venerdì 29 luglio 2011

Potenziato il Car sharing a Roma dal 2012

Via al progetto Car sharing a Roma con una gara
Si tratta di una gara del valore di 10 milioni di euro, che porterà ad un incremento di veicoli pari a 50 all'anno per il prossimo quadriennio (di cui 10 elettrici in totale dedicati al centro storico)

Via libera dal cda di Agenzia per la Mobilità al bando di gara per il potenziamento e il rilancio del Car Sharing a Roma, dopo l'ok del Dipartimento Mobilità di Roma Capitale. Lo rende noto la stessa Agenzia per la Mobilità.
Si tratta di una gara del valore di 10 milioni di euro, che porterà ad un incremento di veicoli pari a 50 all'anno per il prossimo quadriennio (di cui 10 elettrici in totale dedicati al centro storico) con una espansione di almeno dieci posto auto in ogni Municipio nei prossimi 2 anni. Il bando sarà pubblicato nei primi giorni di agosto, le offerte potranno pervenire entro la metà di ottobre. Entro la fine di dicembre la gara sarà aggiudicata. La firma del contratto - espletati tutti i passaggi - è prevista per il mese di febbraio 2012.
Ad essere interessati sono tutti i soggetti che si occupano di gestione di veicoli, con una forte presenza sul territorio, e sono in grado di garantire tutte le manutenzioni necessarie alle vetture, come ad esempio chi si occupa di queste attività per i grandi car rental o per le aziende di trasporto.
Con 2090 clienti, 106 vetture sempre in movimento e 64 parcheggi dedicati, il Car Sharing a Roma nel 2010 ha definitivamente preso piede, più che raddoppiando l'offerta sul territorio rispetto al 2009, confermando la sua natura di servizio utile e apprezzato.
Pur vincolato sostanzialmente ai 4 Municipi centrali, il numero dei parcheggi è stato incrementato, passando da 25 a 64, così suddivisi: I Municipio: 19 nuovi - con i 5 esistenti portano a un totale di 24 stalli (50 posti auto); II Municipio: 10 nuovi - con i 7 esistenti portano a un totale di 17 stalli (34 posti auto); III Municipio: 6 nuovi - con i 7 esistenti portano a un totale di 13 stalli (26 posti auto); XI Municipio: 1 nuovo (1 posto auto) ; XVII Municipio: 4 nuovi - con i 5 esistenti portano a un totale di 9 stalli (18 posti auto).
Per iscriversi basta collegarsi al sito www.carsharing.roma.it e seguire le istruzioni disponibili sotto il menu 'come iscriversi'. Dopo aver completato la procedura di iscrizione ed aver ricevuto la smart card, per prenotare la vettura si può accedere al sito e cliccare sul menu' 'prenota' oppure, con un piccolo sovrapprezzo di 50 centesimi, attraverso il call center nazionale all'848 810 000.

mercoledì 27 luglio 2011

Italia: Auto elettriche, fino a 5.000 euro di bonus

Auto elettriche, fino a 5.000 euro di bonus fino a tutto il 2012
OK dalle commissioni riunite della Camera: presto la legge bipartisan, finanziata con tassa sulle bottiglie plastica

Fino a 5 mila euro di incentivi per chi acquista una auto elettrica. Lo prevede il testo base adottato oggi dalle commissioni Trasporti e Attività produttive della Camera. Il testo, che andrà all'esame dell'Aula dopo la pausa estiva, potrebbe diventare legge in pochi mesi e prevede come copertura finanziaria una tassazione di 1 centesimo e mezzo sulle bottiglie di plastica, prodotte con derivati del petrolio e trasportate in massima parte su gomma utilizzando combustibili fossili. Questa scelta permette di "socializzare" il più possibile e in forma accettabile fra i beneficiari del miglioramento ambientale derivante dalla circolazione di veicoli elettrici (che coincidono con quasi tutti i consumatori di bevande o acqua minerale in bottiglia) istituendo un piano d'incentivazione riservato, correttamente, ai veicoli a trazione elettrica, senza incomprensibili commistioni con le tradizionali tipologie termiche di veicoli.
Il testo delle commissioni prevede un incentivo fino a 5.000 euro per le auto acquistate entro il 2012. L'incentivo massimo scende a 3.000 euro per il 2013, 2.000 per il 2014, fino a 1.000 euro nel 2015. La copertura degli oneri della "riconversione elettrica", sarà ricavata da una tassa di un centesimo e mezzo di euro per ogni bottiglia di plastica venduta al pubblico. Andrea Lulli, capogruppo Pd nella Commissione Attività produttive della Camera e primo firmatario della proposta di legge spiega, "il comitato ristretto ha fatto un lavoro positivo" per cui unna legge potrebbe essere licenziata "già alla ripresa dei lavori parlamentari, dopo la pausa estiva". Le norme del testo base, di cui è relatrice Deborah Bergamini (Pdl) unificano due proposte: una di Lulli, l'altra di Agostino Ghiglia (Pdl). Il testo non si limita agli incentivi all'acquisto, ma disegna, su tutto il territorio nazionale, le reti di ricarica a servizio dei veicoli alimentati ad energia elettrica. Il provvedimento costituisce uno degli interventi prioritari a tutela della salute e dell'ambiente, nonché per la riduzione delle emissioni nocive in atmosfera. Inoltre farà la sua parte per il contrasto del riscaldamento globale prodotto dall'uso di combustibili fossili.
Le Commissioni riunite IX Trasporti e X Attività produttive, in sede di Comitato ristretto, hanno proseguito l'esame delle proposte di legge recanti Disposizioni per favorire lo sviluppo della mobilità mediante veicoli che non producono emissioni di anidride carbonica (C. 2844 Lulli e abb. - Relatore per la IX Commissione: Bergamini, PdL; Relatore per la X Commissione: Maggioni, LNP); hanno quindi ripreso l'esame del provvedimento in sede referente, adottando un testo unificato come testo base.
“Finalmente si sblocca l’iter della proposta di legge sui veicoli elettrici: oggi è stato adottato il testo base dalle commissioni Trasporti e Attività produttive e, dunque, presto quelle norme potranno essere legge”. Ne dà notizia Andrea Lulli, capogruppo Pd nella Commissione Attività produttive della Camera e primo firmatario della proposta delle legge che, spiega “è stata incardinata nei lavori parlamentari nella quota assegnata alle opposizioni. Nel comitato ristretto è stato fatto un lavoro positivo che potrebbe licenziare già alla ripresa dei lavori parlamentari dopo la pausa estiva una legge che non solo incentiva l’acquisto delle auto elettriche ma disegna un percorso dello sviluppo sostenibile fondato su energie rinnovabili, a partire dalla ‘infrastrutturazione’ del territorio per rendere disponibili le necessarie ricariche”.

Il bonus per i veicoli elettrici e il testo base da cui partire per formulare le norme sono una piccola rivoluzione culturale. L'On. Agostino Ghiglia, Capogruppo Pdl in Commissione Ambiente ha dichiarato: "Il determinante passo compiuto nelle Commissioni Trasporti e Attività Produttive con l’adozione del testo base per favorire la mobilità mediante veicoli elettrici, attraverso la tassazione sulle bottiglie di plastica, rappresenta un grande risultato raggiunto nel percorso verso la più ampia diffusione dell’auto elettrica nelle nostre città. Con gli incentivi per l’acquisto delle auto elettriche, il nostro sogno e il lavoro di anni sui temi ambientali e della mobilità sostenibile potranno diventare molto presto realtà! Una soddisfazione ancor più grande, avendo contribuito, in qualità di capogruppo PdL in Commissione Ambiente, con la mia proposta di legge - che ha raccolto il maggior numero di adesioni tra i colleghi parlamentari - alla promozione della realizzazione di una rete nazionale di ricarica per veicoli elettrici, così da poter dare finalmente una risposta concreta ai problemi di mobilità urbana e ai limiti di circolazione veicolare. Ad oggi il 2012 sembra aprirsi sotto i migliori auspici affinché sia l’anno zero per la mobilità elettrica: un risultato raggiunto grazie all’azione politica di Governo e dei parlamentari PdL che, senza la luce dei riflettori, hanno lavorato per consegnare un futuro più ecosostenibile al domani dell’Italia".


LEGAMBIENTE, DOPPIA BUONA NOTIZIA - "Per una volta dalla maggioranza arriva una doppia buona notizia: gli incentivi per chi acquista una auto elettrica con copertura finanziaria tramite una tassazione di 1,5 centesimi sulle bottiglie di plastica favorisce una tecnologia che sarà dominante nel futuro, e al contempo colpisce le bottiglie di plastica, che sono inquinanti e derivate da fonti fossili, quindi che pesano sulla bilancia energetica del Paese". E' questo il commento a caldo del presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza al provvedimento adottato oggi dalle commissioni Trasporti e Attività produttive della Camera.  "C'é bisogno di un facile accesso in città per i rifornimenti, soprattutto nei centri storici. Ma ben venga questo provvedimento che incentiva un parco auto non inquinante e di dimensioni piccole. In Italia non abbiamo bisogno di Suv, e non a caso eravamo e siamo la patria della Cinquecento".

FAR PARTIRE IL MERCATO - Il testo base adottato dalle commissioni Trasporti e Attività produttive della Camera sull'istituzione di un bonus fino a 5.000 euro per incentivare l'acquisto di auto elettriche beneficerà - se approvato - un'offerta inizialmente limitata. Al momento sono solo sei, infatti, le auto 100% elettriche in vendita in Italia: la Citroen C-Zero, la Mitsubishi i-Miev, la Nissan Leaf (da ottobre), la Peugeot iOn, la Renault Kangoo ZE e la Smart electric drive (al momento in noleggio a numero chiuso, in vendita nel corso del 2012?). Dai primi mesi del 2012 la gamma si allargherà però con l'arrivo della Opel Ampera, della gemella Chevrolet Volt - entrambe elettriche con "range extender" termico - e della Renault Fluence ZE. Come prevede il testo delle commissioni, l'incentivo massimo di 5.000 euro sarà erogato per le auto acquistate appunto entro il 2012 e scenderà a 3.000 per il 2013. Nei prossimi mesi questo provvedimento dovrebbe dunque stimolare l'arrivo sul mercato di altre auto elettriche. Alcune di queste - come la Renault Zoe che sarà introdotta nel secondo semestre del 2012 - potrebbero essere acquistate a costi competitivi rispetto alle stesse vetture a propulsione tradizionale. Per la Zoe, che è una compatta del segmento B, si parla di un listino compreso tra 15.000 e 18.000 euro, che, grazie all'incentivo, scenderebbe a quello che è in pratica il prezzo di una versione turbodiesel di fascia media, a cui va aggiunto il noleggio obbligatorio delle batterie (attorno ai 50 euro al mese).
L'offerta, in realtà, è più ampia. Sono operativi anche altri costruttori nazionali che propongono veicoli elettrici derivati in piccola serie da veicoli tradizionali che vedono la maggior parte della produzione... all'estero. Ci sono anche importatori che propongono prodotti molto interessanti, per diverse applicazioni. Insomma, il mercato a trazione elettrica può partire con il consueto vigoroso abbrivio...

Fonte: ANSA

Qui il resoconto della riunione del 26 luglio delle Commissioni riunite e il testo unificato "Disposizioni per favorire lo sviluppo della mobilità mediante veicoli che non producono emissioni di anidride carbonica".


Qui una videointervista di Parlamento 24 (da 1':20'').

sabato 23 luglio 2011

Infrastrutture di ricarica in Italia: si parte!

Mobilità elettrica: selezionati dall'Autorità per l'energia cinque progetti-pilota per oltre 1000 punti di ricarica per auto elettriche


Le agevolazioni consentiranno di realizzare colonnine di ricarica, anche rapida, in luoghi pubblici o aperti al pubblico in una ventina di comuni e in alcuni supermercati. Un'analisi dell'articolata azione dell'Autorità per l'energia per la sperimentazione della mobilità elettrica.


Oltre un migliaio di punti di ricarica (per la precisione: 1036) per veicoli elettrici verranno realizzati in un nove regioni del Nord, Centro e Sud per effetto delle agevolazioni previste dall’Autorità per l’energia a sostegno della  sperimentazione di sistemi di ricarica pubblici e della diffusione dei risultati ottenuti.
Questa è un ottima notizia, attesa a lungo. L’utilizzo dell’energia elettrica è il modo più semplice per favorire nel trasporto su gomma il risparmio energetico, la riduzione della dipendenza dai combustibili fossili e delle emissioni di biossido di carbonio e per ridurre i rischi dello sbilanciamento climatico in atto oltre che per limitare nei centri urbani i nanoparticolati da combustione.
I progetti – spiega una nota dell'Authority – consentiranno di realizzare  colonnine  di ricarica sia multipunto che per la ricarica rapida in corrente continua in alcune grandi città come Roma, Milano, Napoli, Bari, Catania, Genova,  Bologna, Perugia, in svariati comuni dell’Emilia Romagna e della Lombardia e presso diversi supermercati della grande distribuzione. Le agevolazioni sono state assegnate a cinque progetti-pilota selezionati fra quelli presentati e prevedono un contributo fino a tutto il 2015 per ogni singolo punto di ricarica. L’Autorità ha anche previsto un meccanismo di protezione per i clienti finali, ai quali – oltre al costo dell’elettricità prelevata – non potrà essere richiesta una tariffa per i costi di rete e delle infrastrutture di ricarica superiore ad un limite massimo. Fin qui la nota dell'Autorità.
Tale limite è stabilito dall'Autorità stessa (è denominato "TSmax") e vale oggi 16,23 centesimi di euro. Ma vanno aggiunti il costo dell'energia e le imposte. Quindi oggi a quale prezzo medio massimo per chilowattora è ipotizzabile che sia prelevabile l'energia elettrica presso i punti di ricarica in luoghi pubblici o aperti al pubblico, agevolati o meno, considerando il prezzo dell'energia e le imposte? Ognuno può fare dei calcoli.
I progetti ammessi alle agevolazioni – continua la nota dell'Autorità – riguardano tre possibili soluzioni operative: il modello distributore, il modello  service provider in esclusiva ed il modello service provider in concorrenza. Per il primo modello è stato selezionato il progetto di Enel Distribuzione-Hera per 310  colonnine (operative entro il 2013) a Pisa, Bari, Genova, Perugia, in diversi comuni dell’Emilia Romagna e dell’hinterland di Milano Per il service provider in esclusiva accedono alle agevolazioni i progetti di A2A (52 colonnine dotate di due prese a Milano e 23 a Brescia a regime nel primo semestre 2013) e del Comune di Parma per 200 punti dotati ognuno di due prese, operativi entro fine del prossimo anno. Nell’ambito del terzo modello, saranno agevolati i progetti di Enel Energia (26 punti di ricarica a Roma e nell’hinterland di Milano operativi entro il secondo semestre 2013) e di Class Onlus per 150 colonnine, 43 in provincia di Monza e Brianza e 107 presso supermercati a Roma, Milano, Napoli, Bari, Catania, Genova, Bologna e Varese, in servizio dal secondo semestre del 2014.
Con questi due ultimi progetti viene sperimentata in alcuni punti anche la tecnologia di ricarica rapida in corrente continua ad alta potenza (oltre 50 kW) in grado di rifornire in pochi minuti i veicoli elettrici. Per  consentire la massima diffusione delle sperimentazioni, i gestori dei progetti selezionati devono presentare all’Autorità rapporti semestrali che comprendano una sezione appositamente dedicata alla pubblicizzazione dei risultati. A fronte della mancanza ovvero della inadeguatezza dei dati di monitoraggio forniti, l’Autorità può avviare un procedimento di esclusione dalle agevolazioni. I progetti-pilota sono stati selezionati sulla base di criteri qualitativi, quantitativi, di efficienza ed efficacia, con particolare attenzione alle tecnologie, alla minimizzazione dell’agevolazione richiesta, all’utilizzo ottimale delle infrastrutture, valorizzando l’utilizzo simultaneo di più punti di ricarica presso la stessa colonnina. Il provvedimento è qui: ARG/elt 96/11.
E' auspicabile che i progetti pilota siano ben avviati già dall'anno in corso, come anche che partano ulteriori iniziative che pure sono possibili grazie all'istituzione della tariffa specifica obbligatoria. Del resto, a Milano, Roma, ma presumibilmente anche a Pisa e Brescia e in altre città alcune colonnine di ricarica di tecnologia aggiornata agli standard di sicurezza vigenti (ad es. la presenza del segnale pilota di verifica del collegamento veicolo-rete) sono già in funzione e sovente qualche automobilista very old style pensa male, molto male, di poter parcheggiare nelle aree di sosta riservate alla ricarica dei veicoli elettrici (dove è indicata "zona rimozione").


Come ha scritto anche recentemente Il Sole-24 Ore (Piano per la mobilità sostenibile cercasi), l'Autorità per l'energia si è distinta per le iniziative di promozione della mobilità elettrica. Analizzando infatti l'attività dell'Autorità sulla mobilità elettrica nei provvedimenti usciti dal 2010 in avanti, traspare che lo sviluppo della mobilità elettrica sia avvertito in prospettiva come uno degli strumenti più efficaci per la riduzione delle emissioni inquinanti, inclusi in particolare polveri e nanoparticolati da combustione. L'Autorità ha già sottolineato in passato che lo sviluppo della mobilità elettrica, soprattutto se integrato con lo sviluppo delle fonti rinnovabili, permette di conseguire un notevole risparmio energetico nel settore dei trasporti e, aggiungiamo noi, innovando fortemente un settore che assorbe anche il 60% degli idrocarburi estratti.
In particolare l’Autorità per l'energia ha avviato dal 2010 tre azioni rilevanti per la diffusione dei veicoli elettrici, avendo come punto di attenzione principale la tariffa dei servizi di rete necessari alla ricarica dei veicoli elettrici, sia presso le abitazioni o le imprese per le proprie flotte (“ricarica privata”), sia in luoghi pubblici o aperti al pubblico (“ricarica pubblica”).
-       Memoria al Parlamento nell’ambito di una Indagine conoscitiva parlamentare. Punti salienti: promozione della mobilità elettrica, ma senza gravare sui consumatori di energia elettrica; sviluppo dei servizi di ricarica di varia tecnologia (privati, pubblici diffusi, stazioni di rifornimento emergenziali e rapide), rispettando le regole di mercato e concorrenza, senza distorsioni nei prezzi dell’energia; non va aggravato il carico fiscale delle accise sull’energia elettrica anche in caso di uno sviluppo della mobilità elettrica di massa; definizione di un quadro legislativo per l’installazione dei punti di ricarica nei condomini (“diritto al punto di ricarica”).
      Ricarica in luoghi privati (abitazioni e imprese): per i consumatori e le imprese da aprile 2010 è possibile richiedere un secondo punto di fornitura per alimentazione di veicoli elettrici e selezionare l’offerta preferita sul mercato (deliberazione ARG/elt 56/10). L’Autorità ha eliminato alcuni vincoli che potevano ostacolare la predisposizione di eventuali punti di prelievo aggiuntivi per la ricarica nei luoghi privati. In base alla precedente normativa, infatti, i consumatori domestici non potevano disporre di un duplice punto di fornitura elettrica nella stessa unità immobiliare (unica eccezione: alimentazione delle pompe di calore); con la modifica introdotta è invece possibile richiedere ad un venditore di energia più punti di fornitura, ognuno con un contatore, destinati espressamente all’alimentazione di veicoli elettrici. Il provvedimento si estende anche alle aree aziendali destinate a parcheggio di veicoli elettrici aziendali. A tali punti di ricarica, l’Autorità ha previsto che sia applicata la tariffa per i servizi di rete già prevista per altri usi, indipendentemente dal fatto che il richiedente sia un cliente domestico o meno, mentre per quanto riguarda il prezzo dell’energia elettrica è possibile scegliere liberamente il fornitore o l'offerta.
-      Ricarica in luoghi pubblici: con la deliberazione ARG/elt 242/10 è stata fissata una tariffa specifica “semplificata” (cioè senza quote fisse) per i servizi di rete valida per tutti i punti di ricarica in luoghi pubblici attivabili in rispetto dei vincoli urbanistici dell’Ente locale, quindi oltre ai progetti pilota incentivati dall'Autorità. Ora, in più, sono stati selezionati 5 progetti pilota, ma il processo è partito con una delibera del 2 settembre 2010 (la tariffa per i servizi di rete deve essere senza quote fisse e proporzionale all'energia erogati) e ed è stato pubblicato un documento per la consultazione il 2 novembre 2010 (esame dei possibili modelli di organizzazione industriale dei servizi e varie ipotesi di incentivazione).

Mobilità elettrica vuol dire anche molta innovazione in generale. Con la logica della smart grid e le batterie dei veicoli elettrici connesse in rete si massimizza l’utilizzo anche della fonte rinnovabile che oggi può rimanere inutilizzata. In base ai dati di consumo specifico dei veicoli elettrici (fra i 140 e i 180 Wh/km) è possibile calcolare che se in Italia circolasse fra dieci anni un milione di veicoli elettrici, con una percorrenza media di 15.000 km circa, il fabbisogno energetico associato sarebbe pari a meno dell’1% dell’energia elettrica consumata in Italia in un anno, quantitativo che non comporta certamente particolari problemi.
La mobilità elettrica all’interno di una rete elettrica intelligente, flessibile e bidirezionale può costituire una opportunità per far funzionare meglio la rete elettrica stessa, chiamata già a nuovi compiti come l’integrazione della generazione distribuita, per soddisfare meglio gli utilizzatori tradizionali (famiglie e imprese) e anche i nuovi consumatori elettrici mobili. Ci vuole qualche anno, ma se le premesse per uno sviluppo economico sostenibile sono buone, i frutti non mancheranno.

venerdì 22 luglio 2011

I biocarburanti farebbero più danni che altro: limitare le combustioni ed usare tecnologie più efficienti per muoversi, se è indispensabile.

I biocarburanti, senza riduzione dei consumi, possono apparire come una foglia di fico dietro cui nascondersi, non risolvendo il problema dell'equilibrio climatico alterato del Pianeta. La sfida da affrontare è creare valore in maniera sostenibile: ridurre i consumi, eliminare il più possibile i milioni di miliardi di piccole combustioni inefficienti e incontrollabili e non consumare comunque, anche se in maniera diversa, inseguendo mode effimer. L'energia, soprattutto quella "bio", è preziosa: andrebbe usata con morigeratezza ed efficienza per i bisogni primari della nostra biologia (mangiare...) e non per muoverci sprecandola al 75% in calore... per muoversi oggi c'è di meglio.

Fonte
Greenpeace, le diesel minacciano il pianeta
Greenpeace, le diesel minacciano il pianeta
Il gasolio europeo viene  regolarmente miscelato con i biocarburanti più dannosi, cioè quelli prodotti da colza, soia e olio di palma... "Un danno per il clima incalcolabile"
Fare il pieno di diesel in Europa rende gli automobilisti, anche quelli italiani, causa inconsapevole dei cambiamenti climatici, la deforestazione dell'estinzione di specie a rischio come la tigre di Sumatra.  Lo rivela Greenpeace nel rapporto "Metti (l'estinzione di) una tigre nel motore".
La colpa sembra essere dell'Unione Europea, che spinge per l'adozione cieca dei biocarburanti senza distinguere tra quelli che aiutano il clima e quelli che invece sono un pericolo per il Pianeta.
Greenpeace ha raccolto 92 campioni di diesel in stazioni di servizio delle principali compagnie in nove Paesi europei e li ha inviati ad un laboratorio tedesco specializzato nelle analisi dei carburanti. I risultati rivelano che il diesel europeo viene  regolarmente miscelato con i biocarburanti più dannosi, cioè quelli prodotti da colza, soia e olio di palma.
Valutazioni ufficiali dell'Unione Europea confermano che la produzione di biocarburanti da queste colture accelera la deforestazione e il cambio d'uso dei suoli indiretto (ILUC): per produrre cibo dovremo comunque deforestare altrove. Questo li rende più dannosi per il clima dei combustibili fossili.
Tra i campioni di diesel raccolti, quelli con la maggiore percentuale di biocarburanti - tra il 5 e il 7 per cento - sono stati trovati in Francia, Germania, Italia, Svezia e Austria. Mentre in Francia la coltura più utilizzata è la soia, in Italia è stata riscontrata un'altissima percentuale di olio di palma. "Gli italiani che si preparano per lunghi viaggi in macchina per le ferie estive, senza saperlo, faranno il pieno di cambiamenti climatici, deforestazione ed estinzione di specie - spiega Chiara Campione, responsabile della Campagna Foreste di Greenpeace Italia - servono subito leggi che limitino l'uso di quei biocarburanti che distruggono clima e foreste e favoriscano soluzioni più efficienti".
Secondo un'analisi dei Piani d'Azione per le Energie Rinnovabili dei governi europei, le politiche comunitarie porteranno, rispetto ai valori del 2008, ad un incremento dell'utilizzo dei biocarburanti di origine vegetale del 170 per cento al 2020. Lo scorso dicembre, la Commissione Europea aveva dichiarato che avrebbe rivisto le opzioni per mitigare gli effetti della produzione dei  biocarburanti entro e non oltre il luglio 2011, sulla base di un approccio precauzionale e utilizzando le migliori conoscenze scientifiche disponibili.
A fronte di tutto ciò Greenpeace chiede l'introduzione di normative vincolanti per aumentare l'efficienza dei motori e ridurre l'uso di ogni tipo di carburante, inclusi i biocarburanti, una legislazione che obblighi i produttori di energia a calcolare le emissioni dei biocarburanti includendo quelle derivanti dal cambio d'uso dei suoli indiretto e, infine, che per il raggiungimento degli obiettivi di abbattimento delle emissioni stabiliti nei Piani Energetici degli Stati membri non vengano tenuti in considerazione quei biocarburanti che non garantiscono una reale riduzione delle emissioni rispetto ai carburanti convenzionali.

Se e dove  indispensabili, la risposta vera è l'elettrificazione efficiente dei trasporti individuali...

Primo autobus elettrico di 12 metri in Italia: costi di gestione bassissimi per le elettroflotte!

Grosseto stringe accordo con la Cina: in arrivo il primo bus elettrico
Prodotto in Cina ha un'autonomia di 200 km al giorno e, chiaramente, costi di gestione bassissimi...

È il primo caso in Europa di un autobus elettrico della lunghezza di 12 metri che circolerà in un centro urbano. Frutto di un accordo tra le amministrazioni locali, Rama la società di tpl della Maremma, e la Cina dove il bus è stato prodotto
In autunno a Grosseto circolerà un autobus elettrico lungo 12 metri. E' il frutto di un accordo tra le amministrazioni pubbliche locali, Rama, la società di trasporto pubblico della Maremma, e la Cina, dove è stato prodotto il mezzo di trasporto.
Una delegazione grossetana sta proseguendo gli incontri tra Grosseto e la Cina, portando così avanti un percorso iniziato lo scorso anno alla presenza del Governatore della Regione Toscana, del presidente della Provincia di Grosseto e da una qualificata delegazione di Industriali guidata da Antonella Manzi.
Lo scopo è concludere la prima fase del progetto che prevede la spedizione in Italia del primo bus elettrico atteso per l'autunno. Il bus urbano della dimensione di circa 12 metri prevede un’alimentazione elettrica pura attraverso moduli di batterie al litio in grado di sviluppare un’autonomia di circa 200 chilometri al giorno e una velocità massima di circa 80 km/h. In Europa è il primo caso di autobus elettrico della lunghezza di 12 metri a circolare in un centro urbano.
L’obiettivo primario è quello di elettrificare il trasporto pubblico urbano e suburbano della città di Grosseto e del territorio limitrofo, traendo beneficio dai costi di gestione molto più bassi, oltre che dei benefici ambientali. L’obiettivo generale invece prevede lo sviluppo tecnologico della filiera produttiva degli autobus da realizzare in Italia con importanti ricadute economiche nel territorio maremmano, ampliando l’iniziativa sia in ambito nazionale che europeo.
Nei vari incontri con le istituzioni e soprattutto con i partner industriali di Rama, leader nei rispettivi settori di costruzione di autobus e del sistema elettrico, sono state definite le linee di indirizzo che porteranno il gruppo tecnico alla redazione del contratto definitivo.
“È questa un'operazione di grande rilievo che permetterà di sostituire, grazie all’innovazione tecnologica, nei centri urbani gli attuali autobus alimentati a gasolio con autobus elettrici, con importanti benefici di varia natura – dicono il sindaco Emilio Bonifazi e il presidente di Rama Spa, Marco Simiani -,sono infatti previste una grossa riduzione di costi e una riduzione delle emissioni nocive, con conseguente innalzamento della qualità della vita in un centro come Grosseto che si pone così all’avanguardia in questo settore”.
Il progetto che verrà attuato nei prossimi mesi andrà a interessare tutta la mobilità sostenibile compresa la mobilità extra-urbana, lo stesso progetto sarà definito nell'assemblea dei soci di Rama.
Guardare lontano facendo sistema, porterà grandi vantaggi.

Fonte  

giovedì 21 luglio 2011

La Nissan Leaf si prepara ai climi polari e sbarca in Norvegia


Nissan LEAF 100% elettrica in autunno in vendita in Norvegia
La pluripremiata a zero emissioni al prezzo di 255.000 corone norvegesi

Nissan LEAF 100% elettrica in autunno sarà in vendita in Norvegia, il nono mercato europeo ad accogliere il pluripremiato veicolo a zero emissioni. Dopo Gran Bretagna, Olanda, Irlanda, Portogallo, Svizzera, Francia, Spagna e Belgio è la volta della gelida Norvegia... manca ancora l'Italia... ma forse manca poco all'avvio delle prenotazioni in Italia: nel quarto trimestre?
In Norvegia, a un prezzo di 255.000 corone la European e World Car of the Year costerà quanto una normale berlina compatta, ma con costi di gestione notevolmente più bassi.
I costi di gestione in Norvegia sono stimati a circa 12 corone per 100 Km. Il prezzo include la batteria (che ha una garanzia di 5 anni/100.000 km), un abbonamento di 5 anni all'innovativo servizio telematico CARWINGS e l’assistenza stradale dedicata per i veicoli elettrici.
Nissan LEAF in Norvegia è esente dal pagamento della tassa sull’auto e dall’IVA. L’auto inoltre è esente dal pagamento del parcheggio e del pedaggio.
“Siamo sicuri che Nissan LEAF, grazie alle pratiche dimensioni formato famiglia, all'assenza del tubo di scappamento (NO TAILPIPE!) e ai bassissimi costi di gestione, piacerà ai clienti norvegesi, come è piaciuta a migliaia di altri clienti di tutti il mondo.” ha detto Guillaume Cartier, Amministratore Delegato di Nissan Nordic Europe.
I clienti interessati possono visitare il sito Nissan - http://www.nissan.no/- dove potranno trovare maggiori dettagli sull’innovativa vettura.
Nissan LEAF arriva di serie con aria condizionata, navigatore satellitare, telecamera per la retromarcia, presa per la ricarica veloce e un innovativo sistema di connettività tramite smartphone, che permetterà all’utilizzatore di riscaldare o raffreddare gli interni dell’auto da remoto via cellulare per una migliore gestione dell’autonomia.
L’auto è inoltre equipaggiata con i seguenti accessori per il clima nordico:
  • Sedili anteriori riscaldati
  • Sedili posteriori riscaldati
  • Vetri riscaldati
  • Volante riscaldato
  • Sistema di riscaldamento della batteria
Le consegne di Nissan LEAF- che ha un’autonomia di 175Km come testato dal New European Driving Cycle (NEDC)- sono già iniziate in Gran Bretagna, Olanda, Irlanda e Portogallo. Le ordinazioni sono già state aperte in Svizzera, Francia, Spagna e Belgio e a breve i primi clienti riceveranno le auto. La prima consegna in Norvegia è prevista entro la fine dell’anno.
Nissan LEAF ha inoltre da poco ricevuto il più alto punteggio sulla sicurezza – 5 stelle - dallo European New Car Assessment Programme (Euro NCAP), rendendola così una delle auto più sicure sulle strade europee.

mercoledì 20 luglio 2011

Nissan Leaf: negli USA aumentano i mercati e anche i prezzi dei nuovi modelli 2012


Ricaricare i veicoli elettrici con fonte rinnovabile in Italia "vale" 2,5 volte

Mitsubishi presenta una stazione di ricarica ad energia solare

Dopo la notizia dell'installazione ad Yokohama presso il Global Headquarter di Nissan di apparati di ricarica ad alta potenza e di uno storage per l'energia elettrica prodotta dall'impianto fotovoltaico dell'edificio arriva una notizia simile da Mitsubishi USA. Con il rapido sviluppo che la mobilità elettrizzata sta riscontrando in tutto il mondo (fuorché in Italia, potremmo dire), che sta portando ad un rapidissimo allargamento dell'offerta di EV (Electric Vehicle), sia da parte di aziende specializzate che da parte delle grandi Case automobilistiche, il tema del rifornimento di energia è sempre più all'ordine del giorno.
Un paio di settimane fa Mitsubishi – marca presente sul mercato dal 2009 con la i-MiEV (Mitsubishi innovative Electric Vehicle) – ha presentato una sua proposta di stazione di rifornimento, interamente alimentata dall'energia solare.
La stazione di rifornimento è situata presso gli headquarters di Mitsubishi Motors North America (MMNA), in California (Cypress, Orange County, parte della Greater Los Angeles Area), ed è composta da:
  • due accessi da 110 volt (Level 1);
  • un accesso da 220 volt (Level 2);
  • un dispositivo per ricarica rapida (Level 3) basato su protocollo di comunicazione CHAdeMO (associazione nipponica composta The Tokyo Electric Power CompanyNissanMitsubishiFuji Heavy Industries – produttore dei veicoli con marchio Subaru – Toyota).
Il distributore è aperto a tutti, chiunque può utilizzarlo per ricaricare il proprio EV, gratuitamente. Nell'immagine vengono – naturalmente – riprese deile vetture Mitsubishi i-MiEV, ma la stazione di servizio è in grado di rifornire diverse altri modelli di vettura elettrica.
La struttura a pannelli solari è formata da 96 moduli fotovoltaici, forniti da Mitsubishi Electric, mentre il sistema di carica rapida a corrente continua è un prodotto della Eaton e la stazione è stata progettata dalla società californiana California Green Designs.
Mitsubishi Motors North America ha precisato che “non si tratta di un semplice progetto test”, ma la stazione per la fornitura di energia elettrica al pubblico può essere ordinata, al prezzo indicativo di $130.000 (all'incirca 92.000 euro).


Questo aspetto è di un certo interesse anche in Italia perché nel decreto legislativo n. 28 del 3 marzo 2011 sulle fonti rinnovabili, che recepisce la direttiva Ue n. 2009/28 e che fissa gli obiettivi di risparmio, è previsto che ogni chilowattora prodotto da fonte rinnovabile utilizzato per la ricarica di veicoli elettrici vale 2,5 volte ai fini del conseguimento dell'obiettivo del 10% di energia da fonte rinnovabile nel settore trasporti.


Una nuova sensibilità, con la speranza che venga applicata.

SENATO: NASCE IL COMITATO PER IL RISPARMIO ENERGETICO
Si è costituito a Palazzo Madama il Comitato per il risparmio e l'efficienza energetica e per la promozione dell'uso di energia da fonti rinnovabili nel Senato della Repubblica. L'organismo, istituito con delibera del
Consiglio di presidenza del 24 maggio scorso, è presieduto dalla senatrice Simona Vicari, segretario della Presidenza del Senato. Ne fanno parte Anna Rita Fioroni (Pd) e Luciano Cagnin (Lega Nord), entrambi componenti della Commissione Industria di Palazzo Madama.
Il Comitato, che non ha costi per il bilancio del Senato, ha il compito di svolgere attività conoscitive ed istruttorie al fine di sottoporre al Consiglio di presidenza le proprie proposte in relazione agli interventi da adottare nei palazzi del Senato per assicurare maggior risparmio ed efficienza energetica e per promuovere la mobilità ecosostenibile e la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.
''Il Senato - spiega la senatrice Vicari - punterà sempre più sul risparmio e l'efficienza energetica, anticipando il raggiungimento degli obiettivi comunitari fissati dall'Unione europea nella recente proposta di direttiva sull'efficienza energetica''. Il Comitato che ha già avviato i propri lavori, acquisendo i dati relativi ai consumi energetici del Senato, ''presenterà - aggiunge la senatrice Vicari - nelle prossime settimane delle proposte operative per ridurre i consumi energetici alleggerendo così la bolletta di Palazzo Madama
almeno del 10%, rivolgendo particolare attenzione alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e alla
mobilità sostenibili''.


lunedì 18 luglio 2011

Servizi di ricarica wireless in risonanza magnetica, oltre l'induzione

E' stato rilasciato un Deployment Kit da WiTricity
Qui il pdf con le caratteristiche del kit




WiTricity Corporation progetta, sviluppa, produce e commercializza tecnologie per
trasferimento di energia senza filiFondata nel 2007, la società sta commercializzando
una tecnologia brevettata inventata da un team di fisici del MIT di fama mondiale. Questa
tecnologia utilizza il magnetismo per trasferire energia senza fili in un modo che è
sicuro, efficiente e che funziona a distanza.

Descrizione del WiT-3300 Deployment Kit (in inglese):


The System
The WiT-3300 Deployment Kit is a wireless “Park-and-Charge” self-charging system for electric vehicles. The system provides an efficient wireless energy transfer solution that completely avoids the need for the driver to plug in their battery electric vehicle or PHEV.



Benefits
- High efficiency (90% at 18cm)
- High power transfer rates (up to 3.3kW)
- User friendly (tolerant to parking misalignment)
- Works through pavement (can be installed directly into a floor) and is weather resistant
- Safe for people and animals; minimal EMI
- Low implementation cost
- 4x smaller, 2x lighter, and more forgiving than traditional magnetic induction

Energy transfer over a distance and through paving materials
The WiT-3300 Deployment Kit is designed to transfer energy over distances ranging from 10-20cm, and custom configurations can be provided for vehicles having higher or lower ground clearance.  Wireless energy transfer can occur through any non-metallic material, which means that the source device can be installed beneath a garage floor or paved parking space.

Technological Advantage
WiTricity’s patented energy transfer system does not require the source and capture resonator pairs to be perfectly aligned in order to achieve efficient energy transfer. In addition, our strongly coupled magnetic resonance energy transfer provides products which are 4x smaller, 2x lighter, and more efficient than solutions based on traditional magnetic induction.

Kit Includes
- (1) WiTricity wireless energy source, 15-20cm range
- (1) WiTricity energy capture
module, 15-20cm range
- (1) WiTricity RF Amplifier Assembly
- (1) WiTricity On-Vehicle Rectifier Assembly
- Full set of power cables for all components
- Users manual

WiTricity Safety
- Uses safe magnetic near field for energy transfer
- Highly Resonant coupling minimizes energy transfer to extraneous objects (not resonant)
- Designed to meet IEEE, FCC, and ICNIRP guidelines for human exposure
- Ideal for residential, municipal, and commercial

The Deployment Kit 
The WiT-3300 Kit provides a complete  set of wireless energy source and capture modules that can be integrated into an EV or PHEV for a truly wireless park-and-charge system.
The deployment kit can be purchased on its own or together with a complete WiT-3300 Evaluation System which includes the programmable DC Supply & Load, software to support testing, a resonator test bench, and accessories to support an in-depth evaluation.

Also available is the WiT-3300 
Development System which in addition to the Evaluation System components, also includes our complete Design Documentation Package and in-depth  technical training.

Putting Wireless Energy to Work
The WiT-3300 Deployment Kit enables users to evaluate, demonstrate, and develop applications for WiTricity’s patented (US 7,825,543 & US 7,741,734) and patent pending technology for wireless energy transfer.  The kit demonstrates WiTricity’s unmatched ability to transfer energy over distance, through paving materials, and without requiring precise parking alignment.
Commercial use and sale of products based on WiTricity technology requires an IP license from WiTricity, or the purchase of licensed production level modules from WiTricity or other
authorized resellers and component manufacturers.  Please contact WiTricity sales for further information regarding licensing and purchase of production volumes of components.

Attribute and Specifications
Operating Frequency: 145 kHz, nominal
Lateral Positional Tolerance:  ±20 cm in vehicle side to side axis or ±10 cm in vehicle bumper to bumper axis
Output Power: DC,  300 watts-3.3 kilowatts, continuously variable
Output voltage: DC,  350 VDC- 400 VDC at 3.3 kW, 18 cm resonator-resonator distance
Physical Dimensions:
   Source Module Enclosure 50 cm x 50 cm x 3.75 cm; 12.5 kg
   Capture Module Enclosure 50 cm x 50 cm x 3.75 cm; 12.5 kg
   RF Amplifier Assembly 22 cm x 33 cm x 13 cm; 4.2 kg
   On-Vehicle Rectifier Assembly 20 cm x 28 cm x 7 cm; 3.6 kg




Ricarica wireless su iPhone: e se fosse WiTricity?
(null)
Sapevamo già che iPhone 5 (o per meglio dire, la generazione che arriverà nel 2012) dovrebbe implementare un "nuovo modo di ricaricare il telefono", e qualcuno azzarda che possa trattarsi di una tecnologia davvero innovativa e molto diversa rispetto a quanto visto nei prodotti della concorrenza. Riflettori puntati verso WiTricity.
A differenza del Palm Pre o del TouchPad, i cui caricabatteria ad induzione elettromagnetica richiedono comunque il contatto fisico col dispositivo, la cosiddetta Wireless Electricity consente invece di irraggiare il flusso elettrico in modo sicuro -almeno così affermano i suoi creatori- e per distanze notevoli. Nata da alcune importanti ricerche effettuate al MIT e commercializzata col brand WiTricity, questa tecnologia consente di ricaricare le batterie fino a due metri di distanza:
I campi magnetici di due dispositivi disegnati all'uopo con frequenze di risonanza strettamente correlate possono unirsi in un unico, continuo campo magnetico. Il team del Prof. Soljačić ha dimostrato come utilizzare questo fenomeno per consentire il trasferimento dell'energia da un dispositivo all'altro con alta efficienza e su distanze che risultano più utili nel mondo delle applicazioni reali.
Alla startup sono interessati in parecchi, soprattutto in seguito alla sua presentazione al TED 2009, compresi colossi del calibro di Intel eToyota, e la stessa Apple possiede nel proprio arsenale di brevetti un documento intitolato "Wireless power utilization in a local computing environment" che porta espliciti riferimenti alle ricerche effettuate al MIT.
Come al solito, è difficile stabilire se queste innovazioni approderanno mai sugli scaffali dell'Apple Store, ma le aspettative in ballo sono alte, e non solo a Cupertino. In futuro potremmo utilizzare tastiere e mouse senza batterie, oppure ricaricare al contempo iPhone ed iPad semplicemente ponendoli davanti allo schermo dell'iMac. Al netto delle implicazioni sulla salute, tutte ancora da valutare, se non è fantascienza questa, poco ci manca.


SAE taskforce developing standards for wireless charging for plug-in vehicles; targeting first guideline by end of 2011

In January SAE has launched a taskforce (SAE J2954) on the “Wireless Charging of Electric and Plug-in Electric Vehicles”—i.e. EVs and PHEVs. The taskforce, which launched in October 2010 and began meeting in November 2010, has a goal of delivering the first SAE guideline by end of 2011 for publishing in 2012. Since additional field data is needed for standardization, said Jesse Schneider of BMW, leader of the J2954 effort, a 2012-13 date is estimated for the balloted standard.
Closed loop wireless charging diagram. Source: Jesse Schneider
The taskforce goal is to establish performance and safety limits for wireless power transfer for automotive applications while establishing a minimum interoperability requirement. The team is currently reviewing the state of the art of wireless charging (e.g., inductive, magnetic resonance) and compiling an interoperability study.
The scope of the work covers light duty passenger EVs and PHEVs and buses. Charging locations to be considered include residential; on-road (static and dynamic), with Level 1, 2 and 3 capability (the last for buses). Presently the J2954 team is a cross-industry team of auto and bus OEMs, EV infrastructure companies, government laboratories, universities, wireless power and Tier 1 suppliers.
Many of the OEMs and EV infrastructure companies have already signed on to this. This taskforce is also taking an active role to work from the onset with ISO standards and VDE (German standards) to harmonize this important new trend.
—Jesse Schneider, Chair SAE J2954
Two wireless options
Inductive charging uses the electromagnetic field to transfer energy between two objects in close proximity.
A charging station sends energy through inductive coupling to an electrical device, which stores the energy in the batteries.
Magnetic resonance uses the magnetic coupling of two objects exchanging energy through their varying or oscillating magnetic fields. Resonant coupling occurs when the natural frequencies of the two objects are approx. the same.
Currently, SAE 1773 defines a standard for EV inductive coupled charging. The standard was based upon specific hardware (paddle charger); vehicle-station bidirectional communication was either RF or IrDA. SAE 1772 specifies a conductive charge coupler standard that is not compatible to ISO standard in Europe.
Standard charging could be in the up to ~4 kW range, Schneider says, with Level 3 fast charging of up to 60 kW possible for buses, for example. Passenger vehicles could be wirelessly charged during work, parking garage, home use, similar to conductive charging (such as SAE 1772) at a higher power level, with vehicle approval.
This wireless charging effort is different than the conductive plug charging standardization underway in that harmonization is seen as first priority, Schneider said. The SAE J2954 taskforce has established a relationship with ISO/IEC and VDE (German Standard) to ensure open communication to expedite harmonization. VDE is planning to publish their whitepaper on wireless charging for Germany in the first quarter of 2011 and ISO & IEC are planning to standardize in the coming years.
Resources
  • SAE TIR J2954: “Wireless Charging of Electric and Plug-in Hybrid Vehicles” (presentation by Jesse Schneider)