lunedì 31 gennaio 2011

Asma da smog

da La Nazione

Asma da smog Bimbi colpiti
Malattie respiratorie è boom

Bambini e anziani i più colpiti. Dati allarmanti

Smog in città (Radaelli)
Smog in città (Radaelli)

Firenze, 30 gennaio 2011 - IL PARTICOLATO atmosferico, ovvero le micidiali polveri sprigionate dagli agenti inquinanti, è altamente nocivo per salute. Non è una novità, ma nemmeno demagogia.
Mai come in questi giorni, dopo l’allarme lanciato da Legambiente, dal mondo scientifico si moltiplicano i messaggi di attenzione e di invito alla politica locale e nazionale a intervenire con un piano serio e integrato e non con azioni palliative. La campagna di rilevamento delle polveri sottili messa in campo da Legambiente in dieci città italiane, attribuisce a Firenze il nero primato di città più inquinata del Paese. Firenze è al diciottesimo giorno di superamento dei limiti di legge consentiti dall’inzio dell’anno (i dati sono rilevati dalle centraline Arpat): stando alla nuova delibera regionale approvata il 18 gennaio, il Comune sarebbe già dovuto intervenire per contribuire all’abbassamento delle concentrazioni di polveri sottili nell’aria. 
Quanti morti, quanti ricoveri, quante malattie, quanta parte di spesa sanitaria provocano i picchi di inquinamento di questi giorni? Su questo, gli attivisti dell’ambiente sono i più sensibili, ma una coscienza critica si sta sviluppando anche nei cittadini che si riuniscono in comitati per sollecitare l’amministrazione comunale a intervenire con politiche lungimiranti ad arginare la situazione.
La Rete No Smog Firenze (alla quale aderiscono Città Ciclabile, Fare Verde, Firenze in Bici, Italia Nostra, Medici per l’Ambiente, Straffichiamo Firenze e Terra!) è stata ricevuta in audizione dalla commissione Politiche della salute del Comune.
Una pediatra di famiglia, membro dell’Isde, l’associazione dei medici per l’ambiente, ha esposto dati sui danni alla salute causate da pm10 (e delle polveri ancora più sottili e pericolose, il pm2,5 e 1) un micidiale e velenoso aereosol che più è fine più arriva in profondità nell’albero respiratorio, fino a raggiungere gli alveoli polmonari e il sangue. Le inevitabili conseguenze sono le sempre più numerose malattie respiratorie, cardiocircolatorie e l’aumento della mortalità, soprattutto per le fasce più deboli: bambini, malati cronici e anziani. Si è inoltre evidenziato quanto sia difficile evitare che le polveri sottili e ultrasottili si depositino ovunque ed entrino anche nella catena alimentare.
I danni alla salute comportano costi personali e sociali altissimi fra i quali l’aumento dell’ospedalizzazione e il consumo dei farmaci. Le conseguenze sono ancora più drammatiche nei bambini che nascono già ‘intossicati’ e che inalano più ìnquinanti sia d’estate (l’ozono) che d’inverno (sopratutto le polveri sottili). I dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sono chiari: per ogni aumento di 10 microgrammi di pm10 oltre la soglia l’indice di mortalità cresce dello 0,6% ; un indice che nei bambini di età compresa tra 1 e 5 anni aumenta dell’1,6%.
Un bambino piccolo, infatti, ha una frequenza respiratoria più rapida e scambia il doppio di aria rispetto all’adulto. C’è da domandarsi a quanti ricoveri e quanti morti in più possano aver contribuito i numerosi picchi record, arrivati anche fino a tre volte la soglia consentita, registrati in questi giorni a Firenze. La rete di comitati a richiesto di spostare le centraline di fondo dal Giardino di Boboli e da quello di viale Bassi in luoghi che meglio rappresentino la reale esposizione della popolazione agli inquinanti (in particolare si richiede che una delle centraline sia posizionata vicino a una scuola), e a quella di sollecitare provvedimenti contro gli sprechi di energia (il riscaldamento eccessivo degli edifici, oltre il traffico). La Commissione presenterà una mozione in consiglio comunale.
di ILARIA ULIVELLI

domenica 30 gennaio 2011

NISSAN OTTIENE LA CERTIFICAZIONE INTEGRATA ISO 14001 PER TUTTI I PRINCIPALI CENTRI GIAPPONESI



siamo stati un mese dopo la sua inaugurazione al global headquarter di yokohama e abbiamo visto con i nostri occhi cosa vuol dire fare di più con meno e meglio.

24 gennaio 2011
YOKOHAMA, Giappone - Nissan Motor Co., Ltd. ha annunciato che la sede centrale dell'azienda e tutti i principali centri in Giappone destinati a ricerca e sviluppo, produzione e distribuzione hanno ricevuto la certificazione integrata ISO 14001, uno standard internazionale per i sistemi di gestione ambientale.
Nel dicembre del 2006, Nissan ha stabilito una serie di obiettivi per sostenere la gestione ambientale e ha avviato il Nissan Green Program 2010, un piano d'azione ambientale a medio termine. Dopo aver conseguito la certificazione per i suoi cinque stabilimenti produttivi - l'Operation Center di Zama, il Nissan Technical Center (NTC), il Nissan Advanced Technology Center (NATC), il Nissan Research Center e i processi di produzione/sviluppo -, la Casa giapponese ha ora messo a punto un'efficace politica di gestione ambientale in tutte le aree, che è valsa anche ad altre infrastrutture aziendali la certificazione internazionale: la nuova sede centrale, lo stabilimento di Honmoku Wharf, i centri di assistenza alla clientela, il Global Information System Center, il Parts Center di Sagamihara, il Nissan Education Center e il circuito di prova di Hokkaido Rikubetsu.
La stessa gestione ambientale integrata è stata applicata anche all'azienda affiliata Nissan Forklift Corporation e alla joint-venture Automotive Energy Supply Corporation, promuovendo numerose attività ambientali e diffondendo una maggiore consapevolezza presso un organico complessivo di oltre 30.000 dipendenti.
In particolare, la nuova sede centrale, inaugurata ad agosto 2009, ha già ricevuto dall'ente CASBEE (Comprehensive Assessment System For Building Environmental Efficiency) nell'ottobre del 2009 il massimo punteggio (valutazione "S"), in virtù dell'impegno con cui ha promosso un utilizzo efficiente delle energie naturali. L'annuncio odierno è la conferma che, nell'arco di un solo anno, la sede centrale è riuscita a implementare un eccellente sistema di gestione ambientale in tutti i campi - costruzione, processi produttivi e attività aziendali.
Nissan è determinata a perseguire il rafforzamento della gestione ambientale, oltre a fornire al mercato modelli di riferimento altamente ecologici: la mobilità "a emissioni zero", incentrata sui veicoli 100% elettrici, e "PURE DRIVE" sono sinonimo di un’efficienza dei consumi leader nella categoria, grazie all'installazione di tecnologie eco-compatibili all'avanguardia.


Yokohama, Agosto 2009

Anteprima Amarone 2007 a Verona, arte e il boom di vendite nel 2010: quasi 13 milioni di bottiglie

ANTEPRIMA AMARONE 2007

2011.01.28 Anteprima Amarone 2007

Data inizio evento:
28.01.2011
Data fine evento:
30.01.2011
Luogo Evento:
Verona
Regione:
Veneto




Amarone della Valpolicella è una della perle enologiche d’Italia. Un vino tutto Veneto che trova nelle colline veronesi un territorio in cui corvina, corvinone, rondinella e molinara, insieme alle tecniche di appassimento e vinificazione, l’ambiente unico e ideale per la produzione di questo vino.
Dal 28 al 30 gennaio 2011 il Consorzio di Tutela del Valpolicellapresenta in anteprima, dopo tre anni di affinamento, l’Amarone 2007. Si tratta, secondo il panel di esperti convocato prima di Natale per coglierne i tratti distintivi, di un’annata frutto di un andamento stagionale molto particolare, che ha impresso nel vino tratti caratteristici interessanti.
Anteprima Amarone è un evento che vede la presenza a Verona dei più importanti giornalisti italiani e del  mondo del settore enologico. Varie le iniziative in programma:

28 GENNAIO
Cena al Ristorante ai Teatri realizzata in collaborazione da un poker di chef di fama internazionale, quali sono Ciro Esposito (Ristorante “ Ai Teatri”), Domenico Longo (Trattoria “Casa Coste”), Tomaž Kavčič (Ristorante “Pri Loizetu”) e Christoph Zangerl (Ristorante "Chef'sTable" - Interalpen-Hotel Tyrol), con Nicola Bonera, “Miglior Sommelier italiano 2010”, a curare l’offerta dei vini. La partecipazione è su invito.

29 GENNAIO 
Presso il Salone Margherita della Fiera di Verona conferenza stampa di presentazione dell’annata 2007, con approfondimenti sul ruolo dei consorzi di tutela e sulle opportunità per incrementare l’export. A seguire, degustazione dell’Amarone 2007 riservata alla stampa su invito;

29 pomeriggio presentazione di nuovi inediti itinerari nella zona di produzione della DOC Valpolicella, realizzati da Eugenio Cipriani per il Consorzio di Tutela. A seguire degustazione aperta al pubblico su invito e a pagamento;
29 gennaio sera cena di gala presso la bouvette del palazzo della Gran Guardia nel centro storico di Verona di fronte all’Arena con autorità, giornalisti e produttori. La partecipazione è su invito.

30 GENNAIO
Presso il Salone Margherita della Fiera di Verona degustazione aperta al pubblico su invito e a pagamento.
Per dare valore aggiunto a un evento che vuole celebrare uno dei più prestigiosi vini italiani e tra i più conosciuti e apprezzati al mondo, alla degustazione dell’Amarone 2007 è abbinata una mostra di opere selezionate dell’artista Giorgio Olivieri, appositamente realizzata per l’occasione.


Amarone e pittura
Così come il vino di qualità, anche l’arte è una scoperta, soprattutto se si tratta dell’arte contemporanea. La presentazione ad Anteprima Amarone 2007 offre quest’anno l’opportunità di avvicinarsi al mondo dell’arte contemporanea attraverso i lavori di Giorgio Olivieri, artista veronese tra i più significativi esponenti della Pittura Analitica.
Una scelta, quella del Consorzio, che segue un progetto che si sta dipanando nel tempo diventando sempre più raffinata, e fatta per legare l’eccellenza enologica frutto dell’arte dei vignaioli con l’arte intesa nel senso nobile del termine, in uno stretto rapporto con il territorio di origine.
La ricerca di Giorgio Olivieri ha le sue radici nella pittura americana degli anni ’50-’60, che privilegia un’indagine sulla pittura stessa, le sue coordinate strutturali, i suoi segni e i suoi materiali.
Distante dalla passionalità degli artisti informali e, allo stesso tempo, lontano dalle algide tele figlie dell’astrazione, Olivieri cerca il rapporto tra lo spazio della tela e quello che la circonda.
A connotare la sua poetica sta proprio il valore di relazione che scaturisce dai diversi elementi tra loro accostati che disegnano di volta in volta un magico equilibrio: la superficie monocroma satura di colore, la struttura sagomata del telaio, le pennellate ai margini dell’opera, gli interventi con gli spaghi, ecc.
Nel ciclo de “I Quattro elementi”, prestato dalla Fondazione Domus al Consorzio Valpolicella per l’evento di Anteprima Amarone, la riflessione si estende al cosmo e alle energie che lo sottendono attraverso un linguaggio semplice, fatto di segni essenziali, quasi fosse l’unica maniera per approcciare i misteri della Natura. Le tele sono suddivise in due parti: la forma-contenitore raccoglie l’energia delle pennellate, mentre il flusso incalzante dei cromatismi viene interrotto dalle tinte piatte che fungono da elemento di rottura.
Olivieri in queste quattro tele - le uniche ad avere un vero e proprio titolo - mette alla prova l’autenticità del suo linguaggio, rapportandosi con uno dei soggetti più comuni alle rappresentazioni degli artisti; ma nel suo caso la pittura, al di là di qualsiasi intento mimetico, non può che raccontare se stessa: la magia del colore, le tensioni della forma, l’incanto della luce.


Cenni biografici
Giorgio Olivieri nasce nel 1937 a Verona dove vive e lavora. Nel 1961 si diploma presso l’Istituto d’Arte “A. Venturi” di Modena. Inizia l’attività espositiva alla fine degli anni ’50 sviluppando la propria ricerca nell’ambito della pittura analitica, conservando una personale originalità di linguaggio.
Nel 1960 tiene la sua prima mostra personale.
Nel 1964 si reca a New York dove espone alla The Armory Gallery e ha modo di entrare in contatto diretto con le poetiche dell’espressionismo astratto nella sua linea analitica, interpretata da artisti come Barnett Newman, Frank Stella, Mark Rothko.
I suoi lavori sono stati esposti in diversi spazi privati e pubblici in Italia e all’estero.
Nel 2005 Verona gli ha dedicato una mostra antologica presso la Galleria d’Arte Moderna Palazzo Forti.
Le sue opere figurano in collezioni private e pubbliche presso importanti istituzioni italiane e straniere.
Il suo nome compare in dizionari di settore e le sue opere in diversi cataloghi e testi critici.



«Amarone +40% nell'export»
(da "l'Arena") 29/01/2011

Verona. «Picco entusiasmante» nelle vendite di Amarone che passano dai circa 9 milioni di bottiglie del 2009 ai quasi 13 milioni (12.800.000) dello scorso anno, ed exploit, +40%, dell’export 2010 del re dei vini della Valpolicella, che è a forte vocazione internazionale (l’80% va all’estero), a fronte di una media nazionale in crescita a livelli medi del 13%-14%.
Zoom Foto
UNA DEGUSTAZIONE DI AMARONE,
RE DELLA VALPOLICELLA
Sono i numeri del successo mondiale dell’Amarone, oggi Docg, presentati dal presidente del Consorzio per la tutela dei vini Valpolicella Luca Sartori, all' Anteprima Amarone 2007 in Fiera di Verona, che presenta la produzione al debutto in commercio di 62 aziende vitivinicole. Tra le ragioni del successo, ha sottolineato Sartori, la fascetta di stato, che da quest’anno sarà applicata anche al Valpolicella Ripasso, la lotta alla contraffazione, il rigore dei controlli, il blocco dei nuovi impianti per i prossimi tre anni, e una forte azione promozionale che oggi vede il via di una azione congiunta triennale - ha annunciato - con il Consorzio del Prosecco in Norvegia e Russia, con un budget di contributo pubblico di oltre 300 milioni di euro, per proseguire poi negli Usa e in Brasile.Gli ettari vitati ad Amarone sono cresciuti di 150 unità rispetto all’anno precedente, per un totale di 6450 ettari dove insistono 2463 aziende. «Importante per mantenere le quotazioni di mercato ed evitare inflazioni di prodotto il blocco deciso per i nuovi impianti - ha sottolineato Sartori - anche se nel 2010 abbiamo sforato un po'». Sartori conclude il 6 aprile il suo mandato alla guida del Consorzio di tutela dei vini Valpolicella e che, ha detto, «ha altri progetti per il futuro. Serve qualcuno con nuova energia, ed è giusto che ci sia avvicendamento per un Consorzio che ha più dell’80% della filiera associata».

Consegnato il premio storico, 10mila Leaf entro marzo di cui 4mila suddivise tra America ed Europa


DA LA STAMPA MOTORI
30/01/2011

La Leaf vince il "Car of the year 2011"

Il Ceo Nissan/Renault Carlos Ghosn alla cerimonia parigina di premiazione della Leaf con Hakan Matson, presidente della Giuria del "Car of The Year"

Nissan e le zero emission, Ghosn rilancia: «Noi siamo i pionieri,
ora tocca ai governi»

PIERO BIANCO
INVIATO A PARIGI

«Noi ci abbiamo messo l’investimento e una tecnologia innovativa, rivoluzionaria. Adesso tocca ai governi, se vogliono ripulire il mondo, rendere accessibile la mobilità a emissioni zero». Carlos Ghosn, il manager di origine libanese (ma nato in Brasile) che ha salvato la Nissan, rilanciandola, e oggi guida anche la capogruppo Renault dell’alleanza franco-nipponica, ama risolvere i problemi affrontandoli di petto, senza inutili perifrasi. È sempre diretto.
Al Pavillon Gabriel di Parigi riceve il premio «Car of the Year 2011» assegnato per la prima volta a una vettura elettrica, la Leaf, e rilancia la sua crociata ecologica. Il presidente della giuria internazionale, lo svedese Hakan Matson, enfatizza la cerimonia paragonando l’impresa ad altre storiche tappe tecnologiche: «
Voi della Nissan siete come Neil Armstrong, il primo uomo a mettere piede sulla Luna nel 1969, o come Charles Lindbergh che per primo trasvolò l’Atlantico senza sosta. Con questo premio resterete per sempre nella storia. Sono convinto che in futuro altri veicoli elettrici saranno nominati Auto dell'Anno. Ma solo uno può fregiarsi di essere il primo».
Ghosn sorride compiaciuto e trasforma in gol l’invitante assist: «Ne siamo orgogliosi, perché questa è un’auto vera, affascinante, competitiva, che non scende a compromessi in termini di stile, sicurezza, performance o maneggevolezza rispetto ai veicoli tradizionali. In più, si distingue per essere innovativa e riflette chiaramente la visione del trasporto del futuro, di una mobilità davvero pulita e sostenibile».
Applausi, foto ricordo e champagne. Ma archiviata la festa d’incoronazione ci sono i numeri, e un business oneroso, da sostenere: la grande sfida non è ancora vinta, siamo appena all’inizio. Per la Leaf, oggi costruita soltanto a Oppama (Giappone) in attesa che entrino in funzione lo stabilimento Usa di Smyrna nel Tennessee (2012) e quello inglese di Sunderland (2013) è previsto un target produttivo di 10.000 unità entro marzo. Sarà rispettato? Le consegne sono appena partite, dal primo cliente privato californiano, «ma finora ne abbiamo consegnate pochine», ammette Ghosn.
In Giappone è scattato l’allarme perché la Casa aveva raccolto 6.000 ordinazioni con l’obiettivo di distribuirle tutte entro fine marzo, però a metà gennaio era ferma a 60 unità. «Il boom della vettura - spiega il presidente - dipenderà da quante infrastrutture di ricarica saranno installate. Serve un supporto governativo anche in Giappone, dopo che Nissan ha installato 200 colonnine nelle proprie concessionarie. In tutto il mondo qualcosa si sta muovendo, l’America è già molto sensibile alla mobilità ecologica, ma in molti paesi europei come ad esempio l’Italia si procede troppo lentamente anche se questo è un processo avviato e ormai irreversibile».
Delle 10 mila Leaf che Nissan conta di produrre entro il 31 marzo, 6.000 saranno destinate al mercato nipponico e 4.000 suddivise tra America ed Europa. I pre-ordini globali hanno superato le 27.000 unità. Nel vecchio Continente le consegne prenderanno il via a breve in Portogallo, Irlanda, Regno Unito e Paesi Bassi, poi su altri mercati entro l'anno. In Italia contatti sono avviati con diverse società ed enti pubblici. L'Alleanza Renault-Nissan ha siglato oltre 90 accordi di partnership con governi, autorità municipali e aziende in tutto il mondo finalizzati al varo di infrastrutture per il lancio su vasta scala di veicoli elettrici.
Le filiali italiane dei due marchi hanno aderito (con Chevrolet, Citroën, Mitsubishi, Opel, Peugeot, Pininfarina e Toyota) al progetto «Zero Emission City» del Comune di Parma, che potrà contare su 100 colonnine di ricarica private e pubbliche (300 entro il 2015) allestite da Ducati Energia.
Intanto Nissan continua a crescere globalmente con modelli «tradizionali» di successo, come il Qashqai: ha chiuso il 2010 con 4.053.701 unità (+37,3%) segnando il proprio record storico. E sta lanciando anche in Italia la 4ª generazione della Micra, il modello che vinse, primo tra i giapponesi, il «Car of the Year» nel 1993. A sei mesi dal debutto sul mercato thailandese, la citycar globale registra oltre 54 mila ordini, con boom di richieste anche in Giappone, Cina e India.

lunedì 17 gennaio 2011

Aiuti di Stato in Francia al geotermico a bassa eltalpia: e non è peccato! Brava UE!

DA UE VIA LIBERA AD AIUTI STATO IN FRANCIA SUL GEOTERMICO COMMERCIALE DI GROSSA TAGLIA
Via libera da Bruxelles a 25,3 milioni di aiuti di stato francesi concessi per la costruzione in Alsazia di un sistema di riscaldamento alimentato con l'energia geotermica che è una fonte rinnovabile.

L'aiuto verrà accordato ad un'impresa comune (costituita tra Roquette Fréres, Electricité de Strasbourg e Caisse des Depots et Consignations) che vendera' il calore geotermico alla Roquette Fréres per il suo sito industriale di Beinheim. L'industria potrà così sostituire una parte delle caldaie a gas che vengono attualmente utilizzate. L'operazione, che prevede la produzione di 24 MW (megawatt) geotermici, permetterà di ridurre le emissioni di CO2 di 39.000 tonnellate l'anno, rispetto al sistema a gas. Il progetto, che comprende anche la costruzione di una conduttura di 15 chilometri per trasferire il calore prodotto, richiederà un investimento globale di 45,3 milioni di euro, ma a termine permetterà di ridurre i costi di funzionamento.
   Nelle valutazioni fatte dalla commissione Europea si stima che questo sfruttamento della geotermia non solo contribuirà a raggiungere gli obiettivi ambientali Ue 2020 senza falsare la concorrenza, ma permetterà di dimostrare che lo sfruttamento del calore geotermico può essere sviluppato su scala commerciale.
    La commissione Europea ha approvato l'aiuto di stato francese perché ''costituisce una misura necessaria, appropriata e proporzionale per raggiungere un obiettivo di interesse europeo''. Ha inoltre stimato che l'aiuto è proporzionale, tenuto conto dei rischi dell'investimento legati ai prezzi attuali e futuri del gas e del CO2. La Commissione ha ritenuto, infine, che le distorsioni sulla concorrenza e l'incidenza sugli scambi siano limitati visto che globalmente gli effetti positivi della misura compensano quelli potenziali negativi sulla concorrenza e sullo scambio tra gli stati membri.

Fonte: ANSA

Anche in Italia la geotermia è promossa sempre più da norme nazionali e regionali (Lombardia ed Emilia Romagna, fra le prime). E' una fonte rinnovabile che consuma una unità di energia elettrica e produce 3-4 unità di energia termica (rende il più del triplo rispetto a bruciare gas), ancor meglio se alimentata con fonte rinnovabile. Quindi c'è bisogno di meno energia per fare meglio la stessa cosa: il caldo in casa o l'acqua calda.
L'ENI, come player energetico di rilievo, come impresa più potente in Italia, potrebbe fare altrettanto?

DALLE ZTL ALLE ZTE: ZONE A TRAFFICO ELETTRICO NEL FUTURO DELLE CITTÀ ITALIANE

C'è chi pensa che invece di comprarle le elettrovetture vere e confortevoli è il caso semplicemente di utilizzarle. Una recente ricerca di Federutility dice che la maggior parte degli italiani utilizzerebbe un veicolo elettrico a certe condizioni e anche il disegno di legge Ghiglia (C.3553) favorisce l'accesso.

(da Rinnovabili.it)
Più dell’80% degli intervistati vorrebbe infrastrutture di ricarica a una distanza tra i 5 e i 15 chilometri e Zone a Traffico Elettrico al posto delle ZTL? “Sì” per un italiano su 2.
Secondo un’indagine di Federutility, il 48% degli italiani, se fosse sindaco, istituirebbe Zone a Traffico Elettrico, in cui far circolare esclusivamente veicoli elettrici e non inquinanti. E se il 59% chiede di ridurre le tasse a chi ha un’auto ecologica, l’80% vorrebbe acquistare un’auto elettrica se costasse meno.



Progetto pilota E-Moving di a2a a Milano 
Italiani sempre più amanti delle quattro ruote elettriche e sensibili ad adottare stili di comportamento e consumo sostenibili anche per spostarsi in città. E’ questo il quadro che emerge dalla ricerca commissionata a SWG da Federutility, presentata questa mattina a Bologna in occasione del convegno Infrastrutture per la mobilità elettrica tra aziende ed enti locali nella cornice del Motorshow.
Dei 790 cittadini intervistati tra l’1 e il 3 dicembre, il 48%, se fosse sindaco, riserverebbe le Zone a Traffico Limitato ai veicoli elettrici ed a quelli non inquinanti e il 68% è convinto che la tutela dell’ambiente sia una delle priorità da affrontare. Priorità con le quali anche le amministrazioni locali devono fare i conti, considerando, ad esempio, che il 73% del campione intervistato chiede che venga migliorato il trasporto locale, e più della metà, il 59%, pensa che si debbano ridurre le tasse a chi ha un’auto ecologica, aumentarle a chi inquina ed obbligare all’utilizzo di mezzi non inquinanti per i centri storici delle città. Un trend ormai più che consolidato quello degli italiani che vorrebbero poter acquistare un’auto elettrica (circa l’80% del campione) se questa avesse un prezzo concorrenziale rispetto alle vetture ad alimentazione tradizionale.
Una propensione all’acquisto di mezzi elettrici che sarebbe salita in pochi mesi del 9% rispetto a una precedente indagine condotta lo scorso maggio sempre da SWG per conto di Federutility ma che per un italiano su cinque dovrebbe essere sostenuta anche incentivi fiscali statali adeguati. Richieste che vengono indirizzate anche ai singoli amministratori locali: la maggioranza chiede ai sindaci dei comuni di dotare le città di infrastrutture per la ricarica e se il 43% dei cittadini intervistati vorrebbe un distributore ogni 5 chilometri il 44% lo vorrebbe al massimo ogni 15. “Basterebbe che il 10% dei chilometri percorsi fosse elettrico – ha sottolineato Pietro Menga, presidente Cei-Cives – per abbattere di oltre un quarto gli obblighi europei in materia di inquinamento e di CO2”.“Alla “Electric City”, peressere tale, manca ancora un sindaco – ha ricordato durante il convegno Fabio Orecchini, docente dell’Università la Sapienza – L’auto elettrica sarà una realtà contestualmente al cambiamento delle città”.


Ecologico è bello ed elettrico è meglio! Tra le tante novità emerse al Motor Show di Bologna 2010, sono state rimarcate la maggiore coscienza e la volontà di politiche eco-friendly. Infatti Il 48% dei cittadini, se fosse sindaco, riserverebbe le Zone a Traffico Limitato (centri storici ecc.) ai veicoli elettrici ed a quelli non inquinanti. Mentre solo il 26% ritiene che i sindaci attualmente in carica avrebbero il coraggio di prendere misure che potrebbero mettere in discussione il consenso politico del quale godono. Dei 790 cittadini intervistati tra l’1 e il 3 dicembre da SWG per Federutility (metodo CAWI), il 68% è convinto che la tutela dell’ambiente sia una delle priorità da affrontare e se la maggioranza (73%) è convinta che si debba migliorare il trasporto locale, una parte di questi – il 59% – ritiene che si debbano ridurre le tasse a chi ha un’auto ecologica, aumentarle a chi inquina ed obbligare all’utilizzo di mezzi non inquinanti per i centri storici delle città. I messaggi ai Comuni ed alla politica nazionale sono chiari. Un italiano su cinque chiede allo Stato incentivi sull’acquisto del veicolo o riduzione delle imposte e la maggioranza chiede ai sindaci dei comuni di dotare le città di infrastrutture per la ricarica: il 43% dei cittadini intervistati vorrebbe un distributore ogni 5 Km mentre il 44% lo vorrebbe al massimo ogni 15 km. Quanto al comportamento di consumo, ben l’80% degli intervistati acquisterebbe un auto elettrica (con un aumento del 9% rispetto alla stessa indagine condotta da SWG e Federutility in maggio) se i prezzi delle elettriche fossero equiparabili alle altre auto. I dati sono stati presentati da SWG e da Federutility - la federazione delle aziende idriche ed energetiche che avrebbero eventualmente  il compito di creare le reti delle infrastrutture di ricarica - al Motor Show di Bologna, nel corso del convegno “Infrastrutture per la mobilità elettrica tra aziende ed enti locali”. “L’auto elettrica risolverebbe in misura consistente i problemi di inquinamento delle città – spiega Alex Buriani di SWG  Ne sono convinti tre cittadini su quattro, con una crescita significativa rispetto a quanto emerso solo sei mesi fa. Di conseguenza, si rileva nella popolazione un amplissimo favore (82%) rispetto all’ipotesi di istituzione di ZTE-zone a traffico elettrico -  la chiusura totale dei centri storici, con la sola eccezione per i veicoli elettrici e non inquinanti.” Per Luigi Castagna di HERA spa “i costi di realizzazione delle colonnine di ricarica non sono ancora ammortizzabili con la sola vendita di energia elettrica, ma eventuali incentivi alla costruzione della rete costituirebbero un utile volano per molti altri servizi che potrebbero essere forniti sulle smart grids, le reti intelligenti”. “L’Italia annovera già delle eccellenze nella produzione di veicoli elettrici, come dimostra il padiglione Electric City del Motor Show – dichiara Marco Martina, Deloitte Consulting –, resta il problema delle batterie,  sia per i costi che per lo smaltimento. Le grandi città europee hanno però compreso meglio di noi l’importanza della eco-mobilità. Londra ha messo in campo incentivi fino a 5 mila sterline”. Per Pietro Menga, presidente Cei-Cives, “basterebbe che il 10% dei km percorsi fosse elettrico, per abbattere di oltre un quarto gli obblighi europei in materia di inquinamento e di CO2. In tutto il mondo ci sono ormai incentivi e finanziamenti  per sostenere la mobilità ecologica”. Il finanziamento di iniziative per la mobilità elettrica lo conferma anche Riccardo Romano, di Renova, secondo il quale “i fondi europei ed i progetti comunitari per finanziare l’auto elettrica esistono e coprono fino al 75% dei costi, ma purtroppo solo in piccola parte vengono attivati dagli enti locali”. “In pratica alla “Electric City”, per essere tale,  manca ancora un sindaco – conclude Fabio Orecchini docente dell’Università la Sapienza – L’auto elettrica sarà una realtà contestualmente al cambiamento delle città. Non si deve più pensare che l’automobile sia contro l’ambiente, ma aziende e ricerca universitaria devono lavorare insieme per una totale integrazione”.


FIRENZE: RENZI, IN FUTURO INGRESSO IN CENTRO SOLO CON AUTO ELETTRICHE
(ASCA) - Firenze, 13 dicembre 2010 - Tra qualche anno Firenze potra' pensare a un 'ecopass' ''non economico ma ambientale'' per entrare in centro: non sara' richiesto il pagamento di un ticket ma l'utilizzo di un'auto elettrica. A lanciare l'ipotesi e' stato il sindaco Matteo Renzi (Pd), che oggi nell'aula del Consiglio comunale ha presentato il piano strutturale. ''Quando si sviluppera' l'auto elettrica - ha spiegato Renzi ai giornalisti, a margine del suo intervento - saremo in grado di lavorare anche di piu' sull'obbligo di avere un'auto elettrica per entrare in centro. Ma ancora la strada e' lunga'', ha precisato.
Il sindaco ha comunque ribadito l'intenzione di fare di Firenze ''una delle capitali della sostenibilita''' e per questo e' previsto che vengano messe ''delle regole di risparmio energetico, ad esempio sui nuovi infissi. Oggi - ha detto - abbiamo presentato l'operazione di cambiamento degli infissi nelle scuole pubbliche, che vuol dire avere risparmio energetico''.
In futuro, pero', dovranno anche essere completamente ricostruiti dei quartieri che ospitano case popolari. ''In alcuni casi - ha spiegato il sindaco - penso alle abitazioni di via Torre degli Agli e di via Rocca Tedalda in prospettiva dobbiamo fare nuove case buttando giu' quelle vecchie perche' sono realta' che mostrano con chiarezza i segni del tempo. Un lavoro che vuole portare Firenze a essere non una citta' museo ma una citta' viva''.


A Roma anche l’auto blu diventa elettrica
19/10/2010 - L’auto blu è considerata da molti uno dei simboli del privilegio. I pochi che possono usufruirne potrebbero però perlomeno dare il buon esempio nella lotta contro l’inquinamento, utilizzando autoveicoli elettrici. L’idea è venuta a Gianni Alemanno, sindaco di Roma, che ritiene possa essere un piccolo ma significativo aiuto al miglioramento dell’aria della Capitale. L’ipotesi è far diventare elettrico il parco delle auto blu a disposizione della pubblica amministrazione nel centro storico romano. Una soluzione che consentirebbe di ridurre notevolmente l’inquinamento del cuore della capitale, una volta che sarà pedonalizzata l’area del Tridente. Il primo cittadino, a margine dell’inaugurazione del nuovo punto di ricarica elettrica nelle vicinanze della facoltà di Valle Giulia, ha infatti confermato il proposito di far utilizzare auto blu ecologiche: "La pedonalizzazione del tridente può trasformare il centro storico in un grande scenario della mobilità sostenibile, con la scelta di far circolare solo auto elettriche, e anche quelle blu dovranno esserlo - ha detto Alemanno - Mi rivolgerò a tutte le istituzioni, andrò dai presidenti di Camera, Senato e del Consiglio ponendo il problema: mi aspetto che le istituzioni nazionali diano un esempio da questo punto di vista. Certo non mi aspetto la scomparsa delle auto blu classiche, ma se ci fosse un impegno serio potrebbe essere significativo per parlamentari e uomini di governo muoversi sulle auto blu elettriche". L’impegno di Alemanno a favore dell’utilizzo di mezzi meno inquinanti si inquadra nel più ampio e ambizioso piano energetico che il Campidoglio sta pensando per la Capitale anche in vista dell’obiettivo delle Olimpiadi del 2020. Un piano innovativo che punta a incrementare anche a Roma l’uso dei veicoli elettrici, innovando anche la flotta del trasporto pubblico locale. Ma l’impegno della Capitale prosegue anche sulla strada dell’ampliamento della rete di ricarica per i veicoli elettrici: per il prossimo novembre è prevista l’istallazione di nuove colonnine di ricarica, oltre all’avvio della pedonalizzazione del Tridente. (fonte: Rinnovabili.it)

Flash dal passato.


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Cristi, xxx
                                 
Danix                
23 Set 2003, 01:40                

Pubblico questo messaggio perché, come sai, rimarrà per sempre dentro Google. Cristi, ti voglio un disastro di bene! Disastro perché c'è un energia fortissima, esuberante, devastante, senza mezzi compromessi. Tu che t'intendi di segni zodiacali potresti dire che è tipico degli scorpione. Non deludermi. Durante lo scorso weekend ho sentito un senso di pienezza, appagamento e soddisfazione: quando sto con te mi sento come sparato in alto da un cannone, mi sento esaltato, elevato. Voglio abbracciarti forte. Avrei voluto dirti: "Cri vieni qui da me. Abbracciami forte". E avrei voluto baciarti sulla fronte. E' stato un weekend in cui ho sentito infinita dolcezza. Ti ho preparato la colazione come se fosse la cosa più importante, con la massima cura e attenzione. Ti ho svegliata, con dolcezza. E volendo che fosse una gradita sorpresa volevo che tutto fosse impeccabile. Semplice, ma curatissimo. Ho messo amore nel fare le cose, massima cura per farti star bene! Ho fatto attenzione perché tutto fosse perfetto. Dare protezione a te e alle tue cose mi fa sentire bene, mi appaga. Hai gradito, eri sorpresa, sorridevi. Eri bellissima appena sveglia con quelle labbra turgide, con quegl'occhioni. Sarebbe potuto succedere. Avremmo potuto far uscire la goccia dal vaso che si trascina dietro un fiume che s'ingrossa. Ma non mi sentivo pronto. Non sapevo se... Sarei scoppiato a piangere per l'emozione. Oh, amore dolce! Vorrei coccolarti e starti accanto. Dopo vorrei baciarti dolcemente la mano. Le foto che ti ho fatto erano come carezze. Mi sorridi dolcemente e mi dici "Vai a Milano!". Io in risposta faccio un mezzo sorriso rispondendoti qualcosa che ora non ricordo ma in realtà penso: "Vado a Milano e lascio un pezzo di cuore qui a Roma". Come faccio ora a stare lontano da te senza poterti vedere tutti i giorni? Immagino come se Milano fosse la periferia di Roma. La distanza s'accorcia. Ti sento più vicina. Mi faccio forza. Non ho più paura di nulla in questo mondo; non c'è più nulla che mi si può tirare che non ho già sentito addosso. Sono pronto alla sfida, alla lontananza, al distacco proprio ora che può funzionare. Sono pronto a tutto, posso resistere a tutto anche alla prova della mancanza. Posso sacrificarmi, lo faccio volentieri perché so che lo meriti. Me lo sento. E non mi sbaglio. So che sei cambiata. So che sei diventata consapevole e hai capito. So che hai riconosciuto che ti vuole realmente bene ti vuole vedere libera, senza condizionamenti ottusi. So che stavolta non mi deluderai, so che non mi sbaglio.
- Ti ricordi quando ti portai i regali dall'oceano indiano? Hai detto che ho avuto buon gusto. Cos'è successo? Credo che sia stato naturale scegliendoli, pensando a te. Ogni oggetto regalato è stato un pensiero, una considerazione, un ricordo, un sentirti accanto e vederti davanti ai miei occhi e immaginarti a scegliere le cose più belle! Vorrei essere come quelle cartoline per farti sognare. Vorrei essere come quel setoso pareo per solleticarti leggero i fianchi e accarezzarti le cosce. Vorrei essere quel notebook di foglie per custodire i tuoi desideri, i tuoi pensieri, i tuoi sogni. Vorrei essere quel bracciale di conchigline e corde per stare sempre al tuo fianco. Vorrei rivedere quegl'oggetti con te e su di te. Sono i miei pensieri per te.
- Quando arrivi bella come la luce, la tua bellezza "ad alta definizione" mi toglie il fiato e i miei occhi si perdono nella ricerca dei tuoi.
- Vorrei essere... Vorrei essere un poeta per dirti che non dimentico i colori che porti quando rischiari il buio con i più sgargianti giochi di luce, che sono ancora incantato dalla luce che mi hai portato, che in quei momenti potevo sentire attraverso le tue orecchie e vedere con i tuoi occhi. Vorrei essere un ispirato regista per saperti dire che quando osservi il mondo intravedo nei tuoi occhi un'espressione così chiara e vera che cambia l'atmosfera e quando sei vicina a me, provo ad essere come te, tento di provare sensazioni come sai fare te, ma senza te, nulla ha senso quando rivolgo lo guardo al mondo. Vorrei essere una sbomballante rockstar per poterti cantare in uno stadio pieno di persone che quando una notte è la notte di qualcun altro e cerco di prender sonno e i miei pensieri sono troppo costosi per continuare a volerli raggiungere, so solo che non posso aspettare oltre, che non posso aspettare finché sarò più forte, non posso più aspettare per vedere quello sai vedere tu quando guardo il mondo. Dimmi, dimmi cosa vedi, dimmi cosa c'è, dimmi cosa c'è che non va in me! Vorrei essere un vecchio e stanco pugile per poterti raucamente dire che non ho più paura di nulla in questo mondo, non c'è più nulla che puoi tirarmi che non ho già assaggiato. Sto solo provando a trovare una decente melodia per una canzone da cantare per conto mio. A questo punto non voglio più dire che sarà meglio più tardi, non voglio più rimandare o rinunciare perché mi sento bloccato in un'assurda situazione cui non posso uscire! Vorrei essere una Grande Anima per dirti che Grazia potrebbe essere il tuo nome, come quello della persona che sa prendersi le colpe, che copre la vergogna, che rimuove la macchia o che sa calmare i litigi. Sì, Grazia potrebbe essere il nome di una ragazza, ma è anche un pensiero che cambia il mondo e quando lei cammina per strada si possono sentire i violini, perché tu, come Grazia, trovi bontà in ogni cosa, sai trovare la bellezza in ogni cosa. Grazia sa portare un mondo sui suoi fianchi, tra le sue dita ha una perla. Quello che prima era dolore, quello che prima strideva, quello che prima graffiava ora non punge più, perché tu come Grazia, tiri fuori la bellezza dalle brutte cose, sai trovare la bellezza in ogni dove e la bontà ovunque. Vorrei essere un amante consumato per dirti che per tutta la mia vita ho adorato una come te, senza trovarla; che ho adorato la tua voce dorata, senza conoscerla, il tuo battito di bellezza; che ho amato come tu sapevi farci sentire e come sapessi rendermi vero. E ora non potrei più essere sicuro di nulla: il nero è bianco e il freddo è bollente, ciò che ho adorato mi ha portato via l'amore e durante la passeggiata in riva al mare c'è solo la terra sotto i tuoi passi, la terra sotto i tuoi piedi. Va' leggiadra per il tuo sentiero, vai leggera anche altrove, ci sarà laggiù nuova luce ma non avrò pace fino a che non ti avrò ritrovata. Vorrei essere tanto generoso e forte per chiederti di lasciarti amare, lasciarti salvare, crescere per darti il meglio. Permettimi di portarti dove due sentieri s'incontrano, permettimi di adorare la tua stanza blu, riusciremo a parlare altro tipo di conversazione. Ritorna quassù da sotto, dove c'è solo amore. Solo amore. Permettimi di amarti veramente, permettimi di salvarti e lasciati portare dove due strade s'incontrano. Vorrei essere un delfino per guardare dentro te, poterti trovare anche quando non c'è luce e vedere battere il tuo cuore, solo sentendolo. Nuoterei attorno a te carezzandoti. Vorrei essere uno scrittore per poterti dire che se scappi dall'amore allora non ci credi: finché non ti prende per un orecchio. E perfino allora ti dibatti. Sotto il volto di Circe attraverso la riva, le tue impronte sono ancora là nella sabbia, mentre tutto il resto è lavato via. Potrei non esser solo, potrei aver ritrovato casa mia senza che lo sia mai stata, potrei aver perso la mia strada, ma ciò che dimenticai di dire, se non lo sai, è di non lasciarmi mai andar via, mai lasciarmi andar via. Incoraggiami, fammi capire. Alto, più alto del sole tu mi spari come da un cannone Ho bisogno di te per elevarmi qui, all'angolo delle tue labbra dove hai quel neo delizioso. Mentre l'orbita dei tuoi fianchi eclissa, tu elevi la mia anima. Ho perso tutto l'autocontrollo. Stavo vivendo come una talpa andando giù. Scavando nel cielo invece mi fai sentire come se potessi volare così alto! Una stella accesa come un sigaro ben accordato come una chitarra. Forse puoi insegnare alla mia mente. Spiegare tutte queste regole. Non posso cantare bene ma ho anima, ho ardore. Lo scopo è l'elevazione. Sono una talpa che vive in un buco dissotterrando la mia anima. Mi fai sentire come se potessi volare così in alto e quindi elevazione. Amore, tirami fuori da queste tristezze. Per favore.                                                  
- Io credo in te, come un bimbo crede alla sua mamma. Io credo in te come nella sincerità del tuo ritratto quando dormi. Puoi dirmi qualcosa di vero? Io credo in te, amore dolce.

Mirto
23 Set 2003, 07:52                
"Danix" ha scritto nel messaggio news:2DMbb.338910$Ny5.10806191@twister2.libero.it... > Pubblico questo messaggio perché, come sai, rimarrà per sempre dentro > Google. [cut]

Complimenti... questa lettera è bellissima. Ci hai racchiuso dentro il calore stesso del sole. Bravo. Siano benedette le persone dolci e passionali al tempo stesso. Ciao Mirto

Fine dei messaggi

Prima consegna mondiale della Nissan Leaf. Poi la seconda, la terza, la quarta... presto in Europa, poi in Italia.





THE ELECTRIC RI-E-VOLUTION HAS BEGUN.
FOR THE PLANET, FOR ALL.


SAN FRANCISCO (13 dicembre 2010) – Nissan North America Inc. (NNA) è entrata nella storia portando la mobilità sostenibile al mercato di massa, grazie alla prima consegna a livello mondiale del veicolo 100% elettrico Nissan LEAF. Olivier Chalouhi, residente presso la Bay Area di San Francisco, è stato il primo cliente degli Stati Uniti a ordinare l'auto e sabato ha ritirato la sua Nissan LEAF nera presso il concessionario North Bay Nissan di Petaluma. La consegna è stata seguita da una conferenza stampa presso la piazza del municipio di San Francisco. Questo momento segna l'inizio di una nuova era: per la prima volta dalla nascita del mercato automotive, infatti, un'auto completamente elettrica sarà destinata alla distribuzione su vasta scala e accessibile anche nel prezzo.
Olivier Chalouhi, 31 anni, è imprenditore nonché fondatore di Fanhattan, una start-up venture- backed emergente attiva nel settore delle Internet TV, dove opera in qualità di Chief Technology Officer. Olivier vive attualmente a Redwood City con la moglie Jana e i due figli e ha conseguito un master universitario in informatica presso l'Accademia spaziale e aeronautica francese. Prima di acquistare Nissan LEAF, si recava al lavoro con la bicicletta elettrica.
“L'elettricità è il carburante del futuro, per questo Nissan LEAF ha il potenziale per trasformare il settore automotive e le abitudini di guida di tutto il mondo”, ha spiegato Carlos Tavares, Presidente di Nissan Americas. "Gli automobilisti avranno la libertà di scegliere un futuro a emissioni zero allo scarico, che ci consentirà di annullare la dipendenza dai combustibili fossili e segnerà la fine delle tappe obbligate alle pompe di benzina. A questa consegna inaugurale ne seguiranno altre migliaia - un chiaro segno che la mobilità sostenibile è finalmente alla portata di tutti.”
La cerimonia alla Bay Area di San Francisco è stata la prima di una serie di celebrazioni che durerà più di una settimana. Nissan, infatti, consegnerà presto gli altri veicoli LEAF ordinati nei mercati di lancio iniziali (California meridionale, Arizona, Oregon, Seattle e Tennessee) e, a coronamento di questa speciale occasione, effettuerà una donazione di $ 25.000 a favore del WWF .
“San Francisco è impegnata a rendere la Bay Area di San Francisco il principale mercato di veicoli elettrici in America, e il fatto che a San Francisco ci sia il maggior numero di ordini di Nissan LEAF dell’intera nazione prova che siamo sulla buona strada”, ha affermato Gavin Newson, sindaco di San Francisco. “Siamo orgogliosi che un residente nella Bay Area sia in assoluto il primo proprietario al mondo di una LEAF. Ci congratuliamo con Olivier Chalouhi e con le migliaia di residenti della Bay Area che presto guideranno veicoli elettrici, aprendo la strada verso un sistema di mobilità amico dell’ambiente.”
In tutti i primi mercati, Nissan ha stretto importanti partnership con enti locali e regionali, governi e soprattutto con le utility per promuovere l'implementazione di politiche favorevoli ai veicoli elettrici e lo sviluppo di un'apposita infrastruttura di ricarica. La contea di Sonoma, sede di North Bay Nissan, è stata fra le prime a siglare un accordo con la Casa giapponese. L'inizio delle consegne di Nissan LEAF è una pietra miliare per il Progetto EV che, attraverso la sovvenzione concessa dal Dipartimento dell'Energia statunitense, perseguirà lo scopo di favorire la ricerca e installare nuove infrastrutture di ricarica. Non a caso, i primi proprietari di Nissan LEAF a San Diego e in Arizona hanno aderito al Progetto EV, il più grande sforzo mai intrapreso per sviluppare un'estesa infrastruttura al servizio delle auto elettriche.
AeroVironment Inc. sta lavorando con Nissan per fornire e installare postazioni di ricarica domestica ai clienti di Nissan LEAF in tutto lo stato, incluso Chalouhi e i primi clienti dell’Oregon, di Seattle e del Tennessee.
Le prime consegne di Nissan LEAF saranno seguite da una seconda spedizione di EV, che giungerà a destinazione il 20 dicembre e sarà a disposizione dei consumatori in tempo per le vacanze invernali. In base al piano di lancio, l'EV percorrerà le strade dell'intera nazione entro il 2012: i prossimi Stati in attesa di ricevere le consegne sono Hawaii e Texas, ai primi del 2011. Per soddisfare l'interesse e rispondere alla domanda nei mercati di lancio iniziali, Nissan ha in programma di riaprire le prenotazioni all'inizio del prossimo anno, oltre a spostare le scadenze per i mercati aggiuntivi alla seconda metà del 2011.
In Nord America, Nissan svolge attività di design e progettazione automobilistica, finanziamento a privati e aziende, vendite e marketing, distribuzione e produzione. Nissan ha assunto un preciso impegno ambientale nell'ambito del programma Nissan Green Program 2010 ed è stata nominata ENERGY STAR® Partner of the Year 2010 dalla U.S Environmental Protection Agency.

Consegnata a San Francisco la prima Leaf
San Francisco – Il giorno tanto atteso (almeno dai fan della mobilità elettrica) è arrivato: Nissan North America ha consegnato la prima Leaf. Olivier Chalouhi, residente presso la Bay Area di San Francisco, è stato il primo cliente degli Stati Uniti a ordinare l'auto e sabato l'ha ritirata presso il concessionario North Bay Nissan di Petaluma. La consegna è stata seguita da una conferenza stampa presso la piazza del municipio di San Francisco. La cerimonia alla Bay Area di San Francisco è stata la prima di una serie di celebrazioni che durerà più di una settimana. Nissan, infatti, consegnerà presto gli altri veicoli Leaf ordinati nei mercati di lancio iniziali (California meridionale, Arizona, Oregon, Seattle e Tennessee) e, a coronamento di questa speciale occasione, effettuerà una donazione di $ 25.000 a favore del WWF. In tutti i primi mercati, Nissan ha stretto importanti partnership con enti locali e regionali, governi e soprattutto con le utility per promuovere l'implementazione di politiche favorevoli ai veicoli elettrici e lo sviluppo di un'apposita infrastruttura di ricarica.

Nissan Leaf: prima consegna in California
La prima Nissan Leaf americana è stata consegnata sabato dalla concessionaria Nissan North Bay di Petaluma, California. La berlina 100% elettrica della casa costruttrice giapponese entra così ufficialmente nel mercato automobilistico di massa, segnando in qualche modo l’inizio di una nuova era nella storia dell’automobile. La consegna è stata celebrata da un corteo nei pressi del municipio di San Francisco seguito da una conferenza stampa. L’acquirente di questa vettura è Chalouhi, un imprenditore di 31 anni che fino ad oggi andava al lavoro con una bicicletta elettrica.
«L’elettricità è il nuovo carburante per le auto – ha dichiarato Carlos Tavares, presidente di Nissan Americas – La Nissan Leaf ha il potenziale per trasformare l’industria automobilistica ed il modo in cui le persone guidano. A partire da oggi gli automobilisti possono scegliere un futuro a zero emissioni, allontanare la dipendenza dai carburanti fossili e terminare i viaggi alle stazioni di servizio».
La Nissan Leaf è la prima auto elettrica studiata e prodotta per la diffusione di massa ad essere introdotta sul mercato. La vettura giapponese ha dato il via ad una nuova gara per lo sviluppo e la promozione della mobilità elettrica che le grandi case costruttrici (e non solo) stanno combattendo con sempre maggiore intensità in tutto il mondo.
«La consegna odierna è la prima di migliaia – ha aggiunto Tavares – e rappresenta l’alba di un movimento che porterà la mobilità sostenibile alla portata di tutti». Le consegne della Leaf continueranno in America nelle prossime settimane.
Le consegne della Nissan Leaf negli Stati Uniti prenderanno il via questo week-end. L’auto elettrica giapponese inizierà così ufficialmente a circolare per le strade americane. La casa costruttrice ha fatto sapere che in questa tranche di consegne non ci sono vetture destinate a celebrità, mentre la prima sarà ritirata direttamente da un cittadino: la prima persona in assoluto a ordinare la Leaf attraverso il sistema di prenotazione online. Le auto andranno in zone del Paese in cui Nissan ha intessuto accordi per rendere le comunità adatte ad ospitare veicoli elettrici.
«Queste consegne sono le prime di molte – ha dichiarato ad Inside Line Katherine Zachary, portavoce della casa costruttrice giapponese – Il prossimo carico arriverà negli USA entro due settimane, verso le fine del mese. Le auto saranno consegnate ai clienti nei giorni successivi. Gli acquirenti della Nissan Leaf sono in media 45enni che possiedono una Toyota Prius».
L’auto elettrica prodotta dalla Nissan è in corsa per conquistare il premio di North American Car of the Year 2011. Le altre candidate aspiranti a questo riconoscimento sono la Chevrolet Volt, principale concorrente della Leaf, la Hyundai Sonata/2.0T/Hybrid, la Chevrolet Cruze e la Ford Fiesta.
La Nissan Leaf svolge anche un ruolo particolarmente rilevante nella promozione e nello sviluppo della mobilità elettrica in nord America. Grazie ad accordi con le amministrazioni locali, Nissan ha reso alcune comunità “EV Ready“, indicando con questo termine un’area in cui i possessori di auto elettriche possano circolare con facilità e in cui sia stata approntata un’adeguata rete di punti di ricarica.