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sabato 29 ottobre 2011
il cambiamento sarà... nell'aria!
Mobilità elettrica: partendo dalla mobilità nelle città per arrivare al turismo
Negli ultimi mesi siamo stati spettatori di diverse iniziative regionali per la promozione della mobilità elettrica in diverse città e regioni italiane.
A luglio a Riccione, il progetto “Mobilità ecologica” in partnership con l’azienda “Motorini Zanini” e l’Associazione Albergatori di Riccione, ha organizzato un evento per promuovere i motorini elettrici. Durante l’evento quattro motorini sono stati regalati dalla ditta produttrice: due Icaro, donati all’Associazione Albergatori di Rimini, mentre un Penelope ed un altro Icaro sono andati al Comune di Riccione.
Si tratta di mezzi silenziosi ed ecologici adatti a promuovere questa idea di movimento a zero emissioni. Luca Cevoli, direttore dell’associazione albergatori di Riccione ha dichiarato: “Vogliamo dimostrare di essere attenti all’ambiente e alla mobilità ecologica. Daremo il buon esempio a cittadini e turisti.” Il Sindaco Massimo Pironi continua: “Il progetto è in linea con l’immagine di Riccione lontana dalla frenesia metropolitana, siamo i primi in Italia a credere nella mobilità sostenibile e puntiamo a dotare gli agenti della municipale di questi mezzi.”
Un altro importante evento sul tema è quello dei comuni altoatesini. La manifestazione di metà ottobre a Vadena, ha promosso per tutti i comuni locali il tema della mobilità elettrica. L’idea che sta alla base del coinvolgimento dei comuni nasce dalla convinzione che per cambiare le abitudini delle persone bisogna partire dagli spostamenti che fanno parte delle abitudini quotidiane dei cittadini, con la creazione di alternative attraenti.
L’assessore provinciale alla mobilità Thomas Widmann, si è posto tra gli obiettivi dei prossimi anni, l’introduzione della mobilità elettrica per uno sviluppo positivo, non solo per l’ambiente, ma anche per il comparto del turismo e dell’artigianato.
E per concludere a Firenze, l’accordo tra il Comune e la Renault-Nissan, che segue quello di Eni con Renault-Nissan per i rifornimenti rapidi per i veicoli elettrici nelle aree di servizio su strada, è un’altra dimostrazione dell’importanza che il tema dell’ecomobilità ha oggi nel nostro Paese. L’accordo prevede lo studio di nuove soluzioni per una mobilità a basso impatto ambientale.
Tra le prime idee troviamo: una rete di ricarica pubblica, con colonnine disposte in diverse zone della città per agevolare i possessori di auto elettriche, la sperimentazione del car sharing, pensato non solo per la mobilità dei cittadini ma anche per il trasporto di merci, grazie al van sharing elettrico e, per il settore turistico, l’utilizzo di veicoli a batteria per gli alberghi e più in generale per il trasporto dei turisti. Il Sindaco Renzi ha affermato: “Vogliamo fare di Firenze una capitale dell'ambiente e della sostenibilità. Il Comune sta investendo in modo sistematico su questo obiettivo”. E per questo motivo spiega la sua idea riguardo ad un nuovo concetto di ecopass: “Da qui al 2016, stiamo pensando a un ecopass non basato, come avviene in altre città, sul denaro, ma sulla sostenibilità: solo chi ha un mezzo elettrico quindi molto efficiente e a zero emissioni durante l'utilizzo o può contare su un car sharing elettrico potrà entrare a Firenze venendo da fuori".
Tutte queste iniziative fanno pensare ad possibile, vero e proprio cambiamento nel mondo della mobilità, basato anche vetture e non solo, a basso impatto ambientale. Un primo piccolo cambiamento lo possiamo vedere negli annunci auto usate dove è possibile trovare inserzioni riguardanti auto elettriche.
giovedì 20 ottobre 2011
Firenze: dal 2016 potrà essere ZTE, Zona a Traffico Elettrico
IL COMUNE DI FIRENZE E L'ALLEANZA RENAULT-NISSAN FIRMANO UN PROTOCOLLO D'INTESA PER LO SVILUPPO DELLA MOBILITÀ ELETTRICA
Il Sindaco di Firenze Matteo Renzi, il Presidente di Renault Italia Jacques Bousquet e l’Amministratore Delegato di Nissan Italia Andrea Alessi hanno firmato oggi a Palazzo Vecchio un protocollo d’intesa per promuovere lo sviluppo della mobilità elettrica nel capoluogo toscano
Il Comune di Firenze, nell’ambito delle proprie azioni per lo sviluppo di una mobilità più eco-compatibile e l’Alleanza Renault-Nissan, nell’ambito della propria strategia di diffusione su larga scala dei veicoli 100% elettrici e di leadership del mercato a zero emissioni, collaboreranno per introdurre e promuovere l’utilizzo e la diffusione dei veicoli elettrici: l'Alleanza oltre ad avere una dimensione superiore a quella minima dimostra di vedere anche a cosa sarà necessario avere pronto fra 10 anni.
L’obiettivo è di riflettere congiuntamente sulle soluzioni per diffondere la mobilità elettrica a zero emissioni in una città, dove l’attenzione ad una sostenibilità dei trasporti è correlata alla necessità di salvaguardia del patrimonio artistico.
L’accordo prevede l’approfondimento di svariate attività generalmente connesse all’introduzione e all’utilizzo dei veicoli elettrici, al fine di identificare quelle più idonee da mettere in atto per uno sviluppo efficace della mobilità a zero emissioni nella città di Firenze:
- l’ottimizzazione dell’infrastruttura di ricarica pubblica per i veicoli elettrici;
- la sperimentazione di nuove soluzioni di mobilità pubblica e privata, come il car sharing elettrico, e di soluzioni più ecologiche per il trasporto di merci, come il van sharing elettrico;
- la promozione dell’utilizzo di veicoli elettrici da parte di specifici target, come hotel e turisti;
- l’introduzione di politiche pubbliche locali per promuovere l’acquisto e l’utilizzo di veicoli elettrici da parte di utenti privati e professionali (es.: agevolazioni fiscali, sconti nei parcheggi e in eventuali pedaggi, e apposite regolamentazioni della mobilità in grado di incentivare i veicoli elettrici);
- lo studio della flotta pubblica per valutarne la potenziale parziale conversione in elettrica;
- il coinvolgimento di aziende private ed organizzazioni locali nell’adozione di veicoli elettrici nelle proprie flotte;
- la sensibilizzazione della collettività all’uso dei veicoli elettrici e l’informazione sui loro vantaggi (zero impatto ambientale, economicità d’utilizzo, ecc.).
“Vogliamo fare di Firenze - ha affermato il sindaco di Firenze Matteo Renzi - una capitale dell’ambiente e della sostenibilità. Il Comune sta investendo in modo sistematico per questo obiettivo: dal Piano strutturale a ‘volumi zero’ alla mobilità tranviaria e metropolitana, dal recupero dell’energia tramite le ‘briglie’ sull’Arno agli interventi edilizi con i criteri di risparmio energetico di ‘Casa Clima’, alle pedonalizzazioni. Questo protocollo è un ulteriore tassello che va in questa direzione e che pone le basi per la diffusione delle auto elettriche in città. Da ora al 2016, inoltre, stiamo pensando a un eco-pass non basato, come avviene in altre città, sul denaro, ma sulla sostenibilità: solo chi ha un mezzo elettrico o può contare su un car sharing elettrico potrà entrare a Firenze venendo da fuori”.
“Il protocollo d’intesa siglato oggi - ha affermato Jacques Bousquet, Presidente di Renault Italia – è per Renault una tappa molto importante nel nostro progetto di fare della mobilità elettrica una soluzione di mobilità concreta, reale e diffusa in ambito urbano. Simbolo delle città d’arte italiane, con una grande ricchezza di monumenti sensibili all’inquinamento atmosferico, Firenze è uno scenario ideale per la mobilità a zero emissioni. Il nostro proposito è quello di collaborare con l’Amministrazione per fare della città un modello di mobilità sostenibile, dove la disponibilità e l’adozione di veicoli a zero emissioni innovativi e accessibili incontrino la sensibilità dei cittadini, agevolati da servizi e regolamentazioni che ne promuovano lo sviluppo”.
“Siamo orgogliosi – ha commentato Andrea Alessi, Amministratore Delegato di Nissan Italia – di aver siglato un accordo, che ci permetterà di avviare una solida “partnership” con la città di Firenze, che ha intrapreso un reale percorso per migliorare le condizioni di vivibilità della cittadinanza. Firenze è un’importante capitale mondiale della cultura e dell’arte, un contesto ideale per sviluppare un progetto di mobilità innovativa e il protocollo d’intesa di oggi è un passo significativo, che ci permette di offrire il “know how” tecnologico di Nissan per contribuire a un reale miglioramento dell’ambiente anche in Italia.“
Renault è impegnata nello sviluppo della mobilità a zero emissioni, mediante la commercializzazione dell’unica gamma completa di veicoli 100% elettrici in arrivo sul mercato a partire dalla fine del 2011 (la furgonetta KANGOO Z.E., la berlina familiare FLUENCE Z.E., il veicolo urbano TWIZY e la berlina compatta ZOE). Una gamma di veicoli in grado di incontrare le diverse esigenze della mobilità urbana, sia privata che professionale.
Nissan ha già commercializzato in Giappone, negli Stati Uniti e in Europa la Nissan LEAF, il primo veicolo al mondo prodotta in serie per il mercato mondiale, completamente elettrico e quindi con zero emissioni allo scarico: 15.000 vetture consegnate in meno di un anno (il 22 ottobre 2010 è iniziata la produzione in serie). E’ la prima vettura elettrica ad aver conseguito il prestigioso premio “Auto dell’Anno 2011” e anche “World Car of the Year 2011” e il massimo riconoscimento in termini di sicurezza con il 5 stelle Euro N-Cap. LEAF è la “capostipite”, come lo era l'Apple II per i personal computer, di una nuova, rivoluzionaria generazione di veicoli elettrici che Nissan intende proporre nei prossimi anni in tutto il mondo per soddisfare i bisogni di una mobilità sostenibile e nel pieno rispetto dell’ambiente.
L’Alleanza Renault-Nissan punta a diventare leader mondiale nella mobilità a emissioni zero, e alla commercializzazione di massa delle auto elettriche. A tal fine, l'Alleanza sta adottando un approccio di sistema, volto a collaborare con governi, amministrazioni locali e aziende energetiche per predisporre le infrastrutture, le soluzioni e le misure politiche necessarie a favorire il passaggio a questa nuova modalità di trasporto. Ad oggi, sono oltre 100 le partnership sottoscritte da Renault e Nissan.
Entro il 2015, grazie all'attività dei siti industriali in tutto il mondo, l'Alleanza raggiungerà una capacità produttiva di 500.000 veicoli elettrici e batterie, diventando l'unico gruppo sul mercato automobilistico a produrre veicoli elettrici e unità di alimentazione a questo livello.
Il Sindaco di Firenze Matteo Renzi, il Presidente di Renault Italia Jacques Bousquet e l’Amministratore Delegato di Nissan Italia Andrea Alessi hanno firmato oggi a Palazzo Vecchio un protocollo d’intesa per promuovere lo sviluppo della mobilità elettrica nel capoluogo toscano
Il Comune di Firenze, nell’ambito delle proprie azioni per lo sviluppo di una mobilità più eco-compatibile e l’Alleanza Renault-Nissan, nell’ambito della propria strategia di diffusione su larga scala dei veicoli 100% elettrici e di leadership del mercato a zero emissioni, collaboreranno per introdurre e promuovere l’utilizzo e la diffusione dei veicoli elettrici: l'Alleanza oltre ad avere una dimensione superiore a quella minima dimostra di vedere anche a cosa sarà necessario avere pronto fra 10 anni.
L’obiettivo è di riflettere congiuntamente sulle soluzioni per diffondere la mobilità elettrica a zero emissioni in una città, dove l’attenzione ad una sostenibilità dei trasporti è correlata alla necessità di salvaguardia del patrimonio artistico.
L’accordo prevede l’approfondimento di svariate attività generalmente connesse all’introduzione e all’utilizzo dei veicoli elettrici, al fine di identificare quelle più idonee da mettere in atto per uno sviluppo efficace della mobilità a zero emissioni nella città di Firenze:
- l’ottimizzazione dell’infrastruttura di ricarica pubblica per i veicoli elettrici;
- la sperimentazione di nuove soluzioni di mobilità pubblica e privata, come il car sharing elettrico, e di soluzioni più ecologiche per il trasporto di merci, come il van sharing elettrico;
- la promozione dell’utilizzo di veicoli elettrici da parte di specifici target, come hotel e turisti;
- l’introduzione di politiche pubbliche locali per promuovere l’acquisto e l’utilizzo di veicoli elettrici da parte di utenti privati e professionali (es.: agevolazioni fiscali, sconti nei parcheggi e in eventuali pedaggi, e apposite regolamentazioni della mobilità in grado di incentivare i veicoli elettrici);
- lo studio della flotta pubblica per valutarne la potenziale parziale conversione in elettrica;
- il coinvolgimento di aziende private ed organizzazioni locali nell’adozione di veicoli elettrici nelle proprie flotte;
- la sensibilizzazione della collettività all’uso dei veicoli elettrici e l’informazione sui loro vantaggi (zero impatto ambientale, economicità d’utilizzo, ecc.).
“Vogliamo fare di Firenze - ha affermato il sindaco di Firenze Matteo Renzi - una capitale dell’ambiente e della sostenibilità. Il Comune sta investendo in modo sistematico per questo obiettivo: dal Piano strutturale a ‘volumi zero’ alla mobilità tranviaria e metropolitana, dal recupero dell’energia tramite le ‘briglie’ sull’Arno agli interventi edilizi con i criteri di risparmio energetico di ‘Casa Clima’, alle pedonalizzazioni. Questo protocollo è un ulteriore tassello che va in questa direzione e che pone le basi per la diffusione delle auto elettriche in città. Da ora al 2016, inoltre, stiamo pensando a un eco-pass non basato, come avviene in altre città, sul denaro, ma sulla sostenibilità: solo chi ha un mezzo elettrico o può contare su un car sharing elettrico potrà entrare a Firenze venendo da fuori”.
“Il protocollo d’intesa siglato oggi - ha affermato Jacques Bousquet, Presidente di Renault Italia – è per Renault una tappa molto importante nel nostro progetto di fare della mobilità elettrica una soluzione di mobilità concreta, reale e diffusa in ambito urbano. Simbolo delle città d’arte italiane, con una grande ricchezza di monumenti sensibili all’inquinamento atmosferico, Firenze è uno scenario ideale per la mobilità a zero emissioni. Il nostro proposito è quello di collaborare con l’Amministrazione per fare della città un modello di mobilità sostenibile, dove la disponibilità e l’adozione di veicoli a zero emissioni innovativi e accessibili incontrino la sensibilità dei cittadini, agevolati da servizi e regolamentazioni che ne promuovano lo sviluppo”.
“Siamo orgogliosi – ha commentato Andrea Alessi, Amministratore Delegato di Nissan Italia – di aver siglato un accordo, che ci permetterà di avviare una solida “partnership” con la città di Firenze, che ha intrapreso un reale percorso per migliorare le condizioni di vivibilità della cittadinanza. Firenze è un’importante capitale mondiale della cultura e dell’arte, un contesto ideale per sviluppare un progetto di mobilità innovativa e il protocollo d’intesa di oggi è un passo significativo, che ci permette di offrire il “know how” tecnologico di Nissan per contribuire a un reale miglioramento dell’ambiente anche in Italia.“
Renault è impegnata nello sviluppo della mobilità a zero emissioni, mediante la commercializzazione dell’unica gamma completa di veicoli 100% elettrici in arrivo sul mercato a partire dalla fine del 2011 (la furgonetta KANGOO Z.E., la berlina familiare FLUENCE Z.E., il veicolo urbano TWIZY e la berlina compatta ZOE). Una gamma di veicoli in grado di incontrare le diverse esigenze della mobilità urbana, sia privata che professionale.
Nissan ha già commercializzato in Giappone, negli Stati Uniti e in Europa la Nissan LEAF, il primo veicolo al mondo prodotta in serie per il mercato mondiale, completamente elettrico e quindi con zero emissioni allo scarico: 15.000 vetture consegnate in meno di un anno (il 22 ottobre 2010 è iniziata la produzione in serie). E’ la prima vettura elettrica ad aver conseguito il prestigioso premio “Auto dell’Anno 2011” e anche “World Car of the Year 2011” e il massimo riconoscimento in termini di sicurezza con il 5 stelle Euro N-Cap. LEAF è la “capostipite”, come lo era l'Apple II per i personal computer, di una nuova, rivoluzionaria generazione di veicoli elettrici che Nissan intende proporre nei prossimi anni in tutto il mondo per soddisfare i bisogni di una mobilità sostenibile e nel pieno rispetto dell’ambiente.
L’Alleanza Renault-Nissan punta a diventare leader mondiale nella mobilità a emissioni zero, e alla commercializzazione di massa delle auto elettriche. A tal fine, l'Alleanza sta adottando un approccio di sistema, volto a collaborare con governi, amministrazioni locali e aziende energetiche per predisporre le infrastrutture, le soluzioni e le misure politiche necessarie a favorire il passaggio a questa nuova modalità di trasporto. Ad oggi, sono oltre 100 le partnership sottoscritte da Renault e Nissan.
Entro il 2015, grazie all'attività dei siti industriali in tutto il mondo, l'Alleanza raggiungerà una capacità produttiva di 500.000 veicoli elettrici e batterie, diventando l'unico gruppo sul mercato automobilistico a produrre veicoli elettrici e unità di alimentazione a questo livello.
lunedì 17 gennaio 2011
DALLE ZTL ALLE ZTE: ZONE A TRAFFICO ELETTRICO NEL FUTURO DELLE CITTÀ ITALIANE
C'è chi pensa che invece di comprarle le elettrovetture vere e confortevoli è il caso semplicemente di utilizzarle. Una recente ricerca di Federutility dice che la maggior parte degli italiani utilizzerebbe un veicolo elettrico a certe condizioni e anche il disegno di legge Ghiglia (C.3553) favorisce l'accesso.
(da Rinnovabili.it)
Più dell’80% degli intervistati vorrebbe infrastrutture di ricarica a una distanza tra i 5 e i 15 chilometri e Zone a Traffico Elettrico al posto delle ZTL? “Sì” per un italiano su 2.
Secondo un’indagine di Federutility, il 48% degli italiani, se fosse sindaco, istituirebbe Zone a Traffico Elettrico, in cui far circolare esclusivamente veicoli elettrici e non inquinanti. E se il 59% chiede di ridurre le tasse a chi ha un’auto ecologica, l’80% vorrebbe acquistare un’auto elettrica se costasse meno.
Italiani sempre più amanti delle quattro ruote elettriche e sensibili ad adottare stili di comportamento e consumo sostenibili anche per spostarsi in città. E’ questo il quadro che emerge dalla ricerca commissionata a SWG da Federutility, presentata questa mattina a Bologna in occasione del convegno Infrastrutture per la mobilità elettrica tra aziende ed enti locali nella cornice del Motorshow.
Dei 790 cittadini intervistati tra l’1 e il 3 dicembre, il 48%, se fosse sindaco, riserverebbe le Zone a Traffico Limitato ai veicoli elettrici ed a quelli non inquinanti e il 68% è convinto che la tutela dell’ambiente sia una delle priorità da affrontare. Priorità con le quali anche le amministrazioni locali devono fare i conti, considerando, ad esempio, che il 73% del campione intervistato chiede che venga migliorato il trasporto locale, e più della metà, il 59%, pensa che si debbano ridurre le tasse a chi ha un’auto ecologica, aumentarle a chi inquina ed obbligare all’utilizzo di mezzi non inquinanti per i centri storici delle città. Un trend ormai più che consolidato quello degli italiani che vorrebbero poter acquistare un’auto elettrica (circa l’80% del campione) se questa avesse un prezzo concorrenziale rispetto alle vetture ad alimentazione tradizionale.
Una propensione all’acquisto di mezzi elettrici che sarebbe salita in pochi mesi del 9% rispetto a una precedente indagine condotta lo scorso maggio sempre da SWG per conto di Federutility ma che per un italiano su cinque dovrebbe essere sostenuta anche incentivi fiscali statali adeguati. Richieste che vengono indirizzate anche ai singoli amministratori locali: la maggioranza chiede ai sindaci dei comuni di dotare le città di infrastrutture per la ricarica e se il 43% dei cittadini intervistati vorrebbe un distributore ogni 5 chilometri il 44% lo vorrebbe al massimo ogni 15. “Basterebbe che il 10% dei chilometri percorsi fosse elettrico – ha sottolineato Pietro Menga, presidente Cei-Cives – per abbattere di oltre un quarto gli obblighi europei in materia di inquinamento e di CO2”.“Alla “Electric City”, peressere tale, manca ancora un sindaco – ha ricordato durante il convegno Fabio Orecchini, docente dell’Università la Sapienza – L’auto elettrica sarà una realtà contestualmente al cambiamento delle città”.
Ecologico è bello ed elettrico è meglio! Tra le tante novità emerse al Motor Show di Bologna 2010, sono state rimarcate la maggiore coscienza e la volontà di politiche eco-friendly. Infatti Il 48% dei cittadini, se fosse sindaco, riserverebbe le Zone a Traffico Limitato (centri storici ecc.) ai veicoli elettrici ed a quelli non inquinanti. Mentre solo il 26% ritiene che i sindaci attualmente in carica avrebbero il coraggio di prendere misure che potrebbero mettere in discussione il consenso politico del quale godono. Dei 790 cittadini intervistati tra l’1 e il 3 dicembre da SWG per Federutility (metodo CAWI), il 68% è convinto che la tutela dell’ambiente sia una delle priorità da affrontare e se la maggioranza (73%) è convinta che si debba migliorare il trasporto locale, una parte di questi – il 59% – ritiene che si debbano ridurre le tasse a chi ha un’auto ecologica, aumentarle a chi inquina ed obbligare all’utilizzo di mezzi non inquinanti per i centri storici delle città. I messaggi ai Comuni ed alla politica nazionale sono chiari. Un italiano su cinque chiede allo Stato incentivi sull’acquisto del veicolo o riduzione delle imposte e la maggioranza chiede ai sindaci dei comuni di dotare le città di infrastrutture per la ricarica: il 43% dei cittadini intervistati vorrebbe un distributore ogni 5 Km mentre il 44% lo vorrebbe al massimo ogni 15 km. Quanto al comportamento di consumo, ben l’80% degli intervistati acquisterebbe un auto elettrica (con un aumento del 9% rispetto alla stessa indagine condotta da SWG e Federutility in maggio) se i prezzi delle elettriche fossero equiparabili alle altre auto. I dati sono stati presentati da SWG e da Federutility - la federazione delle aziende idriche ed energetiche che avrebbero eventualmente il compito di creare le reti delle infrastrutture di ricarica - al Motor Show di Bologna, nel corso del convegno “Infrastrutture per la mobilità elettrica tra aziende ed enti locali”. “L’auto elettrica risolverebbe in misura consistente i problemi di inquinamento delle città – spiega Alex Buriani di SWG – Ne sono convinti tre cittadini su quattro, con una crescita significativa rispetto a quanto emerso solo sei mesi fa. Di conseguenza, si rileva nella popolazione un amplissimo favore (82%) rispetto all’ipotesi di istituzione di ZTE-zone a traffico elettrico - la chiusura totale dei centri storici, con la sola eccezione per i veicoli elettrici e non inquinanti.” Per Luigi Castagna di HERA spa “i costi di realizzazione delle colonnine di ricarica non sono ancora ammortizzabili con la sola vendita di energia elettrica, ma eventuali incentivi alla costruzione della rete costituirebbero un utile volano per molti altri servizi che potrebbero essere forniti sulle smart grids, le reti intelligenti”. “L’Italia annovera già delle eccellenze nella produzione di veicoli elettrici, come dimostra il padiglione Electric City del Motor Show – dichiara Marco Martina, Deloitte Consulting –, resta il problema delle batterie, sia per i costi che per lo smaltimento. Le grandi città europee hanno però compreso meglio di noi l’importanza della eco-mobilità. Londra ha messo in campo incentivi fino a 5 mila sterline”. Per Pietro Menga, presidente Cei-Cives, “basterebbe che il 10% dei km percorsi fosse elettrico, per abbattere di oltre un quarto gli obblighi europei in materia di inquinamento e di CO2. In tutto il mondo ci sono ormai incentivi e finanziamenti per sostenere la mobilità ecologica”. Il finanziamento di iniziative per la mobilità elettrica lo conferma anche Riccardo Romano, di Renova, secondo il quale “i fondi europei ed i progetti comunitari per finanziare l’auto elettrica esistono e coprono fino al 75% dei costi, ma purtroppo solo in piccola parte vengono attivati dagli enti locali”. “In pratica alla “Electric City”, per essere tale, manca ancora un sindaco – conclude Fabio Orecchini docente dell’Università la Sapienza – L’auto elettrica sarà una realtà contestualmente al cambiamento delle città. Non si deve più pensare che l’automobile sia contro l’ambiente, ma aziende e ricerca universitaria devono lavorare insieme per una totale integrazione”.
FIRENZE: RENZI, IN FUTURO INGRESSO IN CENTRO SOLO CON AUTO ELETTRICHE
(ASCA) - Firenze, 13 dicembre 2010 - Tra qualche anno Firenze potra' pensare a un 'ecopass' ''non economico ma ambientale'' per entrare in centro: non sara' richiesto il pagamento di un ticket ma l'utilizzo di un'auto elettrica. A lanciare l'ipotesi e' stato il sindaco Matteo Renzi (Pd), che oggi nell'aula del Consiglio comunale ha presentato il piano strutturale. ''Quando si sviluppera' l'auto elettrica - ha spiegato Renzi ai giornalisti, a margine del suo intervento - saremo in grado di lavorare anche di piu' sull'obbligo di avere un'auto elettrica per entrare in centro. Ma ancora la strada e' lunga'', ha precisato.
Il sindaco ha comunque ribadito l'intenzione di fare di Firenze ''una delle capitali della sostenibilita''' e per questo e' previsto che vengano messe ''delle regole di risparmio energetico, ad esempio sui nuovi infissi. Oggi - ha detto - abbiamo presentato l'operazione di cambiamento degli infissi nelle scuole pubbliche, che vuol dire avere risparmio energetico''.
In futuro, pero', dovranno anche essere completamente ricostruiti dei quartieri che ospitano case popolari. ''In alcuni casi - ha spiegato il sindaco - penso alle abitazioni di via Torre degli Agli e di via Rocca Tedalda in prospettiva dobbiamo fare nuove case buttando giu' quelle vecchie perche' sono realta' che mostrano con chiarezza i segni del tempo. Un lavoro che vuole portare Firenze a essere non una citta' museo ma una citta' viva''.
A Roma anche l’auto blu diventa elettrica
(da Rinnovabili.it)
Più dell’80% degli intervistati vorrebbe infrastrutture di ricarica a una distanza tra i 5 e i 15 chilometri e Zone a Traffico Elettrico al posto delle ZTL? “Sì” per un italiano su 2.
Secondo un’indagine di Federutility, il 48% degli italiani, se fosse sindaco, istituirebbe Zone a Traffico Elettrico, in cui far circolare esclusivamente veicoli elettrici e non inquinanti. E se il 59% chiede di ridurre le tasse a chi ha un’auto ecologica, l’80% vorrebbe acquistare un’auto elettrica se costasse meno.
Progetto pilota E-Moving di a2a a Milano |
Dei 790 cittadini intervistati tra l’1 e il 3 dicembre, il 48%, se fosse sindaco, riserverebbe le Zone a Traffico Limitato ai veicoli elettrici ed a quelli non inquinanti e il 68% è convinto che la tutela dell’ambiente sia una delle priorità da affrontare. Priorità con le quali anche le amministrazioni locali devono fare i conti, considerando, ad esempio, che il 73% del campione intervistato chiede che venga migliorato il trasporto locale, e più della metà, il 59%, pensa che si debbano ridurre le tasse a chi ha un’auto ecologica, aumentarle a chi inquina ed obbligare all’utilizzo di mezzi non inquinanti per i centri storici delle città. Un trend ormai più che consolidato quello degli italiani che vorrebbero poter acquistare un’auto elettrica (circa l’80% del campione) se questa avesse un prezzo concorrenziale rispetto alle vetture ad alimentazione tradizionale.
Una propensione all’acquisto di mezzi elettrici che sarebbe salita in pochi mesi del 9% rispetto a una precedente indagine condotta lo scorso maggio sempre da SWG per conto di Federutility ma che per un italiano su cinque dovrebbe essere sostenuta anche incentivi fiscali statali adeguati. Richieste che vengono indirizzate anche ai singoli amministratori locali: la maggioranza chiede ai sindaci dei comuni di dotare le città di infrastrutture per la ricarica e se il 43% dei cittadini intervistati vorrebbe un distributore ogni 5 chilometri il 44% lo vorrebbe al massimo ogni 15. “Basterebbe che il 10% dei chilometri percorsi fosse elettrico – ha sottolineato Pietro Menga, presidente Cei-Cives – per abbattere di oltre un quarto gli obblighi europei in materia di inquinamento e di CO2”.“Alla “Electric City”, peressere tale, manca ancora un sindaco – ha ricordato durante il convegno Fabio Orecchini, docente dell’Università la Sapienza – L’auto elettrica sarà una realtà contestualmente al cambiamento delle città”.
Ecologico è bello ed elettrico è meglio! Tra le tante novità emerse al Motor Show di Bologna 2010, sono state rimarcate la maggiore coscienza e la volontà di politiche eco-friendly. Infatti Il 48% dei cittadini, se fosse sindaco, riserverebbe le Zone a Traffico Limitato (centri storici ecc.) ai veicoli elettrici ed a quelli non inquinanti. Mentre solo il 26% ritiene che i sindaci attualmente in carica avrebbero il coraggio di prendere misure che potrebbero mettere in discussione il consenso politico del quale godono. Dei 790 cittadini intervistati tra l’1 e il 3 dicembre da SWG per Federutility (metodo CAWI), il 68% è convinto che la tutela dell’ambiente sia una delle priorità da affrontare e se la maggioranza (73%) è convinta che si debba migliorare il trasporto locale, una parte di questi – il 59% – ritiene che si debbano ridurre le tasse a chi ha un’auto ecologica, aumentarle a chi inquina ed obbligare all’utilizzo di mezzi non inquinanti per i centri storici delle città. I messaggi ai Comuni ed alla politica nazionale sono chiari. Un italiano su cinque chiede allo Stato incentivi sull’acquisto del veicolo o riduzione delle imposte e la maggioranza chiede ai sindaci dei comuni di dotare le città di infrastrutture per la ricarica: il 43% dei cittadini intervistati vorrebbe un distributore ogni 5 Km mentre il 44% lo vorrebbe al massimo ogni 15 km. Quanto al comportamento di consumo, ben l’80% degli intervistati acquisterebbe un auto elettrica (con un aumento del 9% rispetto alla stessa indagine condotta da SWG e Federutility in maggio) se i prezzi delle elettriche fossero equiparabili alle altre auto. I dati sono stati presentati da SWG e da Federutility - la federazione delle aziende idriche ed energetiche che avrebbero eventualmente il compito di creare le reti delle infrastrutture di ricarica - al Motor Show di Bologna, nel corso del convegno “Infrastrutture per la mobilità elettrica tra aziende ed enti locali”. “L’auto elettrica risolverebbe in misura consistente i problemi di inquinamento delle città – spiega Alex Buriani di SWG – Ne sono convinti tre cittadini su quattro, con una crescita significativa rispetto a quanto emerso solo sei mesi fa. Di conseguenza, si rileva nella popolazione un amplissimo favore (82%) rispetto all’ipotesi di istituzione di ZTE-zone a traffico elettrico - la chiusura totale dei centri storici, con la sola eccezione per i veicoli elettrici e non inquinanti.” Per Luigi Castagna di HERA spa “i costi di realizzazione delle colonnine di ricarica non sono ancora ammortizzabili con la sola vendita di energia elettrica, ma eventuali incentivi alla costruzione della rete costituirebbero un utile volano per molti altri servizi che potrebbero essere forniti sulle smart grids, le reti intelligenti”. “L’Italia annovera già delle eccellenze nella produzione di veicoli elettrici, come dimostra il padiglione Electric City del Motor Show – dichiara Marco Martina, Deloitte Consulting –, resta il problema delle batterie, sia per i costi che per lo smaltimento. Le grandi città europee hanno però compreso meglio di noi l’importanza della eco-mobilità. Londra ha messo in campo incentivi fino a 5 mila sterline”. Per Pietro Menga, presidente Cei-Cives, “basterebbe che il 10% dei km percorsi fosse elettrico, per abbattere di oltre un quarto gli obblighi europei in materia di inquinamento e di CO2. In tutto il mondo ci sono ormai incentivi e finanziamenti per sostenere la mobilità ecologica”. Il finanziamento di iniziative per la mobilità elettrica lo conferma anche Riccardo Romano, di Renova, secondo il quale “i fondi europei ed i progetti comunitari per finanziare l’auto elettrica esistono e coprono fino al 75% dei costi, ma purtroppo solo in piccola parte vengono attivati dagli enti locali”. “In pratica alla “Electric City”, per essere tale, manca ancora un sindaco – conclude Fabio Orecchini docente dell’Università la Sapienza – L’auto elettrica sarà una realtà contestualmente al cambiamento delle città. Non si deve più pensare che l’automobile sia contro l’ambiente, ma aziende e ricerca universitaria devono lavorare insieme per una totale integrazione”.
FIRENZE: RENZI, IN FUTURO INGRESSO IN CENTRO SOLO CON AUTO ELETTRICHE
(ASCA) - Firenze, 13 dicembre 2010 - Tra qualche anno Firenze potra' pensare a un 'ecopass' ''non economico ma ambientale'' per entrare in centro: non sara' richiesto il pagamento di un ticket ma l'utilizzo di un'auto elettrica. A lanciare l'ipotesi e' stato il sindaco Matteo Renzi (Pd), che oggi nell'aula del Consiglio comunale ha presentato il piano strutturale. ''Quando si sviluppera' l'auto elettrica - ha spiegato Renzi ai giornalisti, a margine del suo intervento - saremo in grado di lavorare anche di piu' sull'obbligo di avere un'auto elettrica per entrare in centro. Ma ancora la strada e' lunga'', ha precisato.
Il sindaco ha comunque ribadito l'intenzione di fare di Firenze ''una delle capitali della sostenibilita''' e per questo e' previsto che vengano messe ''delle regole di risparmio energetico, ad esempio sui nuovi infissi. Oggi - ha detto - abbiamo presentato l'operazione di cambiamento degli infissi nelle scuole pubbliche, che vuol dire avere risparmio energetico''.
In futuro, pero', dovranno anche essere completamente ricostruiti dei quartieri che ospitano case popolari. ''In alcuni casi - ha spiegato il sindaco - penso alle abitazioni di via Torre degli Agli e di via Rocca Tedalda in prospettiva dobbiamo fare nuove case buttando giu' quelle vecchie perche' sono realta' che mostrano con chiarezza i segni del tempo. Un lavoro che vuole portare Firenze a essere non una citta' museo ma una citta' viva''.
A Roma anche l’auto blu diventa elettrica
19/10/2010 - L’auto blu è considerata da molti uno dei simboli del privilegio. I pochi che possono usufruirne potrebbero però perlomeno dare il buon esempio nella lotta contro l’inquinamento, utilizzando autoveicoli elettrici. L’idea è venuta a Gianni Alemanno, sindaco di Roma, che ritiene possa essere un piccolo ma significativo aiuto al miglioramento dell’aria della Capitale. L’ipotesi è far diventare elettrico il parco delle auto blu a disposizione della pubblica amministrazione nel centro storico romano. Una soluzione che consentirebbe di ridurre notevolmente l’inquinamento del cuore della capitale, una volta che sarà pedonalizzata l’area del Tridente. Il primo cittadino, a margine dell’inaugurazione del nuovo punto di ricarica elettrica nelle vicinanze della facoltà di Valle Giulia, ha infatti confermato il proposito di far utilizzare auto blu ecologiche: "La pedonalizzazione del tridente può trasformare il centro storico in un grande scenario della mobilità sostenibile, con la scelta di far circolare solo auto elettriche, e anche quelle blu dovranno esserlo - ha detto Alemanno - Mi rivolgerò a tutte le istituzioni, andrò dai presidenti di Camera, Senato e del Consiglio ponendo il problema: mi aspetto che le istituzioni nazionali diano un esempio da questo punto di vista. Certo non mi aspetto la scomparsa delle auto blu classiche, ma se ci fosse un impegno serio potrebbe essere significativo per parlamentari e uomini di governo muoversi sulle auto blu elettriche". L’impegno di Alemanno a favore dell’utilizzo di mezzi meno inquinanti si inquadra nel più ampio e ambizioso piano energetico che il Campidoglio sta pensando per la Capitale anche in vista dell’obiettivo delle Olimpiadi del 2020. Un piano innovativo che punta a incrementare anche a Roma l’uso dei veicoli elettrici, innovando anche la flotta del trasporto pubblico locale. Ma l’impegno della Capitale prosegue anche sulla strada dell’ampliamento della rete di ricarica per i veicoli elettrici: per il prossimo novembre è prevista l’istallazione di nuove colonnine di ricarica, oltre all’avvio della pedonalizzazione del Tridente. (fonte: Rinnovabili.it)
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