sabato 24 marzo 2012

La via all'efficienza: gli approcci diversi di Europa e Stati Uniti. Chi è più incisivo?

L'Europa punta sulla mobilità elettrica per raggiungere gli obiettivi che si è posta al 2050
Nei giorni scorsi al Parlamento europeo sono stati presentati 4 progetti (MOBI.Europe, ICT4EVEU, MOLECULES e sm@rtCEM) che si inquadrano nel programma della Commissione europea finalizzato all'appoggio della competitività e dell'innovazione (CIP), con l'obiettivo di dimostrare che la riduzione delle emissioni di CO2 collegate al trasporto sia nelle aree urbane che interurbane sia possibile, come anche aumentare il livello di conoscenza dei benefici della mobilità elettrica.
Del resto l'Unione europea si è posta un obiettivo ambizioso, cioè escludere qualsiasi veicolo a combustione interna dalle città e ridurre del 60% (rispetto al 1990) le emissioni di gas serra nel settore dei trasporti al 2050, obiettivo che può essere centrato solo attraverso un nuovo impulso alla ricerca indirizzata verso le nuove tecnologie e il consenso degli utilizzatori finali, cioè i cittadini.
I quattro progetti promossi dal Parlamento europeo hanno i seguenti obiettivi specifici: aumentare la cooperazione nel settore e supportare interoperabilità e standards comuni a beneficio degli utilizzatori finali; promozione della mobilità elettrica, da parte delle amministrazioni pubbliche, come una reale alternativa per la mobilità urbana e interurbana; testare e sviluppare standards per l'integrazione di sistemi di mobilità elettrica tra diversi paesi europei; testare soluzioni di ricarica intelligente (smart charging) dei veicoli al fine di aumentare l'efficienza della rete e contribuire ad una maggiore integrazione delle energie rinnovabili; dimostrare direttamente al pubblico i benefici prodotti dai nuovi veicoli, dai servizi ad essi associati e dall'interoperabilità delle soluzioni adottate a livello urbano, nazionale e transnazionale (con soluzioni di roaming tra paesi).
Uno dei progetti che ha destato maggiore interesse è MOBI.Europe, che presenta al suo interno le tre iniziative di mobilità elettrica che sono attualmente nello stato più avanzato in Europa: due di livello nazionale (MOBI.E in Portogallo e ecar IRELAND in Irlanda) e una di livello cittadino (Amsterdam electric). «Il nostro progetto - ha dichiarato João Jesus Caetano, coordinatore MOBI.Europe - riunisce dodici entità pubbliche e private, alcune delle quali sono pionieri e tra i principali attori del recente sviluppo tecnologico della mobilità elettrica in cinque paesi europei: Portogallo, Irlanda, Olanda, Spagna e Francia. MOBI.Europe è un progetto di integrazione, basato su sistemi Tic (Tecnologie dell'informazione e della comunicazione), che mira a garantire l'interoperabilità di quattro differenti iniziative in corso in Europa sia a livello di comunicazione che di business».
«Attraverso il progetto - ha continuato Caetano - contiamo di dare un contributo alla definizione di standards sia a livello di comunicazione che di business, che possano aiutare a creare, in un futuro molto prossimo, una infrastruttura europea per la mobilità elettrica pienamente interoperabile. Ci aspettiamo inoltre di mostrare come imprese europee stiano diventando i principali agenti di innovazione a livello mondiale in questo eccitante e promettente settore di sistemi intelligenti per la mobilità elettrica (smart-connected electro-mobility)». 

Incentivi auto elettriche 2012: negli USA Obama li innalza a 10mila dollari

obama
Auto elettriche, almeno negli Usa sembra stiano guadagnando lo spazio che meritano, visto che il Presidente Obama ha di recente annunciato che il nuovo bilancio 2012 prevede incentivi fino a 10.000 dollari per l'acquisto di veicoli elettrici.
Sale dunque la cifra stanziata dall'amministrazione Obama a vantaggio della mobilità sostenibile. Attualmente, per l'acquisto di un veicolo completamente elettrico, si ha diritto ad un credito d'imposta di 7.500 dollari (emanato ai tempi del suo predecessore, George W. Bush) che viene visualizzato quando si compila le dichiarazione dei redditi dell'anno. Ma grazie al nuovo piano di incentivi, gli sconti consentirebbero ai consumatori di tagliare ben 10 mila dollari dal costo stesso dell'auto elettrica, proprio al momento dell'acquisto.
Si tratta di un grosso passo in avanti, visto che molti dei modelli di auto alimentate ad elettricità sono ancora troppo costosi per i consumatori medi. In questo modo, ad esempio la Chevy Volt scenderebbe da 41.000 a 31.000 dollari, la Nissan LEAF da 36.000 a 26.000 e la nuova Mitsubishi a meno di 20.000.

Quest'ultima potrebbe essere già più accessibile, e comunque potrebbe essere considerato un buon investimento visto anche il rincaro globale dei prezzi dei carburanti. La mobilità americana presto potrebbe tingersi di verde.
E non è tutto. Lo sconto di 10.000 dollari potrebbe essere applicato anche ai veicoli a gas naturale e ad altri veicoli tecnologici ad energia pulita, o quelli a idrogeno.
E in Italia? Anche il Ministro dell'Ambiente Corrado Clini ha fatto sapere di essere al lavoro per attuare un nuovo sistema di incentivi dedicati al settore delle auto elettriche. In Parlamento, promette Clini, si discuterà preso un disegno di legge bipartisan che sancirà l'avvio di nuovi incentivi: L'auto elettrica sta diventando un prodotto significativo, anche se di nicchia, per i sistemi urbani. Ci sono grandi case automobilistiche europee che stanno investendo su questo. Io spero che l'Italia riesca a consolidare la sua capacità produttiva per fare in modo che non succeda quello che è successo con il fotovoltaico. Siamo diventati importatori di moduli fotovoltaici, piuttosto che cogliere l'occasione degli incentivi per stimolare la produzione nazionale.


Se le tecnologie sono efficienti vanno diffuse e all'inizio, per un periodo limitato, possono essere incentivate con le risorse tolte alla tecnologie meno efficienti più diffuse, ma sovvenzionate. L'Europa promuove progetti pilota, gli Stati Uniti promuovono la costruzione fabbriche che producono le nuove tecnologie e contemporaneamente ne facilitano l'accesso dei consumatori consapevoli.

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