giovedì 25 agosto 2011

Germania: introdotto il fast charging autostradale

Dopo Portogallo e Francia anche la Germania
E.ON: IN GERMANIA PRIMA STAZIONE PER RICARICA AUTO ELETTRICHE SU AUTOSTRADA, CON COSTI DI INSTALLAZIONE IRRISORI RISPETTO AD ALTRI FUEL

E.On ha installato la prima stazione di ricarica veloce per auto elettriche sulle autostrade tedesche.
La stazione si trova, spiega una nota, sull'autostrada A8 all'uscita di Irschenberg, in Baviera, nel sud della Germania.
Per la prima volta in Germania gli automobilisti hanno a disposizione stazioni di ricarica in corrente continua sulle autostrade. Con una capacità di ricarica fino a 50kW, queste stazioni sono in grado di ricaricare le auto elettriche in 20-30 minuti, a differenza delle stazioni di ricarica a corrente alternata e 3,5 kW di potenza utilizzate finora che impiegano circa sei ore per ricaricare completamente una batteria.
Durante la prima fase di test, la ricarica rapida avrà una tariffa flat di 5 euro. L'elettricità utilizzata in queste stazioni sarà generata da fonti rinnovabili ed esclusivamente dagli impianti idroelettrici di E.On. In futuro E.On intende sviluppare ulteriori stazioni di ricarica pubbliche e sviluppare soluzioni ancora più rapide, che permettano di ricaricare le auto in pochi minuti, proprio come avviene per i rifornimenti di benzina.
"Stazioni veloci di ricarica per i veicoli elettrici sono certamente più versatili - ha spiegato Ruth Werhahn, che gestisce i progetti di mobilità alla E. ON, infatti - fino ad oggi questi veicoli sono stati pensati soprattutto per i pendolari, in grado di ricaricarli nel loro garage durante la notte e che di giorno non hanno bisogno di più autonomia di quella attualmente disponibile di poco più di 100 km".
Inoltre Werhahn ha aggiunto che "le stazioni di carica veloce permettono di affrontare bene le grandi distanze di 150-200 km, per esempio nel percorso da Monaco a Salisburgo o da Stoccarda a Francoforte" andando anche incontro alle esigenze di quegli automobilisti che non possiedono un proprio garage. "Le stazioni di ricarica attraggono i clienti e i fornitori di energia solo se garantiscono rapidi tempi di ricarica" ha affermato Klaus Dieter-Maubach, membro del Consiglio di Gestione del Gruppo E.ON e responsabile per la Ricerca e la Tecnologia, "stiamo pertanto proseguendo la ricerca in questa direzione con particolare interesse".

In effetti è proprio così: man mano che la chimica delle batterie evolverà impiegando materiali nanostrutturati che consentono a basso costo densità di potenza ed energia compatibili con gli spostamenti a media-lunga distanza si avrà bisogno di punti di ricarica presso le arterie di grande comunicazione in grado di erogare  in pochi minuti almeno il triplo dell'energia di una attuale batteria e con potenze disponibili sul punto molto elevate. Le utility possono essere i "petrolieri" del futuro, se i petrolieri attuali non si renderanno conto che possono avere ancora un ruolo importante con i trasporti su gomma elettrificati. Tra un presente difficile, sul piano della competitività e delle norme che regolano il settore dei servizi pubblici, ed un futuro non per questo privo di opportunità da sviluppare. L'orizzonte delle utility presenta incognite e prospettive. La mobilità sostenibile è la più grande occasione in prospettiva. Le utility possono diventare i petrolieri del futuro. Del resto, nei piani dei produttori cinesi già si parla di quote consistenti di veicoli elettrici negli stock totali (fino al 10% del parco esistente nel paese orientale entro il 2020) per una produzione di un milione di esemplari al mondo prevista dai maggiori costruttori.
La Germania, ultima in Europa dopo che anche l'industria francese si è ricreduta ed è stato avviato un programma per punti di rifornimento autostradale, si sta finalmente convertendo ai servizi di ricarica stradali in corrente continua. La ricarica rapida in meno di mezzora (oltre 125 Ampere o 50 kW ma anche più potente in futuro con le prossime batterie adatte a potenze maggiori) è in corrente continua, è affidabile e preserva la batteria perché la ricarica avviene con parametri specifici per quella batteria in quel momento grazie ad un protocollo di comunicazione fra il "controllo veicolo" che pilota l'apparato di ricarica stradale e non con la forza bruta... Al massimo, il servizio di ricarica in alternata è solo "veloce" (almeno un'ora) e implica imbarcare a bordo veicolo un caricabatterie per alti amperaggi ovvero pesante alcune decine di chilogrammi (anziché pochi), smaltirne il calore durante il funzionamento e quindi replicarlo per ogni veicolo anziché installarne uno per "n" veicoli presso opportune aree di servizio.

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