venerdì 30 dicembre 2011

Il punto della situazione a suggello del primo anno della Nissan Leaf

IL NUMERO UNO DELL'ALLEANZA FRANCO-GIAPPONESE
Ghosn: «Avanti tutta sull'elettrico, Renault-Nissan sono già leader mondiali»
Vendute oltre 20.000 Leaf a batteria e presto una citycar pulita in collaborazione con Smart

Avanti così, a tutta trazione elettrica! Nissan continua nella sua strategia dell’auto elettrica: «abbiamo già venduto 20.000 Leaf e ad oggi è l’elettrica più diffusa al mondo. Questo è solo l’inizio…», le parole di Carlos Ghosn, presidente della Casa giapponese, registrate al 42° Tokyo Motor Show.

Il Nissan Green Program d’altronde per il 2016 prevede: 1,5 milioni di elettriche (Nissan più l’alleato Renault) e gamma di 4 veicoli a batterie, compresa una piccola citycar, il cui design potrebbe partire dalla Pivo 3 e condividere la tecnologia con la Smart elettrica, grazie alla collaborazione attiva tra le due case (tra Nissan-Renault e Daimler c’è uno scambio azionario del 3,1%). Anche in termini d’incremento dell’autonomia (per la Leaf oggi quella dichiarata è di 175 km), la strategia è chiara: «non possiamo aumentare la capacità perché altrimenti i prezzi di listino salirebbero. Stiamo quindi lavorando al miglioramento dell’aerodinamica, alla riduzione del peso, attraverso l’uso di plastiche più leggere e su una migliore efficienza del condizionatore, l’impianto che più di ogni altro elemento riduce rapidamente le autonomie di auto elettrica», ha spiegato Minoru Shinohara, capo della ricerca Nissan.

Resta il problema del prezzo. Su questo Carlos Ghosn è chiaro: «la Leaf è oggi prodotta in Giappone e il caro yen ne penalizza l’esportazione verso Europa e Usa; quando sarà costruita direttamente in quelle aree, i listini potrebbero scendere almeno di un 20% circa». Una valutazione della moneta che preoccupa il presidente Nissan: «o il governo interviene sullo yen oppure è inevitabile che l’industria automobilistica decida di spostare la produzione fuori dal Giappone». Nel frattempo comunque la Casa di Yokohama è l’industria giapponese più in crescita con vendite che a fine anno dovrebbero registrare un aumento superiore al 10% (nei primi 10 mesi dell’anno in Europa ha un +15,8%, in Italia +20,8%) e con un obiettivo di raggiungere nel 2020 il 10% del mercato globale.

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