante” per iPhone – il “Nissan Scratch Shield iPhone case” 
La custodia utilizza innovazioni esclusive di derivazione automobilistica: il nuovo e robusto involucro per iPhone adotta la rivoluzionaria vernice auto-riparante di casa Nissan
La vernice “Scratch Shield” di Nissan rappresenta la prima tecnologia al mondo che consente ai piccoli graffi di ripararsi da soli rapidamente
Ulteriori benefici di questa tecnologia: maggiore resistenza alle abrasioni e migliore presa rispetto alle tradizionali superfici lucide
La custodia Nissan Scratch Shield per iPhone è realizzata in plastica ABS – un materiale di alta qualità e ampiamente utilizzato nell’industria automobilistica - che permette di ottenere una custodia più rigida, robusta e aderente
Attualmente sono in corso le sperimentazioni sul primo lotto di prototipi


Nissan ha annunciato l’ultimo must in materia di accessori per iPhone: la rivoluzionaria custodia auto-riparante. Il “Nissan Scratch Shield iPhone case” sfoggia la pionieristica vernice auto-riparante del marchio, la primissima tecnologia in tema di sistemi di verniciatura, sviluppata nel 2005 e già adottata su numerosi modelli Nissan e Infiniti. Adesso, questa tecnologia all’avanguardia è stata applicata ad un prodotto che nell’utilizzo quotidiano è particolarmente soggetto ai graffi: lo smartphone. Con la nuova custodia Scratch Shield di Nissan, gli appassionati di iPhone potranno preservare i propri apparecchi, mantenendoli belli più a lungo.
Sviluppata da Nissan in collaborazione con l’Università di Tokyo e Advanced Softmaterials Inc., l’eccezionale vernice Scratch Shield è stata inizialmente utilizzata per scopi automobilistici ed è già disponibile su diversi modelli Nissan - Murano, 370Z e X-Trail - oltre che sulla gamma Infiniti. Oggi, grazie all’approccio pionieristico di Nissan, questa tecnologia viene sperimentata per la prima volta in Europa su un prodotto di un settore merceologico diverso dall’automotive.
La custodia Nissan Scratch Shield per iPhone è stata progettata utilizzando diverse innovazioni ingegneristiche del mondo automobilistico, allo scopo di ottenere una verniciatura più duratura nonché una custodia più piccola e aderente.
La custodia ha tre punti di forza: l’elasticità e l’altissima flessibilità, permettono alla vernice Scratch Shield di auto-riparare velocemente i piccolo graffi (la sua vernice può riparare piccoli danni in meno di un’ora; rimarginare graffi più profondi può richiedere quasi una settimana); la superficie lucida e al tatto simile ad un gel, è molto più resistente ai graffi di una tradizionale vernice e garantisce una presa migliore; la custodia stessa è costruita di plastica ABS – una sostanza ampiamente utilizzata nell’industria automobilistica, molto più rigida di altri materiali plastici.
La “pittura” esterna è realizzata in polyrotaxane; ciò significa che quando il danno al rivestimento si presenta come un graffio superficiale, la struttura chimica è in grado di reagire, tornando alla propria forma originaria e riempiendo la piccola crepa – cioè, “cicatrizzando” la fessura.
I primi prototipi dell’avanzata custodia iPhone auto-riparante sono stati realizzati da Nissan con l’obiettivo di sottoporli a test di giornalisti e clienti selezionati. Tuttavia, qualora la domanda dovesse essere particolarmente forte, si valuterà una commercializzazione di massa entro la fine dell’anno.
Bob Laishley, Overseas Programme Director Business Development di Nissan Europa, ha dichiarato: “Ci piace pensare in maniera non convenzionale. Analizziamo le grandi innovazioni realizzate nel settore automotive e cerchiamo di pensare a come queste possano essere utilizzate quotidianamente per risolvere i più frequenti inconvenienti. La custodia Scratch Shield per iPhone è un esempio di come Nissan abbia saputo sfruttare una tecnologia automobilistica - che ha già avuto un riscontro enorme tra i clienti - per andare oltre i tradizionali confini applicativi, utilizzandola anche su un altro prodotto di uso quotidiano.
“Siamo davvero entusiasti delle possibilità offerte da questa tecnologia. In Giappone abbiamo già siglato una partnership con NTT DoCoMo, leader mondiale nella telefonia, e gli abbiamo concesso di utilizzare la tecnologia Scratch Shield sui loro cellulari Style Series N-03B; riteniamo che questa tecnologia abbia un raggio d’azione che vada ben oltre il settore automotive. Siamo attratti dalle innovazioni che entusiasmano la gente e che, quindi, non siano necessariamente circoscritte ad uno specifico settore industriale.”
Nissan ha concesso le licenze per l’utilizzo delle proprie straordinarie tecnologie su applicazioni non-automobilistiche già nel 2004. Tra le tecnologie per le quali Nissan ha concesso la licenza per l’utilizzo extra-settore è compreso anche il “Micro-Sensore di Termografia” (“Miniature Thermal Imaging Sensor”): originariamente disegnato per rendere più sicura la guida notturna - grazie alla propria capacità di rilevare la presenza di persone anche negli spazi non direttamente illuminati dai fari dell’automobile - questa tecnologia è stata successivamente utilizzata per creare un apparecchio che permetta ai clienti di tenere sotto controllo le fonti di generazione di calore o raccogliere informazioni sulla temperatura attraverso un sensore a infrarossi. Nissan continuerà a condurre ricerche, a sviluppare tecnologie all’avanguardia che possano essere adottate anche in altri comparti industriali e a promuoverne l’utilizzo in applicazioni non-automotive a livello globale.

domenica 22 gennaio 2012

Concept Classe B e-cell Plus: l’auto elettrica con range extender

L'auto elettrica della Mercedes Benz perfettamente idonea all’uso quotidiano: forse dal 2014.

La vettura è in grado di percorrere fino a 100 chilometri in modalità esclusivamente elettrica e dunque a zero emissioni locali, coprendo senza problemi più dell’80% dei normali spostamenti quotidiani. L’autonomia complessiva massima di 600 chilometri nel ciclo combinato permette di utilizzare la vettura anche per lunghi viaggi.


Con il Concept Classe B E-CELL PLUS, prossimo alla produzione in serie, Mercedes-Benz sta per ampliare il suo portfolio di auto elettriche con un modello compatto totalmente idoneo all’uso quotidiano.
Grazie all’autonomia complessiva massima di 600 chilometri, questa vettura elettrica si rivela ideale anche per i lunghi tragitti e offre al suo guidatore una mobilità senza limiti. Tutto questo è possibile grazie alla combinazione tra un potente motore elettrico, che sviluppa una potenza massima di 100 kW e una potenza continuativa di 70 kW, e un propulsore a combustione interna da 50 kW.
Quest'ultimo svolge una doppia funzione: alle basse velocità, ricarica la batteria attraverso un alternatore, mentre alle andature più elevate, ad esempio nei tratti autostradali più lunghi, funge anche da motore supplementare, che insieme a quello elettrico agisce sulle ruote attraverso un cambio automatico di nuova concezione.
Il Concept Classe B E-CELL PLUS è in grado di percorrere fino a 100 chilometri in modalità esclusivamente elettrica e dunque a zero emissioni locali, coprendo senza problemi più dell’80% dei normali spostamenti quotidiani. L’autonomia complessiva massima di 600 chilometri permette inoltre di utilizzare la vettura anche per lunghi viaggi. Grazie a queste caratteristiche, l’auto elettrica con Range Extender è assolutamente idonea all’uso quotidiano ed è sempre in grado di portare il guidatore con sicurezza a destinazione, anche con la batteria scarica. Nella modalità di marcia combinata, le emissioni di CO2 risultano pari a 32 grammi per chilometro.
Il Concept Classe B E-CELL PLUS è un’auto elettrica perfettamente idonea all’uso quotidiano che coniuga il meglio di due mondi: la trazione esclusivamente elettrica e la guida con un collaudato motore high-tech a combustione interna. Grazie a questo connubio, il sistema di propulsione consente di percorrere lunghi tragitti che finora erano possibili soltanto con modalità di trazione esclusivamente a combustione interna o con i veicoli elettrici dotati di celle a combustibile.
I due elementi motopropulsori sono estremamente compatti e trovano posto nella parte anteriore della vettura, insieme al cambio e all’alternatore, in un unico gruppo alloggiato all’interno del vano motore. La potente batteria agli ioni di litio e il serbatoio del carburante sono invece collocati in un pianale intermedio espressamente concepito per i propulsori alternativi, al disotto del fondo della vettura, denominato “Energy Space”. Qui si possono alloggiare, ad esempio, anche serbatoi di gas o idrogeno per altre varianti di propulsione.
Il Concept Classe B E-CELL PLUS soddisfa gli elevati standard Mercedes-Benz sotto ogni punto di vista. Infatti la vettura coniuga dimensioni esterne compatte con la massima spaziosità e versatilità sia nell'abitacolo che nel bagagliaio. Cinque posti completi fanno di questa concept car un’auto elettrica assolutamente idonea per la famiglia, il tempo libero e il piacere di guida.
Sotto il cofano la nuova Mercedes è equipaggiata con un motore elettrico da 136 CV di potenza massima e 95 CV di potenza continuativa, abbinato ad un piccolo propulsore a benzina 1.0 turbo 3 cilindri da 68 CV. Il motore elettrico è alimentato da un pacco di batterie agli ioni di litio sviluppato da Deutsche Accumotive e permette una percorrenza di 100 km ad emissioni zero, autonomia che aumenta fino ad un massimo di 600 km grazie al supporto del termico. La concept car raggiunge una velocità massima di 150 km/h, con un’accelerazione da o a 100 km/h che viene coperta in 11 secondi netti.

martedì 17 gennaio 2012

Area C e veicoli elettrici


Peugeot iON, proposta elettrica per l’Area C di Milano
Abbassato sensibilmente il prezzo
Peugeot ha deciso di agevolare l'acquisto della sua iON, che essendo elettrica può entrare gratis nei valichi dell'Area C milanese, abbassando i prezzi sull'allestimento Active e introducendo il nuovo Access
Peugeot iON, proposta elettrica per l’Area C
Peugeot è stata molto abile a cogliere la proverbiale palla al balzo. Alla luce dei nuovi provvedimenti inerenti le misure anti smog delle grandi città italiane, in particolare la famosa Area C di Milano, la casa francese ha voluto annunciare un riposizionamento dei prezzi della sua iON, auto elettrica che, in quanto tale, può circolare nelle zone a traffico limitato senza pagare nemmeno un euro di ticket.
La Peugeot iON è dotata di trazione posteriore associata ad un motore elettrico sincrono a magneti permanenti al neodimio in grado di sviluppare una potenza massima equivalente a quella di un motore da 64 Cv. E una coppia da 180 Nm a 2.000 giri al minuto. Questo consente di raggiungere una velocità di punta di 130 km/h e di passare da 0 a 100 in 15,9 secondi. Prestazioni ottime visto il suo utilizzo prevalentemente cittadino. Per essere più chiari, i 50 km/h, limite massimo nelle zone abitate, possono essere toccati in appena 5,9 secondi.
La Peugeot iON è offerta dalla casa al prezzo di 28.318 € per la versione entry level (allestimento Access), mentre la versione Active è prezzata a 30.387 €, tutti chiavi in mano.
Il valore aggiunto di un veicolo elettrico per entrare nell'Area C liberamente è 1.100 € all'anno, consumando circa 400 € di energia elettrica per 15.000 km. Tassa di circolazione non applicata per 5 anni, assicurazione scontata, manutenzione ridotta rispetto ad un veicolo termico.

mercoledì 11 gennaio 2012

LCV elettrico di Nissan: finalmente il concept reale al Salone di Detroit 2012


Il Nissan e-NV200 Concept anticipa il futuro veicolo commerciale compatto a emissioni zero versatile e accessibile
Design avanzato per il veicolo elettrico basato sul molto razione Nissan NV200. Debutto mondiale al North American International Auto Show 2012. Sarà il taxi di New York a zero emissioni.
E' uno dei più consistenti candidati a poter operare nelle ZTE delle città italiane (Milano, Firenze, Roma). Sarebbe molto importante che fosse disponibile anche la ricarica rapida in meno di 30 minuti in corrente continua da 50 kW basata sul protocollo CHAdeMO.

L’innovativo Nissan e-NV200 Concept, svelato in anteprima mondiale all’edizione 2012 del North American Auto Show di Detroit, è un’ulteriore prova dell’indiscussa leadership di Nissan in materia di mobilità a emissioni zero.
Costruito sulla base del popolare veicolo multi-spazio Nissan NV200 (o in versione passeggeri Nissan Evalia), Nissan e-NV200 Concept anticipa il design del modello definitivo del veicolo commerciale 100% elettrico, progettato per fornire a imprese e famiglie flessibilità, spazio e zero emissioni di CO2. La commercializzazione del van elettrico di casa Nissan è prevista nei prossimi anni (molto probabilmente dal 2013-2014).

Esterni






Interni







“Non avendo tubo di scarico, né emissioni, Nissan e-NV200 Concept regala un’esperienza di guida silenziosa e confortevole e combina eccezionali doti di abitabilità, versatilità e funzionalità a dimensioni estremamente compatte,” ha affermato Hideto Murakami, vice presidente corporate di Nissan Motor Co., Ltd. “Un veicolo che nel proprio segmento è destinato a cambiare le regole del gioco: la batteria garantirà un’autonomia simile a quella di Nissan LEAF, ma la capacità di carico resterà uguale a quella dell’attuale NV200. Il modello di produzione si rivolgerà prevalentemente a piccole imprese, ma in molte aree anche a utilizzatori privati e famiglie.”
Essendo potenzialmente un veicolo di produzione di massa, Nissan e-NV200 Concept permetterà anche una di ridurre sensibilmente i costi di esercizio rispetto agli attuali veicoli a combustione interna.
“Un veicolo come Nissan e-NV200 Concept darà una sferzata di energia al mercato dei van compatti in molti modi diversi: migliorerà la qualità di vita negli ambienti urbani e rappresenterà un investimento finanziario intelligente per le imprese grandi e piccole,” ha aggiunto Murakami.



Stesse funzionalità di NV200 e design caratteristico dei veicoli elettrici Nissan
Esteriormente, il design di Nissan e-NV200 Concept trae ispirazione dal Nissan NV200 attualmente in commercio, ma si arricchisce di forti spunti stilistici derivati dall’elettrica Nissan LEAF. Il versatile e apprezzato veicolo commerciale leggero NV200, ha vinto i titoli di International Van of the Year 2010 e Universal Design Award 2011 – premio assegnato dall’Universal Design GMbH, un’organizzazione focalizzata a promuovere la comune convergenza tra esigenze stilistiche e i bisogni dei clienti. Oltre a questi premi, NV200 è stato anche insignito del titolo di CDV (car-derived van) per il 2010 in Cina e la sua presenza si è consolidata in Giappone, paese in cui è diventato leader di segmento grazie alla varietà della propria gamma - che comprende anche una versione taxi.

L’identità “elettrica” di Nissan e-NV200 Concept s’intuisce subito dal frontale. L’ampio cofano è enfatizzato da uno sportello di ricarica centrale, sormontato da un logo Nissan nelle sfumature del blu e dagli affusolati fari a LED. Il design esterno evidenzia l’armoniosa interazione tra le linee decise della vettura e l’ampiezza delle superfici della carrozzeria. I grandi finestrini anteriori e la lunga superficie vetrata posteriore si combinano ad una coppia di ampi pannelli in vetro sul tetto che creano all’interno un’atmosfera ariosa. In linea con il concept di Nissan LEAF, gli esterni sono dipinti del colore Aqua Blue, che esprime il senso di eco-compatibilità e rispetto per l’ambiente della vettura.
Internamente, Nissan e-NV200 Concept ricalca la linea stilistica pulita e moderna dei veicoli elettrici Nissan: pur adottando i contatori specifici dei veicoli elettrici, colorati da accenti di blu e sfumature chiare e brillanti, e-NV200 Concept conserva la forte componente funzionale di NV200. All’interno, e-NV200 Concept sfoggia dispositivi telematici avanzati ed un display a schermo piatto su cui i comandi sono disposti come in un tablet.
“Nissan e-NV200 Concept ha un design distintivo e condivide il look iconico dei veicoli elettrici Nissan, inaugurato con Nissan LEAF, interpretandolo nello stile moderno, pratico e funzionale tipico dei veicoli commerciali,” ha dichiarato Murakami. “Internamente, l’abitacolo è intelligente, razionale ma si arricchisce dello spirito del veicolo elettrico e di un’interfaccia operativa di facile utilizzo.”

Trasmissione a emissioni zero
Nissan e-NV200 Concept condivide con la rivoluzionaria Nissan LEAF le principali componenti del sistema di trasmissione.
L’alimentazione silenziosa a emissioni zero è fornita da una batteria a ioni di litio composta di 48 moduli compatti e da un reattivo motore sincrono che sviluppa 80kW di potenza in corrente alternata e 280 Nm di coppia. A differenza dei tradizionali motori a combustione interna, nel Nissan e-NV200 Concept il 100% della coppia è immediatamente disponibile fin dall’inizio: la risposta immediata e l’eccellente accelerazione rendono la guida piacevole e rilassante.
Come la LEAF, Nissan e-NV200 Concept ha prestazioni brillanti ed è divertente da guidare come un veicolo a benzina tradizionale. Inoltre, come Nissan LEAF, e-NV200 Concept sorprende per l’economia nei consumi – elemento-chiave per gli operatori che utilizzano veicoli commerciali.

Iniziati i test a livello globale
Oltre al debutto globale di Nissan e-NV200 Concept, sono attualmente in corso diversi test su prototipi elettrici costruiti su base NV200 con lo scopo di raccogliere informazioni dalle aziende di tutto il mondo sul comportamento del veicolo in condizioni di normale utilizzo. I test iniziali sono stati condotti nell’estate 2011 dallo Japan Post Service, il servizio postale giapponese, che ha utilizzato un prototipo elettrico di NV200 per la raccolta e consegna della posta a Yokohama. Ulteriori test sono iniziati a Londra lo scorso mese insieme a FedEx. I riscontri ottenuti da questi test saranno utilizzati da Nissan per progettare i futuri veicoli commerciali leggeri alimentati a batterie affinché rispondano meglio alle esigenze dei clienti.

Nissan: “Taxi of Tomorrow” per New York
Essendo una vera vettura globale, Nissan NV200 è prodotta in Giappone, Europa e Cina ed è attualmente disponibile in 40 paesi. E’ previsto il suo lancio anche in Nord America e India. L’importanza di questo progetto sarà ancora più evidente nel 2013, quando una versione appositamente modificata di NV200 diventerà il taxi ufficiale della città di New York, trasportando circa 600.000 passeggeri ogni giorno.
Scelto per la sua combinazione tra dimensioni esterne compatte e massima abitabilità interna nel corso della selezione del “Taxi of Tomorrow” durata oltre 2 anni e che ha visto coinvolti tutti i costruttori globali, il design del nuovo Nissan NV200 Taxi riflette le richieste espresse da centinaia di tassisti e utilizzatori di taxi, che hanno condiviso le proprie idee e priorità con gli ingegneri e i designer Nissan.
Le novità principali previste su Nissan NV200 Taxi includono: una spaziosa area di carico per trasportare i bagagli di 4 passeggeri, porte scorrevoli con gradino di entrata e maniglia per facilitare l’accesso al veicolo, sistema di controllo indipendente dell’aria condizionata per i passeggeri posteriori e filtro dell’aria ai fenoli d’uva che migliora la qualità dell’aria nella cabina e sedili in tessuto confortevoli, antibatterici, ecosostenibili, facili da pulire e che danno la sensazione della vera pelle.
Per ulteriori informazioni sul Nissan e-NV200 Concept, visitare il sito www.eNV200.com. Per informazioni su Nissan NV200 Taxi, visitare il sito: http://taxioftomorrow.com/.

Dimensioni e specifiche
Trazione: Anteriore
Batteria: Laminata agli ioni di litio da 24 kWh
Layout della batteria: Sotto il pianale
Autonomia: Analoga a Nissan LEAF
Ruote: Cerchi in lega di alluminio da 16 pollici
Dimensioni pneumatici: 205/55R16
Passo: 2725 mm
Lunghezza: 4574 mm
Larghezza: 1758 mm
Altezza: 1826 mm

Caratteristiche Esterne:
Abitacolo funzionale e grande capacità di carico; frontale dal design caratteristico tipico dei veicoli elettrici Nissan; doppi pannelli vetrati sul tetto; design anteriore distintivo con sportello frontale per la ricarica; forma aerodinamica; fari cromati dalle sfumature blu abbinate alle luci posteriori

Caratteristiche interne:
Strumentazione standard con contatori specifici dei veicoli elettrici, dispositivi telematici avanzati e display a schermo piatto ispirato ai tablet; finiture interne di tessuto grigio brillante; due file di sedili ripiegabili.