Ricaricare l'auto elettrica a casa e di notte riduce inquinamento e costa il 20% di meno
Mettere in carica le batterie dell'auto elettrica o ibrida durante la notte ridurrebbe l'inquinamento. A sostenerlo sono i ricercatori del Massachusetts Institute of Technology e dell'Università del Texas che sostengono quindi "lo sviluppo di una normativa che favorisca la ricarica notturna offrendo un costo variabile dell'energia elettrica".
L'ozono è il prodotto di una reazione chimica tra idrocarburi, ossidi di azoto, cioè gli inquinanti emessi dai veicoli e dalle centrali elettriche che producono elettricità, e la luce del sole. Ma poiché di notte luce del sole non c'è, la reazione chimica che produce ozono non può verificarsi. E quando sorge il sole le emissioni inquinanti sono ormai già disperse.
Il programma di ricarica notturna, tra l'altro, non produce nemmeno quantitativi più alti di ossidi di azoto e aiuterebbe, dunque, a mantenere nel lungo periodo un corretto equilibrio tra la domanda e l'offerta di elettricità negli impianti di potenza inferiore. Un fattore positivo rilevante su cui sono tutti d'accordo.
Il programma di ricarica notturna, tra l'altro, non produce nemmeno quantitativi più alti di ossidi di azoto e aiuterebbe, dunque, a mantenere nel lungo periodo un corretto equilibrio tra la domanda e l'offerta di elettricità negli impianti di potenza inferiore. Un fattore positivo rilevante su cui sono tutti d'accordo.
In più, la ricarica notturna domestica a bassa potenza costa il 20% di meno rispetto ad una analoga ricarica effettuata nelle ore diurne per effetto della tariffa standard bioraria a regime. Qualche simulazione può essere fatta qui.
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