mercoledì 22 giugno 2011

La ricerca sulle batterie va avanti

Per i veicoli elettrici batteria semisolida a ricarica rapida: con la sostituzione dei liquidi che la compongono o ricaricandola dalla rete
Un nuovo modello di batteria più leggera, economica e rapida da ricaricare, potrebbe rivoluzionare il settore dei veicoli elettrici. Secondo gli scienziati del Massachusetts Institute of Technology (MIT) che hanno realizzato la ricerca, si potrebbero dimezzare i costi delle batterie per auto elettriche, dando un rilevante impulso economico alla competitività del settore.
La nuova batteria è basata sulla tecnologia delle "batterie di flusso", composte cioè da sostanze liquide. Rispetto a quelle sviluppate finora, però, ha una densità energetica 10 volte maggiore grazie a un'innovazione fondamentale: la struttura liquida della batteria di flusso è infatti stata combinata con la tecnologia delle normali batterie solide a ioni di litio. Il risultato, che è stato chiamato "batteria di flusso semisolida", consiste in particelle solide sospese nel liquido. "Abbiamo preso due tecnologie consolidate e le abbiamo messe insieme", ha spiegato Yet-Ming Chiang, professore di scienza dei materiali al Mit, che ha guidato lo studio.
Da sottolineare che la nuova batteria conserva i vantaggi delle batterie di flusso, tra cui quello fondamentale della rapidità di ricarica. Per ricaricare questo tipo di batterie è infatti sufficiente sostituire i liquidi, per cui si tratta di un'operazione che potrebbe richiedere lo stesso tempo necessario per fare il pieno a un'auto tradizionale.
Oltre che per i trasporti, le nuove batterie potranno essere usate per impianti su vasta scala: per esempio per immagazzinare l'energia prodotta da fonti rinnovabili, riducendone i limiti legati all'intermittenza.
Non siamo ancora alla fase di commercializzazione. Prima, infatti, la nuova tecnologia dovrà superare altre fasi di ricerca, anche per identificare e valutare i materiali più adatti al suo sviluppo commerciale. Secondo Chiang, però, potrà essere sviluppata un'intera famiglia di nuove batterie, perché "la tecnologia non è legata a una proprietà chimica particolare".

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