sabato 29 ottobre 2011

15mila Nissan Leaf consegnate ad un anno dall'inizio della produzione ed entro il 2016 almeno altri 3 EVs

Nissan 2016: Nuovo piano ambientale a breve termine ed espansione della gamma dei veicoli a trazione elettrica, dopo un anno di produzione della capostipite LEAF consegnata in 15mila esemplari in meno di 10 mesi.

Intento dell'azienda raggiungere la leadership nel campo delle emissioni zero: vendite complessive di 1,5 milioni di veicoli a emissioni zero entro il 2016 attraverso l'Alleanza Renault-Nissan e sviluppo di un nuovo veicolo elettrico a celle di combustibile (FCEV), in collaborazione con Daimler

Nissan Motor Co., Ltd. ha presentato i giorni scorsi Nissan Green Program 2016 (NGP 2016), il nuovo piano ambientale della durata di sei anni che si concentrerà su tre principali aree: riduzione delle emissioni di anidride carbonica, passaggio alle energie rinnovabili e ampliamento della gamma di risorse utilizzate da Nissan.
Terzo piano ambientale a medio termine della società, il Nissan Green Program 2016 intende conseguire i seguenti obiettivi entro la fine dell'esercizio fiscale 2016:
- Leadership nel campo delle emissioni zero: vendite complessive di 1,5 milioni di veicoli a emissioni zero tramite l'Alleanza Renault-Nissan
- Leadership per efficienza dei consumi: miglioramento del 35% nell'economia dei consumi rispetto al 2005, su una media aziendale per tutti i veicoli Nissan venduti in Giappone, Cina, Europa e Stati Uniti
- Leadership nella riduzione delle emissioni aziendali di anidride carbonica: riduzione delle emissioni di CO2 pari al 20% per veicolo, in termini di attività aziendali, rispetto al 2005
- Migliore percentuale di riciclaggio a circuito chiuso: aumento del tasso di utilizzo dei materiali riciclati al 25%.
"Sempre più consumatori chiedono prodotti in linea con i loro valori, inclusi veicoli commerciali e vetture con un basso tasso di emissioni di anidride carbonica. Allo stesso tempo, stiamo cercando di sfruttare le tecnologie per rendere i nostri stabilimenti più ecologici e più efficienti," ha dichiarato Carlos Ghosn, Presidente e Chief Executive Officer di Nissan.
"Nissan intende offrire il proprio contributo alla creazione di una società sostenibile, per il bene del pianeta e per ottenere un vantaggio competitivo significativo e un fattore di differenziazione strategico nel settore industriale internazionale."

Il contributo di imprese come Nissan è indispensabile per affrontare entro la fine del secolo le sfide demografiche, economiche e sanitarie che si troverà davanti l'umanità e il Pianeta che abita.
Andamento dal XX al XXI secolo delle variabili demografiche, disponibilità di risorse naturali e materie prime, cibo pro capite, servizi e produzione industriale pro capite, inquinamento nel mondo. 
Il piano NGP 2016 rappresenta il pilastro della sostenibilità della Blue Citizenship di Nissan, cioè la piattaforma strategica della società nell'ambito della responsabilità sociale d'impresa. Blue Citizenship si focalizza su tre aree: sostenibilità, mobilità e comunità. L'annuncio odierno relativo al programma NGP 2016 rappresenta la prima di molte iniziative aziendali nell'ambito di Blue Citizenship.
Le azioni previste dal piano NGP 2016 includono, nel dettaglio:
1) Leadership nel campo delle emissioni zero: vendite complessive di 1,5 milioni di unità di veicoli a emissioni zero entro il 2016 attraverso l'Alleanza Renault-Nissan e sviluppo, nell'ambito dell'Alleanza, di un nuovo veicolo elettrico a celle di combustibile (FCEV), in collaborazione con il partner strategico Daimler.
2) Leadership per efficienza nei consumi: miglioramento del 35% nell'economia dei consumi rispetto al 2005 su una media aziendale, grazie al lancio di prodotti in grado di garantire un'efficienza dei consumi leader di categoria in un'ampia gamma di segmenti in Giappone, Nord America, Europa e Cina, tra cui:
- Un nuovo sistema ibrido a trazione anteriore per i veicoli appartenenti al segmento C o superiore
- Un nuovo modello ibrido di tipo plug-in basato sull'esclusiva tecnologia Nissan
- Introduzione di una trasmissione a variazione continua (CVT) di ultima generazione e 20 milioni di unità di CVT prodotte complessivamente dal primo lancio avvenuto nel 1992
3) Leadership nella riduzione delle emissioni aziendali di anidride carbonica
- Riduzione delle emissioni di CO2 prodotte dalle attività aziendali del 20% per veicolo, rispetto al 2005, attraverso:
- Ampliamento della portata degli obiettivi misurabili, inclusi logistica, uffici e concessionarie, oltre ai siti di produzione
- Introduzione delle fonti di energia rinnovabile per gli stabilimenti di produzione e i siti correlati
4) Migliore percentuale di riciclaggio a circuito chiuso grazie alla definizione di un obiettivo di riciclaggio, primato assoluto nell'industria automotive, e all'adozione di uno schema di riciclaggio a circuito chiuso completo, inclusi acciaio, alluminio e materiali plastici. I punti chiave sono:
- Raggiungimento di un tasso di utilizzo delle risorse riciclate del 25% entro il 2016
- Con la collaborazione dei partner del settore, utilizzo dei materiali riciclati dagli scarti di produzione e dai veicoli a fine vita per la produzione di nuovi veicoli
- Riduzione del consumo di materiali rari.


Le vendite delle auto elettriche in USA: come vanno Leaf e Volt
La battaglia, se così si può dire viste le quantità in gioco, aperta alla fine dell'anno passato tra i costruttori giapponesi e statunitensi sulla supremazia nelle vendite delle auto elettriche negli Stati Uniti sembra favorire i primi. Va bene, i numeri sono ancora piccoli ma come sempre nella vita le partenze sono lente poi piano piano o velocemente crescono secondo variabili inconoscibili in anticipo. I piccoli numeri dell'inizio dell'anno davano l'ibrida seriale plug-in della Chevrolet come la più amata tra gli acquirenti consapevoli americani, ma le cose sono cambiate precipitosamente ad aprile quando si è visto un rovesciamento di campo, un picco il mese successivo ed una altalena che dura da sei mesi a favore della Leaf, vettura della Nissan.
Volt e Leaf, la partita se la giocheranno da ottobre in poi quando vedremo l'ulteriore assestamento delle vendite della casa giapponese dopo gli eventi del terremoto e dello tsunami che hanno inciso seriamente sulla produzione.
Due concezioni diverse di auto elettriche, due filosofie diverse, per utenti diversi, quelli dell'auto ibrida seriale che permette lunghe percorrenze ma costi più alti d'acquisto e gestione, quelli delle auto elettriche al 100% per percorsi cittadini o interurbani a breve raggio, sia pure importante.
Attendiamo però anche gli altri competitor che si affacceranno sul mercato statunitense dalla primavera dell'anno prossimo per avere uno spettro più ampio di visione.





I programmi di produzione della Leaf e come viene fatta
La produzione annua congiunta dell'alleanza Renault-Nissan sarà di 500.000 veicoli dal 2015. Per quanto riguarda Nissan:
20.000 Leaf a Oppama e Zama (Giappone) per le batterie nel 2011 nel 2011, 50.000 dal 2012
150.000 negli Stati Uniti (200.000 batterie) a Smyrna, Tennessee dal 2012
50.000 a Sunderland (UK) per l'Europa dal 2013, con le batterie.
La grande complessità delle automobili odierne impone ai tecnici enormi sforzi progettuali non solo in fase di impostazione tecnica del veicolo, ma anche nella definizione dei processi di fabbricazione del prodotto, dalle materie prime alla consegna della vettura finita.
Lo sviluppo dei sistemi produttivi, che di buona norma procede in contemporanea all'avanzamento della progettazione dell'automobile, è un fattore chiave per il successo di un modello, sebbene rimanga generalmente sconosciuto al cliente finale. Per questo il lancio di un nuovo modello coincide spesso con l'avvio di nuove tecnologie o metodi riguardanti, ad esempio, l'allestimento delle fabbriche e delle linee di montaggio. L'acquirente finale probabilmente ne resterà all'oscuro, mentre il progettista deve tener conto del processo di produzione dal primo istante in cui si accinge a disegnare un qualsiasi componente.
Nel caso di un prodotto rivoluzionario come la nuova Nissan Leaf, eletta Auto dell'anno 2011 in Europa e World car of the year 2011, nella quale la trazione elettrica modifica l'intera architettura dell'automobile, la definizione del ciclo di produzione pone delle sfide inedite ai progettisti, che necessitano soluzioni originali e brillanti.
Ma fortunatamente i giapponesi sono considerati i migliori in questo campo e posseggono un ricco know-how riguardo la semplificazione dei processi logistici e la standardizzazione di sistemi di fabbricazione modulari e facilmente adattabili. Anche nel caso della Nissan Leaf sono riusciti a sviluppare una serie precisa di processi integrati che dovrebbe garantire un prodotto finale di qualità, nonostante l'auto elettrica non sia ancora un prodotto tecnologicamente maturo e che si evolverà per i prossimi 5, 10 e 20 anni con step intermedi di cinque anni (un po' come per l'industria informatica che ogni due anni più che raddoppiavano le prestazioni a parità di prezzo).
Nello stabilimento di Oppama vicino Yokohama sono addirittura riusciti a realizzare le più importanti fasi di assemblaggio della Leaf sulla stessa linea di montaggio di altri modelli di concezione tradizionale, secondo differenti lotti. Entro due anni Nissan si è impegnata ad esportare la fabbricazione della Leaf in America, nello stabilimento di Smyrna in Tennessee (150.000 all'anno), ed in Inghilterra, a Sunderland (50.000 all'anno), sulla stessa linea della Juke.
Leaf è una vettura a trazione completamente elettrica, pertanto motore, trasmissione e batterie non hanno nulla a che vedere con quello delle altre vetture di Nissan. Tuttavia la scocca è realizzata in comune acciaio alto resistenziale che viene prodotto e verniciato tramite gli stessi processi con cui si realizzano le altre vetture della Casa, così come gli interni ed il reparto sospensivo.
Le batterie agli ioni di litio, composte di 48 moduli da 4 celle ognuno, vengono realizzate nella fabbrica di Zama in partnership con NEC, ed assemblati ad Oppama nello stabilimento Nissan. Si tratta di un processo totalmente automatizzato, che richiede una manodopera minima.
La produzione del motore elettrico, capace di 80 kW di potenza massima e di 280 Nm di coppia. Anche in questo caso l'intervento umano si limita alla supervisione dei robot, ma in questo caso la fabbrica è quella di Yokohama, poco distante. Per ridurre gli ingombri ed aumentare la flessibilità dei macchinari, sono state sviluppate innovative stazioni di avvolgimento delle spire rameiche del propulsore, particolarmente compatte. Una volta sperimentate queste attrezzature saranno messe in dotazione anche agli impianti anglosassoni e statunitensi.
L'inverter, che come il motore è stato interamente progettato da Nissan, trasforma la corrente continua erogata dalla batteria nella corrente alternata necessaria per alimentare il motore sincrono. Consta di un case metallico realizzato per fusione e di una circuiteria di elettronica di potenza interna inserita da appositi robot di precisione. Per produrlo sono necessari due stabilimenti differenti, ma di superficie ridotta.
Lo stampaggio dei lamierati, l'assemblaggio e la verniciatura delle scocche è un altro processo estremamente automatizzato, che richiede grandi investimenti finanziari per l'allestimento delle macchine. Per rendere il processo produttivo, è necessario lavorare una settantina di veicoli all'ora. Quindi di norma tutti i costruttori cercano di utilizzare lo stesso impianto per lotti di differenti modelli, standardizzando i procedimenti ed i materiali impiegati. La Leaf viene prodotta sulla stessa linea di montaggio di Note, Juke e Cube, tutti motori a trazione convenzionale. Le lamiere vengono stampate, saldate insieme e verniciate.
Le differenze di processo più rilevanti avvengono durante l'assemblaggio finale, condotto dagli operai giapponesi (le macchine svolgono principalmente la funzione di trasferitori). In fase di montaggio del powertrain sulla scocca, viene introdotto il pacco batterie invece del posto del serbatoio e viene inserito il motore elettrico, mentre le altre vetture ricevono quello termico.
A vettura finita la Leaf svolge tutti i test di conformità cui un'auto normalmente è sottoposta prima di lasciare la fabbrica, ovvero la verifica dei collegamenti elettrici ed il test dinamico su banco a rulli. Questa fase si conclude con il collaudo finale. Dopodiché è pronta ad essere trasportata alla rete di vendita e diffusa nel mondo dalla banchina Nissan del Porto di Oppama.

Per approfondire:
Avviata a Oppama (Giappone) la produzione della Nissan LEAF. E si comincia con 50.000 esemplari l'anno.

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