
Tuttavia, andando brillanti e utilizzando aria condizionata o riscaldamento è facile che il consumo specifico reale possa salire a 350/400 Wh/km. Quasi raddoppia, ma sempre molto meno di una vettura termica in termini assoluti.
Anche la possibilità di ricaricare in tempi accelerati in diverse aree di servizio - e recentemente Tesla ha riconosciuto che sia importante presentando il Supercharger - costituisce la caduta di un vincolo che era troppo limitante. Per questo tipo di servizi roadside è auspicabile la standardizzazione con compatibilità a ritroso dei segnali utilizzati in connessioni e procolli di comunicazione già applicati sul 60% dei veicoli elettrici venduti nel mondo che hanno dimostrato di essere efficienti, sicuri e scalabili.
La sfida successiva di Tesla Motors è abbassare l'asticella per far accedere più consumatori a questa tecnologia, sempre posizionata premium, che permette lunghe percorrenze a zero emissioni durante tutta la vita della vettura: fra due anni dovrebbe uscire dopo il SUV Model X una vettura compatta che entrerà in un settore dove la sfida è molto agguerrita e dove vi saranno già le compatte cinque posti elettriche di seconda generazione di altri costruttori.
La sostituzione per manifesta obsolescenza del raffinatissimo ottocentesco motore termico a metà del prossimo decennio si avvicina, come previsto, a grandi passi. Una grande concreta speranza sono i materiali nanostrutturati che coniugheranno capacità e potenza e compatibilità con potenze di ricarica oggi mostruose nell'ordine dei 1000 chilowatt. E' un peccato che qualcuno stia a guardare senza far nulla e senza ascoltare i buoni consigli o prendere spunto per scongiurare la sua estinzione in tempo. Nove-sei anni di ritardo sono quasi impossibili da recuperare.